Feb 21, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Guaramiranga, 7 mila abitanti, è una piccola città del nord est del Brasile, nello Stato di Ceará, che vanta un ambiente naturale molto diversificato, dalla costa atlantica dove si trovano alcune delle più belle spiagge al mondo, all’interno, ricco di lagune, corsi d’acqua popolati di mangrovie, giungle e foreste. La città, un centinaio di chilometri dalla costa, è sede di due importanti eventi culturali: il “Jazz e Blues”, internazionale, e il “Northeastern Theatre Festival” più locale. Vi abita Almir, un “volontario di Dio” del Movimento dei Focolari. Qualche anno fa, spinto dal desiderio di fare qualcosa per la sua città, decide di candidarsi come consigliere comunale. Dopo la sua elezione, gli viene chiesto di assumere la delega alla Cultura e al Turismo, un incarico importante, in quanto gran parte dell’economia cittadina ruota intorno al turismo e agli eventi e rassegne culturali. L’incarico è molto attraente, e oltretutto Almir ha tante idee. Tuttavia non è una scelta facile: «Ho valutato a lungo la richiesta del sindaco di assumere questo incarico. Infatti stavo pensando di ricandidarmi, poiché dopo un anno e mezzo ci sarebbe stato il rinnovo del consiglio comunale, e mi veniva il dubbio che la proposta mirasse a limitarmi politicamente, a causa delle mie posizioni sempre chiare e trasparenti. D’altra parte, l’area della cultura e del turismo stava attraversando un momento difficile: molti piccoli alberghi e negozi erano sul punto di chiudere e il personale sarebbe stato licenziato. Sentivo mio il dolore di quei fratelli che potevano perdere il posto di lavoro, e dei proprietari che avrebbero dovuto chiudere. Così, dopo aver parlato con alcuni amici, ho accettato la sfida». Almir comincia a lavorare con passione al nuovo incarico, mobilitando gli imprenditori e gli abitanti. Con tanti cittadini avvia un percorso partecipativo, coinvolgendoli nella promozione degli eventi turistici per dare un nuovo impulso alla città e favorire la ripresa dell’economia. Anche gli abitanti delle zone rurali periferiche vengono coinvolti in un progetto di valorizzazione delle tradizioni locali e con nuove iniziative culturali sul territorio. In breve, la città vede crescere l’afflusso di turisti, la nascita di nuovi stabilimenti commerciali, alberghi, ostelli e la creazione di nuovi posti di lavoro. «Altre due sfide – spiega Almir – sono state il rilancio del Teatro Municipale, nel centro storico della città, e la rivitalizzazione della Food Court, la piazza dedicata alla ristorazione. In questo caso, i rapporti difficili tra i proprietari dei ristoranti influiva negativamente sugli eventi che si svolgevano in città. Mi sono chiesto cosa potessi fare per costruire in quel luogo rapporti di fraternità e collaborazione. Ho iniziato ad andare a trovarli, creando delle relazioni di amicizia con ciascuno di loro e cercando di capire i problemi e appianare le tensioni. All’inizio ho trovato molta resistenza, ma non mi sono arreso. Alla fine, sono riuscito a costruire una “squadra”, al punto che oggi queste persone sono diventate amiche e collaborano tra loro. Mi è sembrato un miracolo vedere questi imprenditori, prima nemici, rapportarsi in modo fraterno e solidale». «Oggi, per motivi di famiglia, non sono più impegnato nell’amministrazione pubblica, ma partecipo alla vita politica con la convinzione che, cercando di incarnare le parole del Vangelo, si può trovare la forza per andare incontro alle necessità della propria gente e della propria comunità». Chiara Favotti Fonte: Movimento dos Focolares Brasil (nostra traduzione) (altro…)
Feb 19, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
“Breaking Rays” è un gioco di parole, alla maniera di “breaking news”, espressione che segnala l’irrompere di una notizia dell’ultima ora. Di nuovo, in questo caso, c’è un progetto di fraternità e un gruppo di giovani comunicatori che, con competenza e passione, si stanno mettendo in gioco per darne il massimo risalto. Breaking Rays punta a costruire una rete internazionale dove esperienze di vita ispirate dal carisma dell’unità del Movimento dei Focolari possano uscire dall’isolamento e “irrompere” anche a livello globale, generando con un “effetto domino” cambiamenti anche a distanza, in altre comunità. Cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Erasmus+ e promosso dall’associazione internazionale New Humanity in collaborazione con CSC Audiovisivi (Italia) e altre ong, il progetto è finalizzato alla formazione di giovani filmmaker, anche in vista di una collaborazione con il Collegamento CH, appuntamento bimestrale con notizie e reportage delle comunità dei Focolari nel mondo. Due le tappe realizzate finora, delle tre previste: a Castelgandolfo (Italia), nel luglio scorso, e alla cittadella “Ginetta” presso San Paolo (Brasile), dal 3 al 10 febbraio. Prossima e conclusiva tappa a luglio 2018, a Manila (Filippine), in concomitanza con il “Genfest”.

Foto © Davi Teixeira Breaking Rays Brazil
Alla “Mariapoli Ginetta” – luogo accogliente e ideale per lo svolgimento del programma – sono arrivati una ventina di giovani di diversi Paesi (Brasile, Italia, Ungheria, Indonesia, Filippine, India, Kenya e Burundi) e con diverse competenze, coordinati da tutor professionisti: Marco Aleotti, regista italiano della RAI, Carlo Sgambato, direttore della fotografia, Kim Rowley del CSC Audiovisivi, oltre a Isabela Reis, produttrice e curatrice di progetti audiovisivi e culturali. Con loro anche Paola Cipollone, del CSC Audiovisivi, coordinatrice del progetto. Momenti di formazione teorico-pratica e sperimentazione delle tecniche si sono alternati a lavoro e vita in comune, sulla base di una comunione dei talenti e di una grande apertura alla critica costruttiva. Il gruppo ha fatto visita ad alcuni progetti sociali del posto, realizzando video e interviste. In altre sessioni, alcuni esperti della comunicazione (regia, giornalismo televisivo e radiofonico) hanno raccontato la propria esperienza e risposto alle domande dei partecipanti. 
Foto: Marco Aleotti © Davi Teixeira Breaking Rays Brazil
«Un’esperienza unica per imparare e approfondire la professione del giornalista da una nuova prospettiva» ha raccontato Lewis del Burundi. «Più di un corso di filmmaking – ha commentato Donald, dell’India –. Si è trattato di comunicare storie potenti per costruire un mondo migliore. Il team e gli esperti mi hanno aiutato a sviluppare un occhio particolare per i dettagli, e a scoprire come rompere stereotipi e cliché culturali attraverso elementi audiovisivi». Spiega Isabela Reis, tutor full-time dal Brasile: «È un tipo di progetto di cui, penso, si può essere orgogliosi. Una esperienza forte e coinvolgente di otto giorni, utile per migliorare le capacità di comunicazione dei giovani. È stato importante anche discutere i diversi modi per sfruttare al meglio le possibilità tecniche e il loro utilizzo. Per me un’occasione per rinnovarmi professionalmente: ho imparato molto dalle esperienze e dai talenti dei partecipanti». Rafael Tronquini, brasiliano che da alcuni mesi lavora a Manila alla preparazione del prossimo Genfest: «Un passo fondamentale verso Manila. Bello vivere una settimana a contatto con professionisti incredibili. I loro video diffondono speranza». E Kyle Venturillo, delle Filippine: «Veniamo da diverse parti del mondo. Abbiamo lingue, culture e personalità diverse. Nonostante questo, siamo stati in grado di stabilire una relazione aperta tra di noi, che ci ha reso una sola famiglia. Siamo un gruppo di persone “un po’ folli”, con idee e prospettive diverse, ma un unico obiettivo: rendere unito questo mondo». Hanno collaborato al progetto anche Starkmacher (Germania), Opus Mariae (Kenya), Focolare Ireland (Irlanda), UJ Varos (Ungheria), Pag-asa (Filippine), Civitas (Brasile), Focolare Society Bombay (India) e YayasanDuniaBersatu (Indonesia). Chiara Favotti (altro…)
Feb 14, 2018 | Cultura
Raccontata con il ritmo di un romanzo, la storia di Vittorio Sabbione risulta, come lascia intendere il titolo di questa biografia, non solo un viaggio nello spazio e nel tempo, ma anche all’interno di una personalità assolutamente originale e affascinante. Di essa vengono ripercorse le inquietudini intellettuali e sociali della giovinezza vissuta a Torino, la partecipazione alla resistenza partigiana, il compromesso politico, la professione di avvocato, l’intensa esperienza matrimoniale, il dolore per una perdita irreparabile fino all’incontro con la spiritualità del Movimento dei Focolari che riempie le sue aspirazioni più profonde. Inframezzato di dati congiunturali, linguaggio realistico e testimonianze dirette, il racconto ripercorre un tratto della storia italiana del XX secolo intrecciandosi con la diffusione del Movimento dei Focolari in America latina, in cui tanta parte ebbe il protagonista di questa storia. Collana: Verso l’unità Citta Nuova Editrice Il viaggio che mai avrei immaginato
Feb 14, 2018 | Chiara Lubich, Cultura
Un’autobiografia come questa ha l’indubbio merito che a narrare avvenimenti di rilevanza storica sia un testimone diretto di quei fatti. Certamente, il racconto di Giuseppe Andrea Balbo non sfugge al limite della soggettività. Tuttavia, nel sentirlo parlare di sé, della sua vita e degli incontri che hanno determinato le sue scelte, quello stesso limite sembra diventare un pregio. Tra gli incontri determinanti c’è stato in particolare quello con Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, per la quale Giuseppe Andrea Balbo divenne presto padre Novo. L’incontro tra loro ebbe luogo nel periodo in cui il “seme” della fondazione era già nella terra buona della Chiesa e della società, ma aveva bisogno di “morire” per portare i frutti promessi dal Vangelo. Padre Novo divenne allora testimone privilegiato di quell’epoca, allo stesso tempo difficile e feconda, e degli anni che segnarono la fioritura del Movimento fondato dalla Lubich. Collana Verso l’unità Citta Nuova Editrice Un incontro luminoso
Feb 13, 2018 | Cultura
Questo secondo volume di Opuscoli completa la traduzione dei testi del XXVI tomo delle Oeuvres di Annecy. Si articola in due parti: gli scritti redatti senza particolari destinatari formano la prima, quelli che hanno un particolare destinatario la seconda. Pur trattandosi di testi minori, tanto nella prima quanto nella seconda parte emerge il mistico e il saggio maestro di vita spirituale. Nella prima, risultano di particolare rilievo la meditazione sul Cantico dei Cantici e i Frammenti sulle virtù cardinali e morali; nella seconda, gli scritti redatti per Rosa Bourgeois, badessa di Puits-d’Orbe, e quelli per la sorella, la presidente Brûlart. L’insieme dei testi ci consegna la luminosa certezza che anima l’esperienza mistica di Francesco di Sales e il suo originale sopraumanesimo cristocentrico: la più alta dignità dell’uomo consiste nell’essere creato da Dio «per conoscerlo, ricordarsi di lui e amarlo»; invece costituisce una grande sventura ritenere di «essere al mondo soltanto per costruire case, sistemare giardini, possedere vigne, ammassare oro, e simili cose passeggere». Città Nuova Editrice Opere complete di Francesco di Sales
Feb 13, 2018 | Cultura
Come conciliare il bisogno di autonomia e libertà con quello di appartenere a qualcuno? Come riuscire, in un rapporto tra due partner, a gestire i cambiamenti e a costruire una relazione fondata sulla reciprocità? Quali sono gli indicatori di una sana intimità? Come attraversare il dolore dell’abbandono? Per costruire un solida armonia nella coppia è necessario imparare a gestire i momenti difficili, riconoscendo le aspettative illusorie e le proprie rigidità. Occorre fare in modo, cioè, che la consapevolezza di sé possa diventare un faro in grado di illuminare la rotta per andare verso l’altro, valorizzando una grande risorsa di cui tutti disponiamo: la capacità di cambiare. Nuova collana: Vivere bene insieme Citta Nuova editrice