


Chiara Lubich: si apre la causa di canonizzazione
È con una lettera al Movimento dei Focolari che la presidente Maria Voce con viva gioia comunica l’apertura della causa, invitando tutti coloro che vivono la spiritualità dell’unità ad essere una «viva testimonianza» di quanto Chiara ha vissuto, annunciato e condiviso con tanti, nell’impegno comune a «farsi santi insieme». La decisione di chiedere l’apertura della causa di canonizzazione era stata annunciata da Maria Voce il 7 dicembre 2013, con l’auspicio che un tale riconoscimento potesse incoraggiare molti ad un ulteriore impegno morale e spirituale per il bene dell’umanità. L’evento del 27 gennaio potrà essere seguito anche via Internet 16:00 – 18:00 (CET): http://live.focolare.org (altro…)
Emirati Arabi Uniti
Focolare Amman

Nel cuore della città si accende la fraternità
Da noi il 25 dicembre non è vacanza – racconta una volontaria di un Centro per bambini con disabilità. Tuttavia, avvisando con anticipo le famiglie dei bambini disabili che stanno facendo la riabilitazione da noi, almeno quel giorno ci fermiamo. Così, di comune accordo con i ragazzi del team, abbiamo pensato di trascorrere il Natale presso il Centro, pranzando insieme. I ragazzi hanno invitato anche alcuni giovani che durante l’anno ci hanno aiutato nel servizio presso gli orfanotrofi, contenti di esserci. Alcuni fra loro sono cristiani, altri no, come la maggior parte delle persone attorno a noi, ma il desiderio di essere una famiglia è nel cuore di ognuno. Quando ci salutiamo c’è in tutti uno sguardo di gioia, come quando si attende qualcosa di bello. In questo periodo sono alloggiate vicino al Centro, dove cerchiamo di mettere in pratica la spiritualità dell’unità, alcune famiglie con i loro bambini che stiamo seguendo: vengono da lontano. Stanno vivendo situazioni molto difficili e dolorose, per tanti motivi. Anche se il servizio è sospeso, abbiamo detto loro se volevano venire per trascorrere insieme un momento di festa. Tutte hanno detto di sì. Una mamma ha pianto, tanto era felice della proposta: “So che il Natale per voi è una festa molto importate, se mi invitate vuol dire che allora anch’io sono importante!”. Un’altra mamma, circa tre settimane prima aveva preso il treno per venire in città col marito e far visitare la loro bambina affetta da una forma severa di paralisi cerebrale. Ha girato alcuni posti ma tutti le hanno detto che non valeva la pena fare tanta fatica, era meglio tornare a casa e lasciare le cose come stavano. Con una grande pena in cuore, ha già in mano il biglietto del treno per il pomeriggio. Si ricorda però di una sua parente cristiana che tempo prima le aveva parlato di una chiesa dove era stata. Anche se lei non è cristiana, sente un impulso a cercare questa chiesa. La trova, e vi incontra un sacerdote. Questi conosce un giovane del nostro team, che canta nel coro della chiesa, e le dice: “Guardi, qui ad un quarto d’ora a piedi c’è un posto dove visitano i bambini come la sua, provi ad andare”. Le spiega la strada e arrivano da noi. Anche se non c’è appuntamento, due di noi le accolgono. Dopo poco lei chiama il marito che le aspettava alla pensione e gli dice: “Non partiamo più”. Abbiamo poi compreso che il rapporto fra di loro sta attraversando un momento di crisi, a motivo della bambina:“Quando sono arrivata qui, la cosa che mi ha colpito di più è stato il sorriso delle persone. Ho ritrovato la speranza ed anche mio marito è meno depresso”. L’invito alla Festa è esteso anche a loro. Natale… un Dio che si fa piccolo per renderci tutti fratelli! (altro…)

Il dialogo è necessario?
Ci si domanda oggi, dopo gli omicidi di Parigi e le stragi in Nigeria e in Pakistan, se sia necessario il dialogo tra persone di religioni e culture diverse. «Mi permetto di ribaltare il quesito», dichiara Maria Voce: «si può vivere senza il dialogo in un mondo ormai globalizzato?». Ricordando come ai crescenti flussi migratori volontari, si aggiungono intere popolazioni costrette a fuggire per le persecuzioni in atto, «sradicate dal loro mondo e dal loro futuro» e forzate a convivere con persone di etnie, culture, opinioni e fedi diverse, la presidente dei Focolari riporta la domanda pressante dei Paesi occidentali: come si vive con queste persone? «La risposta è chiara – afferma –. O si dialoga o ci si combatte gli uni gli altri. Ma combattersi porta alla distruzione, tanto dei residenti come degli immigrati. Mentre l’apertura e il dialogo creano vita e portano alla vita». «L’ho potuto costatare nei viaggi compiuti nei drammatici contesti del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Asia – spiega –. Il coraggioso impegno per il dialogo è vissuto da bambini nelle scuole, da famiglie con i loro vicini, da tante persone negli ambienti di lavoro». Ricorda come il dialogo più efficace sia quello «che poggia sulla vita, sulla condivisione dell’esistenza quotidiana», e che «non inizia tanto da un immediato confronto tra le idee» ma «dalla conoscenza dell’altro – e non dalla religione dell’altro – per poter scoprire il vincolo di fraternità che lega tutti gli esseri umani». Maria Voce è convinta che la diversità non sia «necessariamente motivo di opposizione, ma può essere motivo di arricchimento reciproco. E veramente ci si arricchisce, perché Dio è generoso e sparge i suoi doni in tutti gli uomini, a qualsiasi fede appartengano». «Scoprirlo – ribadisce – ci rende tutti più ricchi e anche più liberi nel rapporto reciproco».
Non manca un accenno a quanto papa Francesco manifesta «con la parola e con i suoi atteggiamenti, sottolineando l’accoglienza, l’empatia, l’ascolto pieno delle ragioni dell’altro». Ed è «altrettanto preziosa l’indicazione del Papa a non fare sconti sulla nostra identità di cristiani, in modo da prepararci a questo dialogo, perché resta vero che possiamo dialogare solamente se siamo profondamente e autenticamente cristiani». «Un cristiano o un musulmano – conclude Maria Voce – sono migliori camminando sulla strada del dialogo e scoprono che si progredisce insieme e che questo progresso porta ad opere comuni, ad incominciare dalla pace, che vanno a beneficio di tutta l’umanità». Leggi il testo completo della dichiarazione (altro…)

La fraternità come antidoto al Male

Chiara Lubich – Imam W.D. Mohammed

Parigi: per una convivenza pacifica
«Come tutti i francesi, siamo sotto lo choc per gli avvenimenti della scorsa settimana, tragedia che ha portato circa 4 milioni di persone a manifestare domenica 11 gennaio 2015 – scrive Dominique Bonnet, direttore del gruppo editoriale francese Nouvelle Cité –». «In quanto casa editrice – continua – abbiamo sentito il dovere di reagire all’attentato e alle uccisioni dei vignettisti di Charlie Hebdo, ma cercando di offrire un messaggio positivo. Sottolineando cioè il “vivere insieme” che noi vogliamo costruire con tutti e tutte le religioni. Per questo abbiamo scelto di esprimerci attraverso una vignetta che non riprende lo slogan “Je suis Charlie” ma “Je suis avec Charlie” [sono con]. Infatti non condividiamo la linea editoriale di quel giornale. La nostra vignetta mostra in alto i 4 vignettisti uccisi. Rispettando la loro rivendicazione in quanto atei, ci è sembrato che la frase “Il ne vont quand même pas nous canoniser” [“Non vorranno mica farci santi?!”], potesse corrispondere loro. Gli slogan in fondo alla vignetta esprimono la nostra visione del “vivere insieme”». La vignetta è stata pubblicata il 10 gennaio sul sito di Nouvelle Cité, e rilanciata su Facebook e Twitter. La marcia di Parigi per la pace ha raccolto un’adesione impressionante, con ripercussione in tutto il mondo. «Le luci sulla “festa di essere insieme” si sono spente. Domani dovremo vivere insieme. Ma nelle varie interviste vengono date a questa espressione interpretazioni diverse. Questioni, queste, che in Francia, ci si pone seriamente. La laicità è la Religione che rimpiazza le religioni? La religiosità appartiene ormai ad un campo strettamente privato? Fin dove arriva la libertà d’espressione? A Parigi, sotto un sole invernale, per tre ore, migliaia di cuori si sono riscaldati parlandosi». I membri dei Focolari in Francia, e non solo, s’impegnano a restare fedeli al Time out per la pace, che si svolge in tutto il mondo ogni giorno alle ore 12 locali. E a raddoppiare le energie nel dialogo interreligioso, con azioni di ogni genere come quella di “Vivre ensemble a Cannes”, ormai alla sua quarta edizione. La città di Cannes è vincitrice del “Premio Chiara Lubich 2015 per la fraternità”. La consegna del premio in Campidoglio, a Roma, il 17 gennaio: a riceverlo una delegazione composta da 15 persone con rappresentanti del dialogo interreligioso. (altro…)

Igino Giordani: settimana per l’unità dei cristiani
Giordani presiedette un convegno di ecumenisti nell’autunno 1967 presso la sede del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa. Vi partecipava l’archimandrita mons. Eleuterio Fortino, che ha dato in seguito questa testimonianza: «Giordani in quel convegno era riuscito per la sua serenità interiore a placare i toni accesi del dibattito; ed aveva chiarito gli aspetti teologici e pastorali del decreto del Vaticano II Unitatis redintegratio (1964), facendo cadere le ultime resistenze degli oppositori italiani alla preghiera in comune fra tutti i cristiani nella Settimana per l’unità delle Chiese» . Per parte sua Giordani seguiva già dal 1940 questa Settimana, che ad essere precisi è un Ottavario: dal 18 al 25 gennaio. Ce lo spiega lui stesso in uno scritto di quell’anno, dove precisa fra l’altro il senso delle due date: festa della cattedra di S. Pietro a Roma, la prima, conversione di san Paolo, la seconda. «La pratica dell’Ottava per l’unità, poiché aduna milioni di cristiani ai piedi dell’unico Padre per fargli un’unica, corale, domanda, che ridiventino tutti uno, è già essa stessa un inizio dell’unità, oltre che un avvio nella direzione giusta. Durante i preparativi di questa Ottava s’è sparsa la notizia, al principio assai imprecisa, che in un monastero di monache trappiste presso Roma, si pregava con un’intensità particolare, per la cessazione delle divisioni tra cristiani, il cui aspetto – che è aspetto di Cristo sanguinante – non dovrebbe darci requie.
Filippine: una canzone per papa Francesco
https://www.youtube.com/watch?v=oCCcSy65xsY (altro…)