Ott 11, 2016 | Cultura, Focolari nel Mondo
L’Istituto Universitario Sophia è lieto di invitarLa all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2016/17. Per maggiori informazioni e per la diretta streaming, consultare la pagina che sarà dedicata all’evento sul sito www.iu-sophia.org Depliant invito (altro…)
Ott 11, 2016 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Il Congresso, che è triennale, quest’anno celebra il 50° del Movimento Gen: “generazione nuova” del Movimento dei Focolari. Nel 1966 Chiara Lubich propose ai giovani che facevano parte del Movimento “Una rivoluzione d’amore”, che, espliciterà poi, ha per fine concorrere alla realizzazione del testamento di Gesù: “Che tutti siano uno”. Dall’adesione di migliaia di giovani in tutto il mondo a questo programma, è nato il Movimento Gen. Ora è sparso in tutto il mondo con appartenenti alle più diverse culture, estrazioni sociali, religioni ed anche non professanti un credo religioso. (altro…)
Ott 11, 2016 | Famiglie, Focolari nel Mondo, Sociale
La tempesta più violenta degli ultimi anni che ha investito l’Isola, già così provata, ha causato almeno 900 vittime. Ora incombe un pericolo ancora più grave e cioè le epidemie, e il colera in particolare. Wilfrid Joachim Joseph, referente SAD ad Haiti – sostegno a distanza, portato avanti dalle Famiglie Nuove – ci fa sapere che nei dintorni di Mont-organisé, zona rurale nel distretto di Ouanaminthe, a Nord-Est di Haiti, «Il ciclone Matthew, dove AFN (Azione Famiglie Nuove) sostiene a distanza tanti bambini, non ha fatto vittime, ma molti danni alle costruzioni. In particolare alle fattorie e alle stalle, con gravi conseguenze dovute alle poche fonti di sostentamento della popolazione che, proprio perché rurale, vive di agricoltura e allevamento”. Immediatamente il Movimento dei Focolari si è attivato per sostenere con aiuti di ogni genere le vittime di questa grave calamità naturale. Il “Coordinamento aiuti per le emergenze umanitarie”, segnala i seguenti conti correnti per chi vuole dare il proprio contributo per Haiti, specialmente per le comunità dei Focolari:
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Ott 11, 2016 | Chiara Lubich, Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Lionello nasce il 10 ottobre 1925, a Parma, in una famiglia benestante da cui riceve un’educazione basata sull’onestà e autenticità. Frequenta il liceo negli anni segnati dalla seconda guerra mondiale, nei quali avverte una particolare “attenzione” verso i problemi sociali e civili. Nel ‘43 s’iscrive alla facoltà di Giurisprudenza e si laurea nel ‘47 a pieni voti e con la lode, dopo un periodo d’interruzione che trascorre in prigione per aver aiutato il movimento partigiano. Dopo la guerra si occupa con impegno delle attività formative e culturali della FUCI (Universitari Cattolici Italiani) e delle attività politiche della Democrazia Cristiana, non trascurando l’assistenza ai poveri nella Conferenza di S. Vincenzo. Ma teme l’imborghesimento. Aderisce quindi ad una iniziativa che riunisce giovani desiderosi di un approfondimento spirituale alla luce del Vangelo. Lì viene a conoscenza della spiritualità dell’unità di Chiara Lubich e, nel gennaio del ’50, incontra Ginetta Calliari, una delle prime focolarine. «Ella ci parlò assai semplicemente ma con grande convinzione. (…) Il cristianesimo che mi veniva esposto era così fresco ed affascinante che quasi mi pareva di ascoltare per la prima volta cosa fosse il cristianesimo stesso », ricorda. Insieme a questa crescita spirituale ne segue anche quella professionale: diventa il più giovane pretore d’Italia. Nel ’53 partecipa alla Mariapoli estiva, dove si approfondisce la spiritualità dell’unità. Incontra Chiara Lubich, Pasquale Foresi e Igino Giordani. Sono giorni che segneranno per sempre la sua vita. Li ricorda così: «Quella convivenza, pur essendo di piccole dimensioni, aveva una sua completezza: c’erano vergini e coniugati, sacerdoti e operai. Poteva essere modello della più grande società, avendo in sé una legge di valore universale. Vidi in quel “corpo” di persone unite in Cristo, pur nella povertà dei mezzi materiali, pur composto da persone non prive di difetti e di ingenuità, un organismo in cui il Signore aveva deposto una luce, una legge, una ricchezza destinate a dilagare in tutto il mondo (…)». In quel convegno decide di seguire Dio nel focolare. Nel ‘61 fa un passo che suscita scalpore: lascia la professione (nel frattempo era stato nominato Sostituto Procuratore della Magistratura a Parma) per dedicarsi completamente al Movimento. Il settimanale Gente pubblica un articolo su questo Magistrato che «aveva lasciato la toga per la Bibbia». Nel ‘62 riceve il «Premio della bontà» dalla Regione Emilia.

Loppiano: Lionello Bonfanti e Renata Borlone
Troviamo Lionello a Roma, alla prima scuola internazionale di Grottaferrata, quindi a Torino e poi nella cittadella di Loppiano nel ‘65 dove, per 15 anni, insegna ai giovani focolarini e dedica tutto se stesso allo sviluppo della nascente cittadella con “l’amore reciproco come legge fondamentale”. Diventa sacerdote nel ’73 e per lui si tratta di «essere al servizio del carisma, essere una trasparenza d’amore, essere “più Gesù” per gli altri». Nell’ ‘81 ricopre vari incarichi al centro del Movimento a Rocca di Papa. Dopo la licenza in Teologia e Diritto Canonico, diventa un esperto di associazioni laicali, svolgendo un’opera preziosa di consulente per la formulazione degli Statuti del Movimento dei Focolari (Opera di Maria), a contatto con i migliori canonisti della Santa Sede. Nell’estate dell’ ’86 gli viene diagnosticato un tumore e spesso gli ritornano alla mente e al cuore alcuni pensieri di Chiara Lubich, specie uno su Maria: «È tutta bella l’Ave Maria in ogni sua espressione, ma oggi io vorrei suggerire di sottolineare con il cuore in modo particolare la duplice richiesta: “Prega per noi peccatori adesso” e “nell’ora della nostra morte”, affinché Maria ci assista con la sua intercessione presso Dio in ogni nostro attimo presente e perché in quel momento importante, che è la morte, sia presente presso di noi in modo speciale». Muore improvvisamente l’11 ottobre. C’è chi l’ha definito “uomo delle Beatitudini”, perché proprio in esse lo troviamo rispecchiato: nella purezza di cuore, nella mitezza, nella misericordia, nella pace, nella fame e sete della giustizia. La frase del Vangelo che ha orientato la sua vita è, infatti, “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Mt 6, 33). (altro…)
Ott 10, 2016 | Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«Conosciamo Khalid da più di dieci anni. Un giorno ha suonato alla nostra porta per venderci qualcosa, ma soprattutto perché l’aiutassimo a trovare un lavoro. Era in Italia da più di un anno, clandestino e senza fissa dimora. Aveva 24 anni e veniva dal Marocco dove aveva lasciato la madre vedova con due figli minorenni. A distanza di una settimana, si è ripresentato. “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, ero forestiero e mi avete accolto”…. Le frasi evangeliche ci interpellavano con forza. In quel momento ciò che potevamo fare era di accoglierlo a tavola con noi. Nel pomeriggio gli abbiamo offerto di lavorare nell’orto e nel giardino. È stato con noi per altri due giorni. Così ha potuto inviare una piccola somma di denaro alla mamma. Era la prima volta che riusciva ad aiutare la propria famiglia e ciò lo ha reso felice. Ci siamo adoperati per cercargli un lavoro ma la risposta era sempre la stessa: è clandestino, non possiamo assumerlo. Finalmente ha trovato un lavoro stagionale presso una azienda agricola. Lavorava in serra, alloggiava in un container con un indiano: faceva una vita dura, ma era contento. Un giorno è suonato il telefono: l’amico indiano ci diceva che Khalid non stava bene. Ancora Gesù ci interpellava: siamo andati a trovarlo e l’abbiamo accompagnato dalla nostra dottoressa, che si è resa disponibile; era affetto da una dolorosa otite e andava tenuto sotto controllo; abbiamo deciso di ospitarlo nella stanza insieme a nostro figlio. All’inizio ci si doveva alzare a volte di notte per curarlo. Anche i nostri figli si sono mostrati premurosi nei suoi confronti. Intanto, il suo datore di lavoro non intendeva regolarizzare la situazione: noi eravamo diventati l’ultima speranza cui poteva ancora aggrapparsi. Il Signore ci chiedeva un atto di amore più radicale. Così abbiamo deciso di assumere Khalid come colf e più tardi è maturata in noi l’idea di ospitarlo a casa nostra, come un altro figlio. Abbiamo messo a sua disposizione alcuni spazi della casa in cui poteva avere una propria indipendenza; nella preparazione dei pasti eravamo attenti a rispettare le sue convinzioni religiose, così come i suoi momenti di preghiera, i suoi orari dei pasti durante il Ramadan. Si andava così approfondendo il dialogo anche sul piano religioso. Il rapporto fra noi è diventato sempre più confidenziale: la sera ci intrattenevamo spesso a parlare della sua e della nostra vita, delle sue e delle nostre tradizioni. Dubbi e difficoltà non sono mancate, ma, insieme alla comunità del Movimento che non mancava di sostenerci, trovavamo la forza di andare avanti. La provvidenza non è mai mancata. Un signore, a noi sconosciuto, gli ha regalato un motorino che poi abbiamo messo in regola. Persone del Movimento gli hanno fornito capi di abbigliamento… È arrivato poi un lavoro che lo soddisfaceva, anche se provvisorio, e che gli ha permesso di aiutare la sua famiglia e anche di restituire parte delle spese sostenute per lui. Dopo circa sette mesi si è liberata un’abitazione in cui ha potuto sistemarsi con alcuni suoi amici. È ritornato poi in Marocco dove si è sposato. Rientrato con la moglie in Italia, ha trovato un lavoro a tempo indeterminato che gli ha permesso di condurre una vita più serena. Sono nati tre bambini due dei quali frequentano le scuole elementari. Anche con la moglie si è costruito un bel rapporto nonostante le difficoltà della lingua. Un giorno ha voluto mostrarci la sua riconoscenza e si è offerta di preparare a casa nostra un pranzo tutto marocchino, che abbiamo consumato con i nostri figli. Siamo diventati i nonni dei suoi bambini che spesso sono a casa nostra! Nella condivisione con loro sperimentiamo continuamente la gioia della presenza di Dio tra noi». (G. – Mantova Italia) (altro…)
Ott 9, 2016 | Chiara Lubich, Focolari nel Mondo, Spiritualità
https://vimeo.com/171071119 (altro…)