Movimento dei Focolari
Assisi 2011: la presenza dei Focolari

Costa d’Avorio: la forza di una comunità unita

Glolé è un villaggio della Costa d’Avorio di circa 1000 abitanti, situato a 30 km da Man. La popolazione è composta in maggioranza da coltivatori, spesso privi di istruzione. La comunità del Movimento è nata dalla Parola di vita messa in pratica, dapprima da una persona, poi da un gruppo sempre in crescita. Attualmente, una sessantina di persone del villaggio si costituiscono in gruppi per intraprendere tante azioni in vista del bene comune. Gilbert racconta: Le iniziative concrete scaturiscono dalla Parola di vita vissuta. Non potevamo solo ascoltarla per poi restare con le mani in mano. Ogni volta che un ospite veniva in villaggio, qualcuno di noi cedeva il proprio letto e dormiva per terra. Un giorno abbiamo deciso assieme di costruire dei monolocali di accoglienza. Abbiamo fabbricato noi stessi i mattoni ed eretto i muri tra canti di gioia. Oggi ne abbiamo 12. È in via di costruzione un altro monolocale vicino alla strada asfaltata, per il pernottamento di chi non riesce a compiere in giornata tutto il tragitto fino a Man (7 km a piedi, e 30 km in macchina), per raggiungere l’ospedale più vicino. Si tratta di costruzioni molto semplici. Una volta abbiamo dovuto trasportare una partoriente in ospedale su di una carriola. Questo ci ha spinti a fare qualcosa di nuovo: un piccolo “reparto maternità” con l’indispensabile per casi d’emergenza, con alcune levatrici, utile anche per la campagna vaccinazioni. Il personale vi lavora gratuitamente e, in cambio, riceve doni dalla comunità. Avevamo anche un grave problema per la mortalità infantile causata dalla malnutrizione, non tanto per negligenza, quanto per mancanza d’istruzione da parte delle madri. Un proverbio della nostra tradizione dice che “il bambino appartiene alla comunità”. Così, con l’aiuto del “Centro Nutrizionale” che portiamo avanti a Man, ci siamo organizzati per formare le madri. Quando un gruppo di loro è formato si occupa della formazione di altre mamme. Ci siamo resi conto che se siamo uniti, possiamo fare molto. Abbiamo perfino potuto cambiare qualche pratica culturale del villaggio, che non era conforme alla dignità umana. Nell’ambito agricolo, abbiamo istaurato una “Banca del riso” che è un granaio di riserva per i tempi di penuria, al servizio di tutti. Sono più di 100 le famiglie che collaborano e usufruiscono della banca. Parecchi villaggi nei dintorni hanno voluto adottare questa pratica. Grazie al dono di un ettaro di palude, offerto da una persona della comunità, abbiamo coltivato una risaia che aiuta 12 villaggi. Si tratta di un campo comunitario. Il ricavato serve anche per sostenere la formazione sanitaria, i costi per trasportare i bambini all’ospedale, e per altri progetti come la scolarizzazione dei bambini che guariscono dalla malnutrizione. Inoltre, produciamo l’olio rosso di palma per sovvenire ai nostri bisogni. Ciò che rimane lo teniamo in deposito in vista dei periodi difficili o lo vendiamo quando il prezzo è vantaggioso. Abbiamo ricevuto in dono un pannello solare, molto utile al “piccolo reparto maternità” e una moto-coltivatrice che serve, oltre che per alcuni lavori agricoli, a trasportare i malati fino alla strada asfaltata. Tutti questi doni vengono accettati solo a condizione che servano a far crescere la fraternità tra di noi. La comunità di Glolé ha fatto della fraternità la sua forza e non vuole perderla. Infatti, è stata capace di rifiutare un dono considerevole in denaro che rischiava di portare la divisione. Durante una recente visita pastorale del Vescovo, ci siamo presentati a lui così: “Qui a Glolé, grazie allo spirito di fraternità, cristiani, animisti e musulmani, viviamo tutti in armonia.” [nggallery id=75] (altro…)

Assisi 2011: la presenza dei Focolari

Giovani a Tokyo: concerto di solidarietà per Fukushima

Questo l’invito lanciato dai Giovani per un Mondo Unito (GMU) del Giappone, domenica 9 ottobre a Tokyo, durante il concerto “The Power of a Smile” (la forza del sorriso), per ricordare il grave tsunami che ha colpito le coste del nord del paese. «L’idea del concerto – raccontano – ci è venuta nel constatare quanto il sisma abbia scosso e spaventato la gente. Con “The Power of a Smile”, abbiamo allora voluto donare ai nostri amici un momento di serenità che potesse poi essere portato a tutti». Il messaggio lanciato ai 170 partecipanti e racchiuso nel ritornello della canzone conclusiva diceva “Con la potenza del mio sorriso voglio credere nella possibilità di amare questo paese”. «In questi mesi – continuano – tanti gruppi di GMU dal mondo si sono prodigati in mille modi per farci arrivare la loro solidarietà e queste azioni ci hanno incoraggiato a fare noi stessi qualcosa di concreto. Appena si è verificato il disastro, l’11 marzo, abbiamo organizzato una raccolta di fondi nella metropolitana di Tokyo, una cosa inusuale per la nostra cultura, ma che ha risvegliato un forte spirito di solidarietà e altruismo in molti passanti. Successivamente, alcuni di noi sono stati nel distretto di Fukushima per alcuni giorni, riscaldando i rifugiati con una tazza di caffè e il loro ascolto amorevole». Infine, con ben 4 gruppi ad alternarsi sul palco, l’atteso concerto. «Prima di iniziare ci siamo radunati tutti in cerchio e ci siamo promessi che, anche se sentivamo che la nostra organizzazione aveva lasciato moltissimi “buchi”, quello che desideravamo rimanesse in tutti fosse la luce della nostra unità. Pian piano che lo spettacolo andava avanti – ricorda uno dei presentatori – vedevo le facce davanti a me cambiare!» Molto diverso dai concerti tradizionali, quello che i GMU di Tokyo avevano preparato è stato un caffè-concert, con i gruppi sul palco che interagivano continuamente con il pubblico e la possibilità per tutti di potersi rilassare, incontrare e conoscere davanti a una tazza di caffè e una fetta di torta. Al termine del concerto, alcuni dei partecipanti, scrivevano: “Volevo andare a fare volontariato a Fukushima, ma non ho potuto. Che gioia allora oggi aver scoperto che donando il mio sorriso a tutti posso fare qualcosa di concreto per rasserenare la nostra società!”; “Non mi aspettavo così tanti sorrisi! Mi hanno riempito d’amore!”; “Dare un sorriso è una potenza che vince tutto!”; “Anche tu, anche io,…tutti insieme crediamoci alla possibilità di amare questo paese!”. [nggallery id=73] (altro…)