Gen 10, 2013 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Kinshasa, Centro medico “Moyi Mwa Ntongo” (in lingua locale “Alba del mattino”), una delle opere sociali del Movimento dei Focolari nella capitale della Repubblica Democratica del Congo. È il destinatario di una interessante iniziativa promossa da una ditta ottica locale in collaborazione con AMU: “Fai un gesto per loro”, rivolta ai cittadini di Grottaferrata (RM). Obiettivo: raccogliere occhiali (spesso lasciati inutilizzati in fondo a qualche cassetto), che il centro ottico di Grottaferrata avrebbe ripulito e disinfettato, classificato ed imballato, per poi spedire tutto a Kinshasa. Presso il centro sanitario congolese, infatti, oltre ai servizi di medicina generale ed interna, ginecologia, pediatria e dermatologia, è attivo un centro oftalmologico, con un programma di prevenzione alla cecità, oltre alle normali cure e diagnosi in questo campo, grazie ad apparecchiature di prim’ordine frutto di precedenti donazioni. I principali beneficiari di queste cure sono gli oltre 1.200 bambini che sono seguiti dal programma di assistenza scolastica e nutrizionale “Petite Flamme”, sia a Kinshasa che in altre città del Paese. Gli operatori del centro sanitario sono stati formati ad eseguire test oculari sui bambini ed offrire formazione per la prevenzione ai loro familiari e agli educatori; i bambini che necessitano di cure, occhiali, oppure interventi chirurgici vengono presentati al Centro e quando necessario, curati gratuitamente. Ma la collaborazione tra i popoli del Nord-Sud del nostro pianeta dovrebbe far parte di una cultura della reciprocità che riscopre, anche nei piccoli gesti quotidiani, la fraternità. La campagna “Fai un gesto per loro” è stata accolta dalla popolazione con entusiasmo, tanto che in numerosi luoghi sparsi nella cittadina dei Castelli Romani, scuole, chiese, uffici, ecc… , si sono riempiti subito i contenitori per la raccolta. Si può affermare che l’esito sia stato ben al di sopra delle attese: la sera del 5 dicembre, nella sala della Biblioteca Comunale di Grottaferrata, erano esposte decine di scatole contenenti occhiali, lenti ed astucci, ben imballati ed etichettati, pronti per essere portati a destinazione. È stato presentato il risultato di questa campagna ed alcuni amici congolesi hanno presentato il loro Paese e raccontato ed illustrato le attività svolte presso il Centro Sanitario. Al loro rientro a Kinshasa, i bagagli erano … decisamente più pesanti e ora si sta organizzando una spedizione per inviare il resto dell’abbondante materiale. A cura di Stefano Comazzi Settore progetti – AMU Tratto da Newsletter Amu – Formazione Gennaio 2013 – Anno 4 ° N. 5 (altro…)
Gen 8, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Sono iscritta da 4 anni all’Accademia di Belle Arti. È un ambiente con poco più di 200 studenti, caratterizzato negli ultimi anni da una costante difficoltà economica: sono iniziate perciò le proteste e il clima è diventato difficile e precario. Oltre a portare avanti con serietà gli studi, ho cercato di voler bene a chi – come me – stava vivendo quel momento di difficoltà. Mi è stata proposta la candidatura nella Consulta degli Studenti. Da una parte volevo continuare a dare una mano, ma mi spaventava prendermi un impegno. Si trattava infatti di lavorare sodo, altrimenti non avrebbe funzionato! Alla fine…mi sono ritrovata presidente della Consulta. Convocare riunioni e assemblee, redigere verbali, preparare il regolamento, essere presente al consiglio di amministrazione: tutto nuovo per me. Ho capito però che l’unica cosa veramente importante era mettermi al servizio di tutti. È stata ed è un’esperienza bellissima, un impegno di ogni giorno, che porta risultati positivi ogni volta che riesco ad andare oltre le difficoltà, cercando di vivere il Vangelo. Un esempio: tra i professori non c’era sempre un buon rapporto e gli studenti ne soffrivano. Su loro richiesta ho scritto una lettera ai docenti in cui esponevo chiaramente la nostra posizione. Tanti mi hanno detto che stavo rischiando… Invece, dopo la prima reazione, gli insegnanti hanno iniziato a comportarsi diversamente e il risultato dei miei esami non ne è stato condizionato. Da un anno sono cambiati Direttore, Presidente e Direttore Amministrativo: costruire nuovi rapporti con persone più grandi e con ruoli del genere non è stato semplice. Non sono mancate le discussioni che hanno portato però ad una maggior collaborazione e ad un confronto molto proficuo. Da parte mia: cercare di essere sincera, precisa e ascoltare fino in fondo. E la fiducia reciproca è cresciuta, nonostante le difficoltà.
All’inizio dell’estate avevano intenzione di aumentare nuovamente le tasse e ovviamente noi studenti non eravamo d’accordo. Capivo che la situazione economica era difficile, ma era chiaro che questo provvedimento avrebbe messo in difficoltà tanti. Grazie alla fiducia instaurata, mi hanno chiamata per parlarne e, dopo molte ore passate a valutare tutte le possibilità, hanno proposto loro di diminuire di 200€ l’iscrizione al biennio! Accanto al rapporto con l’istituzione c’è quello con gli studenti, che si presentano ogni volta con richieste diverse. In particolare con gli studenti del mio corso vivevamo qualche difficoltà dovute al cambio del professore. Infatti, sia per il suo carattere, sia per farci migliorare, ogni volta che ci confrontavamo con lui ne uscivamo distrutti e scoraggiati. Cercare di ascoltarlo fino in fondo è stato un esercizio continuo, e, anche se sembrava impossibile costruire un rapporto con lui, alla fine il nostro impegno è stato fecondo. Ad ottobre alcuni studenti, sapendo che dovevo sistemare tante cose in ufficio in vista dell’ esame, sono venuti per dare una mano. Sembravano i preparativi di una festa: chi mi aiutava con i pezzi pesanti, chi rivestiva le bacheche, chi preparava le etichette, chi imbiancava il muro… Quando è arrivato il professore era tutto pronto: non solo i lavori ma anche tanti piccoli particolari che non erano indispensabili ma che hanno impreziosito il tutto! Prima di iniziare l’esame, ci ha ringraziato per l’anno passato insieme e ci ha anche confidato che, arrivando, si era sentito a casa. Per me è stata la risposta all’impegno di vivere la spiritualità dell’unità di Chiara Lubich, durante tutto l’anno!» (altro…)
Gen 6, 2013 | Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Ciao, sono Jolanta, una gen ortodossa della Lituania. Partecipo al Movimento dei Focolari da poco tempo, ma ho sempre creduto in Dio e fin da piccola ho sempre vissuto con la comunità della mia Chiesa. Tutto ciò almeno fino al periodo “tempestoso” della mia adolescenza, quando, anche per il fatto che non c’erano altri giovani nel gruppo, mi sono scoraggiata, ho smesso di essere attiva, allontanandomi. In Lituania la maggioranza della popolazione è cattolica, mentre io sono ortodossa e russa. Un amico, sapendo che volevo donarmi agli altri per Dio, mi invitò a conoscere dei “suoi amici cattolici che mi sarebbero dovuti piacere”. Con loro mi sono immediatamente sentita in famiglia e questa sensazione è cresciuta quando ho partecipato alla Mariapoli, un convegno di più giorni con persone di varie età, dove ho trovato un’atmosfera speciale di unità e amore reciproco. Comunicando questa mia gioia qualcuno mi ha detto: “Questa realtà dovresti viverla anche nella tua chiesa”. Ho sorriso, però mi sembrava impossibile. Con altre ragazze che condividono la spiritualità dell’unità, le gen, abbiamo organizzato il “Caffè dei giovani”, un luogo dove si organizzano serate a tema, progetti e attività di svago alternative, dove si promuovono l’occupazione, la creatività e la socialità dei giovani. In una di queste serate abbiamo invitato i giovani della Comunità Ortodossa e così ho ricominciato a riprendere il rapporto con loro e tutto è andato così bene che un loro gruppo ha partecipato anche a Run4Unity. Dopo tutto questo ho ricevuto una lettera dal responsabile della Comunità Ortodossa che mi invitava a partecipare alle loro attività e a condividere con loro l’esperienza fatta con i giovani del Movimento dei Focolari, perché questo tipo di esperienza gli mancava. Questa lettera mi ha davvero commossa, e subito ho aderito.
Ho cominciato a partecipare agli incontri dei giovani e mi è stato chiesto di dare una mano al campeggio estivo dei bambini. Per poter accettare ho smesso di cercare lavoro, anzi ho dovuto persino rifiutare diverse offerte che mi sono arrivate. Sono partita con alcuni timori, perché non avevo esperienza di organizzazione, ma mi era chiaro l’obiettivo: costruire ponti di unità. Adesso posso solo ringraziare Dio perché con gli altri organizzatori alla fine eravamo proprio una famiglia. In questo momento ho addirittura tre “famiglie”: la mia naturale, la mia Chiesa e il Movimento dei Focolari. Sono figlia unica e mi sono sentita sempre un po’ sola, mentre ora ho tantissimi veri fratelli e sorelle. Dopo il campeggio sono entrata ancora di più nella vita della Comunità Ortodossa, ora partecipo a tante attività, che io stessa aiuto a organizzare. Vi rivelo un segreto: abbiamo in programma di organizzare una festa di Natale, che dovrebbe tenersi a metà gennaio (perché noi ortodossi festeggiamo il Natale il 7 gennaio). Questa sarà una bella opportunità per i giovani ortodossi e per quelli del Movimento dei Focolari per unire le forze e realizzare una bella festa insieme. Aver conosciuto questa spiritualità mi ha ridato la fiducia nella Volontà di Dio e quando hai questa fiducia, i miracoli avvengono davvero ogni giorno. Chiara Lubich diceva: “La vita è fatta di attimi presenti, e solo questi hanno valore per chi vuole realizzare qualcosa”». (altro…)
Gen 3, 2013 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Sono la figlia preferita di mio padre – racconta Mary –, essendo la primogenita. Quando avevo 8 anni ho visto i miei genitori litigare. Un giorno mio padre ha costretto me e i miei fratelli ad entrare nella sua auto e a lasciare la mamma. Ma lei ci ha fermati. Ho assistito impotente alle cose terribili che lui ha fatto a mia madre, dopo di che se n’è andato. Da quel giorno, l’ultimo in cui ho visto i miei genitori insieme, l’ho rifiutato. Ho cercato di convincermi che mio padre non esisteva più. È stata una decisione drammatica che mi ha accompagnata negli anni dell’adolescenza. L’esperienza di crescere senza un padre ha influenzato il mio modo di trattare le persone, soprattutto gli uomini. Per diversi anni ho studiato in una scuola esclusiva per ragazze e, quando sono entrata nell’università, non è stato facile fare amicizia con i ragazzi. Conoscendo il Movimento dei Focolari, sono stata invitata ad andare alla cittadella di Loppiano, dove ho incontrato persone che cercano di vivere l’amore reciproco e hanno rispetto e fiducia gli uni negli altri. Era il mese in cui tutti volevano mettere in pratica la frase del Vangelo “Perdona settanta volte sette” (Mt 18,22 ). Leggendo il commento di Chiara Lubich, mi sono resa conto che il mio cuore era pieno di ostilità nei confronti di mio padre. Ma è stato quando ho deciso anch’io di viverla, che ho sentito che quella “amarezza” che provavo, a poco a poco si trasformava in perdono e ho provato il desiderio di rivederlo. Rientrando a Manila, anche se la ferita era ancora aperta, ho trovato la forza di telefonargli e di incontrarlo. Abbiamo parlato per diverse ore noi due soli, in un ristorante. Ero felice e in pace perché, anche se la mamma non era d’accordo, mi aveva lasciata libera. Continuo a comunicare con mio padre, anche se non spesso. Ma ogni volta che ho la possibilità di vederlo, faccio in modo che lui possa solo sentire il mio amore di misericordia. Pur sapendo che lui e mamma non potranno tornare insieme perché ha già un’altra famiglia, sento che, nel mio perdono, rimaniamo tutti uniti. E questo mi riempie di pace». Sito ufficiale del Genfest: www.genfest.org (altro…)
Gen 2, 2013 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Una catena di sms contenenti una frase della Scrittura con cui poter concludere la giornata insieme: l’idea è nata da un gruppetto di volontari della Giornata Mondiale della Gioventù, tra cui Nard, – un giovane olandese dei Focolari – con il desiderio di trovare un momento comune della giornata in cui andare in profondità con Dio. I numerosi impegni e il lavoro per la GMG sembravano ostacolare in ogni modo questo proposito. Grazie al desiderio di restare uniti e ai mezzi di comunicazione utilizzati bene, quel gruppetto di volontari ha cominciato a scambiarsi una catena di sms con cui condividere qualcosa di prezioso della giornata vissuta. Questa catena non è terminata a Madrid, ma continua tutt’ora e il numero di giovani che vi aderisce continua ad aumentare. È una delle storie raccontate con freschezza ed entusiasmo al Katholieke Jongeren Dag (Den Bosch, 4 novembre 2012), l’appuntamento annuale dei giovani olandesi, dove anche il Movimento dei Focolari è attivamente presente da anni nell’organizzazione e nello svolgimento della giornata. Molti giovani olandesi ricordano ancora l’intervento nel 2010 dei genitori di Chiara Luce Badano e di Maria Voce l’anno scorso. Quest’anno i gen erano presenti nel comitato organizzativo, nei vari servizi di volontariato durante la Giornata stessa e con uno stand sullo United World Project, lanciato al Genfest, e sulla vita di Chiara Luce.
Lo stand è stato meta di numerosi giovani e adolescenti che si aggiravano nella “Piazza dei Nuovi Movimenti” – quest’anno, infatti, tutti gli stand erano raggruppati per piazze – occasione per rinsaldare i contatti tra le varie realtà presenti nella chiesa cattolica in Olanda. Durante la pausa pranzo, momento in cui i partecipanti alla Giornata hanno più tempo per girare tra gli stand, i giovani dei vari movimenti hanno svolto un programma raccontando ai passanti il modo in cui cercano di vivere e testimoniare il Vangelo nella vita quotidiana. Non potevano mancare la musica e lo spettacolo, ed è stata offerta anche la testimonianza di Eric Mwangi, focolarino appena arrivato in Olanda dal Gen Rosso. L’appuntamento con il Katholieke Jongeren Dag è per l’autunno 2013, ma tanta è la voglia di rivedersi presto, approfittando dei vari appuntamenti rivolti ai giovani che vogliono costruire un futuro migliore, dal 35° incontro europeo dei giovani di Taizé (Roma, 28 dicembre 2012 – 2 gennaio 2013) alla Giornata Mondiale della Gioventù 2013 a Rio de Janeiro. (altro…)
Dic 31, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Dalla Siria (Aleppo): «…Continua a mancare il gasolio o lo si trova a prezzi esorbitanti, così come le bombole di gas (5.500 LS contro le 400 del mese di marzo), l’elettricità è tagliata per giorni e giorni e questo, fra il resto, fa sì che la città dopo il tramonto piombi in un buio minaccioso. Il pane scarseggia e lo possiamo acquistare – dopo ore di coda ai forni – pagandolo 250 LS al pacchetto (a marzo il prezzo era di 20 LS). L’esercito sta cercando di fornirlo, ma non basta per il fabbisogno della gente. Le scuole non destinate ad accogliere i rifugiati continuano le lezioni, ma la mancanza di elettricità rende difficile e molto faticoso lo studio (anche le candele ormai scarseggiano). Alcuni di noi cominciano ad ammalarsi per il freddo senza poter sempre contare sulle medicine (circa il 70% delle industrie farmaceutiche sono concentrate nella periferia della città e procurarle da altre parti del Paese è molto difficile a causa dei blocchi sulle strade). Negli ospedali si teme di non poter continuare a prestare i servizi dovuti e comincia a venir meno l’ossigeno. Anche le comunicazioni telefoniche sono spesso interrotte. Nonostante ciò, la gente sta dando prova di grande solidarietà. Continuiamo – con la comunità dei Focolari ed altri – a portare avanti le azioni di sostegno; la piccola scuola per sordomuti ha ripreso il lavoro in un quartiere più sicuro, in locali messi a disposizione dai Padri Francescani. Le famiglie da noi visitate una ad una, prima di accettare un aiuto ci chiedevano: “Ma non c’è una famiglia che ne ha più bisogno di noi?”. Rim, che ha un bambino di due anni, era molto preoccupata perché col freddo incipiente il rischio di malattia si aggrava. Quando ha ricevuto l’aiuto, si è commossa! Era esattamente il corrispondente della cifra che col marito avevano offerto poche settimane prima ad un collega che ne aveva estremo bisogno. L’avevano risparmiata con fatica ma si erano detti, nel dargliela: “Dio penserà a noi!”».
Da Cuba (Santiago): «La distruzione causata dall’uragano Sandy ha causato innumerevoli danni, soprattutto a Santiago. La ricostruzione ancora non è cominciata anche perché il Governo è stato colto alla sprovvista. Infatti, per la conformazione geografica di Santiago che è circondata dalle montagne, generalmente gli uragani arrivano dal mare e, trovandosi la barriera naturale delle montagne, passano senza fare danni. In questo caso, l’uragano è riuscito ad entrare ed è rimasto all’interno per 3 ore (un lasso di tempo lunghissimo) girando come un frullatore. I danni subiti dalle 16 famiglie colpite a noi vicine, ammontano a circa € 42.000. I soldi finora raccolti attraverso il progetto dell’AMU, per quanto ancora insufficienti, sono stati loro consegnati. I tempi di ricostruzione sono difficilmente stimabili perché legati al difficile reperimento del materiale a causa dell’embargo che da anni affligge l’isola. In genere sono disponibili solo per un breve periodo e non tutti insieme: arriva solo cemento, o solo legno, ferro, etc. Quando si trova ciò che serve bisogna avere la disponibilità economica per poter comprare prima che tutto finisca. Ringraziamo per gli aiuti pervenuti e continuiamo a contare sulla solidarietà di tutti». Per saperne di più o per sostenere i progetti: Associazione Azione per un Mondo Unito presso Banca Popolare Etica, filiale di Roma. Codice IBAN: IT16G0501803200000000120434 Codice SWIFT/BIC CCRTIT2184D Causale: Progetto La mia casa è la tua casa Causale: Emergenza Siria (altro…)