Movimento dei Focolari
Maria Voce: verso il nuovo incontro tra le religioni ad Assisi

Chiara Luce nella GMG 2011

Dal 16 al 21 agosto appuntamento a Madrid per centinaia di migliaia di giovani arrivati da tutto il mondo per partecipare alla 11° GMG. Questo evento si realizzerà quest’estate sulle strade, auditorium, piazze, collegi, scuole, parchi, della città di Madrid. Sono previsti concerti, mostre, visite guidate ai musei, piece teatrali ecc.. un programma culturale sotto il titolo Festival della Gioventù. Tra tutte c’è un’attività speciale, come dimostra il grande interesse dell’organizzazione stessa. Si tratta della presentazione della figura di Chiara Badano – una giovane italiana, recentemente beatificata, più conosciuta come Chiara Luce – con uno spettacolo che intreccerà musica, teatro, recitazione e coreografie. Sarà il 17 agosto, alle ore 22, nell’Auditorium Pilar García Peña, situato nel Parco Pinar del Rey. 3.000 persone potranno partecipare a questo spettacolo che si prevede indimenticabile. Con questa presentazione si desidera mostrare «l’Amore” con la A maiuscola, che dona la felicità» come testimonia la vita di chi è stata un “raggio di Luce” – sono parole di Benedetto XVI allAngelus del 26 Settembre 2010, all’indomani della beatificazione di Chiara Badano -. Sarà dunque una festa per tutti i giovani, «che possono trovare in lei un esempio di coerenza cristiana», sono ancora le parole del Papa. Pablo Alcolea, professore di musica coinvolto attivamente nella preparazione dell’evento, ci racconta che sta facendo un’esperienza di Dio: «Implica tanto sforzo, nel coniugare lavoro e volontariato, ma è un’occasione bella per lasciarsi portare per mano dal Padre confidando in Lui». Un altro giovane spagnolo, Pablo Garrido, co-responsabile della parte musicale dello spettacolo, assicura: «La prima parola che mi è venuta in mente è stata “follia”. Preparare qualcosa di questo calibro, secondo me rientra nella categoria del miracolo, però è molto gratificante, verificare come tutti noi abbiamo messo subito mano all’opera, costruendo questa esperienza di unità». Un altro componente del gruppo musicale, Antonio Alcántara, ci racconta che lo vive come qualcosa di molto personale, «come se la stessa Chiara Luce mi chiedesse di partecipare, col desiderio di dare il mio granello di sabbia per trasmettere il suo stile di vita, il suo ideale di vivere uniti al di là della distanza e del tempo». «Un’opportunità fantastica – continua Pablo Alcolea – per contemplare attraverso la musica, l’esperienza di vita di Chiara Luce Badano». Altri eventi molto attesi da tutti saranno i concerti del Gen Rosso, gruppo musicale internazionale del Movimento dei focolari, il 16 e il 18 agosto, con “Dimensione indelebilehttp://www.youtube.com/watch?v=akWjPRkdgJA. (altro…)

L’immensità di Dio

Contemplando l’immensità dell’universo, la straordinaria bellezza della natura, la sua potenza, sono risalita spontaneamente al Creatore del tutto e ho avuto come una nuova comprensione dell’immensità di Dio. L’impressione è stata così forte e così nuova che mi sarei gettata subito in ginocchio ad adorare, a lodare, a glorificare Dio. Ho sentito un bisogno di far ciò, come se questa fosse la mia attuale vocazione. E, quasi mi si aprissero ora gli occhi, ho compreso come non mai prima, chi è colui che abbiamo scelto come ideale, o meglio colui che ha scelto noi. L’ho visto così grande, che mi sembrava impossibile avesse pensato a noi. E questa impressione della sua immensità mi è rimasta in cuore per alcuni giorni. Ora il pregare così: “Sia santificato il tuo nome” o “Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo” è un’altra cosa per me: è una necessità del cuore. (…) Noi siamo in cammino. E, quando uno viaggia, già pensa all’ambiente che l’accoglierà all’arrivo, al paesaggio, alla città, già si prepara. Così dobbiamo fare anche noi. Lassù si loderà Dio? Lodiamolo allora fin da questo momento. Lasciamo che il nostro cuore gli gridi tutto il nostro amore, lo proclami, insieme con gli angeli, con i santi: “Santo, Santo, Santo”. Esprimiamogli la nostra lode con la bocca e con il cuore. Approfittiamone per ravvivare certe nostre quotidiane preghiere che hanno questa finalità. E diamogli gloria anche con tutto il nostro essere. (…) Lodiamolo al di là della natura o nel profondo del nostro cuore. Soprattutto, viviamo morti a noi stessi e vivi alla volontà di Dio, all’amore verso i fratelli. Siamo anche noi, come diceva Elisabetta della Trinità, una “lode della sua gloria”. Anticiperemo così un po’ di Paradiso, e Dio sarà ripagato dell’indifferenza di innumerevoli cuori che oggi vivono nel mondo. Chiara Lubich, Rocca di Papa, 22.1.1987 (altro…)