Movimento dei Focolari
Silvana Veronesi in Sardegna

Silvana Veronesi in Sardegna

Silvana Veronesi è stata invitata a dare la sua testimonianza durante il congresso

Nuoro, città centro-settentrionale della Sardegna, si estende su un altopiano ai piedi del Monte Ortobene. Nel Nuorese è ancora presente una diffusa religiosità, che si innesta nella cultura di un popolo dal carattere forte, tenace e radicale. E’ molto viva la devozione alla S. ma Vergine Maria, venerata in numerosi santuari sparsi in tutto il territorio come Nostra Signora della Neve. Una terra “benedetta da Dio”, secondo un’espressione di Chiara Lubich in una sua lettera, del 4 maggio 1949, indirizzata ai primi sardi che hanno accolto la spiritualità dell’unità. Una terra, che porta con sé delle ferite storiche e sociali ancora aperte. In questo contesto la Diocesi di Nuoro si prepara al suo ormai prossimo importante appuntamento: il Congresso Eucaristico diocesano, dal 18 al 26 settembre, indetto dal Mons. Pietro Meloni, Vescovo di Nuoro. “Eucaristia Pane di Vita”, “fonte di condivisione e comunione”, “di spiritualità e servizio”, “Eucaristia e solidarietà”, “Eucaristia, Famiglia e Lavoro”, alcuni dei grandi titoli che guideranno le tematiche di ogni giorno. Martedì 21 sarà dedicato all’Eucaristia come “fonte di unità nella missione”. Per l’occasione Mons. Meloni ha invitato Silvana Veronesi, una delle prime compagne di Chiara Lubich, che offrirà la sua testimonianza, frutto del carisma dell’unità. Il suo intervento sarà il momento centrale di un programma preparato dalla consulta diocesana delle aggregazioni laicali, e sarà rivolto soprattutto agli appartenenti ai numerosi movimenti e associazioni (più di una quarantina), presenti in diocesi. Chiara, nella sua lettera sopracitata, scriveva tra l’altro: “…voi, sardi, darete al mondo un esempio d’amore fraterno, di sostegno vicendevole, di comunità cristiana come nessuno l’ha dato mai”. Che non sia questo evento nuorese un’occasione per dimostrarlo? (altro…)

Silvana Veronesi in Sardegna

Brasile – diario di viaggio 2

Diario di Viaggio – Prima tappa «Riprendiamo l’aereo. Tre ore di volo, 2500 kilometri, e arriviamo a Recife. Nei pressi di questa grande città del Nord Est del Brasile si trova la cittadella Santa Maria del Movimento dei Focolari, seconda tappa della nostra avventura. E’ lì che i due gruppi, quello di San Paolo e quello di Recife, si riuniscono per gli ultimi giorni del progetto e per un bilancio del lavoro fatto. Alle spalle, per ciascuno, 15 giorni intensi di lavoro sociale, in un grande clima di fraternità, immersi in una cultura sconosciuta, in progetti diversi, condividendo ogni giorno la stessa meravigliosa esperienza con tante persone del posto. Marta, italiana, alla fine dell’esperienza conclude: “In questi giorni ho imparato che dobbiamo essere semplici, non persone costruite. Da noi ci sono tanti immigrati… Le persone qui, nella loro semplicità, ti danno tanto. Ora vedo con altri occhi gli immigrati nel mio paese”. Micheal, dalla Germania, ha lavorato per ridipingere una casa. Suo collega di lavoro, un ragazzo che “all’inizio non voleva aiutarmi. Ma gli ho fatto un sorriso e gli ho messo la paletta in mano. Ha cambiato atteggiamento e mi ha aiutato. Anche se da solo avrei fatto il lavoro tre volte più veloce, aver lavorato con lui mi ha reso molto più felice”. E sono fioriti nuovi propositi e decisioni, come quella di Emanuel, paraguaiano: “Qui ho capito come voglio vivere, cosa voglio fare della mia vita. Nel mio paese ci sono anche tanti poveri, ma qui mi sono svegliato!” o di Lara, di nazionalità argentina: “Ho capito che la lingua del cuore non è quella della ragione. E una lingua diversa che ti porta a superare i limiti linguistici e le barriere sociali, e ti mette in gioco l’anima. Questa avventura di essere di paesi diversi, con una cultura diversa, e riuscire comunque a costruire rapporti veri, mi ha fatto credere che il mondo unito è possibile, anche nel quotidiano. Partecipare a questo progetto mi ha aperto la testa ed il cuore. Mi ha permesso di scoprire una società che soffre, che ha tanti bisogni ma anche molto da dare. Torno con tanta voglia che nella mia città possa sorgere un progetto simile”. Per qualcuno è stata l’occasione di una vacanza alternativa: “Potevo scegliere di riposarmi con gli amici o venire qui. Senza dubbio ho scelto bene!”, afferma Adriano, di Porto Alegre, e quindi cittadino del Paese ospitante. Un’altra connazionale, Sulamita, racconta: “Quando sono arrivata nella favela era come se avessi trovato il mio posto: un posto dove potevo amare tutti i giorni. Ma in realtà siamo stati amati da loro con grande sincerità. Tornando a casa voglio trasmettere quanto ho vissuto perché tutta questa forza che ho ricevuto non muoia”. Viaggio all’insegna della reciprocità, con un “Grazie”, dei bambini della scuola Santa Maria, di Recife: “È stata una settimana molto speciale per noi”. E c’è anche qualcuno che non vuol far più ritorno in patria, come Pakot: “Avevo tanti problemi prima di arrivare qui: a casa, con gli studi…All’Isola S. Teresinha ho scoperto che i miei problemi erano troppo piccoli se confrontati  a quello che stavano vivendo quei bambini…e mi sono sentito impotente. Durante le due settimane che sono stato nell`Isola ho ricevuto tanti abbracci, sguardi e adesso mi sento più forte. Se fosse possibile vorrei cambiare la data del mio ritorno in Romania…”. Il progetto GLOCALCITY è realizzato  con il sostegno del programma “Gioventù in azione” della Commissione europea Leggi anche: Giovani con “Glocalcity” in Brasile Al via un progetto intercontinentale con cinquanta giovani provenienti da dieci paesi (altro…)

Silvana Veronesi in Sardegna

La crisi di coppia non è sempre irreversibile

Da queste domande ha preso il via il secondo stage della scuola Loreto di AFN (Associazione “Azione per Famiglie Nuove” onlus) con l’obiettivo di rafforzare l’unità di coppia. Sposate da più o meno tempo, provenienti da varie regioni italiane e anche da altri Paesi europei, le coppie partecipanti sono arrivate senza prospettiva, quasi come all’ultima spiaggia… E a misura che i giorni trascorrevano nel favorevole clima di fraternità della “Scuola Loreto”, presso la cittadella internazionale dei Focolari, le coppie hanno ritrovato la forza di ricominciare. Toccati da sofferenze alle volte molto forti e prolungate dovute a incomprensioni e spaccature gravi, i partecipanti hanno trovato, dicono: “La voglia di ricominciare con una energia e uno spirito nuovo” e “una grande gioia nell’aver riscoperto che l’Amore vince tutto”. L’esperienza dello stage della Scuola Loreto AFN è alla sua seconda edizione. “La base – esordiscono gli organizzatori – è l’atmosfera che si crea con l’amore reciproco che attira la presenza spirituale di Gesù fra i partecipanti, poi viene tutto il resto”. Il programma, infatti, prevede momenti di meditazione e riflessione a partire dalla spiritualità dell’unità di Chiara Lubich, applicata alla vita di famiglia; la proposta di alcuni suggerimenti da mettere in pratica nella comunione nella coppia; oltre al necessario aiuto dei professionisti e alle testimonianze di famiglie che hanno vissuto e superato la crisi. Importante la giornata dedicata al perdono, affrontato nei suoi risvolti psicologici e spirituali; i momenti ricreativi, atelier, cene festose, gite… tutte occasioni per riprovare la gioia di stare insieme in maniera distensiva. L’ultimo giorno, il rinnovo delle promesse matrimoniali. Ecco come si esprimono, prima di partire, alcune coppie: “Ci portiamo a casa molti strumenti per guidare il nostro rapporto di coppia, ma soprattutto la consapevolezza che, nonostante i nostri fallimenti, siamo amati da Dio e possiamo avere la forza di accettare il dolore e credere che si potrà trasformare in Amore tra noi e per gli altri.” “La fiducia che la condivisione profonda, l’aiuto di esperti e la volontà di rimetterci in discussione, possano far ripartire un rapporto che le corse della vita e le difficoltà quotidiane vorrebbero soffocare.” Come lo scorso anno, è previsto un week-end di verifica e valutazione nel prossimo gennaio, per continuare gli approfondimenti e consolidare i risultati.