Dic 8, 2012 | Chiara Lubich, Spiritualità

VIDEO: Chiara Lubich su “Maria nell’esperienza del Movimento dei focolari”
«Signori cardinali e Signori vescovi, il punto cardine della nostra spiritualità che sono stata invitata a presentare quest’anno è Maria. Non mi accingerò certamente a parlare di Lei come converrebbe per la creatura più eccelsa del mondo: questo è compito così vasto e così impegnativo che solo la Chiesa può svolgere attraverso i secoli. Dovrò solo esporre brevemente quel tanto che, con lo spirito del Movimento, noi abbiamo compreso di Maria, delle sue ricchezze venute maggiormente in evidenza durante la nostra storia. Tratterò perciò il tema: “Maria nell’esperienza del Movimento dei Focolari“. Maria è stata presente a noi fin dagli albori del Movimento e anche prima che esso iniziasse ufficialmente ad esistere. Molti di loro sanno come la prima intuizione di ciò che doveva nascere – era allora il lontano 1939 – si ebbe nella casa della Madonna, a Loreto in Italia. È stato lì che compresi come il Signore aveva preparato una via nuova – quella da noi chiamata la “quarta strada” – per una nuova famiglia spirituale nella Chiesa: i focolarini. È stato in quel luogo che ebbi l’intuizione che una schiera di vergini avrebbe seguito questa strada. Sì, Maria era lì fin da Loreto con la sua silenziosa presenza ad attendere tutti quelli che l’avrebbero seguita nell’Opera sua. (leggi tutto) (altro…)
Dic 8, 2012 | Chiara Lubich
Di alta qualità gli approfondimenti, con tavole rotonde, seminari, conferenze e dibattiti, oltre alle tantissime esperienze e buone pratiche venute in luce durante i due convegni: “La Fraternità e il governo delle città” (30 Novembre) e “Che sarebbe l’Italia senza le città?” (1-2 Dicembre). Durante il primo è stato è assegnato il Premio ‘Chiara Lubich per la Fraternità’ che, giunto alla 4° edizione, vuole valorizzare progetti dove amministrazioni e comunità cittadina dimostrino sentieri di fraternità, con atti amministrativi. Esempi che, come afferma Maria Voce, presidente del Movimento dei focolari, nel suo messaggio: “mettono in luce un autentico servizio al bene comune, capace di suscitare la solidarietà, particolarmente nei momenti di emergenza o in tempi di crisi politica ed economica”. La fraternità, questa la convinzione dei presenti, può diventare una categoria della politica, può contribuire a determinarne i contenuti, le priorità, il metodo e lo stile e le città possono diventare laboratori in cui fare esperienze positive da poter poi mettere in rete e moltiplicare in dimensioni più grandi. Da questa certezza, è nata, nel 2008, l’associazione “Città per la Fraternità”, un organismo che vuole contribuire, non solo in Italia, alla diffusione del ‘principio di Fraternità’ nella vita politica, specie negli Enti Locali, veri motori della vita del Paese. Fonte ispiratrice, il pensiero di Chiara Lubich nel quale si coglie la testimonianza di un legame profondo da sempre coltivato con la città, luogo primario dei molteplici rapporti e relazioni tra persone ed istituzioni, con possibilità di aprire strade percorribili e fattive. Il Cardinale di Genova, Angelo Bagnasco, si è fatto presente con un messaggio ricordando ai partecipanti che ogni persona è tenuta “a non dimenticare mai che qualunque azione compia deve essere volta al bene comune affinché tutti possano sentirsi parte della comunità in cui vivono”. Quasi un’eco a queste parole è venuto dall’assegnazione del premio al comune di Medolla e ad altri comuni colpiti dal terremoto del maggio scorso, motivato “dal forte esempio donato al Paese nel non volersi ripiegare nell’emergenza, ma nel cooperare, nel mutuo aiuto, per ricostruire non solo le necessarie ragioni materiali, ma anche il senso della comunità e della convivenza”. Una menzione d’onore è stata inoltre conferita al Consiglio Regionale del Piemonte “per l’importante percorso di dialogo, di confronto e riflessione sulla fraternità iniziato già dal 2005”, e al comune di Pineto “per il forte impegno a vivere con i comuni confinanti progetti di fraternità”.
Particolarmente significativa la sessione conclusiva del 2 Dicembre, che ha avuto per tema “La città e la partecipazione, dal locale al globale”. L’accento si è posto sulla democrazia non come punto di arrivo ma come percorso, soffermandosi sulle esigenze della democrazia partecipativa. L’orizzonte si è spalancato a una fraternità non solo locale ma universale, con gli interventi di giovani del Congo e del Burundi e con l’esposizione del progetto United World Project dei Giovani per un mondo unito dei Focolari. Dalla tre giorni di Genova i partecipanti lanciano una scommessa per l’Italia: “continuare a seminare fraternità” volgendo lo sguardo con fiducia dalla città alle città, processo necessario, secondo la visione di Chiara Lubich, verso la fraternità universale. Gli eventi sono stati organizzati, in collaborazione con il Comune di Genova, da Associazione Città per la Fraternità, Movimento Politico per l’Unità e Movimento Umanità Nuova, Un supporto organizzativo l’ha dato l’Associazione Igino Giordani del Levante Ligure. La Regione Liguria ha dato il suo patrocinio. . (altro…)
Dic 7, 2012 | Focolari nel Mondo
«Signori cardinali e Signori vescovi, il punto cardine della nostra spiritualità che sono stata invitata a presentare quest’anno è Maria. Non mi accingerò certamente a parlare di Lei come converrebbe per la creatura più eccelsa del mondo: questo è compito così vasto e così impegnativo che solo la Chiesa può svolgere attraverso i secoli. Dovrò solo esporre brevemente quel tanto che, con lo spirito del Movimento, noi abbiamo compreso di Maria, delle sue ricchezze venute maggiormente in evidenza durante la nostra storia. Tratterò perciò il tema: “Maria nell’esperienza del Movimento dei Focolari“. Maria è stata presente a noi fin dagli albori del Movimento e anche prima che esso iniziasse ufficialmente ad esistere. Molti di loro sanno come la prima intuizione di ciò che doveva nascere – era allora il lontano 1939 – si ebbe nella casa della Madonna, a Loreto in Italia. È stato lì che compresi come il Signore aveva preparato una via nuova – quella da noi chiamata la “quarta strada” – per una nuova famiglia spirituale nella Chiesa: i focolarini. È stato in quel luogo che ebbi l’intuizione che una schiera di vergini avrebbe seguito questa strada. Sì, Maria era lì fin da Loreto con la sua silenziosa presenza ad attendere tutti quelli che l’avrebbero seguita nell’Opera sua. (altro…)
Dic 6, 2012 | Famiglie, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Questa testimonianza di accoglienza è stata raccontata a Brescia lo scorso 25 novembre, nella giornata “Percorsi comuni per la famiglia che ha visto un migliaio di famiglie musulmane e cristiane del Nord Italia. Marisa:«Avevo intenzione di riprendere il lavoro appena i bambini (1 e 3 anni) me lo avrebbero permesso, quando mia mamma, una donna dolce, attivissima, a 60 anni, si ammala di Alzheimer. E, molto presto, non è più autosufficiente. Con il papà decidiamo di curarla a casa, senza sapere a cosa si va incontro. Anche Francesco, mio marito, non si tira indietro. Ma, da subito, i risvolti della malattia mettono a dura prova il nostro rapporto e tutto l’equilibrio familiare». Francesco:«Da ragazzo ho dovuto dividere l’affetto della mamma con il suo lavoro e i nonni che vivevano con noi. Così, quando mi sono sposato con Marisa, mi sembrava logico che lei sarebbe stata tutta per me e che mi avrebbe coperto di attenzioni. In realtà mi sono ritrovato con molti problemi da affrontare. Quando poi, ha iniziato a prendersi cura anche della sua famiglia, il nostro matrimonio è entrato in una crisi profonda. Avevo voglia di scappare e, visto che, per lavoro, dovevo andare da clienti lontani, dormivo spesso fuori casa, lasciando a Marisa tutto il peso di due famiglie». Marisa:«Non è stato facile accettare di vedere cambiare così velocemente la persona che era il tuo punto fermo; vedere che in alcuni momenti non ti riconosce più e anche tu fai fatica a riconoscerla. Quando il papà è crollato psicologicamente e fisicamente, anche il rapporto con Francesco è sembrato vacillare. Ho trovato aiuto nel Vangelo: “A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12). Ma dovevo continuamente superarmi. Proprio in quel periodo una coppia di amici ci ha invitati ad una giornata organizzata dai Focolari. Restiamo conquistati dall’amore che vediamo vissuto e intraprendiamo un cammino insieme ad altre famiglie impegnate a viverne la Spiritualità».
Francesco:«Improvvisamente vengo ricoverato per una grave malattia. Ce l’avevo con il mondo intero! Poi, mi sono tornate alla mente queste parole di Chiara Lubich: “La nostra salute, “essere una sola famiglia”… Vi sono tra voi coloro che soffrono fisicamente? … Patite con loro”. Provo a metterle in pratica con il vicino di letto, con quella signora anziana che tutti trascurano… Pian piano comprendo il modo di amare di Marisa che, nonostante i bambini e la mamma da accudire, trovava il tempo di venirmi a trovare due volte al giorno. Mi rappacifico con lei e con la mia vita. E da allora condivido con lei ogni scelta, soprattutto quelle che più costano. Ora, la malattia non mi faceva più paura ma ero sereno. Dopo sei mesi la malattia scompare». Marisa:«Sentiamo che ogni malattia è un’occasione che ci viene data per crescere come persone, crescendo nell’amore. Amavo mia madre, ma ora occorreva amarla in modo nuovo: saper dare significato e dignità ad ogni gesto, ad ogni parola. Farla sentire amata da Dio. E l’amore risana. Anche quando a tutti appariva quasi un vegetale incapace di interagire, un gesto d’amore di maggiore intensità suscitava in lei sguardi di presenza, parole di riconoscenza, lacrime liberatorie che diventavano anche le mie. E questo mi dava una tale forza e gioia che nulla e nessuno può cancellare. Così per 10 anni». Francesco:«Questo impegno non ci ha impedito di aprirci agli altri come, per esempio, dare ospitalità a un parente di un ammalato, condividendone le ansie e il dolore. Così anche aprire la nostra casa a gruppi familiari o di fidanzati per una formazione di coppia. Da tre anni, ospitiamo a casa nostra il papà di Marisa che quest’anno compie 93 anni. A volte ci sfiora l’idea di trovare soluzioni differenti per una nostra maggiore autonomia ma sappiamo che lui ne soffrirebbe molto e siamo convinti che la sua vita e la sua dignità siano più importanti». (altro…)
Dic 5, 2012 | Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Una giornata di festa, quella vissuta il 30 novembre nella Basilica patriarcale del Fanar, ad Istanbul, per la celebrazione della solennità di Sant’Andrea apostolo, Patrono del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. «Lo scambio di Delegazioni tra la Chiesa di Roma e la Chiesa di Costantinopoli, […] testimonia in modo concreto il legame di vicinanza fraterna che ci unisce. È una comunione profonda e reale, sebbene ancora imperfetta, che si fonda non su ragioni umane di cortesia e di convenienza, ma sulla fede comune nel Signore Gesù Cristo». Ecco quanto scriveva Benedetto XVI nel messaggio a Sua Santità Bartolomeo I, sottolineando come la comunione piena sia un dono di Dio e assicurando al Patriarca la sua unità di preghiera e quella di tutti i fedeli cattolici. Il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha guidato quest’anno la Delegazione della Santa Sede. Il Patriarca, nel suo discorso, ha evidenziato l’importanza di andare avanti come fratelli verso Cristo, delineando così lo stile del cammino ecumenico oggi. Il suo messaggio non è né semplicistico né si limita ad essere ottimista, ma invita a guardare la via da intraprendere nel presente, leggendo con realismo il passato e di trovare sinceramente i mezzi per ravvicinarsi. In questa impresa indica come via principale da percorrere il dialogo che definisce il mezzo per eccellenza, per far sparire le paure, i sospetti, i pregiudizi e che ha come fine «la comunione eucaristica alla quale aspiriamo tutti». Un dialogo che faciliti la comprensione reciproca così da “accedere alla verità tutta intera” (Gv 16,13). Non manca un appello ad essere «samaritani», prossimi all’ umanità che soffre oggi in vari modi a causa delle tante «crisi». Un essere prossimi assieme per portare uniti l’annuncio della potenza e della misericordia del Signore. Dopo aver ricordato l’emozione ancora viva della sua partecipazione alle celebrazioni per il 50° del Concilio Vaticano II che ha aperto nuove vie, e la prossima ricorrenza dei 1700 anni dell’Editto di Milano, ha annunciato con gioia che i lavori per la preparazione del Concilio Panortodosso volgono al termine.
Sabato mattina, 1° dicembre, il Cardinale Koch, insieme al Metropolita Gennadios di Sassima, hanno incontrato alcuni rappresentanti della comunità cattolica locale intrattenendosi sul cammino ecumenico tra le due Chiese sorelle, tracciando sfide e prospettive nel percorso verso la piena unità, a 50 anni dal Concilio Vaticano II. Nel dialogo che ne é seguito, il Metropolita Gennadios faceva notare come le priorità sociali, conseguenza della crisi, abbiano messo in secondo piano l’importanza del dialogo ecumenico. La sua esperienza ventennale nella commissione teologica mista invece, gli fa intravedere un impulso rinnovato per trovare assieme soluzioni e dare così una comune testimonianza di vita. Il Cardinale Koch, ha richiamato l’immagine di un quadro raffigurante l’abbraccio tra Pietro e Andrea, che campeggia nel Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, sottolineando che l’abbraccio tra i due è segno della Sua presenza. Ha concluso invitando a pregare per l’unità, ricordando che Gesù non l’ha comandata, ma l’ha chiesta al Padre come dono. (altro…)
Dic 3, 2012 | Chiesa, Cultura, Focolari nel Mondo
Oggi, 3 dicembre, è stato presentato in Vaticano @Pontifex, l’account ufficiale di Benedetto XVI sul sito microblogging che conta con più di 500 milioni di utenti. Se c’è qualcosa che caratterizza lo stile letterario del Papa è proprio la capacità di sintesi, di esprimere in poche parole contenuti profondi, essenziali. E allora perché non utilizzare Twitter creato proprio per esprimere un pensiero di senso compiuto rispettando il limite di 140 caratteri? Sintomatico quanto lo stesso Pontefice scrive nel suo messaggio per la prossima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali: “Nella essenzialità di brevi messaggi, spesso non più lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi se ciascuno non trascura di coltivare la propria interiorità”. Ecco un nuovo senso da dare alle migliaia di tweet inviati ormai a valanga nella rete. «I suoi micromessaggi saranno “perle di saggezza” – ha spiegato il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, mons. C. Maria Celli – che riprenderanno il cuore delle sue catechesi». Benedetto XVI twitterà per la prima volta in diretta durante l’udienza generale di mercoledì 12 dicembre, festa della Madonna di Guadalupe. Il responsabile delle comunicazioni vaticane ha anticipato che è in dirittura di arrivo una app per smartphone dedicata al Papa, “The Pope”, che dovrebbe essere disponibile gratuitamente sull’Apple Store entro fine anno; mentre è già in preparazione anche una versione per Android. «La presenza del Papa su Twitter è un’espressione concreta della sua convinzione che la Chiesa deve essere presente nel mondo digitale», sottolinea una nota del Vaticano. (altro…)
Dic 3, 2012 | Focolari nel Mondo

Mons Gerard De Korte e il dott. Arjan Plaisier
“Se continueremo su questa strada riusciremo a guardare al di là dei muri ancora esistenti tra le nostre Chiese e arriverà il giorno in cui vedremo la piena comunione visibile tra noi cristiani”. Così commenta Arjan Plaisier, Segretario Generale del Sinodo della Chiesa protestante in Olanda, nella “Giornata di riconciliazione”, a cui hanno partecipato 4.000 cristiani di 12 Chiese e Comunità, tra cui anche vescovi e fedeli della Chiesa cattolica. Negli ultimi 5 anni in Olanda diversi responsabili di Chiese si erano incontrati regolarmente per condividere la propria fede e pregare per una maggiore unità e collaborazione. Col motto “Noi scegliamo l’unità”, questa iniziativa si è allargata a macchia d’olio nel mondo ecclesiastico, coinvolgendo sempre più responsabili delle Chiese storiche (Chiesa protestante in Olanda, Chiesa Vetero Cattolica, Chiesa cattolica) e delle Chiese pentecostali ed evangelicali.
Durante l’ultimo incontro, nel febbraio 2012, era nata l’idea di fare un evento a livello nazionale per cristiani di tutte le Chiese e Comunità. Una settantina di membri del Movimento dei Focolari – già coinvolti da tempo attraverso una focolarina ed un focolarino riformati – hanno dato il proprio apporto per la riuscita della giornata che si è svolta il 6 ottobre scorso a Den Haag. Punto culmine dell’evento, il momento del perdono reciproco per le offese subite e ricevute: “per l’arroganza con la quale abbiamo guardato l’altro dall’alto in basso”, “per la facilità con cui abbiamo vissuto la rottura con la Chiesa cattolica romana”, “per aver considerato l’altra chiesa come una chiesa dove lo Spirito era assente”. Tutto è avvenuto ai piedi di una grande croce, portata nella sala da tre giovani. Ed al Cristo, morto e risorto, si è affidato ogni cosa, chiedendo insieme il Suo perdono. La testimonianza di una coppia dei Focolari – lei cattolica, lui riformato – ha aiutato a intravvedere il cammino possibile per continuare ad amare la Chiesa altrui come la propria.
Un momento commovente è stato la lavanda dei piedi da parte di tre responsabili di diverse chiese. Gesto forte per esprimere la loro decisione di essere insieme al servizio delle nuove generazioni: un segno di un ecumenismo rinnovato. “C’è ancora molto lavoro da fare, ma a partire da questo momento noi cristiani in Olanda ci guarderemo con occhi nuovi”, è stato il commento di uno dei presenti. Ora l’iniziativa “Noi scegliamo l’unità” confluirà nel Forum Cristiani Olandesi che inizierà nel 2013. Sarà un forum aperto dove i rappresentanti di tutte le Chiese e Comunità cristiane in Olanda potranno esprimersi. Un luogo dove si potrà condividere la fede, scambiare esperienze e creare così una piattaforma di comunione e collaborazione. Una base necessaria per progredire insieme nella strada verso la piena comunione visibile tra i cristiani. Hanneke Steetskamp – Olanda (altro…)
Dic 3, 2012 | Cultura
Queste pagine danno voce a loro, a cosa pensano della libertà e delle regole, dei genitori e degli adulti, dei modelli e dei valori, del corpo e delle emozioni, ma soprattutto a cosa pensano dell’adolescenza, di se stessi, del presente e del futuro. Anche le domande se le sono fatte loro, gli adolescenti. Un gruppetto di ragazzi ha stilato un questionario e lo ha sottoposto ai coetanei.400 intutto, quelli che hanno risposto. E se provassimo, si chiede l’autore del volume, Paolo Crepaz, ad ascoltare e prendere sul serio quanto ci stanno comunicando? Leggere le risposte allarga il cuore e la mente. Molte mettono anche di buon umore! Fonte: Città Nuova (altro…)
Dic 2, 2012 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
L’isola d’Ischia è una terra dove storia, mito e natura si incrociano fino a confondersi. Sorprende il fatto che il grande sviluppo turistico degli ultimi anni nulla abbia tolto alla genuinità degli ischitani, generosi e accoglienti. Ancora qui si intonano le canzoni tradizionali e ballano come mille anni fa; qui celebrano le feste come una volta e fanno ancora le loro processioni. E qui si trova la Parrocchia di S. Antonio Abate e alcuni parrocchiani che, già da sette anni, portano avanti un progetto di sostegno a distanza, il “Progetto India”, delle Famiglie Nuove dei Focolari. «Sette anni fa – ricorda Lucia – è iniziata una meravigliosa avventura per me, mio marito, la nostra bambina Gabriella di nove anni, e altri bambini e genitori della parrocchia. Una sera, noi genitori dei bambini che dovevano fare la prima Comunione, ci siamo ritrovati per vedere insieme il video che presentava il “Progetto India”. È stato un momento così toccante per me e Raffaele, mio marito, che non abbiamo esitato un solo momento nell’esserne a favore e a condividerlo con tutta la parrocchia. Il primo passo è stato quello di preparare una “Festa insieme”, così infatti abbiamo definito il momento di ritrovo dopo la celebrazione delle prime comunioni. Genitori e bambini hanno condiviso i loro talenti, il loro tempo, i loro mezzi di trasporto durante tutta la preparazione. Poi abbiamo scelto insieme il menù, preparato l’etichetta da mettere sulle bottiglie di vino, sistemare i tavoli, le sedie…
I bambini, ogni volta che ci ritrovavamo, avevano negli occhi una gioia speciale che veniva dal fatto di sentirsi amati, ma anche perché vedevano che noi genitori eravamo uniti nel preparare una festa speciale per il giorno in cui Gesù sarebbe entrato nel loro cuore. La mattina del 20 maggio, fra le 500 persone presenti nel palazzetto dello sport trasformato in Chiesa si avvertiva la presenza di Gesù in mezzo alla comunità, specie nei 64 bambini che prendevano la Comunione per la prima volta. Quando, a festa conclusa, abbiamo fatto il punto della situazione, abbiamo constatato che, oltre ad aver raggiunta una cifra che ci ha permesso di fare 20 adozioni a distanza e di aiutare alcune famiglie in difficoltà della nostra Isola, si sono creati tanti rapporti di amicizia e di solidarietà con chi non ci si aspettava. Ad esempio, con la ragazza da cui ho comprato le bomboniere si è creato un rapporto più profondo. Un giorno, mi ha comunicato la sua grande sofferenza a causa della sua sorella gravemente ammalata. Mi ha salutato ripetendo “Non sparire! Fatti vedere, ti aspetto!”. L’iniziativa del progetto, quindi, non solo ha avuto lo scopo di aiutare chi è in difficoltà economica in India, ma di sconfiggere un po’ di quella povertà di rapporti che è alla radice di tanti problemi della nostra società». (altro…)
Dic 1, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
«Lavoro nell’Amministrazione delle Dogane e sono quasi alla fine della mia carriera. Un percorso lungo 29 anni! Fatto di gioie e dolori ma, soprattutto, di scelte a volte difficili. Fin dai primi anni della mia carriera, come donna e in più cristiana, ho avuto problemi di coscienza; come fare per ascoltare la voce di Dio e seguirla in un ambiente di facili guadagni e di compromessi a volte inevitabili? La risposta mi è arrivata nel 1984. A quell’epoca ho conosciuto il Movimento dei Focolari e mi ha colpito la vita di queste persone semplici e felici. Avevano una gioia, una libertà, che io non sperimentavo. Ho voluto saperne di più. Il segreto era l’amore verso Dio e verso gli altri. Questo incontro ha trasformato la mia vita. Prendevo coscienza che nella vita la cosa più importante è amare. Non importa il mestiere che uno svolge, il compito che ci è affidato è una grande occasione per amare Dio e i fratelli. Questo cambiava tutto! Il collega, il cliente, non erano più un ostacolo, una barriera, ma diventavano dei partner per costruire l’unità. Lo sforzo continuo per oltrepassare i miei limiti e quelli degli altri, per andare contro-corrente è stato accompagnato sempre dalla gioia che si prova dopo ogni servizio reso; da un sentimento di libertà ogni volta che sono stata capace di rinunciare ai miei interessi ed a facili guadagni . Nel 1999 mi hanno assegnato il premio eccellenza dall’Associazione delle Donne Dirigenti della Dogana Camerunese in collaborazione con gli utenti del servizio. La Parola di vita di quel mese diceva: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,14-16). Con questo riconoscimento ufficiale mi sono sentita interpellata in prima persona: “Tieni duro, non cedere ai dubbi e allo scoraggiamento, migliora ogni giorno”. Alla fine della mia carriera sperimento che nessuna professione è l’anticamera dell’inferno! Che la nostra funzione specifica come cristiani nella società è di fare ogni cosa con uno spirito nuovo, con totale adesione alla volontà di Dio. Lui ci ha accompagnato sempre con la Sua grazia». (Jeanne – Camerun) (altro…)