Mia suocera era rimasta insoddisfatta del lavoro fatto dallโoperaio mandatole dal figlio. Quando le facemmo notare che non era mai contenta di niente, reagรฌ vivacemente. Piรน tardi, a cena, manteneva ancora il broncio, e quando feci per minimizzare lโaccaduto, partรฌ in quarta rimproverandomi cose di cui non mi sentivo assolutamente colpevole.
Fino ad alzarsi da tavola e andare a rifugiarsi in camera. Ah, se ognuno fosse rimasto a casa sua!… Ma dentro di me la voce della caritร che copre come un manto difetti e debolezze mi spinse ad andare da lei. La trovai in lacrime. Alla mia richiesta di perdono, ai rimproveri contro me associรฒ anche il figlio. Non mi restรฒ che andarmene: mi sembrava di aver fatto abbastanzaโฆ ma la voce di prima mi suggerรฌ di riprovare. Sparecchiata la tavola, tornai da lei per convincerla che ero veramente dispiaciuta, lโabbracciai come avrei fatto con mia madre. E la lasciai solo dopo che la tensione si allentรฒ e la vidi assopirsi. Ne ringraziai Dio e lโindomani il mio saluto sorridente tolse a mia suocera lโultimo imbarazzo.
Maria Luisa โ Italia
In ospedale
Mi ero ricoverata per un intervento al naso nellโospedale di Ribeirรฃo Preto. Non era la prima volta, perchรฉ ho una malattia rara e ho bisogno di cure frequenti: per questo non mi piace lโospedale e avevo tanta paura, perรฒ mi sono messa a fare tutto per amore di Gesรน.
Per esempio, ho bevuto il latte con la panna, che non mi piace per niente; nel giorno dellโintervento ho indossato senza fare storie i vestiti dellโospedale; sono rimasta senza pranzo per prendere lโanestetico; ho aspettato con amore il ritardo di quattro ore per operarmi e ho cercato di amare gli altri bambini ricoverati con me. Dopo lโintervento, ho aspettato altre ore il medico che doveva chiamarmi per il controllo.
Avevo giร fame, ero stanca e mi ha preso il nervoso, cosรฌ ho rovesciato una sedia e ho brontolato. Perรฒ subito mi sono ricordata di ciรฒ che avevo promesso a Gesรน e mi sono pentita. Poco dopo sโรจ aperta la porta: era il medico e mi ha chiamata.
Paulinha, 7 anni โ Brasile
Reciprocitร
Una mattina sento suonare il campanello di casa: la persona si annuncia come B., lโinquilina che abita sotto di me, affetta da Alzheimer. Mi chiede il favore di farla entrare perchรฉ รจ rimasta chiusa fuori casa senza chiavi, in assenza del marito. Le apro e la invito a fermarsi un poโ da me intanto che lui arriva.
ยฉ svklimkin-Pixabay
Siccome la vedo triste e confusa (a volte si rende conto della sua situazione), per non farle pesare la cosa le faccio osservare che quellโimprevisto puรฒ capitare a tutti, per disattenzione. Scambiamo quattro chiacchiere, finchรฉ lei si ricorda di essere rimasta senza chiavi e di nuovo si fa prendere dallโansia.
Siccome non me la sento di lasciare quel prossimo in quello stato, pur trovandomi su una sedia a rotelle, per tranquillizzarla l’accompagno in ascensore al piano di sotto.
Prima perรฒ B. si รจ fatta prossimo anche lei per me: ha avuto infatti lโattenzione di sistemare il tappetino davanti alla mia porta dโingresso in modo che questa non possa chiudersi. Cosรฌ le faccio compagnia fino allโarrivo del marito.
M. โ Italia
(tratto da Il Vangelo del Giorno, Cittร Nuova, anno Xโ n.1ยฐ luglio-agosto 2025) Foto: ยฉ Pixabay
Da piรน di tredici anni, siamo coinvolti in un dialogo concreto con un gruppo di famiglie musulmane turche che vivono nella nostra cittร , Lubiana (Slovenia). Unโ esperienza iniziata in modo del tutto casuale. Lavoravo come dentista e una delle prime famiglie turche arrivate in Slovenia era tra i miei pazienti. Da quel primo incontro รจ nato un legame profondo, che nel tempo ha coinvolto altre famiglie della stessa comunitร . Dopo il fallito colpo di stato in Turchia nel 2016, infatti, molte persone sono state accusate di appartenere a un movimento ostile e sono state costrette a fuggire, trovando rifugio nel nostro Paese. Da quel momento, il numero di famiglie con cui abbiamo iniziato a interagire รจ cresciuto rapidamente, arrivando a circa 50 persone in pochi mesi. Ben presto abbiamo compreso che non si trattava di un semplice scambio culturale, ma questo legame si รจ trasformato in un rapporto di vero aiuto reciproco: abbiamo dato una mano per apprendere la lingua, per sbrigare pratiche burocratiche, iscrizioni scolastiche fino al sostegno in quelle che sono le necessitร della vita quotidiana. Unโamicizia, insomma, che man mano ha dato vita ad un dialogo profondo, anche sui valori e sulla spiritualitร .
Col tempo, abbiamo avuto lโopportunitร di presentare loro il Movimento dei Focolari e l’ideale del mondo unito. Questo ha dato vita a una condivisione di molti punti in comune tra il carisma focolarino e la loro spiritualitร .
Uno degli aspetti piรน significativi di questo percorso รจ stato prendere parte alle festivitร religiose gli uni degli altri. Abbiamo partecipato alle cene di iftar durante il Ramadan, mentre le famiglie musulmane hanno mostrato interesse per le festivitร cristiane. Per quattro anni consecutivi, abbiamo celebrato insieme il Natale. Le famiglie musulmane erano inizialmente sorprese dalla profonditร spirituale di questa festa, avendone una visione principalmente consumistica, influenzata dai media occidentali.
Video in lingua originale – Attivare i sottotitoli e scegliere la lingua desiderata
Da questo desiderio di approfondire ulteriormente il dialogo, รจ nato il progetto Pop the Bubbles in collaborazione con l’Associazione per il Dialogo Interculturale e Social Academy, dove lavoro. Lโobiettivo era superare pregiudizi e barriere tra le comunitร , favorendo lโincontro tra famiglie turche e slovene. Il progetto ha coinvolto un gruppo di famiglie per un anno intero, durante il quale abbiamo lavorato insieme per individuare valori comuni tra le due culture. Alla fine del percorso, sono emersi sei valori fondamentali: famiglia, cittadinanza attiva, dialogo interculturale, democrazia, libertร e inclusione. Per concludere il progetto, abbiamo organizzato due campi di convivenza, uno di tre giorni e uno di cinque, a cui hanno partecipato 73 persone. Oltre agli incontri di scambio culturale, il progetto ha portato anche a iniziative concrete di solidarietร , come lโaiuto ai rifugiati ucraini. Questo ha dimostrato che lavorare insieme per un obiettivo comune puรฒ rafforzare i legami tra comunitร diverse.ย Inoltre, negli ultimi anni, ho iniziato a lavorare in una ONG (Social Academy) che si occupa di giovani e le famiglie turche mi hanno chiesto di prendermi cura anche dei loro figli adolescenti, trasmettendo loro quei valori comuni che abbiamo scoperto insieme. Questo passaggio รจ stato molto significativo, perchรฉ ha dimostrato la fiducia che si era creata tra le nostre comunitร .ย
Nello stesso periodo รจ nato un progetto innovativo: la creazione di un’applicazione per favorire il dialogo tra persone con opinioni opposte – hardtopics.eu. Lโapp funziona mettendo in contatto due persone che hanno risposto in modo divergente a un questionario su temi polarizzanti. Il sistema le abbina e le invita a un confronto in un ambiente preparato, con lโobiettivo di superare la polarizzazione sociale e promuovere una cultura del dialogo. Questa app verrร presto utilizzata nelle scuole superiori e nelle universitร di Lubiana. Lโentusiasmo mostrato dai giovani durante la fase di test ha confermato il valore di questa iniziativa.
Penso che sia fondamentale creare reti di dialogo interreligioso a livello europeo. Il percorso che abbiamo intrapreso dimostra che con pazienza e dedizione si possono costruire relazioni autentiche basate sulla fiducia, sul rispetto e sulla condivisione dei valori comuni.
Guardando la trasmissione in diretta della veglia a Tor Vergata, alla periferia di Roma, e vedendo quelle immagini dโuna immensa moltitudine, puรฒ sorgere una domanda: che cosa sono venuti a cercare qui questo milione di giovani? Stare vicino a Papa Leone XIV? Non mi sembra sufficiente come motivazione. Conoscere Roma? Puรฒ darsi, ma sicuramente non avrebbero scelto queste condizioni di alloggio, cibo e trasporto. Ma nel silenzio profondo e prolungato durante lโora di adorazione si trova la risposta. Questi ragazzi e ragazze venuti da tutto il mondo, sono stati attratti da Gesรน, anche a loro insaputa, puรฒ darsi, per questo incontro personale e comunitario, dove Lui senza dubbio ha parlato al cuore di ognuno che torna a casa cambiato, con una fede piรน salda, con una esperienza di divino che non dimenticherร .
Immagine TV
La settimana del Giubileo dedicata ai giovani รจ incominciata il 28 luglio e si รจ conclusa la domenica 3 agosto 2025. Sono state organizzate moltissime attivitร per accogliere chi arrivava a Roma per vivere questi giorni: visite ai luoghi storici, alle Basiliche, eventi culturali, concerti, catechesi.
Anche il Movimento dei Focolari ha proposto 4 percorsi speciali a Roma seguendo il Pellegrinaggio delle Sette Chiese, ideato da San Filippo Neri: un itinerario storico che ha accompagnato i pellegrini fin dal XVI secolo. Un cammino di fede e comunione fraterna, fatto di preghiera, canti e riflessioni sulla vita cristiana, con attivitร di gruppo, catechesi e testimonianze, aiutati da un libretto di meditazioni per un approfondimento spirituale alla luce del carisma dellโunitร . Il folto gruppo che ha aderito alla proposta era composto da giovani di lingua inglese, ungherese, olandese, italiana, tedesca, rumena, coreana, spagnola, araba.
Tutto il โviaggioโ si รจ basato su 4 idee chiave: pellegrinaggio (un cammino), porta santa (un’apertura), speranza (guardare avanti), riconciliazione (fare pace)
โSperanzaโ รจ la parola che รจ riecheggiata nella testimonianza di Samaher, giovane siriana di 28 anni: โGli anni della mia infanzia sono stati dolorosi, bui e solitari. La casa non era un luogo sicuro per una bambina a causa dei conflitti, e neanche la societร , a causa del bullismo. Affrontavo tutto da sola, senza poterlo condividere con nessuno, arrivando a tentativi segreti di suicidio a causa della forte depressione e della paura. Il Vangelo mi ha cambiata, dopo che la vita dentro di me si era spenta e tutto era diventato buio… mi ha restituito la luceโ.
Le catechesi si sono svolte presso il Focolare meeting point tenute da Tommaso Bertolasi (filosofo), Anna Maria Rossi (linguista) e Luigino Bruni (economista). โUno sguardo che parte dallโamore e suscita amore, non รจ forse il volto piรน concreto della speranza?โ รจ la domanda provocatoria rivolta da Anna Maria Rossi ai giovani pellegrini.
Josรฉ, giovane diciottenne del Panama, lo ha confermato nella testimonianza che ha condiviso a proposito del periodo della sua malattia: โLa mia esperienza dimostra che, quando metti in pratica l’arte dโamare che consiste nel vedere Gesรน in tutti, amare tutti, amare i nemici, amare come te stesso, amarsi reciprocamenteโฆ, non solo cambia la tua vita, ma cambia anche quella degli altri. Proprio quest’arte di amare, che molte persone hanno condiviso con me, ha creato un equilibrio cosรฌ forte che mi ha aiutato a non crollare nei momenti difficili, sostenendomi e rafforzarmi attraverso ogni ostacolo che ho incontratoโ.
Anche Laรญs del Brasile non ha nascosto le sfide incontrate per via della separazione dei suoi genitori: โCi sono stati momenti in cui non capivo perchรฉ vivessero separati e desideravo che fossero di nuovo insieme. Tuttavia, quando ho avuto una maggiore consapevolezza di ciรฒ che era accaduto tra loro, ho potuto fare domande sincere, e nessuno dei due ha nascosto la veritร . Questo mi ha aiutato ad accettare la realtร della nostra famiglia. Oggi hanno un rapporto di amicizia e questo, per me, รจ un esempio di maturitร , perdono e amore vero, che va oltre le difficoltร e gli errori. Ricominciare รจ possibile quando ci mettiamo davvero in giocoโ.
Papa Leone, in vari momenti ha fatto interventi e saluti fuori programma, come quando, alla messa di benvenuto, ha voluto farsi presente alla conclusione percorrendo, a bordo della โpapamobileโ Piazza San Pietro e via della Conciliazione, gremita di giovani, per salutarli. Parlando a braccio ha detto: “Speriamo che tutti voi siate sempre segni di speranza. (โฆ) Camminiamo insieme con la nostra fede in Gesรน Cristo e il nostro grido deve essere anche per la pace del mondoโ.
ยฉ Bautista Peralta
Poi, sabato 2 agosto, mentre la natura regalava un magnifico tramonto, rispondendo alle domande dei giovani a Tor Vergata ha ribadito il suo appello: โCari giovani, vogliatevi bene tra di voi! Volersi bene in Cristo. Saper vedere Gesรน negli altri. Lโamicizia puรฒ veramente cambiare il mondo. Lโamicizia รจ una strada verso la paceโ. E poi ha aggiunto: โPer essere liberi, occorre partire dal fondamento stabile, dalla roccia che sostiene i nostri passi. Questa roccia รจ un amore che ci precede, ci sorprende e ci supera infinitamente: รจ lโamore di Dio. (โฆ) Troviamo la felicitร quando impariamo a donare noi stessi, a donare la vita per gli altriโ. E ha indicato la strada per seguire Gesรน: โVolete incontrare veramente il Signore Risorto? Ascoltate la sua parola, che รจ Vangelo di salvezza! Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo piรน umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo!โ.
Nella Messa della domenica Papa Leone XIV ha detto ai giovani che siamo fatti โper un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore. E cosรฌ aspiriamo continuamente a un โdi piรนโ che nessuna realtร creata ci puรฒ dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la puรฒ estinguereโ. Eh ha concluso lโomelia con un accorato invito: โCarissimi giovani, la nostra speranza รจ Gesรน. (โฆ) Aspirate a cose grandi, alla santitร , ovunque siate. Non accontentatevi di menoโ.
Salutandoli alla fine ha definito questi giorni โuna cascata di grazia per la Chiesa e per il mondo interoโ. Ribadendo ancora il suo grido per la pace: โSiamo con i giovani (โฆ) di ogni terra insanguinata dalle guerre. (โฆ) Voi siete il segno che un mondo diverso รจ possibile: un mondo di fraternitร e amicizia, dove i conflitti si affrontano non con le armi ma con il dialogoโ.
Un compagno al tuo fianco
Si conclude l’esperienza unica ed irripetibile del Giubileo dei Giovani 2025. In questo incredibile viaggio abbiamo: camminato, cantato camminato, ballato, gioito, camminato, pregato, riso e camminato… trascinati da una meta comune e tanti compagni di viaggio. Sรฌ, perchรฉ aldilร del programma stupendo che ci ha arricchito culturalmente e spiritualmente, rimarrร per sempre impressa nei nostri occhi l’immagine di migliaia di ragazzi come noi che camminavano. Forse se avessimo chiesto ad alcuni di loro quale era la loro meta avrebbero risposto qualcosa come: โStiamo andando alla chiesa di Santa Maria Maggioreโ oppure โAndiamo finalmente a riposareโ, ma sono altrettanto convinto che, se avessimo anche chiesto come lo stavano facendo, avrebbero raccontato con occhi pieni di energia delle canzoni che hanno cantato, dei ragazzi con i quali hanno fatto amicizia e della pienezza di spirito che questo camminare ha donato loro. In fondo per noi il Giubileo รจ stato questo, un cammino come nessun’altro, in una cittร come nessun’altra, dove si uniscono sogni,
speranze, gioie e dolori di un mare di persone, dove se cammini solo hai comunque un compagno al tuo fianco, dove il mondo รจ contemporaneamente minuscolo ed immenso, dove tutto grida Unitร . Torniamo a casa con un ricordo che non sbiadirร facilmente, il ricordo di un Mondo Unito che si prende per mano e cammina, a testa alta e cuore colmo di uno spirito piรน grande.
Mattia, Calabria (Italia)
Carlos Mana (con la collaborazione di Paola Pepe) Foto ยฉ Joaquรญn Masera – CSC Audiovisivi
Gratitudine e riconoscenza a Dio. Queste parole possono racchiudere la moltitudine di messaggi giunti da tutto il mondo per Paolo Rovea. Il 3 luglio 2025 in un incidente in montagna, Paolo ha concluso la sua vita terrena. Sposato con Barbara, hanno cinque figli: Stefano, Federico, Francesco, Miriam e Marco.
Era il 1975 quando ha conosciuto lโIdeale dellโunitร del Movimento dei Focolari. โHa cambiato radicalmente la mia vitaโ diceva. In quellโanno partecipa al Genfest a Roma, tornando col desiderio di vivere al cento per cento coi gen, i giovani dei focolari; e per 14 anni si impegna senza risparmiare tempo e forze, facendo del Vangelo il suo stile di vita.
Con Barbara, anche lei una gen, iniziano a progettare di mettere su famiglia. Coppie di fidanzati o di giovani famiglie iniziano a vederli sempre piรน come punti di riferimento. Scrive una di loro: โCon grandissimo dolore per questa perdita, siamo profondamente grati per lโamore, la stima, la fiducia ricevuti da Paolo. Grati per i tanti anni di straordinarie โpazzieโ di tutti insieme. Con Barbara egli ha segnato la storia di Famiglie Nuove – diramazione dei Focolari per il supporto alle famiglie -, la storia di tante coppie, tra cui la nostraโ.
Paolo si afferma sempre piรน anche nella sua professione, con competenza e sensibilitร . Si era laureato in medicina allโUniversitร di Torino (Italia), con specializzazione in oncologia e radioterapia oncologica. Nella stessa universitร era docente in un master pluriennale. Aveva lavorato come medico ospedaliero divenendo poi responsabile del reparto di Oncologia e Radioterapia Oncologica a Torino, fino alla pensione arrivata nel 2021. Aveva anche conseguito un Master e frequentato corsi di perfezionamento in Bioetica.
Nel 1989 sente che Dio lo chiama sulla strada del focolare e si confida con Danilo Zanzucchi, uno dei primi focolarini sposati: โSono in un momento molto importante per la mia vita: il lavoro come medico dovrebbe diventare definitivo; 5 mesi fa mi sono sposato. (โฆ ) Ringrazio Dio di tutti i doni che mi ha dato: prima di tutto per lโIdeale delโunitร (โฆ), per la mia famiglia (โฆ) la vita gen (โฆ); per Barbara, mia moglie, con la quale sto vivendo dei mesi bellissimi (โฆ) Ti assicuro che parto con un rinnovato desiderio di santitร su questa strada cosรฌ unica che รจ il focolareโ.
Una vita che ha le sue radici in una crescita costante del suo rapporto con Dio.
Molti ricordano come Paolo raramente dicesse di no a una richiesta o esigenza; era accanto a chiunque avesse bisogno con amore concreto. I suoi talenti e la sua professionalitร erano al servizio di chi gli era accanto: se cโera da cantare o suonare, cantava e suonava, se cโera da scrivere un testo, scriveva, se cโera da dare un consulto medico era pronto, se cโera da dare un consiglio, lo dava con distacco, incoraggiando i timorosi e spronando gli incerti. La sua capacitร di farsi vicino alla vita di ognuno che gli passava accanto, fa sรฌ che nel tempo sia percepito da tanti ome un vero fratello, uno di famiglia, un amico fedele.
“Ringrazio Dio di tutti i doni che mi ha dato: prima di tutto per lโIdeale dellโunitร (โฆ), per la mia famiglia (โฆ) la vita gen (โฆ); per Barbara, mia moglie, con la quale sto vivendo dei mesi bellissimi (โฆ) Ti assicuro che parto con un rinnovato desiderio di santitร su questa strada cosรฌ unica che รจ il focolare”.
Lโimpegno di Paolo e Barbara nei Focolari va crescendo soprattutto allโinterno di Famiglie Nuove (FN). Uno dei campi che tanto li appassiona รจ lโeducazione allโaffettivitร e alla sessualitร . ร grazie a loro che nel 2011, in sinergia con le diverse agenzie formative del Movimento dei Focolari nasce un itinerario in tal senso, Up2Me, alla cui base vi รจ la visione antropologica tipica dei Focolari.
Maria e Gianni Salerno, responsabili di Famiglie Nuove raccontano: โPur conoscendoci con Paolo e Barbara giร da quando eravamo giovani, abbiamo lavorato a stretto contatto, quotidianamente, negli ultimi 10 anni, alla Segreteria Internazionale di Famiglie Nuove. La passione, la generositร , la creativitร , l’impegno instancabile con cui Paolo portava avanti ogni cosa, sempre attento ai rapporti con ognuno, restano per noi una testimonianza grandissima e sono stati sempre uno sprone ad andare avanti insieme, per cercare sempre piรน e sempre meglio di essere al servizio delle famiglie nel mondo. Spesso, nel confrontarci con lui su come affrontare le sfide della famiglia oggi, per poter essere sempre piรน prossimi a tutti, suggeriva idee innovative, utili per stare al passo con i tempi e con le necessitร delle persone. Ha viaggiato con Barbara tanto e ha lasciato ovunque nel mondo una scia di luceโ.
โTante delle nuove iniziative di Famiglie Nuove – continuano i Salerno – sono state suggerite e coordinate da lui, insieme a Barbara. Il programma Up2me, Formato Famiglia, un programma di confronto e crescita con altre famiglie nella cittadella internazionale dei Focolari di Loppiano e non ultima la Loppiano Family Experience, una scuola di tre settimane per animatori di Famiglie Nuove che provengono da tutto il mondo, sempre a Loppiano. Pur nel dolorosissimo distacco, sappiamo che possiamo contare sul suo insostituibile sostegno, che ora, dal Cielo, sarร ancora piรน forteโฆโ
Salivo le scale di casa quando mi รจ venuta in mente lโinquilina di fronte a me con grossi problemi di salute. Non riuscivo mai a trovare un poโ di tempo per lei e anche stavolta ero tentata di rinviare, ma il pensiero di farlo a Gesรน mi ha dato la spinta. Lasciata la signora contentissima di aver fatto quattro chiacchiere con me, sono stata trattenuta da alcuni inquilini che, vedendomi, volevano sentire anche il mio parere su una vecchia questione del condominio rimasta irrisolta. Avrei voluto tagliar corto, dovevo ancora preparare il pranzo, ma mi sono fermata ad ascoltare le ragioni dellโuno e dellโaltro; al tempo stesso, cercavo una soluzione che riportasse lโarmonia nello stabile, ma nessuna mi sembrava praticabile. Forse quello che potevo fare era solamente amare, ascoltandoli. Alla fine hanno trovato loro stessi quella che andava bene per tutti. Dopo i saluti, come a ringraziarmi, uno di loro รจ tornato indietro e mi ha regalato un medaglione. Ma piรน importante per me era aver trovato con quelle persone un rapporto che prima non cโera.
(Fulvia โ Italia)
Dieci anni dopo
Quella sera trovai mia moglie affaccendata a lavare i piatti. Come dirle che la valvola mitralica che mi teneva in vita non funzionava, che bisognava operare di nuovo a distanza di dieci anni? La prima volta cโera stato lo strazio per la separazione, per i bambini che giร vedevo orfaniโฆ Poi lโaccettazione e finalmente la serenitร , disposto a โpartireโ in qualsiasi momento. Infine lโoperazione, dolorosa, perรฒ con un buon recupero. Ma il dono piรน grande era stato sentire Dio sempre vicino a noi, proprio attraverso la conseguente limitazione fisica. Intanto, contrariamente ai pronostici dei medici, si era prolungato il miracolo di una mezza salute stabile. Ora perรฒ, dโimprovviso, le palpitazioni e il senso di spossatezza mi avevano fatto tornare alla realtร . Tuttavia non persi la calma, diedi un bacio ad Adita e accennai a certe analisi che il medico mi aveva prescritto. Era sufficiente perchรฉ lei comprendesse. Mi guardรฒ con un sorriso. Anchโio le sorrisi. Era il nostro โsรฌโ a ciรฒ che Dio ci chiedeva. Non dovevamo far altro che abbandonarci ancora a lui.
(Annibale โ Argentina)
Non รจ piรน solo
Fin da adolescente avevo unโattenzione speciale per i poveri, gli ammalati, i soli. Tanti ne ho conosciuti, fra i quali una signora con due figli, emarginati da tutti, perchรฉ con problemi psichici. Venuta a mancare lei, essi rimasero ancora piรน soli, ma continuarono a considerarmi come una persona di famiglia: infatti di tanto in tanto andavo a trovarli, con aiuti vari. Piรน tardi anche uno di loro andรฒ a raggiungere la mamma in Cielo. Rimase F., il fratello, considerato dai vicini di casa una persona inavvicinabile perchรฉ violento. Non usciva mai da casa, nรฉ potevo farmi accompagnare nelle mie visite perchรฉ non accettava nessuno. Vera immagine di Gesรน Crocifisso, decisi di andare a trovarlo. Prima perรฒ telefonai ad unโamica di venirmi a cercare se non lโavessi richiamata dopo 30 minuti. Grande fu la gioia di F. nel vedermi in casa sua, senza nessun timore: per lui era il regalo piรน grande mai ricevuto avere qualcuno con cui parlare. Da allora, quasi tutte le sere, mi manda un messaggio. Io rispondo cercando di infondergli speranza. Adesso F. non รจ piรน solo.
(G. โ Italia)
A cura di Maria Grazia Berretta
(tratto da Il Vangelo del Giorno, Cittร Nuova, anno Xโ n.1ยฐ luglio-agosto 2025)
Il complesso internazionale artistico femminile Gen Verde torna con un nuovo album di canzoni inedite, brani musicali nuovi, pezzi riarrangiati e anche alcuni dei brani che sono stati lanciati negli ultimi anni.
โTutto parla di te โ Preghiera in musicaโ รจ il titolo del nuovo album della band nata dal Carisma dellโunitร del Movimento dei Focolari.
โTutto ci parla di Dio: la natura che ci circonda, lโaria che respiriamo, le persone che ci passano accanto, le gioie e le difficoltร , i momenti di profonda felicitร , ma anche quelli di buio e di dolore dei quali Gesรน si รจ preso carico sulla croce. Questo album รจ frutto di unโesperienza centrale per il Gen Verde. Ogni sua nota, ogni parola e ogni silenzio vuole esprimere il loro rapporto con Dio, il cuore di tutto quello che il Gen Verde รจ e faโ, queste le parole che descrivono lโalbum e che sintetizzano il motivo e lโanima dellโopera.
Nancy Uelmen (Stati Uniti), cantante, pianista e compositrice del Gen Verde afferma: โCome dice Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolari: โLa preghiera: รจ il respiro dellโanima, lโossigeno di tutta la nostra vita spirituale, lโespressione del nostro amore a Dio, il carburante di ogni nostra attivitร โ (Chiara Lubich, Cercando le cose di lassรน). Cosรฌ vogliamo invitare tutti a fare un viaggio interiore insieme, guidato da ogni brano dellโalbum, sperando che possa essere uno strumento di preghiera in musica, cosรฌ come lo รจ per noiโ.
Comโรจ nata lโidea di questo album?
โPer noi piรน che un album รจ unโesperienza molto speciale โ ribadisce Nancy -, perchรฉ siamo andate al cuore del Gen Verde, per quello che รจ e che fa. ร ciรฒ che ispira la nostra musica: il nostro rapporto con Dio. Abbiamo voluto quindi creare un album sulla preghiera e la musica, attraverso canzoni e alcuni brani strumentali, per esprimere il nostro cuore e tutto quello che siamo e facciamo. Lโidea รจ di percorrere un viaggio interiore: ogni brano parla di un aspetto del rapporto che si puรฒ vivere con Dio e lโuno con lโaltro. Come afferma il titolo, possiamo trovare Dio ovunque – nella natura, nel prossimo, nel nostro cuore โ, quindi questo album รจ come un viaggio che puรฒ aiutarci a scoprire questa presenza. ร il frutto di unโesperienza centrale per noiโ.
Il Gen Verde ha sede a Loppiano, la cittadella dei Focolari vicino Firenze (Italia) ed รจ composto da venti focolarine di 14 Paesi diversi. Un mix di internazionalitร , una palestra continua nellโamare la cultura, le tradizioni e i diversi tipi di musica che caratterizzano i membri del team. Da oltre 50 anni la band viaggia in giro per il mondo per testimoniare che pace, fraternitร , dialogo e unitร sono possibili. Ora, con questo nuovo progetto, il viaggio รจ allโinterno di ognuno di noi per ritrovare sรฉ stessi, Dio e gli altri.
L’album รจ disponibile dal 6 giugno su tutte le piattaforme digitali (Spotify, YouTube, Apple Music, Amazon music, Deezer, Tidal). Lโalbum fisico, che contiene un libretto con le parole delle canzoni e anche delle meditazioni per aiutare alla preghiera, รจ disponibile sul sito Made in Loppiano.