Apr 11, 2016 | Chiesa, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Foto: Roman Catholic Archdiocese of Manila
“Amore, misericordia e compassione come sorgenti di pace e di speranza”. È questo il tema centrale della Settimana mondiale dell’Armonia tra le religioni 2016 (1- 7 febbraio), che nelle Filippine ha avuto particolare rilievo per l’appoggio del card. Tagle, arcivescovo di Manila. È stato lui, infatti, a dare il via alle manifestazioni, ospitando una colazione di lavoro con diversi leader religiosi, alti funzionari del governo, membri del corpo diplomatico. Un momento per ritrovarsi insieme tra religioni diverse. Per conoscersi e dialogare
In quest’ottica di condivisione, attraverso forum e tavole rotonde, nel corso della settimana si sono affrontati vari argomenti, fra cui il surriscaldamento del pianeta. Per molti dei partecipanti a questo programma – ai Focolari era stato chiesto di coordinare la progettazione dell’aspetto interreligioso – è stato scoprire le numerose angolazioni e le forti sfide che questa problematica presenta, esprimendo grande interesse per le proposte su come i governi, ma anche ciascuno di noi, possiamo tutelare l’ambiente.
Molto interessante anche il simposio sulla figura di Maria di Nazaret presentata sia nella Bibbia che nel Corano. Unanime la conclusione: Maria, donna d’amore, di misericordia e compassione, è madre dei cristiani e dei musulmani. Significativo anche l’evento cui hanno partecipato 80 pazienti affetti o già guariti dal cancro, il cui discorso introduttivo attingeva alla spiritualità di Chiara Lubich. Nel Tempio buddista Fo Guang Shan Mabuhay ha avuto luogo la premiazione di un concorso, organizzato in collaborazione con l’Associazione buddista di Manila, per la produzione di cartelloni digitali sul tema “Creare la pace e la speranza attraverso atti di bontà”.

Al villaggio Sulyap ng Pag-asa
È stata pure organizzata un’attività a Quezon City, in Metro Manila, dove da alcuni anni sorge il Sulyap ng Pag-asa (Barlume di Speranza), un villaggio costruito a cura dei Focolari per dare casa a famiglie senzatetto. Qui una novantina di bambini, cristiani e musulmani, hanno offerto uno show di canzoni, danze, giochi su come costruire ponti di fraternità nonostante la diversità delle culture e religioni. Momento culmine della Settimana è stato il Festival dell’Armonia presso un grande centro commerciale a Mandaluyong, Metro Manila. Qui la partecipazione è stata davvero straordinaria: al card. Tagle e ai partecipanti alla colazione inaugurale, si sono aggiunte altre personalità istituzionali, persone che nel corso della settimana avevano partecipato alle varie manifestazioni, gente comune. Dopo aver evidenziato l’impegno del Governo, delle Istituzioni e dei leader religiosi per raggiungere una sempre più ampia cooperazione nel promuovere la libertà religiosa, il dialogo e la pace, il programma è proseguito con numeri musicali di giovani e bambini. Un giovane dei Focolari, nell’introdurre una coreografia, ha sottolineato che “per raggiungere l’amore, la misericordia e la compassione come sorgenti della pace, occorre superare le diversità e tendere all’unità fra tutti”. Una ragazza scelta per parlare, insieme a coetanei di altre religioni, a nome della chiesa cattolica, ha detto: “Per me la pace è l’armonia e l’amore. Quando Dio ha creato il mondo tutto andava bene. Fra piante e animali c’era equilibrio e armonia. Quando è venuto l’uomo, è andata bene solo per un po’. Infatti lui è diventato avido ed ha tagliato alberi, appiattito montagne, e ora il cemento è ovunque. Gli animali si sono estinti. Non c’è più equilibrio né armonia. Io sogno l’armonia della natura e un mondo senza guerre”. Toccante il discorso conclusivo del card. Tagle, nel quale, con evidente emozione e nella gratitudine verso i ragazzi che avevano parlato, ha ripreso tutti questi argomenti facendoli propri.
https://www.youtube.com/watch?v=teamVMfAoKw (altro…)
Feb 19, 2016 | Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Cinquanta anni fa, il 22 febbraio 1966, approdavano a Manila 5 focolarini inviati da Chiara Lubich in risposta alla richiesta dell’allora Arcivescovo di Manila, il cardinale Rufino Santos. Guido Mirti, Giovanna Vernuccio, Silvio Daneo, Ednara Tabosa e Magdalena Brandao, sono i primi protagonisti dell’avventura dei Focolari in Asia. Da Manila si susseguono i viaggi verso il Giappone, la Corea, Hong Kong, Taiwan, India, Pakistan, Tailandia, Cambogia, Vietnam … fino all’Australia. Il Movimento dei Focolari si è così diffuso nel continente asiatico, portando a quanti incontrava lo spirito dell’unità che lo caratterizza, nonostante l’enorme diversità di culture, religioni e lingue. «Nel 2016, in ringraziamento a Dio per questi cinquanta anni di abbondanti grazie, frutto dell’incontro tra il carisma dell’unità e i nostri popoli, è in programma una serie di eventi», scrivono Ding Dalisay e Carlo Maria Gentile, dalle Filippine. «Alla Mariapoli Pace di Tagaytay (Filippine) – nei giorni 20 e 21 febbraio, si riunirà l’intera famiglia di Chiara presente in questa parte di mondo. Il primo giorno sarà caratterizzato da “un ritorno a casa”, in famiglia; mentre nel secondo si svolgerà una festa di ringraziamento con contributi artistici e culturali, rivisitando la storia di questi 50 anni, per spronarci a continuare, con nuovo slancio, ad offrire il nostro contributo all’unità della famiglia umana. Con l’occasione si presenteranno i centri sorti nella cittadella “Mariapoli Pace” a servizio del Movimento in tutta l’Asia: la Scuola delle grandi religioni (SOR), il Centro Mariapoli, le Scuole per i giovani, il Centro per i Sacerdoti, la Casa dei Seminaristi, i Centri dei Religiosi e delle Religiose, e i Centri Sociali Bukas Palad e Pag-asa. Si prevedono delegazioni dalla Corea, Giappone, Cina, Indonesia, Tailandia, Vietnam, Myanmar, India, Pakistan e Australia. Anche dagli USA parteciperanno alcuni tra i primi membri del Movimento nelle Filippine che si sono ormai stabiliti lì arricchendo la comunità in quel Paese. Ospiti d’onore saranno i protagonisti dei primi tempi dei Focolari in Asia, ora residenti in Italia, Guatemala e Malta». «Il 14 marzo, anniversario della dipartita di Chiara Lubich (22 gennaio 1920 – 14 marzo 2008), – continuano Ding e Carlo Maria – , si terrà un Simposio sul tema: “Carisma dell’unità, eredità senza tempo”. Appuntamento rivolto a personalità ecclesiastiche e civili per riflettere insieme sul contributo del carisma di Chiara Lubich nella vita dei singoli, nelle comunità, nella Chiesa e nella società». «Nelle Mariapoli che si svolgeranno nel corso dell’anno nelle Filippine (a Davao, Cebu e Manila) – spiegano –, una giornata sarà dedicata a far conoscere al più grande numero di persone la vitalità che la spiritualità dell’unità ha portato nei suoi 50 anni di presenza nel continente». «L’Asia è anche la casa di grandi religioni: Buddhismo, Induismo, Islam… Così nel 2017, in Thailandia – concludono – il 50° dei Focolari vedrà un evento di carattere interreligioso: un invito a quanti desiderano unirsi in questo cammino verso l’unità della famiglia umana». (altro…)
Feb 12, 2016 | Chiara Lubich, Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Guido Mirti (Cengia)
La prima proiezione del documentario «Border Men» sarà nelle Filippine, il 20 febbraio prossimo, in occasione del 50° anniversario dell’arrivo del Movimento dei Focolari in Asia. Uno dei protagonisti del film, infatti, è Guido Mirti (Cengia), che nel 1966 ha anche raggiunto le Filippine, aprendo le piste per la diffusione della spiritualità dell’unità nel continente. «Border Men» è la storia di due persone che varcano i confini stabiliti, saldamente custoditi dalla Guerra Fredda per portare un messaggio di fraternità. Ma anche la storia del grido di dolore di tanti cristiani perseguitati in varie nazioni dell’Est Europa. Ed infine, la storia di una spiritualità, quella del Movimento dei Focolari, suscitata da Dio anche per entrare nel mondo ateo. Uno dei protagonisti del documentario Guido Mirti, focolarino italiano più conosciuto con il nome di “Cengia”, che dal 1955 al 1963 – anno della sua incarcerazione a Praga e conseguente espulsione dal Paese-, intraprende ufficialmente come commerciante una serie di viaggi in Cecoslovacchia, Ungheria, e DDR, tessendo rapporti con esponenti cattolici perseguitati dal regime comunista. 
La regista Cinzia Panero con alcuni degli attori.
Il documentario sarà ultimato in lingua italiana, tedesca, slovacca e ungherese entro marzo. Viene sostenuto dal finanziamento del progetto europeo Youth in Action, dalla ONG New Humanity, dalle fondazioni Renovabis e Kirche in Not. «L’idea di realizzare questo documentario» racconta la regista Cinzia Panero «è nata dal desiderio di rendere pubblica una parte affascinante ed originale della storia del Movimento dei Focolari e del suo contributo nei processi storici dell’oltrecortina. Rientra nel progetto “Bridges in Europe: past and future”, che arriva così al terzo documentario, dopo “Medici della DDR” e “YOLO”, sulla storia del Card. emerito di Praga Mons. Miloslav Vlk. L’obiettivo è anche quello di offrire alle nuove generazioni una chiave di lettura particolare: quella dell’amore evangelico, universalmente applicabile ad ogni contesto sociale e storico con effetti sorprendenti». «Nello scrivere e poi girare le scene del documentario – continua la regista – ho anche io in prima persona potuto sperimentare la forza di questo Amore, che ha spalancato alla gratuità il cuore di molte persone ed istituzioni. Sarebbe un lungo elenco di ringraziamenti, cosa che avverrà nei titoli di coda del documentario. Qui vorrei solo accennare ai 50 attori, professionisti e non, che nella torrida estate hanno spesso avuto coraggio di indossare per ore cappotti, scarpe, vestiti invernali. Oppure alla piena disponibilità dell’Hotel Swingcity che ha curato nei minimi particolari l’allestimento di una camera. Per non dimenticare le costumiste, che hanno ideato e cucito i vestiti di 5 prigionieri. Ma ognuna delle 70 persone che hanno contribuito alla realizzazione delle riprese con finanziamenti, attrezzature, consulenza si è sentita coinvolta in un progetto in cui venivano evidenziati valori come la condivisione, la donazione, la fedeltà, il coraggio delle scelte. «Border Men» è un messaggio per tutti noi: essere sempre, ovunque siamo, persone in dialogo». Maria Chiara De Lorenzo Per informazioni sul documentario: border.men.info@gmail.com Guarda il trailer in italiano: http://www.youtube.com/watch?v=zMk6KAdlXwc (altro…)
Feb 5, 2016 | Focolari nel Mondo
Il congresso intende riunire imprenditori, studiosi, giovani e membri della società civile che avvertano la spinta a cambiare il mondo del business. Nonostante la crescita economica senza precedenti degli ultimi anni, frutto di una adesione costante ai modelli economici del capitalismo, le nazioni asiatiche hanno oggi di fronte importanti sfide che vanno comprese in profondità per capire cosa l’economia di comunione è in grado di offrire per apportare cambiamenti significativi e inclusivi. Il congresso potrà avvalersi del contributo di economisti membri della Commissione Internazionale Edc – Luigino Bruni(Italia), Anouk Grevin (Francia), Lorna Gold (Irlanda), Teresa Ganzon (Filippine) e Luca Crivelli (Svizzera). Invitata come docente ospite anche la Dr. Annette Pelksman-Balaoing dell’Università di Rotterdam, Paesi Bassi, il cui contributo tratterà dell’influenza della globalizzazione sulle nazioni asiatiche negli ultimi dieci anni. Sono attesi partecipanti da varie nazioni asiatiche così come dall’ Australia. Nell’ambito del congresso si terrà anche la celebrazione del 25° anniversario dalla nascita di Economia di Comunione, il 29 maggio. Vai al sito EoC Asia Iscrizioni Per maggiori informazioni : eocasia2016@gmail.com Live streaming playlist 25-29 May (altro…)
Feb 5, 2016 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Il 51° Congresso Eucaristico Internazionale si è svolto a Cebu, nelle Filippine, dal 24 al 31 gennaio scorsi. La squadra dei social media è andata a scoprire le storie più significative per raccontarle attraverso la pagina Facebook (IEC2016SocialMedia). Tra queste, l’esperienza di Marinova, focolarina a Cebu. «Avevo solo undici anni quando nella nostra casa è entrato un grande dolore. Mio padre è stato ucciso da un gruppo di persone molto influenti e non si è fatta giustizia perché eravamo poveri. I nostri nonni ci hanno ricordato che la vera giustizia si trova solo in Dio! Grazie al loro aiuto sono riuscita a terminare l’università e subito ho trovato un lavoro. Mantenevo la famiglia lavorando sodo per aiutare mia madre. Ho fatto molti debiti con usurai per portare avanti la famiglia. Per tutte queste difficoltà è nato nel mio cuore un profondo odio verso le persone che hanno ucciso mio padre. Erano la causa di tutte le sofferenze nella nostra vita. Poi ho studiato giurisprudenza desiderosa di ottenere giustizia per la morte di mio padre. Dio però aveva un altro piano per me. Una delle mie colleghe, una giovane dei Focolari, mi ha invitato ad un incontro organizzato da questo movimento ecclesiale che ha lo scopo di portare a compimento la preghiera che Gesù ha rivolto al Padre: “Che tutti siano uno” e di contribuire all’unità della famiglia umana traducendo in vita il Vangelo. Una nuova avventura stava per cominciare nella mia vita. Anch’io ho iniziato a mettere in pratica le parole di Gesù. Lui ha detto: “A chi mi ama, mi manifesterò”; “Qualunque cosa hai fatto al più piccolo, l’hai fatto a me”. Sono diventata dipendente da questa nuova droga: l’AMORE… Ho trovato l’essenza e il vero significato della mia vita e per la prima volta ho sentito che Gesù nell’Eucaristia era la fonte di tutto questo. Un giorno ho chiesto a Gesù di insegnarmi a vivere concretamente la Sua parola: “Amate i vostri nemici” perché sentivo che l’odio per le persone che avevano ucciso mio padre mi avvolgeva ancora. Ed ecco che il giorno dopo, al lavoro, ho incontrato, per puro caso, il capo del gruppo. Spontaneamente l’ho salutato con un sorriso e gli ho chiesto come stavano tutti nella sua famiglia. Ho visto che questo saluto l’ha lasciato sconcertato. Ed io lo ero ancora di più per quello che avevo fatto. Poco a poco ho sentito che l’odio dentro di me si stava sciogliendo trasformandosi in amore. Quello però era soltanto il primo passo: l’amore è creativo! Sentivo che ogni membro del gruppo doveva sentire il nostro perdono. Con uno dei miei fratelli siamo andati a trovarli cercando di ristabilire il nostro rapporto e di far loro capire che Dio li ama! Fino al punto che uno di loro ha chiesto perdono per quello che ha fatto e chiedeva preghiere per la sua famiglia e la sua salute. Sapevo con certezza che questa esperienza di perdono e di guarigione si fondava nel potere trasformante di Gesù nell’Eucaristia». (altro…)