26 Giu 2018 | Cultura
Come evitare che la preghiera per eccellenza, quella che Gesù ci ha insegnato, rimanga una semplice formula stereotipata? È possibile vivere un rapporto profondo, fecondo, significante con Dio semplicemente ripetendo delle parole apprese nell’infanzia? Siamo cresciuti, maturati, abbiamo studiato, ci siamo sposati, abbiamo generato e cresciuto dei figli, ma la nostra preghiera si è fermata lì, non è cambiata seguendo il procedere del nostro percorso umano. Il significato del Padre Nostro infatti non è immediatamente chiaro. Attraverso un autorevole approfondimento biblico l’autore restituisce pienezza alla madre di tutte le preghiere dei cristiani, aprendo le porte ad una preghiera in grado di favorire un incontro personale, intimo e vitale con Dio. Il Padre Nostro, ridiventa così lo strumento migliore per ricevere questa comunicazione di vita, non più semplici parole da recitare, ma come un programma da interiorizzare e vivere. L’AUTORE- Santi Grasso è professore di esegesi del Nuovo Testamento presso la Facoltà Teologica del Triveneto, presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Gorizia-Trieste-Udine, presso l’Istituto di Scienze Religiose di Udine e Gorizia. È rappresentante per la CEI e per l’Associazione Biblica Italiana alla Federazione Biblica Cattolica Mondiale. Tra le sue numerose pubblicazioni: Il Vangelo di Giovanni. Commento esegetico e teologico (Roma 2008), Il Vangelo di Matteo. Commento esegetico e teologico (Roma 2014), Gesù racconta la misericordia. Le parabole della misericordia nei Vangeli di Matteo e Luca (Bologna 2015), Se non si rinasce. Studio sulle frasi condizionali nel Quarto Vangelo (Padova 2016). Dirige la collana Attualità della Bibbia. NUOVA COLLANA: Attualità della Bibbia Temi teologico-esistenziali che hanno un forte richiamo all’attualità. Basato su una riflessione biblica, con uno stile mai accademico, ma rapido, essenziale, diretto. Il contenuto di ciascun volume pur conservando tutto il valore scientifico che gli argomenti trattati richiedono è il risultato di un lavoro di divulgazione da parte di specialisti di esegesi biblica presso le più importanti Facoltà teologiche italiane. Città Nuova Ed.
24 Giu 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Sulcis-Iglesiente è una regione storica della Sardegna, caratterizzata non solo da bellezze naturali che impressionano, ma anche dalla storia dei lavoratori delle miniere: un patrimonio umano, spirituale, culturale e ambientale di primo livello. Un gioiello unico al mondo, che ancora non riesce a esprimere pienamente tutto il potenziale di cui dispone, anche dal punto di vista economico. Il 3 Marzo 2017 a Cagliari, nel sud della Sardegna, si è tenuta una conferenza sul tema del disarmo, organizzata dalla Scuola di Partecipazione Politica “Domenico Mangano”. A quel convegno alcuni abitanti del Sulcis-Iglesiente si sono sentiti interpellati in modo diretto: sul loro territorio, infatti, ha sede la RWM Italia, controllata dalla Rheinmetall, una fabbrica di bombe vendute all’Arabia Saudita e utilizzate per la guerra nello Yemen. Da questa presa di coscienza, un anno fa, è nato un comitato che opera sul territorio, unendo le forze per un obiettivo comune: la riconversione della fabbrica dalla produzione militare a quella civile. È il “Comitato riconversione RWM per la pace, il lavoro sostenibile, la riconversione dell’industria bellica, il disarmo, la partecipazione civica a processi di cambiamento, la valorizzazione del patrimonio ambientale e sociale del Sulcis-Iglesiente”.
Tra i promotori di questa azione Cinzia Guaita, del Movimento dei Focolari. Facciamo con lei il punto della situazione. «L’azione del comitato non è facile perché il Sulcis-Iglesiente è un territorio dove non c’è lavoro, e quello che c’è viene difeso a spada tratta. Non è facile innescare un processo che porti a un cambio di mentalità per scegliere qualcosa di diverso, ma forse più rischioso». «Siamo una rete molto fitta e variegata. Prima non se ne parlava, oggi la questione etica, ambientale e legale è diventata patrimonio diffuso. C’è un primo risultato culturale, anche se il processo è a lungo termine». In cosa si può notare il cambiamento più grande? «Prendiamo il tema del lavoro: prima non si poteva discutere, mentre adesso accanto al lavoro ci sono i temi della pace, della giustizia, e non è poco per un territorio povero come il nostro». Parli di confronto, ma voi usate soprattutto il dialogo… «È vero, stiamo dialogando, e lo facciamo con tutti perché questo è un problema che riguarda tutti, e può essere risolto soltanto guardando le cose da più punti di vista. Ti faccio un esempio: abbiamo aperto un tavolo tecnico di riflessione con gli esperti dell’università per lo studio di un progetto di riconversione, si ritrovano insieme i tecnici, i docenti universitari, altri soggetti come Banca Etica, Chiesa Protestante: il comitato è una sorta di laboratorio, non risolutivo, l’avvio di un percorso concreto».
Come è vista la fabbrica RWM sul territorio? «La fabbrica si è inserita con molta benevolenza nella dinamica sociale locale, ma viola una legge nazionale, che vieta la vendita di armi a Paesi in guerra o che non rispettino i diritti umani; ma prevede anche la possibilità di un fondo per la riconversione delle aziende che producono armi. Quindi le opportunità ci sono. Riconversione non vuol dire un salto nel buio, ma un processo condiviso di maturazione e miglioramento della vita per tutti». In questo processo la stampa che ruolo sta ricoprendo? «Un ruolo decisivo direi, e noi stessi ci siamo stupiti che la stampa internazionale si sia interessata a noi. Anche la TV tedesca ci sta seguendo e ha raccontato alla Germania cosa sta succedendo qui. Ci sono tanti silenzi sulle guerre, come quella dello Yemen. Accendere i riflettori su quel conflitto ha portato il problema che si vive qui all’attenzione di tutti. Per costruire la pace non possiamo chiudere gli occhi. C’è bisogno di tutti, perché anche le piccole azioni locali possono avere una portata più ampia. Amare un territorio vuol dire questo. Può essere anche un rischio, ma per costruire la pace vale la pena correrlo». Fonte: United World Project (altro…)
19 Giu 2018 | Cultura
Le parole, le azioni, le scelte e perfino gli errori dei primi cristiani possono oggi illuminare il cammino dei credenti e della Chiesa? Gli Atti degli Apostoli raccontano la vita quotidiana di alcune tra le prime comunità cristiane; le azioni, le parole, le scelte di persone che costruiscono la Chiesa, che le danno un volto attraverso i loro volti. Non è un’immagine preconfezionata, una copia perfetta dell’idea che sta nella mente di Dio; Gesù all’inizio degli Atti dice a grandi linee qual è il progetto, ma come poi si è realizzato è dipeso dalle scelte di gente come Barnaba e Saulo, Pietro e Giovanni, Filippo e tanti altri di cui non conosciamo neppure il nome. Oggi come Chiesa ci troviamo a vivere in una realtà che cambia molto rapidamente e di fronte alla quale non è facile avere punti di riferimento; per questo continuiamo a leggere il libro degli Atti: perché le opere dei primi credenti sono per noi parola di Dio, una lampada che illumina, un punto di riferimento a cui guardare. IL CURATORE : Carlo Broccardo insegna attualmente Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli al primo ciclo della Facoltà teologica del triveneto e Introduzione alla Bibbia all’Istituto superiore di scienze religiose di Padova. Suo campo di specializzazione è il vangelo secondo Luca, sul quale ha scritto la maggior parte dei suoi lavori: La fede emarginata. Analisi narrativa di Luca 4–9, Cittadella, Assisi 2006; Le possibilità inaspettate. Pagine scelte dal Vangelo secondo Luca, Cittadella, Assisi 2010; Vangelo di Luca. Commento esegetico-spirituale, Città Nuova, Roma 2012; Tra gratuità e scaltrezza. Le parabole della misericordia di Luca 15–16, San Paolo, Cinisello Balsamo 2016. Pubblica articoli per le riviste Parole di Vita, Credere Oggi e Parola, Spirito e Vita. Da più di dieci anni cura una rubrica mensile sulla rivista di spiritualità antoniana Il Santo dei miracoli. NUOVA COLLANA: Attualità della Bibbia Temi teologico-esistenziali che hanno un forte richiamo all’attualità. Basato su una riflessione biblica, con uno stile mai accademico, ma rapido, essenziale, diretto. Il contenuto di ciascun volume pur conservando tutto il valore scientifico che gli argomenti trattati richiedono è il risultato di un lavoro di divulgazione da parte di specialisti di esegesi biblica presso le più importanti Facoltà teologiche italiane. Città Nuova Ed.
18 Giu 2018 | Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo

Foto: www.santegidio.org
Nel 50° anniversario della nascita della Comunità di Sant’Egidio, diffusa in 76 paesi nei vari continenti, la città di Assisi ha conferito la cittadinanza onoraria per la pace al Prof. Andrea Riccardi. Nella motivazione si legge: «nelle periferie del mondo, la Comunità si è spesa sempre, con fedeltà e passione, in favore dei più poveri e dei più deboli, dei bambini, degli anziani, dei malati e dei disabili, dei senza dimora, delle minoranze, dei migranti e dei rifugiati» e «ha dato un contributo importante per la pace in molti paesi colpiti dalla guerra e dalla violenza; ha praticato con tenacia l’“arte del dialogo” e ha continuato e diffuso lo “spirito di Assisi” con gli incontri annuali di preghiera per la pace; in uno spirito di preghiera, di amicizia con i poveri e di pace, ha saputo farsi interprete del messaggio di San Francesco». Vedi anche: TrgMedia.it. (altro…)
18 Giu 2018 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale
I Giovani per un Mondo Unito vi danno appuntamento a Torino e a Roma per il Summer Campus . “La periferia: capitale d’Italia” è il titolo scelto per i dieci giorni in cui 60 giovani, provenienti da tutta Italia e animati dalla volontà di spendersi per la propria città, realizzeranno attività di riqualificazione, laboratori per i più piccoli e workshop interattivi su temi come la legalità, l’integrazione, il disarmo. Il costo è di 150 euro. Le iscrizioni, rivolte ai giovani dai 18 ai 30, anni si chiuderanno il 30 giugno. Per info: campus@gmail.com o 3311415079 (Giacomo Vannacci). Vedi anche: Focolari Italia www.summercampus2018.ga Facebook: Giovani per un Mondo Unito – Italia #torinosummercampus #romesummercampus