Apr 16, 2012 | Chiesa, Spiritualità
Da tutto il mondo giungono doppi auguri a papa Benedetto XVI. Anche nel Movimento dei focolari ci uniamo alle preghiere – come ha chiesto lo stesso Papa – perché il Signore gli conceda la forza di compiere la missione che gli ha affidato. Dall’Argentina, dove si trova in questi giorni in visita alle comunità dei Focolari, la presidente Maria Voce esprime al Santo Padre i più fervidi auguri a nome di tutto il Movimento, con l’auspicio che la presenza del Signore Risorto, sempre più splendente nella Sua Chiesa, possa ricolmarlo di luce e di forza. I nostri auguri gli giungano con affettuosa riconoscenza per la sua testimonianza coraggiosa, il suo magistero illuminato e per il grande sostegno dato sempre a tutti i movimenti, in cui egli ravvisa “la forza dello Spirito Santo che dona nuove vie e in modi imprevisti sempre di nuovo ringiovanisce la Chiesa”. Sono le parole rivolte, nel marzo 2010, da Benedetto XVI al Card. Cordes, autore del libro “Benedetto XVI ispira i nuovi movimenti e le realtà ecclesiali”, pubblicato di recente dalla Libreria Editrice Vaticana, e dedicato – tra gli altri – anche a Chiara Lubich. |
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Per rivolgere i propri auguri direttamente al Santo Padre, è stato attivato l’indirizzo di posta elettronica auguri.benedettoxvi@vatican.va accessibile anche dalla homepage della Santa Sede “www.vatican.va“. |
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Mar 28, 2012 | Chiesa, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Quest’anno – esordisce il Santo Padre –, il tema della Giornata Mondiale della Gioventù ci è dato da un’esortazione della Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi: “Siate sempre lieti nel Signore!” (Fil 4,4). La gioia, in effetti, è un elemento centrale dell’esperienza cristiana. (…). E vediamo la grande forza attrattiva che essa ha: in un mondo spesso segnato da tristezza e inquietudini, è una testimonianza importante della bellezza e dell’affidabilità della fede cristiana.» Nell’approfondire alcuni aspetti della gioia Benedetto XVI sottolinea che “Il nostro cuore è fatto per la gioia” e che “Dio è la fonte della vera gioia”. E spiega ai giovani come trovare e “conservare nel cuore la gioia cristiana” attraverso, fra l’altro, la vita della Parola. Il messaggio continua affrontando “la gioia e l’amore” che, secondo Benedetto XVI, sono intimamente legati: “L’amore produce gioia, e la gioia è una forma d’amore.” E ricorda una frase di Teresa di Calcutta: “…Dio ama chi dona con gioia. E chi dona con gioia dona di più”. Seguono due passaggi che affrontano “la gioia della conversione” e la sfida di trovare la “gioia nelle prove”. “Il dolore – afferma il Papa – può essere trasfigurato dall’amore ed essere misteriosamente abitato dalla gioia”. E’ a questo punto che propone come modelli di vita due giovani testimoni: Pier Giorgio Frassati (1901-1925) e Chiara Badano (1971-1990), citando una lettera di quest’ultima a Chiara Lubich, datata 20 dicembre 1989, dove la giovane beata confessa che “soffrivo molto fisicamente, ma l’anima cantava”. Il testo si conclude con l’invito ai giovani di diventare “testimoni della gioia”, perché, sempre secondo il Santo Padre, “non si può essere felici se gli altri non lo sono: la gioia quindi deve essere condivisa”. Testo integrale: Messaggio del Santo Padre, Benedetto XVI per la XXVII Giornata Mondiale della Gioventu’ 2012 (altro…)
Feb 6, 2012 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
È successo domenica 5 febbraio, all’Angelus. Il Papa dedica la sua riflessione prima della preghiera mariana al Vangelo della Domenica: è la pagina in cui Gesù guarisce i malati. “Persino di fronte alla morte – commenta il Papa – la fede può rendere possibile ciò che umanamente è impossibile. Ma fede in che cosa? Nell’amore di Dio. Ecco la vera risposta, che sconfigge radicalmente il male”. “Come Gesù ha affrontato il maligno con la forza dell’amore che gli veniva dal Padre, così anche noi possiamo affrontare e vincere la prova della malattia tenendo il nostro cuore immerso nell’amore di Dio”. È a questo punto che il papa ricorda l’esempio di Chiara Luce Badano, la giovanissima di Sassello appartenente al Movimento dei focolari che la Chiesa ha proclamato beata il 25 settembre 2010. Il Papa nomina Chiara Luce tra quelle “persone che hanno sopportato sofferenze terribili perché Dio dava loro una serenità profonda”. Il Papa ha nel cuore la beata Chiara Badano “stroncata nel fiore della giovinezza – ha detto all’Angelus – da un male senza scampo: quanti andavano a farle visita, ricevevano da lei luce e fiducia! Tuttavia, nella malattia, abbiamo tutti bisogno di calore umano: per confortare una persona malata, più che le parole, conta la vicinanza serena e sincera”.
Non è la prima volta che Benedetto XVI si affida all’esempio di Chiara Luce per proporre alle comunità cristiane un esempio di fiducia nell’amore di Dio. Lo aveva fatto a Palermo dove aveva chiesto ai giovani di conoscerla meglio: “una vita breve” , aveva detto, durante la quale ha saputo dare “un messaggio stupendo”. “19 anni pieni di vita e di fede. Due, gli ultimi, anche di dolore, vissuti nella fede e nella gioia che nasceva dal suo cuore pieno di Dio”. È con questa luce nel cuore che Benedetto XVI ha ricordato all’Angelus del 5 febbraio la Giornata Mondiale del Malato che la Chiesa celebrerà sabato prossimo 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes.
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Dic 8, 2011 | Centro internazionale, Spiritualità
“La notizia mi dà gioia e mi onora per la fiducia dimostrata dal Papa e dal Pontificio Consiglio. Questa nomina mi impegna a far sì che la vita mia e di tutti quelli che sono legati a me nel Movimento dei focolari sia evangelizzata e per questo evangelizzante. Sono cosciente che tanti non avranno mai l’occasione di leggere il Vangelo se non attraverso la nostra vita.” Così dichiara Maria Voce all’annuncio della sua nomina, arrivata proprio il 7 dicembre, giorno in cui i Focolari ricordano la nascita del Movimento avvenuta 68 anni fa a Trento, con la consacrazione a Dio di Chiara Lubich. Sono 15 i nuovi consultori del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, dicastero pontificio di recente istituzione, che si aggiungono ai 10 della prima nomina avvenuta il 19 maggio scorso. Lo scorso ottobre lo abbiamo visto promotore del primo incontro internazionale “Nuovi evangelizzatori per la nuova evangelizzazione”. Scopo del consiglio è di “promuovere una rinnovata evangelizzazione nei Paesi dove è già risuonato il primo annuncio della fede e sono presenti Chiese di antica fondazione, ma che stanno vivendo una progressiva secolarizzazione della società e una sorta di «eclissi del senso di Dio», che costituiscono una sfida a trovare mezzi adeguati per riproporre la perenne verità del Vangelo di Cristo”. (altro…)
Ott 21, 2011 | Centro internazionale, Chiesa, Spiritualità
«È con sorpresa e grande gioia e gratitudine che abbiamo accolto l’annuncio del prossimo “Anno della fede” indetto da Papa Benedetto XVI. E ancor più la sua lettera apostolica “Porta fidei”, con cui egli indice tale anno, che avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel 50° dell’apertura del Concilio Vaticano II. Ancora una volta si coglie la forte spinta dello Spirito Santo in questa iniziativa che giunge puntuale in questo momento della storia. I giovani della Gmg, le famiglie, i lavoratori e i giovani che scendono nelle piazze, inaugurano nuove primavere e invocano profonde riforme sociali; sono segnali che dicono quanto l’umanità oggi sia alla ricerca di cambiamento. Ne ho avuto conferma anch’io nei recenti viaggi che ho compiuto negli Stati Uniti, Santo Domingo, Russia, Slovenia, Gran Bretagna. “Non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta”[1], scrive il Papa. È un’urgenza che avvertiamo profondamente anche noi e che ci richiama ad una conversione: vivere con particolare intensità la Parola di Dio. Rilanciati con ancor maggiore vigore dal ‘mandato’ del Papa, ci siamo impegnati a ritornare alla radicalità degli inizi del Movimento, a rievangelizzare innanzitutto noi stessi, per poi irradiare il Vangelo, con la sua forza di trasformazione, sull’umanità che ci circonda. Ancora oggi – come scriveva Chiara Lubich già nel 1948 – “il mondo ha bisogno di una cura di Vangelo”[2]. Inoltre, profonda eco ha trovato in noi il pressante invito del Papa a dare pubblica testimonianza della fede, della Parola vissuta “come esperienza di un amore ricevuto”, “comunicata come esperienza di grazia e di gioia”[3]. Nei primi anni di vita del Movimento dei Focolari era una novità la comunione delle esperienze della vita della Parola. Queste risultavano inconfutabili, perché ‘vita’, e feconde, capaci di generare l’incontro vivo con Gesù, di far di persone disperse una comunità. Benedetto XVI ci ha ricordato che non si affronta questa impresa da soli, ma in compagnia. Vogliamo intensificare quella esperienza di comunione e fraternità nei nostri ambienti: nei parlamenti, nelle fabbriche, nei quartieri, nelle università, nelle famiglie, perché è nella comunione che il Risorto stesso si fa spiritualmente presente, tocca i cuori e trasforma. Il Papa ci ha rafforzati nella convinzione che questo è un momento di grazia speciale per la Chiesa, in cui lo spirito di rinnovamento del Concilio è quanto mai in atto».
[1] Lettera apostolica “Porta Fidei”, n°3
[2] Lettere dei primi tempi. Alle origini di una nuova spiritualità, a cura di F.Gillet e G. D’Alessandro – Città Nuova Editrice, 2010
[3] Lettera apostolica “Porta Fidei”, n°7
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