Movimento dei Focolari

La vocazione alla città. Esempio e testimonanianza di Giorgio La Pira

Editoriale

FRATERNITA’ E RIFLESSIONE POLITOLOGICA CONTEMPORANEA – di Antonio Maria Baggio – La riflessione politologica sulla fraternità, intesa nei suoi aspetti civili e pubblici, è in costante sviluppo. Le ragioni che la alimentano sono classificabili in due grandi gruppi. Da una parte, la fraternità è avvertita come esigenza o domanda, in base alla costatazione che la realizzazione degli altri due principi che compongono il “trittico” del 1789, la libertà e l’uguaglianza, è rimasta  incompiuta, o ha incontrato veri e propri fallimenti. Dall’altra, la fraternità si impone sempre più in quanto esperienza e risorsa: nel corso degli ultimi decenni infatti, l’elemento fraterno – nel senso di una fraternità consapevole, voluta, resa esplicita – ha avuto un ruolo politico rilevante in alcuni importanti avvenimenti. L’autore discute questi due gruppi di ragioni, prendendo in considerazione anche le riflessioni sulla fraternità di Z. Bauman, E. Morin e A. B. Kern, D. Tutu, C. Lubich, I. Massun, A.M. de Barros.

Nella luce dell’ideale dell’unità

L’UNITA’ – di Chiara Lubich – Nei primi tempi del Movimento dei Focolari, a Trento, Chiara Lubich e le sue prime compagne si ritrovavano spesso, presto al mattino, nella Sala Massaia per un momento di meditazione. Chiara stessa racconta che si sentiva spinta interiormente a non intralciare con pensieri suoi lo Spirito Santo che avrebbe potuto illuminarla. Per questo si preparava nella preghiera ripetendo a Dio: «Tu sei tutto e io sono nulla». Poi stendeva qualche appunto per la loro meditazione. Alcuni di quegli  appunti vengono qui pubblicati per la prima volta nella loro integralità. L’argomento che viene trattato in essi è quello che più interessa il Movimento nascente: l’Unità. LA FILOSOFIA E DIO – di Pasquale Foresi – Alla domanda su quale possa essere la strada per arrivare alla conoscenza naturale dell’esistenza di Dio, l’Autore risponde richiamando prima la dimostrazione razionale aristotelica ripresa e sviluppata poi da Tommaso d’Aquino, la quale parte dall’essere contingente e dall’effetto per giungere alla causa; poi riprende la risposta di Hegel che fonda le radici della sua filosofia nella Trinità, nelle relazioni immanenti che sono nell’Essere divino. Infine viene proposta la soluzione esistenzialista che apre un varco nuovo per giungere non al Dio delle astrazioni, né a quello della filosofia dialettica, ma al Dio che ci dà oggi la vita. Occorre che sia l’uomo esistente con la sua sensibilità e con la sua intelligenza, ma anche con la sua volontà e con il suo amore, a conoscere e a giungere a questa realtà. Occorre riuscire a dare il Dio dei vivi e non il Dio dei concetti. Quello stesso Dio di cui Giovanni dice: «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio».

Saggi e ricerche

LA VOCAZIONE ALLA CITTÀ: UNA SFIDA DEL PRESENTE CON RADICI ANTICHE. L’ESEMPIO E LA TESTIMONIANZA DI GIORGIO LA PIRA – di Marco Luppi – Gli inevitabili cambiamenti di spazi sempre meno autoreferenziali sembrano portare con sé la necessità di riferirsi ad un concetto centrale per la maturazione del vissuto cittadino: il senso di appartenenza e di identità della popolazione e la fondamentale vocazione che ogni territorio urbano appare chiamato a riconoscere e a realizzare nel suo sviluppo e nella sua storia. Il percorso politico e sociale di La Pira dentro la città di Firenze costituisce ancora oggi, con le dovute proporzioni, una testimonianza di qualità ed un esempio al quale rifarsi nel pensare al pluralismo, alla solidarietà ed alla fraternità dello spazio municipale. Gli elementi caratterizzanti delle amministrazioni lapiriane con la salvaguardia del concetto di persona, con la difesa del senso del lavoro e dell’importanza di un corretto integrarsi tra bene economico e capitale umano, con l’apertura dello spazio caratteristico della città alle problematiche della comunità internazionale, sottolineano la necessità di creare e difendere un patrimonio valoriale in politica, tale da poter svincolare gli indirizzi concreti di cambiamento e l’audacia amministrativa da un periodo storico e da potenziare le differenze sostanziali con orizzonti di dialogo o opere dall’anima condivisa. IL PREZZO DI SOCRATE. LA DIFFICILE ARTE DELLA SELEZIONE DEL PERSONALE NELLE ORGANIZZAZIONI A MOVENTE IDEALE – di Luigino Bruni e Alessandra Smerilli – La selezione del personale è un processo molto delicato in ogni organizzazione. Nelle Organizzazioni a Movente Ideale (OMI), che sono realtà nate attorno ad una ben chiara mission o “vocazione”, saper attrarre le persone giuste è un’operazione decisiva per la qualità della crescita nel tempo dell’OMI, e in molti casi per la sua stessa sopravvivenza. In questo studio, che rappresenta la continuazione di un precedente lavoro (Organizzazioni e dinamica motivazionale. Contributi dalla teoria economica, NU XXVIII, 2006/3-4, 165-166,  pp. 367-384) gli autori si propongono di analizzare il fenomeno della selezione di nuovi membri (soci, manager, dipendenti) delle OMI. Tali organizzazioni sono interessate ad attrarre persone (almeno un certo numero) che abbiano la “vocazione”, novelli “Socrate”, che li fa capaci di svolgere l’attività a movente ideale dell’OMI. Quale politica di salari è quella migliore per evitare di selezionare le persone “sbagliate”? Lo studio affronta questa ed altre questioni, offrendo soluzioni interessanti non solo per le OMI ma per ogni organizzazione interessata a selezionare “buoni” lavoratori. RISURREZIONE E STORIA – di Rocco Pezzimenti – Una delle tentazioni ricorrenti nella storia del cristianesimo è quella di ridurlo ad un fatto unicamente storico, perdendone così la dimensione escatologica.  Poiché però questa è connaturata negli uomini, per rispondere alle tensioni che essa suscita, sorgono ricorrentemente diverse forme di “teologie civili”, che incanalano nell’impegno storico le aspettative di trasformazione e finiscono, in genere, per dare all’umanità prerogative divine. Dopo avere esaminato un esempio storico rilevante – quello offerto dal pensiero di  Antonio Gramsci – di tali forme di secolarizzazione, l’Autore approfondisce,  anche sulla scorta delle ricerche di Heinrich Schlier, il significato dell’evento alla luce del quale il cristianesimo legge l’escatologia e valuta il significato della storia e dell’impegno che gli uomini hanno in essa: la Risurrezione.

Incontri con i contemporanei

ATTRAVERSO LA PROVA: IL CILE DEMOCRATICO NELLA TESTIMONIANZA DEL  PRESIDENTE PATRICIO AYLWIN AZÓCAR –  a cura di Antonio Maria Baggio – Patricio Aylwin Azócar fu presidente della Repubblica del Cile dal 1990 al 1994. Su di lui, soprattutto, pesò il compito di pacificare e riavviare sulla strada della democrazia un Paese politicamente spaccato e profondamente ferito dal regime dittatoriale instaurato dal generale Pinochet, che aveva posto termine, con un  colpo di Stato, all’esperienza del governo Allende. In questa intervista, il presidente Aylwin spiega quegli anni drammatici, inserendoli in una storia più ampia del Paese. Ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera politica, ricostruisce il percorso del Cile del Novecento, il sorgere delle grandi culture politiche che lo hanno caratterizzato, con particolare attenzione al pensiero e all’esperienza politica democratici-cristiani, nei quali si inserisce il suo impegno. Sulla base di questa lunga esperienza ed intelligenza degli avvenimenti, Aylwin mette il luce le risorse ideali ed umane con le quali il Cile può affrontare il futuro.

Libri

“LA BELLISSIMA PERDITA” DI GIOVANNI CASOLI: LO SGUARDO LIBERO DELL’ANIMA DENUDATA – di Daniele Capuano – Giovanni Casoli è critico letterario di intransigente e cordiale intelligenza, ma «più ritrova se stesso» nel fare poetico, vissuto come paziente coltura dell’umile verità dell’anima, come centro segreto ed esultante di un’esistenza consacrata alla semplice integrità di ciò che è vivo. Un ritrovare se stesso che è, però, mediato e portato dalla perdita: dall’accettare che si infranga la piatta complicità dello specchio per andare a cercare il proprio vero volto oltre le strade degli uomini – ma anche oltre agli oceani – nelle cose e nei volti prossimi che, prima del trauma creatore della poesia, si presumeva di conoscere e possedere. I versi de “La Bellissima perdita” insegnano a vivere e a morire con la discrezione dell’amicizia, con la solida carità di chi ha fatto il vuoto dentro di sé. INDICI «NUOVA UMANITA’» 2007 –  a cura di Antonio Coccoluto Nuova umanità XXIX –  Novembre – Dicembre – 2007/6, n.174 SOMMARIO

L’eredità di  Bregantini

L’eredità di Bregantini

DAL SOMMARIO

Città Nuova del 10 dicembre 2007

Il Punto

Cogne, Garlasco, Perugia e la benevolenza di Michele Zanzucchi

Editoriali

Pena dimorte e cultura della vita di Vincenzo Buonomo La vita ringrazia la scienza di Giulio Meazzini Il Kurdistan iracheno: quale indipendenza? di Giovanni Romano

Primo piano

L’eredità di Bregantini. I giovani svuoteranno la ‘ndrangheta di Paolo Lòriga Il vescovo di Locri lascia la diocesi di frontiera. Il religioso trentino ha saputo entrare nella cultura di un popolo che non si arrende alla prepotenza. Ormai la società civile è matura per far crescere il seme piantato tra le spine, ma sulla buona terra.

Uomini e vicende

Ai margini dello sport. Calci al vetro di Paolo Crepaz Viaggio dentro il mondo del calcio dove si riflettono le contraddizioni di una società segnata dal conflitto e dalla competizione, assieme al desiderio di comunità e di appartenenza. I segnali aperti di un cammino di pace che chiede il nostro contributo. Minori: dove sono i miei diritti? di Aurora Nicosia Un progetto di educazione alla convivenza a partire da un libro che spiega il perché delle norme ai più piccoli.

Dal vivo

Storie in controluce – Un faro nella mia notte di Tanino Minuta «Ric aveva abusato della mia amicizia, ma non potevo abbandonarlo in quello stato». Tra droga e alcool.

Cultura

Pensiero dell’unità – Tra essere e pensare di Pasquale Foresi Continuando la riflessione sulla filosofia, scandagliamo l’origine stessa del problema. Guasti dell’ideologia – Considerando l’io e il tu di Giovanni Casoli Cos’è che fonda il vero rapporto di distinzione-identità fra questi due termini? Analisi di un incontro così necessario e così sfuggente.

Arte e spettacolo

In Vaticano – Viaggio nell’Apocalisse di Mario Dal Bello Arte e teologia in cento capolavori di pittura, scultura oreficeria e miniatura. Dall’età costantiniana a Matisse nel segno della speranza.

Rubriche

Una rete planetaria – Città Nuova in Cina di Francis Yan

“Tutto vince l’amore”

Tratto da Roma Sette, supplemento di Avvenire del 23 novembre 2007 Letteratura, musica e recitazione fuse in un’unica opera per raccontare la spiritualità di Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolari. L’audiolibro “Tutto vince l’amore” è proprio questo: una raccolta di 18 brani di prosa e poesia, selezionati tra i tanti da lei composti, da leggere e sfogliare. Ma anche da ascoltare. Con il cd allegato al libro, presentato lunedì 19 novembre in Campidoglio, il viaggio all’interno della vita e dei pensieri di Chiara Lubich è affidato alla voce di giovani attori (Paolo Bonacelli, Giovanni Sifoni, Eleonora Mazzoni, Fabrizio Bucci e Giorgia Di Giovanni) che interpretano – con il sottofondo musicale composto dal cantautore Mite Balduzzi – gli stessi brani messi nero su bianco nelle 48 pagine del testo. I testi e le poesie che seguono alla prefazione di Carlo Azeglio Ciampi, descrivono la storia dell’ “avventura spirituale” di Chiara Lubich. E di quanti l’hanno seguita nella sua opera di evangelizzazione e dialogo ecumenico. Valeria Ronchetti è tra questi. «Ho conosciuto Chiara nel 1944 a Trento. Mi ha stretto la mano dicendomi “Saremo luce e fiamma”. Poi è seguito uno sguardo la cui tenerezza dura ancora». «Le parole del libro – spiega – vanno ascoltate con animo riposato perché siamo avvolti dall’amore, dobbiamo solo fermarci per accorgercene». L’amore “predicato” dalla Lubich, infatti, va cercato e coltivato non solo nella vita spirituale, ma in ogni aspetto dell’esistenza umana: «Dalla filosofia alla politica, dall’economia all’arte» spiega Mario Dal Bello, giornalista e critico d’arte intervenuto alla presentazione dell’audiolibro: «L’esperienza spirituale ed umana della Lubich è un fenomeno culturale che potremmo chiamare “umanesimo cristiano”». Ne sono stati toccati anche i giovani attori che hanno interpretato i testi contenuti all’interno dell’audiolibro. «Durante la recitazione – racconta Fabrizio Bucci – ho avvertito la necessità di trovare il modo migliore per interpretare l’urgenza delle parole, così belle, che ho scoperto nei testi di Chiara». “Tutto vince l’amore” è distribuito da Multimedia San Paolo, in collaborazione con Città nuova editrice.

“Lavorare in comunione. Molte sfide, una proposta”

Precarietà, flessibilità, disoccupazione, sono le problematiche del mondo del lavoro che oggi appaiono più urgenti a livello internazionale. Ma il disagio più diffuso è la crisi dei rapporti interni all’azienda, tra aziende, con fornitori, clienti e con il territorio. Lo dicono altri segnali, a vari livelli, come la new economy, l’aumento del mobbing, la domanda di un codice etico, l’eccessiva competitività, e il moltiplicarsi delle cliniche e degli psicologi del lavoro. Offrire proposte per rispondere a questa crisi è il primo obiettivo della III Convention internazionale, promossa, dal 30 novembre al 2 dicembre, dal Movimento per un’Economia di comunione, espressione in campo economico del più vasto Movimento dei Focolari. Lo dice il titolo: “Lavorare in comunione. Molte sfide, una proposta”. Al centro del convegno un’esperienza pilota che ha 16 anni di vita: il progetto dell’ “Economia di comunione” applicato da oltre 700 imprese di produzione e servizi. Un progetto incentrato sulla reciprocità come etica di comportamento, come forma di governance e come cultura organizzativa. Su questa base, nella 3 giorni, verranno presentate riflessioni, ricerche, dibattiti, storie di vita, buone pratiche, realizzate in varie aree culturali, quali contributi per aprire nuove strade e prospettive per un mondo del lavoro “a misura di persona”. Vasto l’interesse suscitato: attesi nella sala dei congressi del Centro internazionale dei Focolari, di Castelgandolfo (Roma), oltre 600 partecipanti, il 20% imprenditori e poi lavoratori, studiosi e universitari, provenienti dai cinque continenti. Al convegno verranno proposti due interventi di Chiara Lubich videoregistrati, tuttora di grande attualità. Il Movimento dei Focolari, fin dagli inizi, ha attribuito un posto centrale ai temi dell’economia e del lavoro. Un video-documentario dal titolo: “Economia e comunione si incontrano”, presenterà un panorama internazionale dell’Economia di comunione a livello di prassi e di teoria. In programma anche temi quali: “lavoro, conflitti e diritti”, con uno zoom sull’America latina; nuove forme di governance; flessibilità e precarietà; rapporto tra lavoro e famiglia; microcredito. Tra i relatori, i professori Stefano Zamagni (Bologna), Johan Verstraeten (Lovanio), Luigino Bruni (Milano-Bicocca, EdC), Helen Halford (Angelicum, Roma). Il congresso terminerà con la consegna di alcune linee per la conduzione delle imprese secondo lo spirito di comunione.

L’invito forte del Papa

DAL SOMMARIO

Città Nuova – 10 novembre 2007

ll Punto

Essere parte per prendere parte di Lucia Fronza Crepaz

Editoriali

Il continente Cina frena e accelera – di Giovanni RomanoIslam-cristianesimo una lettera di dialogo – di Michele ZanzucchiPasso avanti per ortodossi e cattolicidi Piero Coda

Primo Piano

Settimana sociale dei cattolici. In cerca del bene comune Di Paolo Loriga Mercato e società civile, biopolitica ed emergenza educativa,i temi dell’appassionato confronto nel 45° appuntamento della Chiesa italiana. Dialogo, lavoro in rete, valori indivisibili per servire il Paese.

Uomini e vicende

Organizzando la speranza Di Aurora Nicosia La visita di Benedetto XVI e il meeting interreligioso promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. L’impegno dei cristiani nella città per risvegliare le «energie sane» e «creare la pace». Birmania. Il sangue semina la pace di Louis Hongrois Comprendere le ragioni di una rivolta non violenta repressa brutalmente, guardando ai monaci. Cosa fare ora? Una testimonianza diretta. Televisione e società. La crisi del reality di Gianni Bianco Meno male: uno dei generi tv più desiderati dal pubblico patisce una repressione dai molteplici fattori.

Testimoni

Una vita così non s’improvvisa… Di Stefania Tanesini Quando l’amore si fa gesto concreto e coerenza quotidiana. La ‘corsa’ di Chiara De Los Angeles in Nembrini

Dal vivo

26° incontro ecumenico. Una Primavera a Praga Di Mario Dal Bello Più di 40 vescovi di 18 Chiese, “amici” dei Focolari, per una autentica esperienza di comunione nel cuore dell’Europa. Interviste al card. Vlk e al vescovo luterano Krause.

Cultura

Personaggi. Rosmini beato, finalmente Di Giovanni Casoli Sugli altari colui che, con Manzoni, Leopardi e Foscolo, è fra i quattro massimi autori della grande cultura italiana dell’Ottocento.

Sport

La “specificità” dello sport Di Paolo Loriga L’Unione europea ha riconosciuto la «specifica funzione sociale ed educativa dello sport». Sports4Peace ne è già un progetto.

L’eredità di  Bregantini

Il Gen Rosso sbarca in Marocco: dall’Università al Palazzo del Sultano

Intensi e di piena immersione in un popolo accogliente e ricco della tradizione e della cultura islamica i cinque giorni che il complesso musicale internazionale Gen Rosso ha trascorso a Tangeri, dal 19 al 23 ottobre. Tappe variegate: alla facoltà di Economia e commercio, con un club artistico-musicale di studenti; per le strade del centro storico, con l’incontro di un gruppo di origine senegalese che attraverso la musica vuole trasmettere i valori degli antenati; nell’Aula Magna dell’Università per il grande concerto con gli studenti, e infine, in un’architettura ‘da mille e una notte’, il concerto al Palazzo del Sultano. Tra i giovani all’Università Amore, perdono e accoglienza dell’altro per formare insieme una grande ‘costellazione’, il messaggio comunicato dal concerto nell’Aula Magna. ‘Impatto istantaneo’ tra i 400 studenti e il Gen Rosso, come ha documentato la stampa nazionale, sorpresa da un tale entusiasmo, con interviste non stop. Uno degli amici musulmani diceva: “Avete toccato il cuore dei giovani musulmani, avete il loro linguaggio per parlar con loro”. E uno studente: “Ci avete portato i vostri cuori e così avete raggiunto i nostri!” Al Palais Moulay Hafid, il Palazzo del Sultano, grande la sintonia con il pubblico, che ha accolto con gioia e grande partecipazione il messaggio. Le emozioni suscitate provocano un dialogo spontaneo, desiderio di conoscersi e di approfondire l’amicizia, appena nata, ma che racchiude in sé il DNA della fratellanza. Gen Rosso backgroundDalla sua origine ad oggi il Gen Rosso ha avuto oltre 200 tra artisti e tecnici, ha toccato 44 nazioni in Europa, Asia, Nord e Sud America, Africa e Medio Oriente, con 2500 spettacoli in 220 tournée, 24 lingue cantate, 60 grandi manifestazioni internazionali, 250 workshop e oltre 5.000.000 di spettatori. La produzione discografica conta 54 album e 320 canzoni pubblicate. Il Gen Rosso ha suonato nei contesti sociali più diversi per razza, religione e cultura, spesso anche al di fuori delle abituali rotte dei tour: per progetti di solidarietà, associazioni umanitarie, per carcerati. (altro…)