Da una mangiatoia alla Croce

Foto: Pixabay

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Per la Chiesa cattolica e altre chiese cristiane sta per cominciare la Quaresima, il periodo dell’anno liturgico che precede la celebrazione della Pasqua, dal 14 febbraio al 29 marzo per il rito romano, dal 18 febbraio al 31 marzo per il rito ambrosiano. Tale periodo, caratterizzato dall’invito alla conversione a Dio, ha una durata di circa quaranta giorni, numero che ricorre frequentemente sia nell’Antico che nel Nuovo testamento (ad esempio, nell’Antico Testamento, i 40 anni trascorsi da Israele nel deserto, i 40 giorni del diluvio universale o di permanenza di Mosè sul monte Sinai e, nel Nuovo, i 40 giorni di digiuno di Gesù nel deserto). Nel calendario romano la Quaresima ha inizio con il rito delle ceneri, durante il quale il sacerdote sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli, a simboleggiare la caducità della vita terrena e l’impegno penitenziale. (altro…)
“Stiamo godendo insieme di questa sorpresa”. Sono le parole di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, che ha commentato con gioia la notizia della visita di Papa Francesco a Loppiano il 10 maggio prossimo. Una sorpresa, dunque, che ha suscitato grande entusiasmo fra i membri e gli aderenti al Movimento in tutto il mondo, a partire dagli abitanti della cittadella che accoglierà il Santo Padre. Loppiano, nei pressi di Firenze (Italia), nata nel 1964 per volere della fondatrice del Movimento Chiara Lubich, è una vera e propria cittadina, con scuole, aziende, centri di formazione, università e poli economici. Un luogo “speciale” che è in sé un laboratorio di convivenza: ci vivono circa mille persone provenienti da 65 Paesi diversi e di età, condizione sociale, culture e religioni diverse, insieme con il desiderio di costruire la fraternità universale, attraverso il vissuto quotidiano del Vangelo e la “legge” dell’amore scambievole. Un luogo dove si vive e si opera con l’intento di dare concretezza al carisma dell’Unità – che è il cuore spirituale del Movimento – e per rispondere al testamento di Gesù “Che tutti siano uno”.
Nella cittadella la notizia della visita ha avuto una eco dirompente: “Un secondo dopo l’annuncio da parte di Maria Voce – fanno sapere da Loppiano – la notizia è stata diffusa fra gli abitanti della città e rilanciata su tutti i social nel mondo con una pioggia di post di gioia e di stupore; è stata accolta come una bomba atomica, un’onda che ci ha investito e travolto”. Vorremmo – ha spiegato Maria Voce all’annuncio della visita – che a Loppiano “il Papa possa trovare quel popolo di Chiara che vive il Vangelo e che è legato solamente dall’amore scambievole, che possa vedere nella cittadella un riflesso della vita trinitaria sulla terra”. E per i preparativi, sottolinea, restano “nemmeno cento giorni”, da vivere – aggiunge rivolta ai membri del Movimento – intensificando “la preghiera perché tutto vada nel migliore dei modi e non ci siano ostacoli insormontabili”, ma soprattutto intensificando “l’amore evangelico, l’impegno ad essere veramente Parola viva, giorno per giorno”. La Presidente dei Focolari si è rallegrata anche per la visita del Pontefice alla comunità di Nomadelfia (Grosseto, Italia), fondata da don Zeno Saltini dove il Santo Padre si recherà – primo appuntamento di una mattinata dal ritmo serrato – prima di partire per il centro del Movimento: “Sappiamo che il Papa non viene solo a Loppiano, va prima a Nomadelfia, che fa parte del programma di viaggio di quella mattina, e siamo felicissimi”. Vicine per ragioni geografiche, Le due cittadelle sono legate da un’amicizia che dura da anni, e hanno in comune il riconoscimento della centralità del Vangelo e l’impegno per la fraternità universale e in favore degli ultimi. In tempi recenti in molti ricordano con gioia la partecipazione di gruppi di giovani di Nomadelfia alla festa organizzata dai giovani di Loppiano per il primo maggio, che tradizionalmente richiama nella cittadella dei Focolari tanti ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia. (altro…)

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La Comunità di Sant’Egidio compie 50 anni. Una storia cominciata il 7 febbraio 1968, a Roma, da Andrea Riccardi insieme a un piccolo gruppo di liceali che volevano cambiare il mondo. «Abbiamo scoperto in questi anni, insieme a tante persone nel mondo, la gioia del Vangelo», ha dichiarato il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo. «A Sant’Egidio, nel cuore di Trastevere (Roma) – si legge nel comunicato diffuso per l’occasione – è partita un’avventura che ha portato la Comunità nelle periferie umane ed esistenziali dei diversi continenti, dall’impegno tra i poveri di ogni condizione fino ai programmi per la cura dell’Aids e la registrazione anagrafica, dal dialogo interreligioso al lavoro per la pace». Il prossimo sabato 10 febbraio “il popolo di Sant’Egidio” si radunerà nella basilica romana di San Giovanni in Laterano per una celebrazione presieduta dal Cardinale Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin. A nome dei Focolari ci sarà la presidente Maria Voce, insieme ad alcuni suoi collaboratori. Nel suo caloroso messaggio ringrazia «vivamente lo Spirito Santo per il carisma che ha elargito alla Chiesa e all’umanità e per i frutti scaturiti in questi cinquant’anni di vita, grazie anche alla vostra fedeltà». Aggiunge che «la Comunità, sparsa oggi in 70 Paesi, ha contribuito e contribuisce a edificare la pace nel mondo, attraverso un dialogo coraggioso a tutti i livelli e con un’attenzione del tutto particolare verso i più dimenticati dalla società», e ricorda la pace ottenuta nel 1992 in Mozambico e i “corridoi umanitari” in favore dei rifugiati. Maria Voce sottolinea, tra tanti momenti vissuti insieme, uno “speciale”: «il gioioso impegno assunto all’unisono e in modo del tutto particolare da Chiara Lubich e Andrea Riccardi, dopo lo storico incontro dei Movimenti con il Papa nella Pentecoste del 1998, che ha prodotto molti frutti per la gloria di Dio». E conclude con l’augurio suo e dei Focolari «di realizzare pienamente il disegno di Dio sulla vostra Comunità». Guarda il nuovo sito: www.santegidio.org (altro…)
Anche il Movimento dei Focolari aderisce, il prossimo 23 febbraio, alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace e contro ogni forma di violenza. L’iniziativa, indetta da Papa Francesco con un annuncio a sorpresa, davanti a 20 mila fedeli radunati in Piazza San Pietro, in occasione del consueto Angelus domenicale, si rivolge in modo particolare alle popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan, attraversate da una grave escalation di violenza e sopraffazione, ma senza dimenticare tutte le situazioni di conflitto che si protraggono in ogni parte del mondo. Si tratta di una iniziativa non nuova: già in passato Papa Francesco aveva invitato «tutti i credenti, anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani», ad unirsi in un comune momento di preghiera, con le modalità ritenute più opportune, per implorare insieme il dono della pace e per chiedersi quale contributo ognuno possa dare per fermare la violenza. «Le vittorie ottenute con la violenza – ha detto il Papa – sono false vittorie». (altro…)