Movimento dei Focolari

Castel Gandolfo: congresso internazionale aderenti dei Focolari

«L’unità», punto fondante della spiritualità del Movimento dei Focolari, verrà approfondita durante questi giorni, con esperienze di varie città, in cui la spiritualità vissuta porta ad un’incidenza sul proprio territorio. È il caso della comunità di Szeged, in Ungheria, o di Loppiano, nel Valdarno toscano; e ancora dalla Gran Bretagna sull’ecumenismo, e dal Brasile nel campo sociale, fra le altre. Tra i temi trattati, anche l’aspetto della comunicazione come strumento per arrivare all’unità; dei dialoghi, in particolare in campo ecumenico ed interreligioso; e l’impegno del Movimento dei Focolari per la pace. Sono annunciate presenze in maggioranza dall’Italia, ma anche da Francia, Ungheria, Grecia e Inghilterra. Un prossimo congresso – sugli stessi temi – si svolgerà dal 3 al 5 marzo. Per informazioni e prenotazioni: info@focolare.org   www.centromariapoli.org (altro…)

Castel Gandolfo: convegno Vescovi

Una sessantina di Vescovi da varie parti del mondo si ritroveranno a Castel Gandolfo per approfondire la comunione tra loro, condividere esperienze e riflettere sul tema dell’«unità», elemento centrale del carisma dei Focolari. Il programma prosegue, per chi lo desidera, fino al 28 pomeriggio con una visita alla cittadella internazionale di Loppiano. Leggi anche: Vescovi: Chiesa che genera unità  (altro…)

Nigeria: educazione alla pace

Nigeria: educazione alla pace

20151215-01Quella educativa è una delle sfide più importanti anche della società nigeriana, dove alle volte si verificano tra ragazzi comportamenti aggressivi e le tradizioni religiose infondono paura e un senso di impotenza di fronte al male. “Un giorno – ci racconta Christiane – una madre non ha più portato la figlia a scuola perché avevamo chiesto di far tagliare i capelli ai bambini che cominciavano la prima classe di materna. Una persona dotata, secondo le credenze, di conoscenza degli spiriti, le aveva detto che, se avesse tagliato i capelli alla figlia, questa sarebbe morta. Perciò la bambina non è più venuta”. Tedesca di origine, Christiane ha collaborato per tanti anni nel settore giovanile dei Focolari. Oggi si dedica ancora ai bambini anche attraverso il progetto di sostegno a distanza dell’associazione Famiglie Nuove, ad Igbariam, un villaggio a 40 Km dalla città di Onithsa, nel sud-est della Nigeria, dove sorge la “scuola Fraternità”. Il progetto è cominciato nel 1995 quando un gruppo dei Focolari, fin dagli anni ‘80, ha avviato un processo di promozione umana che attraverso rapporti profondi con la gente del posto e nel rispetto delle tradizioni locali, ha offerto anche concrete opportunità di sviluppo. “Attraverso l’amore concreto per alcuni bambini è nato un doposcuola, e da lì, piano piano, un asilo e poi una scuola elementare. Iniziando dalla materna si cerca di dare ai bambini una formazione globale, preparandoli ad affrontare le tante sfide di questa grande nazione”. La scuola sorta nel 2006, oggi accoglie 223 studenti, 75 all’asilo e 148 nella primaria. Col tempo si è sviluppata la partecipazione dei genitori al progetto formativo e sociale che vede un metodo educativo basato su valori umani, uno stile pedagogico che crede e rispetta la dignità del bambino in quanto persona. Si riserva un’attenzione preferenziale ai più piccoli, come quella che esprime il Vangelo, offrendo strumenti nuovi per una crescita umana integrale. Si utilizza ad esempio il “dado dell’amore”, con cui studenti e insegnanti cercano di vivere entrambi l’impegno quotidiano alla pace e alla solidarietà. È Nigeria 2una novità perché in molte scuole nigeriane si ritiene utile alla correzione formativa la pratica delle punizioni corporali. L’idea vigente è: “Risparmia la verga, rovina tuo figlio” e non è facile cambiarla. Tuttavia anche “le ricerche psicologiche attuali dimostrano che gli effetti negativi di queste misure correttive oltrepassano quelli positivi”, afferma Mrs. Akwobi ella Nwafor Orizu College of Education Nsugbe, intervistata da “New City Nigeria”, nuova edizione nigeriana di Città Nuova nata di recente. “I bambini spesso diventano tesi e aggressivi con le punizioni fisiche. Non riescono a empatizzare con l’insegnante e trasferiscono questo rifiuto alla materia che insegna”. Continua Mrs. Akwobi: “È importante invece che arrivino a maturare la scelta consapevole del bene e non solo per evitare la punizione. L’insegnante dovrebbe comportarsi come se avesse sempre da imparare perché l’insegnamento è un processo di andata e ritorno. L’ascolto, la pazienza, la comprensione favoriscono nei bambini il comportamento positivo e recano benefici sull’apprendimento. Inoltre, adottare misure non violente nel trattare a scuola con i bambini, aiuta anche a ridurre la percentuale di violenza nella società. Questi principi educativi li vediamo tutti attuati nella scuola Fraternità in Nigeria”. “Qui molte persone partono – conclude Christiane – per cercare una vita migliore in Europa. Il nostro lavoro ha come scopo quello di aiutare le persone a costruirsi nel proprio Paese un’esistenza vivibile. Grazie di ogni piccolo aiuto! Serve più di quanto si possa immaginare per portare avanti le opere sociali e aiutare con la diffusione di una cultura nuova, basata sull’Agape, cioè l’amore cristiano, lo sviluppo di questo Paese”. Sostieni a distanza: http://www.afnonlus.org/ (altro…)