Mag 18, 2014 | Centro internazionale, Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Igino Giordani «anticipava davvero di almeno un quarto di secolo certi aspetti del processo comunitario messo in cammino dopo la seconda guerra mondiale: vedeva la reale interdipendenza delle economie degli stati europei, vincitori e vinti, e il comune rischio di ridursi, come debitori degli USA, “a protettorato d’America (USA Dominion)”. Scorgeva un crescente moto di solidarietà sociale e di europeizzazione della cultura sollecitato proprio dalle sanguinose esperienze di guerra. Per allontanarsi dall’“orlo del suicidio collettivo” e salvarsi da una nuova “imminente carneficina”, e per evitare la “decadenza” – di cui “si avvantaggeranno razze (gialle e nere) da noi stessi eccitate e continenti da noi stessi vivificati” – egli indicava ai popoli del vecchio continente un dovere storico ineludibile: il superamento dei nazionalismi in una Federazione degli Stati Uniti d’Europa. Riteneva però condizione assolutamente necessaria il passaggio di tutti gli stati alla democrazia; così anche lo vedeva un traguardo che le “diplomazie non sanno ottenere”. Perciò invocava una “forza spirituale” che potesse fungere da “elemento di unificazione” […]». «La chiara distinzione – ma non separazione – tra religione e politica era già allora un punto fermo della sua concezione sulla laicità dello Stato. Nel pieno rispetto di tale distinzione egli esponeva la sua “utopia” europeistica con basi spirituali, “utopia” che si pone oggi in una linea molto meno irreale, finendo con l’apparire – se ben dimensionata – come una vera intuizione. Lo storico non può esagerare e parlare di profetismi; però non può ignorare le già dette premonizioni di Giordani di quel 1925 su rischi, prospettive e problemi della prossima Europa; né può sottovalutare la sua certezza di una funzione europea del cristianesimo e, specialmente, del ruolo unificante dei valori morali e culturali, quali fattori indispensabili, affinché, al di sotto delle cointeressenze economiche e delle necessarie forme istituzionali, si raggiungesse un’armonia di sostanza tra le diverse identità dei popoli per la nascita di una “coscienza” europea». Tommaso Sorgi, Igino Giordani. Storia dell’uomo che divenne Foco, Città Nuova Ed., Roma 2014, pp. 109,111. (altro…)
Mag 16, 2014 | Chiesa, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Sociale
Il Comitato Umanità Nuova, espressione sociale del Movimento dei Focolari, da trent’anni opera anche nel centro storico di Genova a favore delle persone più emarginate, ha portato avanti una serie di iniziative legate al tema della migrazione. Con il patrocinio di diverse istituzioni e associazioni liguri si è venuta creando una rete sempre più fitta di relazioni, che ha arricchito il tessuto connettivo della città. Il luogo scelto è stato il Galata Museo del Mare, in cui, oltre a numerose testimonianze della vita marinara, vi sono ricostruiti scenari storici della migrazione italiana: dalle navi passeggeri di una volta ai quartieri della Boca a Buenos Aires o Ellis Island negli USA. Questa la cornice che ha ospitato una mostra, a inizio del 2014, dal titolo “In profondità: viaggio tra memoria e migrazione”, focalizzata sul tema delle migrazioni interiori, cioè sull’atteggiamento d’anima che coincide con il nomadismo culturale dell’arte contemporanea. Vi hanno esposto artisti di diversa provenienza come Ignacio Llamas dalla Spagna o Claire Morard dalla Francia, ma anche Piero Gilardi, uno dei primi artisti pop italiani, noto a livello internazionale. Il tema delle migrazioni è stato luogo di convergenza per il dialogo multiculturale, interreligioso, ecumenico, di incontro e di stretta collaborazione tra alcuni movimenti cattolici già nel passato impegnati nelle manifestazioni collegate ad “Insieme per l’Europa” (Cursillos, Sant’Egidio, Equipe Notre Dame, Incontri Coniugali e Rinnovamento nello Spirito), con la partecipazione da protagonisti degli stessi migranti. Il movimento Famiglie Nuove ha poi presentato i temi del sostegno a distanza e dell’integrazione scolastica, coinvolgendo 200 studenti delle scuole superiori liguri. Complessivamente, la partecipazione è stata di circa un migliaio di persone, includendo anche un laboratorio di scrittura creativa e il Finissage-concerto, curato dalla classe Jazz del Conservatorio Paganini di Genova; grazie al quale si sono poi ritrovati una ventina di artisti per dar vita ad una tre giorni di dialogo, che ha consentito a ciascuno dei partecipanti di ritrovare nuove energie per proseguire sulla via della comunione artistica.
Dignità e valore della persona hanno caratterizzato il dibattito, lasciando spazio anche alle toccanti esperienze di Chaia, giovane Saharawi che ha raccontato la sua sofferta esperienza e di un giovane magrebino che, dopo aver attraversato il deserto, è sbarcato a Lampedusa ed ora è integrato nella realtà genovese. Significativi i momenti di dialogo che hanno ospitato esponenti di spicco del mondo religioso e associativo, come il presidente di Migrantes, il pastore della Chiesa Evangelica Sudamericana, l’Imam della comunità islamica e l’abate di un tempio buddista. Un commento ci sembra esprima la realtà vissuta da tanti: “Mi pareva che quel luogo acquistasse una sacralità e diventasse tempio, pagoda, sala, moschea, perché si stava compiendo un’unica preghiera per l’unico Dio di tutti gli uomini, e non era questione di sentimenti soltanto, ma di intelligenza e cuori che diventano uno”. (altro…)
Apr 15, 2014 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo

Luiza Erundina e Maria Voce – (C) CSC Caris Mendes
La fraternità è compatibile con la lotta politica? Per la deputata federale Luiza Erundina, negli anni giovanili, al tempo della lotta contro la dittatura, la risposta era “no”. Divenuto poi “sì” dopo l’incontro con Chiara Lubich, quando dava inizio al Movimento politico per l’Unità. Per il sindaco di Sorocaba, Antonio Carlos Pannunzio, il fatto più importante è il risveglio della percezione che siamo innanzitutto appartenenti all’unica famiglia umana, perché figli di un unico Padre. “Nelle assisi politiche possiamo non concordare con un nostro collega, ma non per questo dobbiamo fare di lui un nemico”, afferma. E quando si innalza il muro dell’inimicizia, non è impossibile abbatterlo. “Ero un acerrimo avversario di Luiza Erundina quando lei era sindaco di San Paolo ed io consigliere – dichiara Walter Feldman deputato federale -. “Ora ci sentiamo quasi tutti i giorni. Diventa possibile il dialogo, dove i contrari si incontrano per trovare una sintesi: il bene comune”.“Ho deciso di prendere la metro come tutti. Bisogna stare tra la gente per sintonizzarsi, per sanare la separazione tra politici e società. Il cambiamento incomincia dalla pratica personale”, continua. Mostra l’esempio di Mandela e Gandhi.
“L’azione politica è più difficile e complessa ora nell’esercizio della democrazia che non ai tempi della dittatura”, afferma il deputato federale Luis Carlos Hauly, da 40 anni sul campo. Parla di “degenerazione della pratica politica”. E’ la fraternità che non fa cadere nelle mani del peggior nemico: l’ego che spinge ad apparire, a mostrarsi migliori del prossimo”. Pedro Paulo Fiorelli è un giovane che sta seguendo la “Scuola Civitas”, per la formazione del cittadino, condizione perché poi possa essere buon politico. La lezione di fondo: non la politica per vincere le elezioni, ma come arte per la trasformazione sociale, privilegiando i dimenticati. “È più che necessaria – afferma Maria Voce – questa azione politica illuminata che mette al centro il valore della relazione, della prossimità, incominciando dagli ultimi che con i loro bisogni gridano la voglia di fraternità”. Giancarlo Faletti definisce questi politici “esperti in umanità”, “profeti di un mondo nuovo”, “profeti di speranza”. L’incontro si conclude con un gesto significativo: la consegna della targa che intitola a Chiara Lubich una via di Porto Alegre. C’è anche chi ha composto una canzone dal titolo “Amore degli amori”, la definizione che la fondatrice dei Focolari ha dato della politica. Viene assunta a inno del Movimento Politico per l’Unità in Brasile. Il prossimo appuntamento è a livello internazionale: un congresso mondiale per il prossimo marzo 2015. Lo annuncia un messaggio della presidenza internazionale del Mppu per offrire “la ricchezza del pensiero politico di Chiara Lubich che, profeticamente, prefigurava un mondo unito dall’amore reciproco vissuto non solo tra persone, ma anche tra i popoli”. Leggi gli approfondimenti delle varie tappe del viaggio di Maria Voce su Area Riservata – Notiziario Mariapoli Website: www.focolares.org.br/sitenacional (altro…)
Feb 17, 2014 | Chiara Lubich, Cultura, Focolari nel Mondo
Lampedusa, simbolo dell’immigrazione: di dolore e di accoglienza. Le notizie di sbarchi non si arrestano, come pure l’impegno del Comune e dei suoi abitanti. Da qui “La Carta di Lampedusa”, sottoscritta sull’Isola da centinaia di realtà associative internazionali e da migliaia di cittadini. Un vero e proprio vademecum per un’accoglienza rispettosa dei diritti umani di tutti gli abitanti del globo, “in tutte le Lampedusa del mondo”, come affermato dal sindaco Giusi Nicolini. Per questo la scelta del Comune di Lampedusa, da parte dell’Associazione Città per la Fraternità, per l’assegnazione del Premio “Chiara Lubich per la fraternità” nella sua 5ª edizione. . Ispirata dal pensiero di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, l’Associazione è nata nel 2008 su proposta del sindaco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia, in occasione del 65esimo anniversario della fondazione del Movimento dei Focolari. Composta oggi da 133 comuni italiani, che hanno aderito all’iniziativa, si pone l’intento di creare una rete di dialogo e confronto tra comuni ed altri enti locali con l’obiettivo fondamentale di promuovere la pace, i diritti umani, la giustizia sociale e soprattutto la fraternità, attraverso comportamenti e atti amministrativi.
La Prima Cittadina dell’Isola ha incoraggiato i promotori a proseguire con azioni che rafforzino la fraternità, perché “occorre creare e coltivare la sensibilità verso temi così importanti”. Lo scopo del Premio, infatti, è quello di mettere in evidenza, ogni anno, un Comune che si è particolarmente distinto per atti e comportamenti di fraternità. La consegna è avvenuta ad Ariccia (Roma) presso Palazzo Chigi, sabato 8 febbraio 2014. A fare gli onori di casa, Emilio Cianfanelli, sindaco di Ariccia, e Pasquale Boccia, sindaco di Rocca di Papa e presidente dell’Associazione Città per la Fraternità. Altro promotore dell’evento il Movimento politico per l’unità Italia, rappresentato dal Presidente della sezione italiana Silvio Minnetti. Come nelle altre edizioni l’atto di premiazione è stato preceduto da un convegno di riflessione e formazione. La tematica affrontata quest’anno è stata: “Economia e Comunità fanno rima con Fraternità? Il pensiero di Adriano Olivetti e di Chiara Lubich a confronto”. Un’ottima occasione per rilevare l’estrema attualità di alcuni principi comuni tra il movimento Comunità di Olivetti e l’Economia di Comunione. Di grande interesse gli interventi di Melina Decaro, del Centro Studi “Fondazione Adriano Olivetti” e docente all’università romana Luiss; di Luigino Bruni, professore ordinario di Economia alla Lumsa di Roma e coordinatore della Commissione Internazionale Economia di Comunione; e dell’imprenditore Giovanni Arletti, Vice Presidente dell’Associazione Imprenditori per l’Economia di Comunione (Aipec). (altro…)
Nov 15, 2013 | Centro internazionale, Chiesa, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
La notizia della visita di papa Francesco allo Stato italiano, il 14 novembre 2013, dove è stato accolto dal presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, ha riempito le testate dei giornali di tutto il mondo. Anche il clima dell’incontro nel palazzo del Quirinale avvenuto nella semplicità, cordiale amicizia e valori condivisi evidenziati nei loro due discorsi, è stato sottolineato in toni diversi dai Media internazionali. Da evidenziare la partecipazione della società civile. Che questa visita abbia destato l’interesse dei cittadini lo dicono le centinaia di persone che hanno salutato festanti l’ingresso nel palazzo presidenziale dell’auto papale. All’interno, ad accogliere papa Francesco c’era una delegazione del governo, esponenti del mondo imprenditoriale, accademico e alcune personalità rappresentative del mondo della solidarietà attivi in progetti verso i poveri, i sofferenti, gli ultimi.
Per il Movimento dei Focolari erano presenti Maria Voce e Giancarlo Faletti. “Tutto si è svolto in maniera ufficiale e allo stesso tempo in un’atmosfera cordiale – ha detto a caldo Maria Voce -. Mi è piaciuto particolarmente il saluto del presidente Napolitano, sia per il suo esprimere gratitudine a papa Francesco per la sua particolare capacità di arrivare al cuore degli uomini, che per la dimensione personale dei rapporti che stabilisce. Ci ha tenuto a sottolineare anche il retaggio cristiano presente nei valori che hanno formato l’Europa, così come l’ammissione della tragica situazione che vive l’Italia nell’accentuarsi di una crisi che travolge la politica. Emergeva l’attesa fiduciosa che un messaggio del Papa avrebbe aiutato a oltrepassare i particolarismi in vista del bene comune. Da ambedue i discorsi, poi, era evidente che siamo dinanzi a domande che ci interpellano insieme e per le quali anche le risposte sono comuni, seppure in ambiti differenti e con metodi diversi”. Dal canto suo il copresidente Faletti ha sottolineato l’impressione di essersi trovato dentro “una pagina di storia dell’umanità, legata certamente alla storia italiana. Era evidente, come sottolineato dalle parole e dalla testimonianza di Napolitano e di papa Francesco, che a incidere nella storia è e sarà fondamentalmente la capacità di mettersi in dialogo”.
“Guardare le singole persone, una alla volta”, ha evidenziato il Capo di Stato nel riconoscere quale “carattere distintivo” della missione pastorale di papa Francesco una “forte considerazione per la persona”, il saper “comunicare con i semplici”, il trasmettere “a ciascuno e a tutti i valori del messaggio cristiano”, “innanzitutto quello dell’amore per gli altri”, per combattere “il dilagare dell’egoismo, dell’insensibilità sociale, del più spregiudicato culto del proprio tornaconto personale”. L’augurio, in conclusione, di papa Francesco per l’Italia: che il Paese “attingendo dal suo ricco patrimonio di valori civili e spirituali”, sappia trovare “la creatività e la concordia necessarie al suo armonioso sviluppo, a promuovere il bene comune e la dignità di ogni persona e ad offrire nel consesso internazionale il suo contributo per la pace e la giustizia”. Discorso di papa Francesco: leggi il testo integrale Discorso di Giorgio Napolitano: leggi il testo integrale (altro…)