Mar 29, 2009 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“Questa realtà è qualcosa che va al di lá di un riconoscimento perché arriva al cuore”. “La piazza si è riempita di fede, di sentimento: esiste un Paese che ancora crede che può diventare grande attraverso l’arte”. (Alberto Asprino, architetto e scultore) “Oggi, in questa piazza ci siamo trovati in Paradiso, quel paradiso che tutti cerchiamo e che abbiamo trovato, anche se solo per un momento. Questa esperienza ci da una carica nuova, ci sentiamo rigenerati; speriamo di poter portare questa esperienza al resto del Paese, se è stato possibile qua, è possibile dovunque”. (Erminy Péran, critico e storico dell’arte) E’ diventato realtà lo scopo per cui era stata ideata la 1^ Biennale intitolata a Chiara Lubich: “Aprire uno spazio alla creatività, da una prospettiva che mettesse in luce la vocazione sociale dell’artista come promotore di speranza, a partire dalla figura di una illustre rappresentante dell’umanesimo italiano, Chiara Lubich”, come aveva dichiarato la dott.ssa Jeanette Rincón, Decana di Cultura dell’Università Cattolica Cecilio Acosta (UNICA) di Maracaibo. La Biennale ha dato vita ad un grande atelier a cielo aperto nella centralissima Piazza della Repubblica di Maracaibo – seconda città del Venezuela. Si trattava di un concorso estemporaneo per tutte le categorie dell’Arte Plastica, convocato dall’ UNICA, attraverso il Decanato cultura e sport e la Cattedra libera Chiara Lubich. 92 sono stati gli artisti partecipanti, da noti artisti a livello nazionale e regionale ad artisti in erba. Né l’età né le difficoltà fisiche sono state d’impedimento per gli artisti, al momento di plasmare la loro opera, come ha dimostrato Kevin Sánchez, di 12 anni, vincitore di una menzione onorifica, per aver lavorato nonostante il braccio ingessato. Dopo 8 ore di arduo lavoro, sotto l’ombra degli alberi della Piazza, è stato offerto un programma musicale dall’Orchestra di Concerti Simón Bolívar, per concludere poi con la presentazione della figura di Chiara, che metteva in evidenza la sua apertura a un dialogo ecumenico, multiculturale e multi religioso, e il contributo del suo pensiero alla cultura contemporanea, come ha sottolineato il Rettore dell’Università, Angel Lombardi. “Chiara ci aiuta a sviluppare una visione del mondo contemporaneo e della sua problematica dalla prospettiva del dialogo”, ha detto. “L’Università, nella misura in cui apre spazi per diffondere il suo pensiero, si apre anch’essa alla fraternità e alla solidarietà”. Del più alto livello, i membri della giuria: dall’architetto e scultore Alberto Asprino, noto in campo internazionale, Perán Erminy, ebreo, critico e storico dell’arte, allo scrittore Víctor Fuenmayor, direttore della Scuola di Arti sceniche e audiovisive della Facoltà sperimentale di Arte dell’Università dello Zulia.
Gen 31, 2009 | Cultura
SOMMARIO
Editoriale
I TRENT’ANNI DI “NUOVA UMANITA’” – di Antonio Maria Baggio – “Nuova Umanità”, rivista culturale del Movimento dei Focolari, compie trent’anni. L’editoriale ritorna alle sue origini, cercando di mettere a fuoco l’idea, il progetto, l’intenzione con i quali è nata. Voluta da Chiara Lubich e Pasquale Foresi, la sua fondazione e organizzazione fu affidata a Giuseppe Maria Zanghì e fu sostenuta e accompagnata non solo dal gruppo degli intellettuali che cominciarono a collaborarvi, ma dalla partecipazione corale e concreta dell’insieme del Movimento. Si cerca di spiegare, in particolare, l’esigenza che muove Chiara Lubich nell’ideare questo “luogo” della cultura dell’Opera di Maria: che anche nel lavoro intellettuale si esprima lo stile del Focolare, cioè la costante ricerca di quella presenza di Gesù fra i suoi che faccia della Rivista, come dell’intero Movimento, una “cosa nuova” secondo la Sua Mente.
Nella luce dell’ideale dell’unità
UN PO’ DI STORIA DEL “MOVIMENTO DELL’UNITA’” – di Chiara Lubich – Questo scritto, redatto alla fine dell’anno 1949 e pubblicato l’anno seguente, sotto forma di breve opuscolo, era stato pubblicato allo scopo di fare conoscere l’esperienza del nascente movimento che aveva suscitato non pochi sospetti e critiche nella Chiesa trentina. Alla fine dello scritto, non firmato, l’Arcivescovo di Trento, mons. Carlo De Ferrari, aveva voluto aggiungere, in data 31.12.1949, un suo commento a conferma di quanto riportato. Rimasto ai più sconosciuto, esso fa parte di un genere letterario tipico della Lubich, quello delle cosiddette “storie dell’Ideale”, nel quale ella presenta brevemente e in una prospettiva storica gli elementi fondamentali della spiritualità dell’unità e successivamente, dagli anni sessanta in poi, le tappe principali dello sviluppo del Movimento dei Focolari. La presente “storia dell’Ideale” è, in ordine cronologico, la terza a oggi conosciuta.
Saggi e ricerche
L’ULTIMO TIZIANO – di Mario Dal Bello – Verso il 1540 il pittore veneto vive una crisi esistenziale ed artistica nell’Europa dilaniata dai conflitti politico-religiosi. La sicurezza trionfante dei dipinti precedenti si incrina per una meditazione più accorata. I temi sacri e profani, la ritrattistica, i temi religiosi vengono trattati con uno stile drammatico tra angoscia e speranza. Tiziano, come Michelangelo, distrugge l’armonia classica per creare forme più “spirituali”, dando origine ad una “pittura di macchia”, che farà storia nei secoli successivi fino ad oggi. L’esito finale è quello di un’arte tutta interiorizzata. LA SPIRITUALITÀ DEL SEICENTO FRANCESE E LA PREPARAZIONE DELLE IDEE DELLA MODERNITÀ – di Marina Motta – Lo studio prende le mosse dalla situazione complessa della Francia del XVII secolo, caratterizzata da una parte da conflitti tra religione e ragion di Stato, tra Gallicanesimo e Giansenismo, tra sforzi comuni di evangelizzazione e dibattiti teologici, dall’altra da un clima spirituale straordinariamente ricco, che si è formato sullo sfondo di preoccupazioni apostoliche e riformatrici della Chiesa del tempo. In questo clima maturano esperienze intellettuali e spirituali straordinarie e fenomeni che annunciano realtà precorritrici della modernità. Alla luce di questa premessa il tentativo che l’autrice si propone è di cogliere nella storia del 600 francese i segni dell’“intervento impercettibile di Dio” in un contesto segnato da grandi intrighi, contraddizioni ed opposti. Questi segni sono riscontrabili nell’azione culturale, educativa e sociale di uomini grandi, di riformatori capaci di cogliere e di rispondere ai bisogni e alle istanze del loro tempo. (Bérulle, Vincenzo de’ Paoli, Barré per menzionare qualcuno citato). Coinvolgendo un gran numero di persone e innalzando il ruolo della donna nella società e nella Chiesa, essi hanno tracciato profeticamente orientamenti di pensiero e di azione nuovi, inaugurando un modo nuovo di vivere la spiritualità cristiana mettendo al centro della loro azione il “fratello”, il “prossimo”. L’INTELLIGENZA SOCIALE. VERSO UNA TEORIA RELAZIONALE DELL’INTELLIGENZA NEL QUADRO DELLA PEDAGOGIA DI COMUNIONE – di Teresa Boi – L’Autrice propone di “guardare” all’organizzazione scolastica, alla luce di tre “piste” di approfondimento: il modello dell’intelligenza sociale, intesa come dimensione di sviluppo personale; la dinamica relazionale, vissuta come dimensione che abbraccia l’esistenza umana e l’azione sociale; infine la pedagogia di comunione che si manifesta come modello pedagogico coerente con la prospettiva educativa proposta. A questa si perviene dopo aver illustrato alcune esperienze maturate nell’ambito di programmi di educazione pro-sociale ed altruistica e di pedagogia dell’apprendimento-servizio: una prospettiva educativa definita “metacognitiva” che si dimostra un percorso praticabile oggi per meglio rispondere, da una prospettiva comunitaria, alle esigenze educative della società della conoscenza. ESSERE E AMORE INALCUNI TESTI SCELTI DI BLONDEL E DI MOUNIER – di Gennaro Cicchese – L’articolo è una ricognizione intorno al tema “essere e amore” in alcuni testi di Blondel e Mounier. Esso sviluppa il confronto tra due filosofi che hanno avuto come costante punto di riferimento la fede in Cristo, ponendo una particolare attenzione al progressivo manifestarsi, all’interno della “filosofia cristiana” di quel “principio agapico” alla luce del quale l’essere viene ripensato e compreso in quanto amore. Mounier e Blondel portano un importante contributo ad un movimento di riflessione filosofica nella cui prospettiva il principio metafisico viene a coincidere con quello agapico. Sembra così delinearsi all’orizzonte, secondo l’Autore, una filosofia dell’amore che richiama e – probabilmente – esige, una simbiosi tra filosofia e cristologia.
In dialogo
LEGGERE IL CORANO CON L’OCCHIO DELLA MISERICORDIA – di Adnane Mokrani – Il Corano, nella fede islamica, è «il libro di Dio rivelato al Profeta Muhammad, la Pace sia su di lui, tramite l’Angelo Jibrīl, Gabriele». Si nota che il Corano chiama la Torah ed il Vangelo «guida e luce», (5: 44, 46), confermando così la loro validità spirituale, ed esorta Ebrei e Cristiani a viverli pienamente per essere degni dei loro nomi, (5: 66, 68). Un rapporto di conferma e di continuità, dunque, caratterizzato, nello stesso tempo, dalla particolarità coranica, che fa del Corano, per i fedeli islamici, il riferimento interpretativo ultimo. Il Corano guarda alla Tradizione biblica con l’occhio della Misericordia. Questo significa: capacità di riconoscere nell’altro elementi di verità, bontà, bellezza, e, soprattutto, possibilità di individuare i fondamenti di unità profonda che vanno oltre le variazioni storiche e geografiche. Quest’atteggiamento permette il dialogo e la comprensione tra le persone, ma anche tra le Scritture. In altre parole: è via al dialogo tra i figli di Abramo, e al dialogo all’interno dell’ambito dell’intero Patrimonio abramitico.
Spazio letterario
INCONTRI – di Claudio Guerrieri – «Nuova Umanità» continua nelle sue pagine l’apertura di spazio dedicato alla produzione letteraria.
Libri
OCCIDENTE LA MIA TERRA. INTRODUZIONE ALLA LETTURA DI GIUSEPPE MARIA ZANGHI’ – di Antonio Maria Baggio – Il libro raccoglie una selezione degli scritti, riguardanti la filosofia della storia e della cultura, la dimensione sociale e politica, pubblicati da Giuseppe Maria Zanghì lungo i trent’anni della rivista “Nuova Umanità”. I testi, offerti in successione cronologica per rispettare il momento storico che li ha suggeriti, non presentano le soluzioni o le indicazioni di carattere immediatamente pratico per affrontare i vari problemi esaminati; piuttosto, in essi si trova ciò che sempre più spesso oggi manca, cioè l’apertura di una dimensione antropologica, di una prospettiva culturale, lavorando sulle quali si può passare alla progettualità e all’azione. XXXI, Gennaio-Febbraio 2009/1, n. 181
Gen 28, 2009 | Cultura
Il Punto
Il peso delle vite umane perse di Michele Zanzucchi
Editoriali
Striscia di Gaza, oltre le macerie di Giovanni Romano Ecumenismo, avanti o indietro? di Piero Coda Amicizia e libero mercato di Luigino Bruni
Primo piano
Giovani e droga Sniffa oggi sniffa domani… di Aurora Nicosia E’ il boom del consumo di cocaina in Europa ed anche in Italia. Preoccupa l’uso diffuso tra gli adolescenti. Una piaga spesso sottovalutata.
Uomini e vicende
Cile, la Svizzera sudamericana Tra eccellenza e disuguaglianza di Michele Zanzucchi Il Paese più “lungo” al mondo colelziona record economici ma non sconfigge le eccessive differenze sociali. La grande sfida delle nuove generazioni. Depenalizzazione dell’omosessualità Diritti e dubbi di Aurelio Molè La Francia ha promosso all’Onu una “Dichiarazione su diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere”. Incomprensioni all’onu e incertezze fra i cattolici (e non solo). In viaggio con Paolo/1 Si parte da Antiochia di Fabio Ciardi Prima tappa di un itinerario che dalla Turchia si snoda fino in Grecia. Nei luoghi della prima evangelizzazione. Cittadinanza attiva I barboni e il decoro urbano di Silvano Gianti A Genova ci si interroga sulla necessità di “ripulire” il centro storico da chi ha “comportamenti disdicevoli”. E intanto muore un clochard davanti al Carlo Felice…
Dal vivo
Testimoni Maras creava armonia di Giuseppe Garagnani Aveva seguito Chiara Lubich già dal 1949. Intelligenza vivissima, promessa della medicina, Alfredo Zirondoli si dedicò a formare “uomini nuovi”. A Sorgi il premio Giordani Se la politica è “casta” di Caterina Ruggiu Tivoli assegna a Tommaso Sorgi, parlamentare della prima ora, il Premio Giordani. Così ha celebrato i 60 anni della Costituzione italiana. Vita dela Parola Pace fra i trulli un lettore ci scrive Come regolarti quando un vicino troppo collerico, per una sciocchezza, arriva a minacciarti di morte?
Cultura
Tendenze Amicizie virtuali di Giulio Meazzini Tante ore al computer. Niente privacy in rete. Nuove forme di socializzazione. Poi si torna al mondo reale… Il tesoro riscoperto Ma lei è cristiano, si o no? di Michele Genisio In Francia sono diventati un caso i “ricomincianti”, adulti che ritornano alla fede abbandonata in gioventù.
Gen 16, 2009 | Cultura
Editoriale
LA CULTURA DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI. DIALOGO CON LA SUA PRESIDENTE, MARIA VOCE – a cura di Antonio Maria Baggio – Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, descrive la radice della cultura del Movimento, collocandola nell’originaria esperienza di Chiara Lubich e delle prime focolarine. La spiritualità dell’unità dà vita, fin dall’inizio, ad una cultura di comunione, di popolo, attenta alle esigenze della vita quotidiana, all’impegno laicale nei diversi campi della vita associata. È una cultura che si sviluppa insieme alla vita del Movimento; essa dunque si articola anche in specifiche iniziative che riflettono gli scopi del Movimento stesso: dall’impegno nei diversi dialoghi (con cristiani non cattolici, con le grandi religioni, con le diverse culture), all’approfondimento di nuove prospettive di azione sociale, economica, politica. Per ciascuno di tali aspetti, sorgono gli strumenti culturali corrispondenti, dalle numerose case editrici alla recente esperienza universitaria.
Nella luce dell’ideale dell’unità
GESÙ MAESTRO – di Chiara Lubich – Questo discorso fu rivolto da Chiara Lubich il 17 febbraio 1971 agli abitanti della allora nascente cittadella dei Focolari di Loppiano. Ella sviluppa l’idea – espressione diretta del carisma dell’unità – dell’azione di Gesù-Maestro in tutti i luoghi e i momenti della vita quotidiana, così che l’intera cittadella può essere vista come una “scuola” che vive e si sviluppa alla presenza di Dio. In questa prospettiva, la ricerca della Verità non si limita allo strumento costituito dallo studio, ma si attua attraverso l’incontro vitale con la Sapienza che scaturisce dal Vangelo vissuto. ALLA SCUOLA DI CHI? – di Francesco Châtel – In una “società senza padri” appare più che mai urgente e centrale la questione di chi sia l’educatore. Guida, insegnante, testimone… sono molti gli aspetti che l’hanno caratterizzato nel corso dei secoli. Chiara Lubich si inserisce in questo percorso, e in particolare nell’alveo della pedagogia cristiana, presentando il Cristo quale maestro-modello che illustra non solo le caratteristiche che deve avere ogni educatore, ma si pone quale “unico Maestro”, quello che “abita tra” gli uomini. Ne deriva una chiara centralità della dimensione relazionale nell’educazione che trova riscontro in vari e affermati Autori.
Saggi e ricerche
LA VITA OLTRE LE SFIDE ATTUALI – di Flavia Caretta – Le sfide attuali alla vita ci interpellano quasi quotidianamente, anche per il progresso tecnologico dai ritmi vertiginosi che sembra sfuggire al controllo dell’uomo. Paradossalmente, queste minacce provengono anche dalla medicina, cioè da quell’ars medica nata proprio per tutelare la vita. L’Autrice richiama al criterio etico con il quale la singola persona, la società civile ed ecclesiale, le scienze, e tra queste anche la medicina, si devono sempre confrontare: la concezione della persona e la dignità della sua vita: alla luce di questo criterio si dovrebbero leggere anche i progressi scientifici ed elaborare i giudizi etici. Gli argomenti che confermano la dignità della persona, unica e irrepetibile, provengono ormai non solo dall’ambito teologico, ma da quello scientifico della biologia, della biochimica, della fisiologia. ROBERTO DE NOBILI E L’INDUISMO: IL SUO APPROCCIO TEOLOGICO – di Roberto Catalano – L’articolo affronta il pensiero e l’esperienza del gesuita italiano dalla prospettiva teologica, dalla quale emerge un De Nobili piuttosto controverso, che, sebbene aperto ad un adattamento culturale, di linguaggio e di comportamento, resta fermo sui principi fondamentali della teologia del suo tempo, tipicamente tomistica e tridentina. Questa però non impedisce a de Nobili la ricerca di strade nuove per facilitare la scoperta di Dio. Se, da un lato, la sua critica teologica si concentra sull’idolatria e sul concetto di avataras, dall’altro la sua spinta missionaria, la sua apertura intellettuale e la capacità di adattamento culturale lo portano alla definizione di concetti atti a facilitare la comprensione della “rivelazione cristiana”. Particolarmente motivante è il concetto di Guru divino, che emerge dalla cristologia di De Nobili e che gli permette di presentare il Cristo con categorie culturali provenienti dal contesto in cui vive. DALLA MORALE ALL’ETICA: SINONIMIA O ROTTURA SEMANTICA? – di Philippe Van den Heede – Partendo dalla sinonimia etimologica di “morale” e “etica”, l’Autore percorre brevemente la storia dei due termini e delle diverse interpretazioni che, di volta in volta, li hanno interessati. L’analisi si sposta dunque dal livello etimologico a quello delle variazioni culturali che incidono sui significati dei due termini e che toccano gli strati più profondi del percorso culturale dell’Occidente, attraverso lo sviluppo tecno-scientifico, la regressione della cristianità, la crisi delle grandi ideologie definitorie, l’affermarsi del pluralismo, la crescita dell’individualismo. Questo percorso complesso ha conferito a ciascuno dei due termini connotazioni proprie, costringendo coloro che li usano ad una esplicita definizione dei loro contenuti: pur rimanendo valido l’aspetto della sinonimia, si registra infatti una accentuazione della rottura semantica. IVI È PERFETTA, MATURA E INTERA… – di Giovanni Casoli – “Ivi è perfetta, matura e intera/ ciascuna disïanza”: l’articolo approfondisce il significato delle parole che Dante, nel canto XXII del Paradiso, pone sulla bocca di s. Benedetto, il quale in tal modo esprime la profondità teologica ultima dell’essere umano redento e salvato, nel momento in cui la sua storia si compie. L’Autore tratteggia le possibilità per ogni uomo di costruire la propria “storia di libertà” raggiungendo la verità del desiderio, quella che lo porta non verso la ricerca di un appagamento effimero e, per questo, strenuamente ed inutilmente ripetuto, ma verso l’essere-dono che lo rivela a se stesso nella sua provenienza e nel suo destino. ATTUALITA’ DI GUARDINI INTERVISTA A SILVANO ZUCAL – a cura di Anna Maria Canteri – A quarant’anni dalla morte del teologo e filosofo nato a Verona e vissuto in Germania, appare con sempre maggiore evidenza la rilevanza del suo pensiero. “Praeceptor Germaniae”, guida spirituale del suo tempo, Guardini, pur essendo pienamente partecipe del suo momento storico, si rivela sempre più capace di introdurre alla ricerca della Verità che non ha tempo. Indagatore della dinamicità dell’essere attraverso la sua “opposizione polare”, ispiratore dei giovani della “Rosa bianca”, egli sviluppa un pensiero potente, antropologicamente solido, e profondamente anti-ideologico. Silvano Zucal guida il lettore lungo il percorso intellettuale ed esistenziale guardiniano, mettendo in rilievo la coerenza e la continuità di un pensiero apparentemente non sistematico.
Per il dialogo
GESÙ ABBANDONATO E LA TRADIZIONE ANGLICANA: PENSIERI PRELIMINARI – di Callan Slipper – Nella prima parte dell’articolo, l’Autore comincia con un’analisi breve, sotto tredici punti, di Gesù Abbandonato nel pensiero di Chiara Lubich, in modo da mettere in rilievo il novum del suo approccio. Successivamente, prende in considerazione lo sviluppo del pensiero dottrinale della tradizione Anglicana circa l’opera di redenzione compiuta da Gesù in croce, individuandone quattro distinti periodi di sviluppo: l’epoca delle basi fondamentali, gli apprendimenti esperienziali, l’approfondimento biblico-storico e le nuove aperture dell’epoca moderna. L’Autore conclude mettendo in rilievo il rapporto fra il pensiero di Chiara e la tradizione Anglicana: da un lato, ciò che Chiara presenta è in un senso profondo un compimento e un completamento ulteriore di ciò che si trova nella tradizione Anglicana e, dall’altro lato, la tradizione Anglicana sottolinea e arricchisce alcuni aspetti importanti del pensiero di Chiara.
Spazio letterario
IL REGALO DELL’ARTISTA – di Isaline Bourgenot Dutru. «Nuova Umanità» continua nelle sue pagine l’apertura di spazio dedicato alla produzione letteraria.
Libri
ECONOMIA E BENE COMUNE. SPILLI, TORTE, SECCHI BUCATI E ALTRO ANCORA. – Benedetto Gui commenta l’analisi con la quale Zamagni, nel suo L’economia del bene comune (Città Nuova, Roma 2007) mette in rilievo la profondità e l’attualità di un concetto classico, oggi non sempre inteso rettamente. PIERO CODA E LA LIBERA “VERITÀ” DEL CRISTIANESIMO – Massimo Donà presenta il recente libro di Piero Coda, Dio che dice Amore (Città Nuova, Roma 2007), incentrato sulla relazionalità originaria di Dio Amore. DIO E CESARE – di Marco Aquini – A partire dall’episodio evangelico, Giuseppe Dalla Torre, in Dio e Cesare. Paradigmi cristiani nella modernità (Città Nuova, Roma 2008), sviluppa alcuni dei temi centrali del rapporto tra Chiesa e ordine politico. INDICI «NUOVA UMANITÀ» 2008 – a cura di Valentina Raparelli. XXX, Novembre-Dicembre 2008/6, n. 180
Gen 8, 2009 | Cultura
Dialogo
Le letterine dei primi tempi. Chiara scrive… Con il primo numero dell’anno iniziamo a pubblicare una serie di lettere inedite indirizzate da Chiara a diversi interlocutori durante i decenni di nascita e crescita del Movimento dei Focolari a Trento. Un patrimonio ancora poco conosciuto e quasi totalmente inedito.
Il Punto
L’anello debole di Michele Zanzucchi
Editoriali
Quando ancora non c’erano le chiese di Nedo Pozzi Questione morale, regole alla politica di Paolo Lòriga Il paesaggio bene comune di Elena Granata
Primo Piano
Esordio in sordina. L’anno del “basta consumi” di Paolo Lòriga Il 2009 eredita una pesante crisi. Ciascuno si sente impotente. Eppure, alcuni fenomeni in corso nella società possono rilanciare il Paese. I pareri di De Rita e Bruni. 2009 da ridere (per non piangere). L’anno che verrà di Aurelio Molè Per una volta non prendiamoci sul serio. Con così tante nefaste previsioni che aumentano la depressione ne pre-sentiamo una comica e surreale.
Uomini e vicende
Cipro. L’isola dei popoli fratelli di Roberto Catalano Focus su un Paese diviso in due. I tentativi di riconciliazione tra greco-ciprioti e turco-ciprioti, e la cura delle ferite ancora aperte.
Tre domande a…
La RU486 Intervista al prof. Andrea Virdis La cura delle ferite. Separati, ma genitori per sempre di Ezio Aceti Soli o con un’altra convivenza: i consigli dell’esperto per mantenere il corretto rapporto con i figli. Sono circa 2 milioni i figli di separati Rifugiati. Fare sistema di Aurora Nicosia Aumenta il numero delle persone richiedenti asilo, tra cui sono numerosi anche i minori. Nelle città la sfida dell’integrazione. Scuola media. Anni decisivi di Giulio Meazzini Chi sono gli scolari di oggi? Cosa hanno in testa? In quale mondo vivono? Una storia.
Dal vivo
Davanti alla vita. Quei ragazzi dell’isola di Oreste Paliotti Il percorso verso la libertà dei giovani dell’istituto penale di Nisida. A colloquio con due loro educatori. Un volto, una storia. Mani miracolose di Caterina Ruggiu La vicenda di Ben Carson, un ragazzino nero dei sobborghi di Detroit, oggi un’autorità indiscussa nel campo della neurochirurgia. I lettori ci scrivono. “Traslocare” da Gerusalemme di Mirella Bendini Il dramma di una madre davanti alla “partenza inspiegabile” del figlio. Controcorrente. Il ritmo della vita di Stefano Cavallo Uno spettacolo fatto da non professionisti, che vede genitori e figli insieme come attori, cantanti e ballerini.
Cultura
Credere e no. Dare laicamente di Piero Taiti Qual è il corrispettivo dell’amore reciproco cristiano? Uguaglianza o fraternità? Riflessioni che stimolano. Civiltà in altalena. Donne e uomini in giallo di Gianni Abba Un poliziesco intrigante e di successo. Una fotografia della società di oggi e di domani. O no?
Nov 26, 2008 | Cultura
Il Punto
Giustizia, virtù destabilizzante di Michele Zanzucchi
Editoriali
Kivu, non è scontro etnico di Vincenzo Buonomo Caso Eluana, serve una legge di Daniela Notarfonso Musulmani e cattolici, si va avanti di Adnane Mokrani e Roberto Catalano
Primo Piano
Istituto universitario Sophia. Un’avventura di pensiero e vita di Giulio Meazzini Dal carisma dell’unità nasce un tipo di università basato su interdisciplinarietà e sapienza: con la verità, un dialogo corpo a corpo.
Uomini e vicende
Elezioni USA. Obama, la novità alla Casa Bianca di Aldo Civico da New York Netto successo del candidato democratico, che ha saputo accendere interesse e partecipazione. Su di lui le grandi attese di un Paese che ha voluto cambiare. Adesso è atteso alla prova. Viaggio nella psichiatria. Quando la mente va in tilt di Aurora Nicosia A trent’anni dalla legge Basaglia, che portò alla chiusura dei manicomi, sono molti gli interrogativi aperti e i problemi da risolvere. Festival internazionale del film di Roma. Il cinema nel Belpaese? Si può fare di Mario Dal Bello L’Italia protagonista nella terza edizione della rassegna. Sguardi sul dolore e brevi speranze. Dall’estero, un caleidoscopio di proposte.
Dal vivo
Percorsi. Incontrarsi trent’anni dopo di Oreste Paliotti Quando il paziente si chiama Chiara Lubich. Così la ricorda Diana Piazzini, medico fisiatra. Nord-est brasiliano. Dove si ingegnano per lo sviluppo di Benedetto Gui Alcune significative realizzazioni di una comunità che si attiva per la crescita integrale dei suoi membri più svantaggiati. Testimoni. Il confidente di tutti di Bennie Callebaut Mons. Paul Schruers, già vescovo di Hasselt. Una vita spesa “per l’altro”. Accanto a chi soffre. Benedetti fumetti! di Piero Santoro Saro e il suo paziente Francesco: dallo scontro all’amicizia.
Cultura
Relazioni di armonia. Matematica della bellezza di Cesare Ciancianaini Una mirabile proporzione naturale, scoperta nell’antichità, è canone estetico di riferimento anche oggi. Niente paura delle formule! Pensiero dell’unità. Vivere fuori del tempo di Pasquale Foresi È possibile attingere l’eterno, riducendo la distanza tra ciò che sono e ciò che sento di dover essere. Cultura e tecnica. Disumanizzazione prossima ventura di Giovanni Casoli Si discute se sappiamo fare o no tante cose. A qualcuno interessa ancora interrogarsi se è bene o male farle? La nostra carne. Il corpo: fisica, armonia e gloria di Michele Genisio Da san Francesco a Tertulliano, da Platone al burqa, fino alla cura ossessiva di oggi. C’è ancora qualcosa da scoprire? Liceo. A che serve la scuola? di Claudio Guerrieri Abbattere le mura che separano le aule dalla società, valorizzare le capacità e le motivazioni di studenti e insegnanti.