Movimento dei Focolari
Let’s face the challenge!

Let’s face the challenge!

Tre-due-uno, via! Il countdown è iniziato. Dal 1 al 9 maggio parte in contemporanea e in tutto il pianeta, la “Settimana mondo Unito”, iniziativa che i Giovani per un mondo unito (espressione giovanile a vasto raggio del Movimento dei focolari) promuovono dal 1996 per incidere sull’opinione pubblica. Manifestazioni, serate culturali, feste, tornei sportivi. Incontri sui temi che stanno più a cuore ai giovani. Dal disarmo all’accoglienza degli immigrati. Ma anche e soprattutto progetti concreti di solidarietà nei quartieri più a rischio. Il tutto con un unico scopo: diffondere i valori della fraternità, della pace, dell’unità tra i popoli. E dimostrare che la fratellanza universale è possibile. “United World: let’s face the challenge”. E’ lo slogan scelto dai giovani per le manifestazioni del 2010. “Le attività svolte in tutto il mondo dai Giovani per un Mondo Unito – si legge in una delle tante presentazioni delle iniziative apparsa in questi giorni sul giornale americano “Living City  – sono come un mosaico di amore fraterno, dove essi cercano di mettere in pratica il vero significato della parola  “amore” e dove con la parola “fraterno” si cerca di trasmettere un senso di uguaglianza e di fratellanza”. “Il vostro obbiettivo principale – diceva ai giovani Chiara Lubich – è applicare il Vangelo alle realtà terrene per renderlo vivo”. I giovani hanno accolto le sue parole con grande entusiasmo. Per poi accorgersi che si trattava di un messaggio comune a molte altre grandi religioni e leader spirituali. Dal Mahatma Gandhi che diceva: “ Io e te siamo uno. Non posso farti del male senza farmi del male”. Alle sure del Corano dove si legge: “Dai al tuo parente tutto ciò che gli è dovuto, e fai lo stesso con il povero ed il viandante”. Insomma, è l’applicazione della Regola d’Oro, presente in tutte le grandi religioni, che dice: “Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” (Lc 6:31). Vari i riferimenti web dove è possibile “collegarsi” alle “locandine” colorate e in tutte le lingue che pubblicizzano progetti e appuntamenti. C’è http://settimanamondounito2010.blogspot.com/ o più semplicemente www.mondounito.net. I giovani amano chiamare le loro iniziative con una espressione che suggerì loro Chiara Lubich, e cioè FRAMMENTI DI FRATERNITÀ. Frammenti perché magari si tratta di un ricovero per anziani, di un asilo, di una scuola. Fraternità perché sono progetti che hanno uno scopo: portare avanti nel mondo in cui si vive e con tutti i mezzi suggeriti dall’amore una cultura di comunione, interdipendenza, di amore tra popoli, etnie e culture diverse. (altro…)

SMU – “un mondo migliore esiste!”

Asia. “Siamo andati in un quartiere molto povero”, scrivono da Tagaytay i Giovani per un mondo unito delle Filippine. “E abbiamo camminato per più di un miglio prima di trovare la sorgente d’acqua che fornisce la zona. L’abbiamo pulita, perché era molto sporca e causa di molte malattie. Questo ci ha dato l’occasione di insegnare ai residenti come tenerla pulita e abbiamo stretto amicizia con molti giovani del posto”. A Karachi, in Pakistan, i giovani fanno spesso visita ad un Residence per malati mentali, “molti dei quali – scrivono i giovani pachistani – sono stati abbandonati dalle loro famiglie”.  Per alcuni “è stata la prima volta che si trovavano faccia a faccia con questa ‘ferita’ della nostra società.  Questo ci ha aperto gli occhi ed i  nostri cuori e ci siamo chiesti: “E se ci fossi io qua al posto loro?”. Africa. A Luanda, in Angola, i giovani hanno scelto di “donare un po’ d’amore” ad alcuni bambini che prima vivevano per strada e ora sono stati accolti in un centro. Una realtà che svela presto storie di abusi e vessazioni. “Molti di loro – raccontano i giovani di Luanda – hanno problemi familiari gravi ed alcuni erano addirittura stati accusati di stregoneria e cacciati di casa, altri avevano subito abusi. Abbiamo iniziato immediatamente ad amarli concretamente: pulendo, lavando…. Abbiamo parlato loro della Regola d’Oro e li abbiamo invitati a metterla in pratica insieme a noi”. Sempre in Africa, a Yaoundé (Cameroon) i giovani hanno visitato nel primo giorno della settimana mondo Unito la Sezione Giovanile del Carcere della città, dove si trovano 250 ragazzi tra i 10 ed i 17 anni. Ci siamo presentati e abbiamo raccontato loro in cosa crediamo, poi abbiamo condiviso con loro quanto avevamo portato: patatine, panini, popcorn”. Nord Brasile. Le piogge torrenziali hanno fatto straripare i nostri fiumi, inondando le aree circostanti e causando perdite umane e materiali. I giovani si danno da fare. “In molte città – scrivono dal Brasile – abbiamo organizzato raccolte di cose di prima necessità, vestiti e medicine per portarle a chi era rimasto senza niente. Centinaia di giovani hanno collaborato con grande entusiasmo per mettere su una rete di solidarietà”. A Manaus, regione Amazzonica del Brasile, i giovani hanno organizzato un evento con 700 giovani all’interno della struttura “Fattorie della speranza” (per giovani che stanno lottando contro la tossicodipendenza). “E’ stato un momento molto speciale ed una occasione per mostrare a questi giovani che un mondo migliore esiste e che loro possono esserne  parte”. A cura dei Giovani per un Mondo Unito (altro…)

Let’s face the challenge!

Molte vie per un mondo unito

Un viaggio partito nel 1985, quando Chiara Lubich lanciò ai giovani del Movimento dei focolari l’idea di allargare ai coetanei di ogni nazionalità, cultura e convinzione religiosa l’invito a lavorare insieme per costruire un mondo più solidale; un viaggio che già li ha portati lontano, come testimoniano le numerose attività e progetti messi in campo nei Paesi in via di sviluppo, nelle città, o molto più semplicemente là dove questi giovani vivono. Per dare nuova linfa a questo progetto e farlo conoscere a quanti più giovani possibile, i Giovani per un mondo unito si incontrano al Centro Mariapoli di Castelgandolfo dal 19 al 21 febbraio. Un meeting che vuole rilanciare le originarie “vie per un mondo unito” che avevano animato gli inizi del movimento giovanile, e ricominciare – o continuare – a percorrerle oggi insieme ad altri coetanei. Coetanei sempre più diversi in un mondo globalizzato: da chi arriva da lontano a chi non professa un credo religioso, ma che condivide l’impegno ad abbattere quegli ostacoli che ancora si frappongono tra persone di etnia, cultura ed estrazione sociale diversa. L’incontro, che prevede tra l’altro una visita di mezza giornata a Roma, è aperto non solo a chi già conosce i Giovani per un mondo unito, ma anche a chi li accosta per la prima volta. Riflessioni, testimonianze ed incontri si alterneranno a momenti di festa, di amicizia e di lavoro concreto, per dare subito forma alle idee emerse durante il meeting. Le iscrizioni sono aperte fino al 12 febbraio all’indirizzo mail sgmu @ focolare.org, oppure allo 06 94792089 presso la segreteria internazionale e organizzativa Gmu. di Amanda Cima Fonte: Città nuova on line www.mondounito.net I Giovani per un Mondo Unito sono anche su Facebook (altro…)

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Emergenza Haiti

Seguiamo con trepidazione gli aggiornamenti sul terremoto che ha devastato Haiti, il paese più povero del continente americano, e ridotto la capitale Port-au-Prince in un cumulo di macerie. In tutto il Movimento è scattata una vasta azione di solidarietà per contribuire alla grave emergenza e, non appena possibile, alla ricostruzione. Intanto, possiamo rassicurare i sostenitori del progetto “Sostegno a distanza” che i bambini inseriti nel programma educativo in atto nel nord est di Haiti, a Mont Organisé, stanno bene. “Tutti sono salvi, si è avvertita qualche scossa, ma senza nessun danno. Ma tutti hanno familiari a Port-au-Prince, e di loro è stato impossibile avere notizie”.  È quanto ha fatto sapere la comunità del Movimento dei Focolari in Haiti, dove da quasi trent’anni è sorta e si è sviluppata, grazie agli stretti legami con il Movimento in Canada, anche attraverso il sostegno economico a distanza e altre iniziative. Chi desidera partecipare a questa azione di solidarietà, può versare il proprio contributo a: Giovani per un Mondo Unito (GMU) -Conto corrente intestato a “PAMOM – Fondo Mondo Unito” Intesa San Paolo, Filiale di Grottaferrata Via delle Sorgenti, 128 – 00046 Grottaferrata (Roma) Italia Codice IBAN: IT04  M030  6939  1401  0000  0640  100 Codice BIC: BCITITMM Causale: Terremoto Haiti Associazione “Azione per un Mondo Unito – Onlus” (AMU) -Conto corrente postale n. 81065005 -Banca Etica, Filiale di Roma, Via Parigi, 17 – 00185 Roma, Italia Codice IBAN: IT16G0501803200000000120434 Codice BIC: CCRTIT2184D Causale: Solidarietà per Haiti (I contributi versati sono deducibili dal reddito) AFN Azione per Famiglie Nuove – Onlus Sostegno a distanza via Isonzo,42 00046 Grottaferrata (Roma) – Conto corrente postale n. 48075873 – Conto corrente bancario presso: BANCA PROSSIMA Cod. IBAN IT55K0335901600100000001060 Causale: Solidarietà per Haiti (I contributi versati sono deducibili dal reddito) (altro…)