Ago 21, 2014 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
«Learning fraternity», «Imparare la fraternità»: è questo il titolo dell’articolato progetto che l’AMU-Azione per un Mondo Unito, in qualità di ente accreditato presso il ministero dell’Istruzione in Italia, porterà avanti nell’anno scolastico 2014-2015 in collaborazione con il Movimento Umanità Nuova dei Focolari. L’obiettivo della lunga serie di azioni, per dirla con l’AMU stessa, è quello di «sollecitare la presa di coscienza e la crescita di responsabilità rispetto alle sfide che investono il mondo contemporaneo e per le quali ciascuno è chiamato ad impegnarsi in maniera personale», attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva, alla multiculturalità, alla pace, alla condivisione e solidarietà e agli stili di vita sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Potendo contare sulla solida base dei percorsi già avviati negli scorsi anni, AMU e Umanità Nuova propongono quindi attività di formazione su queste tematiche per insegnanti ed educatori – dando continuità in particolare ai corsi di formazione ed aggiornamento “Cambia…menti” -, il Campus di cittadinanza planetaria a Loppiano (a cui dedichiamo un articolo specifico), e laboratori tematici per gli studenti: percorsi di cittadinanza attiva strutturati su quattro livelli, dalla globalizzazione e fraternità, all’intercultura, all’economia e cultura del dare, all’ambiente e stili di vita responsabili. E poi una rete di progetti a livello mondiale: tra quelli avviati in Italia ricordiamo «Costruiamo insieme un mondo di fraternità e pace», attivo già da qualche anno in molte scuole della Sicilia e della Calabria, che ha come obiettivo l’educazione all’ascolto, all’incontro, al dialogo e alla convivenza tra diverse etnie e culture – come ad esempio quelle Rom, indiana e nordafricana, presenti in questi territori.
Gemellaggi e partenariati con scuole estere, tra cui quest’anno occupa un posto particolare il progetto «Una scuola sulle Ande» (si veda articolo dedicato). Prosegue inoltre il progetto internazionale “Schoolmates” (www.school-mates.org), in collaborazione con i Ragazzi per l’Unità: una rete mondiale tra le classi per scambiarsi esperienze, condividendo culture, lingue, tradizioni e iniziative già in atto, e che permette ogni anno il sostegno di circa 600 borse di studio per studenti in Paesi in via di sviluppo e altri microprogetti di solidarietà in varie parti del mondo grazie ad iniziative di raccolta fondi realizzate dai ragazzi stessi. Gli insegnanti e le scuole che aderiscono a questi progetti possono contare su una rete ben consolidata, che si concretizza anche attraverso un’altra rete, quella internet: sul sito dell’AMU (www.amu-it.eu) è disponibile la documentazione prodotta a corsi e seminari all’area «Formazione insegnanti», ed è in via di ripresa la pubblicazione della newsletter per docenti sospesa nell’anno scolastico 2013-14. La rete AMU educatori ha inoltre dei referenti regionali, a cui insegnanti e scuole possono rivolgersi: per conoscere i loro nominativi e avere i loro contatti, basta rivolgersi all’AMU agli indirizzi indicati nel sito. (altro…)
Lug 10, 2014 | Cultura, Sociale, Spiritualità
Educazione fa rima anche con pace: il prossimo Forum Mondiale organizzato dalla Fondazione Schengen per la Pace si terrà nella primavera del 2015 al Cairo. Merito del progetto Living Peace, che ha proprio al Cairo la sua “centrale operativa”. L’annuncio è stato dato nel corso dell’ultimo Forum, a giugno, contestualmente al conferimento di una medaglia come “Premio della Pace di Lussemburgo 2014” a Carlos Palma, promotore di Living Peace. Si tratta di uno dei progetti presentati, insieme alle “buone pratiche”, nel corso di «Learning Fraternity» (imparare la fraternità), meeting internazionale promosso nel settembre 2013 dalle varie agenzie educative dei Focolari, tra cui AMU, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione in Italia. Esperti del settore, insegnanti, giovani e famiglie si sono confrontati sul tema della globalizzazione e di come sia quindi necessario pensare l’educazione in una prospettiva planetaria e solidale. Sono poi proseguite e continueranno nell’anno a venire le attività della Nuova Rete Progetto Pace, avviata in Italia nel 1990, e che ad aprile 2013 ha visto la firma del protocollo di cooperazione nazionale con l’AMU. I circa 5000 studenti di classi che aderiscono in maniera continuativa – mentre altrettanti si associano per le singole iniziative – portano avanti attività quali corsi di formazione per genitori, adulti e studenti, concorsi artistici, attività sportive che evidenzino i valori di lealtà e rispetto dell’avversario, gemellaggi con scuole italiane e straniere, visite a comunità di recupero o per disabili; il tutto nell’ottica di creare una rete che non solo sensibilizzi i giovani, gli insegnanti e le famiglie su temi come l’interculturalità e l’integrazione, ma anche promuovere il confronto e valorizzare i loro talenti.
Anche il percorso iniziato con «Learning fraternity» prosegue: in quest’ambito l’Amu organizza per il prossimo anno scolastico in Italia dei percorsi di cittadinanza attiva suddivisi in quattro filoni (Globalizzazione e fraternità, Intercultura, Economie e cultura del dare, Ambiente e consumi responsabili). Globalizzazione e fraternità è anche la tematica centrale del Campus di Cittadinanza planetaria che si terrà all’interno di una giornata nel periodo aprile-maggio 2015 alla cittadella internazionale di Loppiano (Firenze), destinato a studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado e ai loro insegnanti. A questi si aggiungono la prosecuzione di progetti già avviati, sia in Italia che all’estero, o altri di nuovi lanciati sulla scia dei precedenti. Come il gemellaggio «Una scuola sulle Ande» per sostenere il centro educativo di Bolìvar in Perù, o il progetto «Schoolmates», in cui i ragazzi partecipano ad una rete mondiale tra le classi, per scambiarsi reciproche ricchezze, condividendo culture, lingue, tradizioni e iniziative già in atto. I progetti e le iniziative sono comunque numerosi: vi invitiamo a continuare a seguirci durante l’estate, per poterli conoscere più in dettaglio e a consultarli nell’area “Educazione allo sviluppo” del sito AMU. (altro…)
Set 10, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale
Educazione, via privilegiata alla ricerca della pace. Con questo filo si sono intrecciati i percorsi di famiglie e scuola, animatori di gruppi e studiosi di pedagogia ed anche di giovani e giovanissimi di diversi contesti culturali, impegnati quotidianamente a confrontarsi con la questione educativa, presenti a Learning Fraternity (Castelgandolfo, Roma – 6-8 settembre 2013). Due giorni densi, venuti a cadere in un momento di estrema drammaticità, e di un levarsi universale ed accorato di voci per chiedere che non prevalga la logica della violenza e della guerra, ma quella della pace e della fraternità. In una lettera a Papa Francesco i 650 educatori provenienti da tutto il mondo scrivono: “Come cristiani e come cittadini sentiamo nostra la responsabilità e il compito di ricomporre i rapporti di convivenza nella giustizia e nell’amore, con la testimonianza personale e con l’azione educativa, volte a costruire e diffondere la cultura dell’incontro e del dialogo come unica strada per la pace“. 35 i Paesi di provenienza, 20 gli stand nazionali e locali e 35 i workshop (dai social media allo sviluppo sostenibile) che hanno offerto un ricco spaccato di quanto il principio della fraternità a tutte le latitudini attraversi le più diverse esperienze educative. Spaziano dalla prevenzione della violenza negli stadi a progetti di scuola nelle periferie più povere del mondo come Santo Domingo, Nairobi, Recife.
Come il progetto “Forti senza violenza”, sviluppato dalla collaborazione tra la band internazionale Gen Rosso, l’associazione Starkmacher, la Caritas di Colonia, il Ministero del lavoro e sociale Federale tedesco. Vi aderiscono scuole della Germania, istituzioni sociali per giovani a rischio, immigrati, carceri e orfanotrofi, coinvolgendo finora oltre 25.000 giovani. O come la scuola di Dalwal nel Punjab in Pakistan. Dopo varie vicende, la scuola conta oggi 209 studenti di cui solo quattro sono cristiani. L’impegno educativo – racconta la direttrice Valentina Gomes – è quello di formare, senza irenismi, “coscienze aperte a valori universali come il rispetto per la libertà religiosa, il perdono, la condivisione”. Tra i partecipanti, anche un gruppo proveniente dall’Egitto. Elhamy Naguib è un artista, e ha condotto un workshop sull’arte dei murales: fa parte della Fondazione “Koz Kazah” (arcobaleno) e racconta di aver usato questa forma di espressione artistica anche il 7 febbraio scorso durante le manifestazioni in piazza Tahrir. “Sono andato in piazza ed ho cominciato a disegnare riproponendo le grandi aspirazioni del popolo egiziano”. È così che la giustizia sociale ha preso la forma di una bilancia e la libertà di un uccello. “Non smettiamo di sperare in un futuro di democrazia per il nostro Paese”, confida Naguib. “Dove tutti siano uguali”.
A promuovere l’iniziativa Umanità Nuova, l’associazione Educazione e Unità, l’Ong Amu e il Movimento Ragazzi per l’unità, insieme a tutte le agenzie educative del Movimento dei Focolari, dai bambini alle famiglie: il percorso non si conclude quindi con Learning Fraternity, ma continua nella prassi educativa sperimentata a tutte le latitudini, per formare persone capaci di relazionarsi con gli altri nell’era sempre più complessa in cui viviamo. Impegno espresso nella lettura e sottoscrizione di un “manifesto”, un patto educativo in 10 punti, consegnato a Papa Francesco: “educare con la vita”, “imparare insieme per poter insegnare insieme”, “creare reti di relazioni”, “aiutare a realizzare il proprio cammino”, “accogliere il limite, per farne un’occasione di crescita e dialogo, ricominciando sempre”, sono una sintesi della sfida intrapresa. Rivedere in streaming: http://live.focolare.org/ Foto album su Flickr
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Set 8, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Il progetto “Diritto allo Studio per i bambini birmani”, garantisce l’educazione primaria ai bambini birmani immigrati con le famiglie in Thailandia, per sfuggire a persecuzioni e condizioni di vita poverissime. Nello scorso anno scolastico, sono stati 640 i bambini coinvolti. I genitori, scappati spesso senza portare nulla con sé, lavorano come contadini, con stipendi non garantiti e saltuari. Sovente i bambini devono rimanere a casa ad aiutare i genitori nei campi. L’impossibilità di pagare le rette scolastiche e gli altri costi per lo studio, scoraggia le famiglie, contribuendo all’abbandono scolastico precoce. Il progetto è promosso dall’ong AMU (Azione Mondo Unito), in collaborazione con la controparte locale Good Friend Center, che dal 2006 lavora nella provincia thailandese di Mae Sot. Il Good Friend Center garantisce attraverso 8 scuole situate lungo il confine tra la Thailandia e il Myanmar, l’accesso gratuito all’istruzione a centinaia di bambini. Per aiutare le scuole a raggiungere una maggiore autonomia economica, si sono avviate delle attività produttive le cui entrate vanno a coprire parte dei costi scolastici (stipendi e corsi di aggiornamento per gli insegnanti, un pasto per i bambini, divise e materiale scolastico). Nel 2011 accanto alla scuola New Blood l’AMU ha sostenuto un progetto di allevamento di polli e maiali: un primo aiuto a sostegno dei 450 bambini che la frequentano. Da alcuni mesi, accanto alla scuola, si è affittato un terreno di 5 ettari per avviare una coltivazione di mais e fagioli, che dovrebbe dare un ulteriore contributo alla sostenibilità del progetto. Per questo nuovo anno scolastico sono iniziate anche 2 attività produttive a sostegno delle scuole di Mae Wah Khee e Pa Lu Gyi frequentate da 190 bambini: oltrea all’ allevamento di maiali, un allevamento di pesci. Il progetto prevede un investimento iniziale per l’acquisto di 3.000 pesci e di 10 maiali, lo stipendio per un anno del personale e per i mangimi. L’allevamento dei maiali dovrebbe diventare sostenibile dopo 15 mesi, mentre l’allevamento di pesci dovrebbe dare i primi contributi alle scuole già dopo 5 mesi. Queste attività vanno nella direzione di svincolare le scuole dagli aiuti esterni, continuando cosi a fornire un servizio gratuito a minori che altrimenti non avrebbero accesso allo studio. Fonte: New Humanity – AMU Notizie, (altro…)
Set 5, 2013 | Cultura, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale
Foto su Flickr
Condividere buone prassi e iniziative presenti in contesti culturali assai diversi, per farne emergere linee pedagogiche condivise improntate alla fraternità e alla pace. Questo l’obiettivo di “Learning Fraternity” (Castel Gandolfo – Roma, 6-8 settembre), convegno-laboratorio a cui partecipano 650 educatori di 35 Paesi, articolato in conferenze, workshop, stand e ‘buone prassi’. Il convegno assume un rilievo e una finalità particolare mentre papa Francesco si fa portavoce del “grido della pace” che sale “dall’unica grande famiglia che è l’umanità”. Lo dicono in una lettera al Papa i promotori del convegno. Protagonisti del meeting saranno coloro che a vario titolo, si confrontano quotidianamente con il compito di educare: famiglie, insegnanti, animatori di gruppi, studiosi del settore, gli stessi ragazzi. A parlare di “Educazione e Globalizzazione” e delle connotazioni che essa assume in America Latina, Africa ed Europa, tre esperti: Nieves Tapia, coordinatrice del Programma Nazionale di Educazione solidale del Ministero di Educazione, Scienza e Tecnologia dell’Argentina, Justus Mbae Gitari, professore di Pedagogia alla Catholic University of Eastern Africa di Nairobi, Giuseppe Milan, professore ordinario di Pedagogia interculturale e sociale all’Università di Padova. Il tema “Educazione e Relazione” viene approfondito da Paula Luengo Kanacri, cilena, ricercatrice al CIRMPA, UniversitàLa Sapienza di Roma e da Teresa Boi, italiana, insegnante e pedagogista. Nei workshop si affronteranno tematiche trasversali: dalla cultura della legalità al rapporto genitori-figli, dalla prevenzione al bullismo alla comunicazione coi new media, dall’integrazione sociale all’apertura della scuola alla città, dallo sport alla danza.
Gli stand espongono buone prassi nei contesti culturali di 20 nazioni, tra cui Congo, Pakistan, Colombia, Egitto. Alcuni esempi: cominciando sotto un albero in un quartiere tra i più poveri della città di Santo Domingo, nasce la scuola “Café con Leche”, con attualmente 500 bambini e un percorso di scoperta di sé stessi e degli altri, nella diversità e ricchezza di etnie. Iniziato in Egitto, il progetto “la Pace incomincia da me” oggi coinvolge più di 1500 ragazzi, professori e direttori di 82 scuole in altri 40 Paesi, che promuovono il Festival internazionale per la Pace. In Italia il “Progetto Pace” porta avanti iniziative da 23 anni, interessando 100.000 giovani in più di 400 scuole, in rete con giovani di alcuni Paesi dell’Europa dell’Est, attraverso annuali viaggi umanitari, solidarietà a Paesi devastati da guerre o catastrofi, interazione con gli stranieri e coi diversamente abili. Sabato 7 settembre è prevista una trasmissione in diretta streaming con diverse nazioni (http://live.focolare.org). Il programma sarà idealmente collegato alla giornata di digiuno e preghiera, indetta da Papa Francesco per la pace in Siria e in tutto il mondo. Con New Humanity (ONG che gode dello Status Consultivo Generale all’ECOSOC dell’ONU), promuovono l’evento 4 agenzie educative dei Focolari: il Movimento Umanità Nuova, l’Associazione EDU (Educazione e Unità), l’ONG Azione Mondo Unito (AMU) ed il Movimento Ragazzi per l’Unità. L’evento gode del patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
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