
Rocco Femia, direttore della rivista Radici
Una cinquantina di artisti si sono esibiti gratuitamente, confermando la forte sensibilità con chi ha sofferto gravi perdite: l’orchestra da camera OCCITANIA con musiche di Bach; il Gruppo Incanto di canti popolari italiani e che porta per il mondo un musical intitolato “ITALIANI, quando gli immigranti eravamo noi”; Il Trio DALTIN; Vicente e Rafael PRADAL della Spagna; il chitarrista virtuoso di flamenco Kiko Ruiz; il Trio di musica Jazz NACCARATO; la delicatezza e il virtuosismo del mandolinista Julien Martineau; le canzoni-poesie del grande Faber, suonate dalla Fabrizio DE ANDRÈ Band; Le indimenticabili musiche dei più famosi film italiani e il gran finale con standing ovation della soprano Cécile LIMAL che ha intonato “La vita è bella”… di Roberto Benigni. Tutto alternato dalle vivaci presentazioni del trio composto da Rocco Femia direttore della rivista RADICI, e dai giornalisti televisivi Marina Lorenzo e Patrick Noviello. Il direttore di RADICI, poi nel ringraziare, non dimentica proprio nessuno, consapevole dell’apporto di ciascuno per la riuscita dell’evento: dall’équipe dei tecnici al direttore artistico, alla regia dei suoni, delle luci. E ancora, il vice-sindaco Francis Grass, il Console d’Italia a Tolosa, Fabrizio Mazza, gli sponsor, i benefattori, i media… tutti insieme hanno “vinto la battaglia”. Ed è ciò che sperimento mentre condivido con gli artisti e i tecnici una cena in piedi post concerto. Si sente un filo profondo che li lega, fatto di fiducia reciproca, di stima, di talenti condivisi, di solidarietà, di voglia di rendere il mondo più bello. E avverto con gioia e stupore che questo filo si è intrecciato anche con me, con AMU. Perciò non sarò sorpreso se scoprirò che ho vissuto appena l’inizio di un lungo e benefico rapporto di collaborazione. Presentando, infatti, “Azione per un mondo unito” durante il concerto, Rocco Femia ha evidenziato lo slogan del progetto RImPresa, come espressione di ciò che per i presenti sembrava già convinzione: «vibra la speranza, non trema il futuro». Gustavo Clariá




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