Gen 18, 2013 | Chiesa, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
La Chiesa in Brasile recentemente ha fatto la scelta di configurarsi sempre più come “rete di comunità”. È in questo contesto che s’inserisce l’incontro sacerdotale del Movimento dei Focolari che si è svolto dal 3 al 10 gennaio scorso, nelle vicinanze di São Paulo. La cittadella Mariapoli Ginetta, è stata lo scenario che ha accolto i 145 sacerdoti, diaconi e seminaristi provenienti dalle diverse regioni del Paese, con rappresentanti anche dell’Argentina, della Bolivia e del Perù. Sullo sfondo, l’appello del recente Sinodo dei vescovi a dar forma a “concrete esperienze di comunione, che, con la forza ardente dell’amore – «Vedi come si amano!» –, attirino lo sguardo disincantato dell’umanità contemporanea”, “pozzi a cui invitare gli uomini e le donne assetati e lì far loro incontrare Gesù” (Messaggio al popolo di Dio, n.3).
Di giorno in giorno, il programma, introdotto da una frase del Vangelo come proposta di vita, percorreva un itinerario di approfondimento della spiritualità dell’unità. Per dar rilievo alla vita di comunione, il dialogo in plenaria e il lavoro per gruppi hanno avuto un posto privilegiato. Nel contesto della celebrazione dell’Anno della Fede, si è parlato della relazione fra il Concilio Vaticano II e la promessa evangelica della presenza di Gesù fra quanti sono uniti nel suo nome. Dare visibilità a questa presenza è parso a tutti una necessità urgente. Anche la costatazione che la Chiesa, anziché guardare a se stessa o presentarsi al mondo unicamente con un profilo istituzionale, è chiamata a dialogare con la cultura, mostrando Gesù attraverso il mutuo amore vissuto fra le persone.
Tra le conclusioni dell’incontro, si esprimeva la convinzione che questa presenza di Gesù nella comunità permette alla Chiesa di rinnovare le sue strutture e i suoi metodi attraverso rapporti autentici e una vita spirituale profonda. L’incontro, inoltre, ha offerto l’opportunità di ridisegnare la presenza del Movimento dei Focolari nel suo servizio specifico ai sacerdoti, diaconi permanenti e seminaristi nelle diverse regioni del Brasile, formando numerosi gruppi di condivisione con lo scopo di approfondire nel quotidiano il carisma dell’unità come fonte ispiratrice della vita e del ministero. (altro…)
Gen 17, 2013 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Come avviene in questo tempo in terra australiana, nell’estate boreale tanti ettari di bosco sono stati divorati dal fuoco in diversi paesi, come è successo in Albania. I Giovani per un mondo unito albanesi hanno pensato di lanciare l’idea a tanti altri loro coetanei di acquistare degli alberi da piantare insieme nelle zone bruciate, da qui il nome del progetto “Adottare un albero”. “Da varie settimane fervevano i preparativi per questo incontro – scrivono dall’Albania -, con tanti imprevisti, come la concomitanza con la festa nazionale del centenario dell’Indipendenza del Paese; tante università avrebbero chiuso per alcuni giorni e, perciò, tanti giovani sarebbero tornati nelle loro città di provenienza”. Nonostante questo e la sala che prevedeva una capienza di circa 80 posti, il 28 ed il 29 novembre a Tirana sono arrivati 140 giovani per trascorrere due giorni sulla scia dell’esperienza vissuta al Genfest a Budapest.
“L’esperienza più forte e bella – raccontano – l’abbiamo vissuta durante la preparazione fatta insieme ad un gruppo di giovani che avevano partecipato con noi al Genfest, i quali si sono sentiti protagonisti in prima persona. C’era chi organizzava i pasti, altri le coreografie, i canti, le testimonianze, la traduzione e doppiaggio dei video, le presentazioni… “Siamo così diventati – continuano – un gruppo molto unito. E questo ci ha dato la forza di invitare i nostri amici aiutandoli a trovare le soluzioni per rimanere in città, anche se alcuni convitti erano chiusi”. L’incontro aveva come titolo “Fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”, la nota regola d’oro presente in quasi tutte le religioni. E nel corso dei due giorni, oltre ad ascoltare i principali temi del Genfest, è stato illustrato l’United World Project, un’iniziativa portata avanti dai GMU in tutto il mondo. “I giovani presenti – concludono – erano felici di questa esperienza di unità e di reciprocità vissuta. Tanti ringraziavano perché hanno visto che un mondo più unito è realizzabile, che è possibile cambiare la realtà che abbiamo attorno cominciando noi per primi, e che non siamo soli nel farlo”. I Giovani per un mondo unito dell’Albania (altro…)
Gen 16, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
«Quando ho sentito dell’iniziativa di indire le elezioni per il Sindaco junior della mia città, mi sono proposta come candidata. Ero entusiasta di poter fare qualcosa e testimoniare il mio ideale di vivere per un mondo unito. Subito ci siamo ritrovati con alcuni amici ed è nato l’IPIF, “Insieme per il futuro”, il nostro partito. Abbiamo creato il programma, il logo e poi è partita la campagna elettorale. Eravamo in 9 candidati. Ero sicura che alla fine, a prescindere se fossi stata eletta, avrei imparato molte cose sia nell’ambito politico sia nella tensione a vedere Gesù nell’altro [Mt 25,40 ndr], anche se in ‘concorrenza’ con me. Soprattutto, desideravo provare a vivere con i miei compagni, alcuni dei quali non credenti, un’esperienza con lo ‘stile dell’unità’. Finalmente è arrivato il giorno delle votazioni, ma il mio pensiero non era rivolto ai voti che avrei avuto, perché ero colma di gioia nel vedere tutti i candidati scherzare insieme: era un’atmosfera così diversa da quella che di solito vediamo in queste circostanze! Solo in due avevamo ottenuto la maggioranza dei voti e addirittura io ne avevo ottenuti cinque in più rispetto all’altro candidato. Ero soddisfatta, perché solo da un anno mi ero trasferita in città.
Essendo minima la differenza, siamo andati al ballottaggio ed il mio compagno è risultato vincitore. Anche se ad alcuni può sembrare strano, ero felice per lui. La competizione era stata una sfida sana, essendo riusciti sia nelle riunioni, che nella campagna elettorale, ad aiutarci a vicenda, senza che l’uno si mettesse in mostra a scapito dell’altro, anzi, scambiandoci idee utili. Alla fine sono stata nominata presidente del Consiglio. Ancora oggi, vi è la massima collaborazione tra tutti e non si fa distinzione tra maggioranza e minoranza, ma insieme si è uniti per realizzare ciò che è importante per noi e per la nostra scuola. Incontrando poi il Sindaco ‘adulto’ abbiamo visto come le idee di noi ragazzi siano importanti per contribuire a migliorare la città! La nostra richiesta, infatti, di avviare la raccolta differenziata è stata presa in considerazione ed è già in atto». (E. – Italia) (altro…)
Gen 11, 2013 | Centro internazionale, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale
Il cantiere internazionale dei Ragazzi per l’Unità uscirà per la prima volta dall’Italia per realizzarsi, nel luglio del2014, in Argentina. I motivi di questa scelta sono tanti, primo tra tutti mostrare quanto il continente latinoamericano, composto da popoli con radici culturali molto diverse, può dare al mondo. Inoltre, l’ultimo cantiere svoltosi in Italia, nella cittadella di Loppiano (luglio 2012), i ragazzi coinvolti hanno espresso il desiderio di ripetere ogni due anni questa esperienza ed ogni volta in un continente diverso. L’idea di partire dall’Argentina, è nata anche per la folta presenza dei giovani che caratterizza la Mariapoli Lia, la cittadella argentina dei Focolari immersa nella Pampa, ospite della prima tappa del progetto, e che la porta ad avere una speciale accoglienza verso le nuove generazioni. Il progetto “Uomo-Mondo” si compone di due fasi. La prima, si svolgerà proprio nella Mariapoli Lia dove per 4 giorni i ragazzi, provenienti da vari paesi del mondo, costruiranno il cantiere con un programma dinamico con l’obiettivo di imparare a mettersi in ‘relazione’ con tutti, superando le diversità culturali, condividendo le proprie esperienze ed arricchendosi di quelle degli altri; in un clima di amore reciproco che permetta a ciascuno, e a tutti insieme, di forgiarsi ‘uomo mondo’. La seconda settimana, invece, il cantiere si trasferirà in varie città del continente latinoamericano dove ci sono delle opere sociali animate dalla spiritualità dell’unità (scuole, ambulatori, asili nido, cura degli anziani…). Quest’esperienza servirà a “testimoniare – come ha detto la presidente dei Focolari, Maria Voce, nella sua visita in Ispano America nella primavera 2012 – che non c’è confine, che non c’è differenza di etnia che non sia superabile. Non c’è niente, non ci sono nemmeno le Ande che ci dividono, nemmeno l’oceano, niente, niente. Possiamo andare al di là di tutte queste cose per il nostro amore scambievole”. Recandosi sul posto i ragazzi avranno la possibilità di entrare nelle realtà locali, cogliendo le sfide, le ricchezze e le radici di ogni popolo. E in questo clima, insieme ai ragazzi che vivono in queste città, anche i partecipanti degli altri continenti potranno essere coinvolti in azioni sociali a contatto con le popolazioni originarie ed in iniziative locali, per esempio sulla cultura del dare, sport, arte, ecc. Infine, il progetto nasce anche dall’esigenza – dopo alcuni anni di impegno nelle tappe del progetto in corso ‘ColoriAMO la città’ -, di uno sguardo più ampio sul mondo, perché, come diceva Chiara Lubich, “una città è troppo poco: mira lontano, alla tua patria, alla patria di tutti, al mondo”. (altro…)
Gen 8, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Sono iscritta da 4 anni all’Accademia di Belle Arti. È un ambiente con poco più di 200 studenti, caratterizzato negli ultimi anni da una costante difficoltà economica: sono iniziate perciò le proteste e il clima è diventato difficile e precario. Oltre a portare avanti con serietà gli studi, ho cercato di voler bene a chi – come me – stava vivendo quel momento di difficoltà. Mi è stata proposta la candidatura nella Consulta degli Studenti. Da una parte volevo continuare a dare una mano, ma mi spaventava prendermi un impegno. Si trattava infatti di lavorare sodo, altrimenti non avrebbe funzionato! Alla fine…mi sono ritrovata presidente della Consulta. Convocare riunioni e assemblee, redigere verbali, preparare il regolamento, essere presente al consiglio di amministrazione: tutto nuovo per me. Ho capito però che l’unica cosa veramente importante era mettermi al servizio di tutti. È stata ed è un’esperienza bellissima, un impegno di ogni giorno, che porta risultati positivi ogni volta che riesco ad andare oltre le difficoltà, cercando di vivere il Vangelo. Un esempio: tra i professori non c’era sempre un buon rapporto e gli studenti ne soffrivano. Su loro richiesta ho scritto una lettera ai docenti in cui esponevo chiaramente la nostra posizione. Tanti mi hanno detto che stavo rischiando… Invece, dopo la prima reazione, gli insegnanti hanno iniziato a comportarsi diversamente e il risultato dei miei esami non ne è stato condizionato. Da un anno sono cambiati Direttore, Presidente e Direttore Amministrativo: costruire nuovi rapporti con persone più grandi e con ruoli del genere non è stato semplice. Non sono mancate le discussioni che hanno portato però ad una maggior collaborazione e ad un confronto molto proficuo. Da parte mia: cercare di essere sincera, precisa e ascoltare fino in fondo. E la fiducia reciproca è cresciuta, nonostante le difficoltà.
All’inizio dell’estate avevano intenzione di aumentare nuovamente le tasse e ovviamente noi studenti non eravamo d’accordo. Capivo che la situazione economica era difficile, ma era chiaro che questo provvedimento avrebbe messo in difficoltà tanti. Grazie alla fiducia instaurata, mi hanno chiamata per parlarne e, dopo molte ore passate a valutare tutte le possibilità, hanno proposto loro di diminuire di 200€ l’iscrizione al biennio! Accanto al rapporto con l’istituzione c’è quello con gli studenti, che si presentano ogni volta con richieste diverse. In particolare con gli studenti del mio corso vivevamo qualche difficoltà dovute al cambio del professore. Infatti, sia per il suo carattere, sia per farci migliorare, ogni volta che ci confrontavamo con lui ne uscivamo distrutti e scoraggiati. Cercare di ascoltarlo fino in fondo è stato un esercizio continuo, e, anche se sembrava impossibile costruire un rapporto con lui, alla fine il nostro impegno è stato fecondo. Ad ottobre alcuni studenti, sapendo che dovevo sistemare tante cose in ufficio in vista dell’ esame, sono venuti per dare una mano. Sembravano i preparativi di una festa: chi mi aiutava con i pezzi pesanti, chi rivestiva le bacheche, chi preparava le etichette, chi imbiancava il muro… Quando è arrivato il professore era tutto pronto: non solo i lavori ma anche tanti piccoli particolari che non erano indispensabili ma che hanno impreziosito il tutto! Prima di iniziare l’esame, ci ha ringraziato per l’anno passato insieme e ci ha anche confidato che, arrivando, si era sentito a casa. Per me è stata la risposta all’impegno di vivere la spiritualità dell’unità di Chiara Lubich, durante tutto l’anno!» (altro…)
Gen 6, 2013 | Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Ciao, sono Jolanta, una gen ortodossa della Lituania. Partecipo al Movimento dei Focolari da poco tempo, ma ho sempre creduto in Dio e fin da piccola ho sempre vissuto con la comunità della mia Chiesa. Tutto ciò almeno fino al periodo “tempestoso” della mia adolescenza, quando, anche per il fatto che non c’erano altri giovani nel gruppo, mi sono scoraggiata, ho smesso di essere attiva, allontanandomi. In Lituania la maggioranza della popolazione è cattolica, mentre io sono ortodossa e russa. Un amico, sapendo che volevo donarmi agli altri per Dio, mi invitò a conoscere dei “suoi amici cattolici che mi sarebbero dovuti piacere”. Con loro mi sono immediatamente sentita in famiglia e questa sensazione è cresciuta quando ho partecipato alla Mariapoli, un convegno di più giorni con persone di varie età, dove ho trovato un’atmosfera speciale di unità e amore reciproco. Comunicando questa mia gioia qualcuno mi ha detto: “Questa realtà dovresti viverla anche nella tua chiesa”. Ho sorriso, però mi sembrava impossibile. Con altre ragazze che condividono la spiritualità dell’unità, le gen, abbiamo organizzato il “Caffè dei giovani”, un luogo dove si organizzano serate a tema, progetti e attività di svago alternative, dove si promuovono l’occupazione, la creatività e la socialità dei giovani. In una di queste serate abbiamo invitato i giovani della Comunità Ortodossa e così ho ricominciato a riprendere il rapporto con loro e tutto è andato così bene che un loro gruppo ha partecipato anche a Run4Unity. Dopo tutto questo ho ricevuto una lettera dal responsabile della Comunità Ortodossa che mi invitava a partecipare alle loro attività e a condividere con loro l’esperienza fatta con i giovani del Movimento dei Focolari, perché questo tipo di esperienza gli mancava. Questa lettera mi ha davvero commossa, e subito ho aderito.
Ho cominciato a partecipare agli incontri dei giovani e mi è stato chiesto di dare una mano al campeggio estivo dei bambini. Per poter accettare ho smesso di cercare lavoro, anzi ho dovuto persino rifiutare diverse offerte che mi sono arrivate. Sono partita con alcuni timori, perché non avevo esperienza di organizzazione, ma mi era chiaro l’obiettivo: costruire ponti di unità. Adesso posso solo ringraziare Dio perché con gli altri organizzatori alla fine eravamo proprio una famiglia. In questo momento ho addirittura tre “famiglie”: la mia naturale, la mia Chiesa e il Movimento dei Focolari. Sono figlia unica e mi sono sentita sempre un po’ sola, mentre ora ho tantissimi veri fratelli e sorelle. Dopo il campeggio sono entrata ancora di più nella vita della Comunità Ortodossa, ora partecipo a tante attività, che io stessa aiuto a organizzare. Vi rivelo un segreto: abbiamo in programma di organizzare una festa di Natale, che dovrebbe tenersi a metà gennaio (perché noi ortodossi festeggiamo il Natale il 7 gennaio). Questa sarà una bella opportunità per i giovani ortodossi e per quelli del Movimento dei Focolari per unire le forze e realizzare una bella festa insieme. Aver conosciuto questa spiritualità mi ha ridato la fiducia nella Volontà di Dio e quando hai questa fiducia, i miracoli avvengono davvero ogni giorno. Chiara Lubich diceva: “La vita è fatta di attimi presenti, e solo questi hanno valore per chi vuole realizzare qualcosa”». (altro…)