Ago 31, 2016 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
«Una telefonata inaspettata di mio fratello: suo figlio ha avuto un incidente stradale. Stava andando a prenderlo al lavoro ma, mentre guidava ha avuto un colpo di sonno andando ad urtare contro una moto e uccidendo due suoi colleghi: entrambi sposati con famiglia. Per me è stato uno shock, un dolore straziante. Subito sono andata da mio nipote in prigione. Non c’erano parole, potevo solo piangere con lui. Era mattina presto e mio nipote e gli altri detenuti non avevano fatto colazione. Sono andata a comprare del cibo e poi ho chiesto alla guardia se potevo pulire la loro cella. Più tardi è arrivato mio fratello in lacrime e sono stata accanto a lui in silenzio. Ho capito che il nostro prossimo passo doveva essere quello di chiedere perdono alle famiglie delle due vittime. Ma come fare? Mio fratello, superando tutti i timori, ha accettato di andare dalle famiglie colpite e chiedere il loro perdono. Siamo andati insieme dalla prima famiglia e abbiamo trovato la vedova molto infuriata. Ho cercato di ascoltarla e assumere il suo dolore; poi l’ho abbracciata dicendo, “Siamo qui per chiedere il vostro perdono, senza aspettarci di essere perdonati. Non riusciamo a comprendere perché sia successa questa tragedia… ma cerchiamo di credere al misterioso amore di Dio”. Poi volevamo chiedere perdono ai genitori, ma i loro parenti ci avevano consigliato di non farlo perché immaginavano la madre fuori di sé. Ma, per quanto difficile, sentivamo che dovevamo farlo. Infatti, lei si è rivolta urlando contro di noi; in silenzio e fidandomi di Dio le ho dato un forte abbraccio chiedendo di perdonarci, anche a nome di mio nipote. Le ho assicurato che avremmo trovato il modo di prenderci cura della loro famiglia, provvedendo alla scuola delle tre figlie. Sperimentavo profondamente il loro dolore, ma allo stesso tempo sentivo che la pace solo Dio la può dare … e a Lui ho affidato noi e loro, sostenuta dall’unità della comunità del Movimento. Così è avvenuto anche con la famiglia della seconda vittima. Mio nipote è stato rilasciato dopo tre settimane. Le famiglie delle vittime hanno accettato di non sporgere denuncia, in cambio di un risarcimento in danaro. I miei fratelli e sorelle hanno raccolto e messo insieme quello che avevano e così abbiamo raggiunto la cifra. Questa tragedia ha reso la nostra famiglia più unita. Dopo un anno, ho ricontattato la donna rimasta vedova. Con mia grande sorpresa ha detto: “Voglio scusarmi per come ho trattato lei e suo fratello”. Da allora siamo diventate amiche e ho potuto parlarle della mia fede nell’amore di Dio. Ora le mando “il passaparola” quotidiano (una frase di stimolo per amare gli altri) che lei rinvia ai suoi amici. Due mesi fa, mi ha invitato ad una riunione di famiglia per festeggiare la laurea della sua figlia più grande. Durante una Mariapoli alla quale ha partecipato, mi ha detto: “Se non fosse stato per quell’incidente, non avrei mai incontrato te e i Focolari. Questo ha capovolto la mia vita, mi sento più vicina a Dio”. Ho sentito che potevo chiederle se poteva perdonare mio nipote. Mi ha risposto: “Gli ho già perdonato. Non ci sono tracce di odio né per tuo nipote né per la sua famiglia”. Ho sperimentato che è davvero un grande dono ricevere la misericordia di Dio e, aiutati da Lui, offrire il perdono agli altri». M.R. Fonte: New City Philippines (altro…)
Ago 30, 2016 | Focolari nel Mondo
Sul sito del Collegamento CH, i giorni precedenti l’appuntamento sarà disponibile il sommario delle notizie. Sullo stesso sito è possibile accedere anche alle edizioni integrali e alle singole notizie dei precedenti Collegamenti CH. Spot video (altro…)
Ago 30, 2016 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
- Dal 7 al 17 settembre per America Latina, Nord America e Oceania
- Dal 28 settembre all’8 ottobre per Africa, Asia e Medio Oriente
- Dal 15 al 23 ottobre per l’Europa
Sono circa un centinaio i partecipanti previsti per ogni incontro (Centro Mariapoli di Castel Gandolfo, RM) con un programma in parte comune e in parte con argomenti diversi a seconda degli interessi ed esigenze di ogni area geografica. Si spazia dal tema dell’inculturazione in Africa, all’emergenza profughi e dialogo con l’Islam in Europa; si guarderà alle sfide in America Latina, Asia, Medio Oriente, Nord America e Oceania in ambito sociale ed ecclesiale, dalla prospettiva della famiglia, delle nuove generazioni, dei dialoghi ecumenico ed interreligioso, tra gli altri. (altro…)
Ago 30, 2016 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
- Dal 7 al 17 settembre per America Latina, Nord America e Oceania
- Dal 28 settembre all’8 ottobre per Africa, Asia e Medio Oriente
- Dal 15 al 23 ottobre per l’Europa
Sono circa un centinaio i partecipanti previsti per ogni incontro (Centro Mariapoli di Castel Gandolfo, RM) con un programma in parte comune e in parte con argomenti diversi a seconda degli interessi ed esigenze di ogni area geografica. Si spazia dal tema dell’inculturazione in Africa, all’emergenza profughi e dialogo con l’Islam in Europa; si guarderà alle sfide in America Latina, Asia, Medio Oriente, Nord America e Oceania in ambito sociale ed ecclesiale, dalla prospettiva della famiglia, delle nuove generazioni, dei dialoghi ecumenico ed interreligioso, tra gli altri. (altro…)
Ago 30, 2016 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
- Dal 7 al 17 settembre per America Latina, Nord America e Oceania
- Dal 28 settembre all’8 ottobre per Africa, Asia e Medio Oriente
- Dal 15 al 23 ottobre per l’Europa
Sono circa un centinaio i partecipanti previsti per ogni incontro (Centro Mariapoli di Castel Gandolfo, RM) con un programma in parte comune e in parte con argomenti diversi a seconda degli interessi ed esigenze di ogni area geografica. Si spazia dal tema dell’inculturazione in Africa, all’emergenza profughi e dialogo con l’Islam in Europa; si guarderà alle sfide in America Latina, Asia, Medio Oriente, Nord America e Oceania in ambito sociale ed ecclesiale, dalla prospettiva della famiglia, delle nuove generazioni, dei dialoghi ecumenico ed interreligioso, tra gli altri. (altro…)
Ago 30, 2016 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“You and Sportmeet for Nature”. È questo il titolo scelto per l’edizione 2016 della Summer School organizzata dalla rete Sportmeet, che ha riunito sportivi di varie parti del mondo per riflettere sull’attuale crisi ambientale e sul contributo specifico che lo sport può dare allo sviluppo di una autentica coscienza ecologica. E non solo: date le enormi potenzialità dello sport, un apporto anche a favorire l’amicizia fra i popoli e di questi con il Creato. Senza dimenticare l’alto valore educativo che la pratica sportiva ha in sé, specie se svolta nel segno dell’altruismo e della reciprocità. Alla scuola hanno preso parte, provenienti da 8 nazioni, 83 persone: sportivi di vari livelli, età e discipline, dirigenti sportivi, insegnanti di educazione fisica ed allenatori, ed altre figure legate allo sport, nella sua dimensione agonistica o ludica. Paolo Cipolli, coordinatore della rete Spormeet a livello internazionale, ha illustrato la storia e l’oggi di questa iniziativa, preceduto dai saluti delle numerose autorità presenti, fra le quali, il vicesindaco di Križevci Tomislav Katanović, il vicepresidente della Regione ed ex istruttorie federale di handball, Ivan Pal, il vice ministro della Scienza, Formazione e Sport Hrvoje Šlezak, dell’ambasciatore della Svizzera in Croazia Stefan Estermann, il secondo segretario dell’ambasciatore italiano in Croazia ed il saluto di Sportmeet Croazia, portato da Anna Lisa Gasparini e Zdenko Horvat.
Nei tre giorni di scuola, docenti ed esperti hanno offerto riflessioni su diversi temi: Sport e natura: una scoperta, una risorsa, una sfida (Paolo Crepaz – Sportmeet), Lo sport nella natura: stili di vita, salute ed aspetti ricreativi (Mirna Andrijasević – Università di Zagabria), Ecologia e chinesiologia (Ivan Prskalo – Università di Zagabria), Outdoor Education – motivi ed elementi qualificanti del “fare scuola” all’aperto (Andrea Ceciliani – Università di Bologna) che ha offerto anche un appassionante laboratorio teorico pratico. Anche Marija Zegnal, presidente dell’Associazione Kinesiologi di Križevci, ha proposto un divertente laboratorio teorico pratico sui giochi tradizionali croati. Brevi escursioni (al Monte Kalnik ed al lago Čabraj) così come la serata di condivisione di buone pratiche dalla rete Sportmeet, compresi due interventi in collegamento con Rio de Janeiro e Belgrado, hanno permesso ai partecipanti momenti di confronto e di costruttivo dialogo. Ad aprire i lavori della giornata conclusiva una video-conferenza tenuta da Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, alle Nazioni Unite nel 1986 sul tema della fraternità fra le persone e fra i popoli. È seguito un lungo e partecipato dialogo fra tutti i partecipanti che ha disegnato gli orizzonti e le prospettive della prossima Summer School, fissata per la prima settimana di luglio 2017 a Barcellona, in Spagna. Fonte: Sportmeet online Leggi anche: Sportmeet nei Balcani, quando lo sport unisce (altro…)