Movimento dei Focolari

Ricordo di Marisa Baù

Dic 19, 2012

Ad un anno dalla sua scomparsa, il Movimento dei Focolari esprime il profondo dolore per la perdita di Marisa e la stima per la sua vita.

Era il 20 dicembre 2011 quando è giunta la notizia della scomparsa di Marisa Baù, focolarina italiana. Ad un anno da quel giorno, il Movimento dei Focolari desidera esprimere, ancora una volta il profondo dolore per la perdita di questa sorella e la stima per la sua vita. “Una vita vissuta nella donazione a Dio e nella donazione ai fratelli che niente può cancellare… Le testimonianze arrivate da tanti attestano il suo amore, la sua generosità, la sua attenzione, in particolare per le focolarine che sono state con lei”, afferma Maria Voce, presidente dei Focolari, parlando di lei. I familiari di Marisa ringraziano per la vicinanza di tanti, che si fanno partecipi lasciando saluti e testimonianze, anche vicino alla sua tomba. Delle S. Messe vengono celebrate, in questi giorni, in memoria di Marisa a Montet in Svizzera, dove viveva (20 dicembre – ore 18.30), a Sasso di Asiago, suo paese natale dove riposa, (30 dicembre – ore 9.45), al Centro del Movimento e in molti altri luoghi del mondo. Di fronte al mistero ineluttabile che avvolge le ultime ore della vita di Marisa, il senso può essere ritrovato in un atteggiamento di fede: “Noi crediamo all’amore – afferma ancora Maria Voce – e questa fede non viene da sostegni esterni, viene dalla convinzione profonda di essere nelle mani di Dio”. In questa ricorrenza il Movimento si sente particolarmente vicino ai familiari, amici e a quanti conservano il ricordo del suo contagioso sorriso.

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Cristiani protagonisti di dialogo 

Cristiani protagonisti di dialogo 

Il 29 giugno è la festa dei Santi Pietro e Paolo ed è un giorno significativo in ambito ecumenico., in questa data pubblichiamo alcune interviste a cristiani di varie Chiese

Questa maledi­zione della guerra

Questa maledi­zione della guerra

“Vedevo l’assurdità, la stupidità, e soprattutto il peccato della guerra…”. Igino Giordani  scrivendo le sue memorie riflette sul terribile periodo della prima guerra mondiale, in cui lui stesso fu arruolato. L’‘inutile strage’, come la definì Benedetto XV. Le sue parole ci fanno pensare a come la storia potrebbe insegnarci a lavorare oggi per la pace, combattendo contro le nuove, assurde, inutili stragi del nostro secolo.