Movimento dei Focolari

Prendere con sé Maria

Prendere con sé Maria Gesù morente si era rivolto a sua madre e, indicando Giovanni, le aveva detto: «Donna, ecco il tuo figlio» (Gv 19, 26). Poi, guardando Giovanni, aveva aggiunto: «Ecco la tua madre» (Gv 19, 27). Lo sappiamo: in Giovanni, Gesù affidava in quel momento a Maria tutti noi cristiani; ma non si può negare che Giovanni era sacerdote. Dunque i sacerdoti hanno avuto da Gesù, in quel giorno, nella persona di Giovanni, un indirizzo, un invito, un comando: vedere in Maria la loro madre, prenderla con loro. (…) Maria è di casa per i sacerdoti. I sacerdoti lo devono ricordare; ma anche se tristemente essi dimenticassero di prendere Maria con loro, la madre di Gesù non dimenticherà mai, per tutti i secoli, d’assolvere questo desiderio del Figlio suo morente. Maria è il validissimo aiuto che Gesù ha donato ai sacerdoti per il loro servizio alla Chiesa. Chiara Lubich   Il sacerdote oggi, il religioso oggi Gen’s 12 (1982) n. 6, p. 6

Come il Padre ha mandato me, io mando voi

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 Fra le divine parole che disse [Gesù], ve n’è una che dà le vertigini se si pensa pronunciata da Dio e fa comprendere l’eccellenza di una elezione.

È un paragone paradossale, ma vero e ricco di mistero. E Cristo lo rivolge a quelli che sarebbero stati nei secoli i suoi sacerdoti: «Come il Padre ha mandato me, io mando voi». Chi è allora il prete? È colui che Cristo ha eletto per continuarlo nel tempo. Purtroppo alle volte il sacerdote non è così. E d’altronde se il prete non è Cristo, è ben poco. Le sue prediche sono vuote e le chiese deserte. Perché la parola che Cristo dava era lui stesso. Se il prete prima vive ciò che predica e poi parla, la sua parola sarà Cristo e sarà, anche lui, altro Cristo.

Come il Padre ha mandato me discorsi trascineranno allora le folle e le chiese diverranno strabocchevoli. Perché non è tanto la scienza che fa il prete, quanto il carisma vivificato dall’amore.  

Chiara Lubich, Il celibato sacerdotale, Città Nuova  14 (1970/3) p. 9

 
Tratto dal volume: Come il Padre ha amato me… 365 pensieri per l’anno sacerdotale, Città nuova 2009 http://editrice.cittanuova.it/notizia.asp

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“C’è una via… la sfida dei rapporti”

“C’è una via… la sfida dei rapporti”

2-4 GENNAIO 2009 centro Mariapoli – Castelgandolfo

http://unavia.focolare.org

In risposta alla frammentazione e all’individualismo dilagante. Attesi 500 seminaristi da 4 continenti Celebrazione eucaristica del 3 gennaio presieduta dal Card. Zenon Grocholewski Prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica Il 4 gennaio, in piazza s. Pietro, per l’Angelus con Benedetto XVI

comunicato stampa n. 1 – 18.12.2008

comunicato stampa n. 2 – 30.12.2008

comunicato stampa n. 3 – 2 gennaio 2009

comunicato stampa n. 4 – 4 gennaio 2009

programma del congresso

“C’è una via… la sfida dei rapporti”

Card. Bertone: La comunione, base della Chiesa

Un dialogo intenso, spontaneo, profondo ha segnato l’incontro del card. Tarcisio Bertone, con gli oltre 600 sacerdoti diocesani focolarini, provenienti da 54 Paesi, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo. Era la prima volta che, da Segretario di Stato, il cardinale faceva visita al Movimento dei Focolari, in questo centro internazionale.  Era stato invitato per un dialogo con sacerdoti, riuniti per il loro incontro annuale. Il cardinale ha ascoltato le testimonianze di alcuni “focolari sacerdotali” sugli effetti che il “carisma dell’unità” vissuto provoca in vari contesti ecclesiali e socio-culturali: dall’Irlanda, dove, in un panorama di crescente secolarizzazione, si inserisce un rinnovato rapporto col vescovo e con gli altri sacerdoti, un forte impegno nelle università, nel campo ecumenico ed interreligioso, un’efficace presenza nel mondo dei media; dalla Svizzera: con la nascita di vocazioni suscitate dalla testimonianza dell’unità, la vita in comune fra sacerdoti diventa punto di riferimento per altri presbiteri e antidoto alle crisi della vocazione; cresce la frequenza domenicale; dall’Italia (Ascoli Piceno), dove la collaborazione fra sacerdoti e laici animati dalla spiritualità di comunione infonde nuova vita nella città come è successo lo scorso ottobre quando, in occasione di un evento promosso dai giovani dei focolari, si è riusciti a coinvolgere le istituzioni civili e la cittadinanza. Sei le domande rivolte al Segretario di Stato, da sacerdoti di varie parti del mondo: dall’attuazione del magistero di Benedetto XVI, alle attuali sfide della Chiesa nel mondo, dalle lacune delle comunità ecclesiali, alle priorità nelle scelte pastorali. E poi il ruolo dei Movimenti ecclesiali, l’attuazione della “Chiesa-Comunione”, la formazione nei seminari, l’aiuto ai sacerdoti in difficoltà. E ancora, il rapporto personale, quotidiano, del cardinale con il Papa. “L’irrilevanza della fede”, “L’isolamento e la solitudine”. Queste, le due maggiori sfide che stanno di fronte ai cristiani oggi. Il cardinale ha richiamato una riflessione dell’allora card. Ratzinger, pubblicata in un libro recente, dove afferma che “l’estrema prova della  solitudine incomunicabile è l’inferno”. “E questo dice che la solitudine, noi la iniziamo da qui e quindi l’inferno lo iniziamo da qui”. Ha fatto due citazioni. Sartre: “Gli altri per me sono l’inferno”. Gabriel Marcel: “Gli altri per me sono il cielo”. “Allora – ha aggiunto – il cielo, il paradiso lo incominciamo qui con la spiritualità di comunione, con il carisma di comunione. Il contrario della solitudine”. In risposta al relativismo: “Non bisogna stancarsi di cercare la verità e i testimoni della verità”. Una domanda personale: “Lei è un illustre figlio di San Giovanni Bosco. In che modo questa “filiazione carismatica” la aiuta nel suo ministero attuale?”. “Il carisma salesiano mi ha aiutato sempre nella mia vita, sin da ragazzo” – ha risposto. “Poi sono entrato nella congregazione, ho assimilato un po’ questo spirito di famiglia, la capacità di ascolto e di accoglienza, e di confidenza…”. Sui Movimenti ecclesiali: “I Movimenti hanno piena cittadinanza nella Chiesa. La loro presenza, viva, efficace, trasformante, suscita attenzione anche nei non cristiani”. Rivolgendo lo sguardo ai carismi antichi e nuovi: “Il Signore continua a essere creativo, la creazione è in atto nell’universo, nel cosmo… è in atto soprattutto attraverso l’azione dello Spirito”. E ha invitato a “potenziare lo spirito e la prassi di comunione tra nuovi carismi e istituti storici”. Un “calorosissimo saluto” a Chiara Lubich è stato rivolto dal card. Bertone, dopo aver riconosciuto il fondamentale ruolo dei fondatori nella vita della Chiesa. (altro…)

“C’è una via… la sfida dei rapporti”

“Avendoli amati, li amò fino alla fine”

Sabato 17 febbraio, “il Padre ha chiamato a sé don Silvano Cola”, deceduto improvvisamente per arresto cardiaco, al Centro sacerdotale a Grottaferrata, dove viveva con altri sacerdoti. Era responsabile della diramazione dei sacerdoti diocesani che si è formata sin dagli anni ’50 nel nascente Movimento dei Focolari. Don Silvano è stato tra i primi sacerdoti che, a contatto con i Focolari, hanno trovato nuovo impulso per il ministero sacerdotale, nell’unità che scaturisce dalla reciprocità dell’amore evangelico, centrale nella spiritualità dei Focolari. Comunicando la notizia della morte, Chiara Lubich evidenzia in modo particolare la  “generosità instancabile” con cui ha svolto il suo incarico al servizio del mondo sacerdotale: “Avendoli amati, li amò fino alla fine”. In questi ultimi anni, don Silvano Cola aveva condiviso con una delle prime focolarine, Valeria Ronchetti, la responsabilità della segreteria istituita dalla fondatrice dei Focolari per promuovere la comunione tra movimenti ecclesiali e nuove comunità, avviata, in risposta al desiderio di Giovanni Paolo II,  dopo il grande incontro in piazza San Pietro, la vigilia di Pentecoste 1998. Don Silvano Cola era nato a Camerino (Macerata) il 22 gennaio 1928 ed è stato ordinato sacerdote a Torino il 27 giugno 1950. D’accordo col suo arcivescovo, nel 1964 si era trasferito al Centro del Movimento, a Rocca di Papa (Roma). Nel 1990 prese parte come uditore al Sinodo dei Vescovi sulla formazione sacerdotale. Attualmente era membro del Consiglio generale dei Focolari. I funerali avranno luogo martedì prossimo, 20 febbraio, alle ore 14.30, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo (Roma) – in via san G. Battista de la Salle. (altro…)