Movimento dei Focolari
«Vagliate ogni cosa, tenete ciò che è buono» (1 Ts 5, 21).

«Vagliate ogni cosa, tenete ciò che è buono» (1 Ts 5, 21).

La parola di questo mese è tratta da una serie di raccomandazioni finali che l’apostolo Paolo fa alla comunità dei Tessalonicesi: «Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male»[1]. Profezia e discernimento, dialogo e ascolto. Queste le indicazioni di Paolo alla comunità che aveva da poco intrapreso il cammino di fede.

 Tra i vari doni dello Spirito, Paolo stimava molto quello della profezia[2]. Il profeta non è colui che prevede il futuro ma piuttosto chi ha il dono di vedere e capire la storia personale e collettiva dal punto di vista di Dio.

 Ma tutti i doni sono guidati dal dono più grande, la carità, l’amore fraterno[3]. Agostino di Ippona afferma che solo la carità permette di discernere l’atteggiamento da assumere davanti alle varie situazioni[4].

«Vagliate ogni cosa, tenete ciò che è buono».

Occorre essere in grado di guardare non soltanto ai doni personali ma anche alle tante potenzialità e complessità di vedute e opinioni che si aprono davanti a noi in coloro che ci stanno accanto e con i quali ci confrontiamo, magari in persone che incontriamo per caso. È importante con tutti mantenere l’autenticità nel cuore e anche avere la coscienza del limite del nostro punto di vista. 

Questa parola di vita potrebbe essere un motto da adottare in ogni situazione di dialogo e di confronto. Ascoltare l’altro, non necessariamente per accettare tutto ma sapendo che è possibile trovare qualcosa di buono in quello che dice, favorisce un’apertura mentale e del cuore. È fare il vuoto dentro noi stessi per amore e avere così la possibilità di costruire qualcosa insieme.

«Vagliate ogni cosa, tenete ciò che è buono».

 Padre Timothy Radcliffe, uno dei teologi presenti al Sinodo dei Vescovi della Chiesa cattolica, ha affermato che «la cosa più coraggiosa che possiamo fare in questo sinodo è essere sinceri tra di noi riguardo ai nostri dubbi e alle nostre domande, quelle per le quali non abbiamo risposte chiare. Allora ci avvicineremo come compagni di ricerca, mendicanti della verità»[5]

 In una conversazione con alcuni focolarini, Margaret Karram ha così commentato questa riflessione: «Pensandoci, mi sono resa conto, che tante volte non ho avuto il coraggio di dire veramente quello che pensavo: forse per timore di non essere capita, forse per non dire qualcosa completamente diverso dall’opinione della maggioranza. Ho capito che, essere ‘mendicanti della verità’ significa avere quell’atteggiamento di prossimità, gli uni verso gli altri, in cui vogliamo tutti quello che Dio vuole, in cui tutti insieme cerchiamo il bene»[6].

«Vagliate ogni cosa, tenete ciò che è buono».

È l’esperienza di Antía che partecipa al gruppo di arti performative Mosaico, nato in Spagna nel 2017 come Gen Rosso Local Project. Esso è composto da giovani spagnoli che offrono attraverso la loro arte e i loro laboratori la propria esperienza di fraternità. 

Antía ci racconta: «È il collegamento con i miei valori: un mondo fraterno, nel quale ciascuno (giovanissimi, inesperti, vulnerabili…) dona il proprio contributo a questo progetto. Mosaico mi fa credere che un mondo più unito non è un’utopia, nonostante le difficoltà e il duro lavoro che comporta. Sono cresciuta lavorando in gruppo, con un dialogo a volte che può sembrare troppo schietto e spesso rinunciando alle mie idee che consideravo le migliori. E il risultato è che “il bene” è costruito pezzo per pezzo insieme, da tutti noi»[7].

A cura di Patrizia Mazzola e del team della Parola di Vita


Foto dal sito https://www.unitedworldproject.org/network/mosaico-grlp-2/

[1] Ts 5, 19-22.
[2] Cf. Giovanni Paolo II, Udienza Generale, 24.06.1992, n.7.
[3] Cf. 1 Cor 13.
[4] Cf.  Agostino di Ippona, Ep. Jo. 7, 8.  
[5] Padre Timothy Radcliffe, Meditazione n. 3, Amicizia, Sinodo dei Vescovi, Sacrofano, 2.10.2023.  
[6] Conversazione con i focolarini, Margaret Karram, Presidente del Movimento dei focolari, Rocca di Papa, 3.02.2024.
[7] Mosaico GRLP aderisce al progetto Forti senza violenza, che si basa sul portare in nuove città laboratori multidisciplinari con i giovani durante tre giorni cercando di trasmettere i valori di non-violenza, pace e dialogo attraverso l’arte.

Emergenza Goma (R. D. Congo)

Emergenza Goma (R. D. Congo)

La città di Goma, capoluogo della regione del Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo), è stata attaccata ed è adesso controllata dal gruppo ribelle armato M23. I conflitti tra le forze governative congolesi e la milizia M23 si sono intensificati dopo l’uccisione del generale Peter Cirimwami, governatore della provincia del Nord Kivu il 25 gennaio 2025.

Il Movimento dei Focolari è presente a Goma dal 1982 con una comunità molto attiva per gli aiuti alle persone in necessità, e con numerose iniziative al servizio dei poveri e dei rifugiati. Nel 2019 si è aperto un focolare femminile. Da 2020 si è costruito, con aiuti di diversi enti e persone di buona volontà, un Centro sociale per assicurare aiuti di prima necessità e accoglienza. Allo stesso tempo si sono avviati percorsi di formazione e di orientamento al lavoro per offrire dignità e mezzi di sussistenza ai rifugiati, con particolare attenzione alle donne sole con bambini. Tante persone sono state così aiutate e, tra queste, ci sono anche quelle che sono arrivate recentemente in un campo per rifugiati nei pressi del “Centre Louis Quintard / Focolari”.  Dal 2023, grazie al supporto dell’AMU, si è avviato un progetto di sostegno al microcredito e, da quando si sono intensificati gli scontri, nello scorso febbraio, AMU ha anche supportato la comunità del Movimento del luogo a fare interventi d’emergenza sul posto, in particolare fornendo acqua potabile e kit d’igiene alle tante persone sfollate che si trovano nei campi profughi della città. 

La tensione nella regione è molto alta e cresce l’apprensione su quanto potrà succedere nei prossimi giorni con la possibilità di un’escalation del conflitto. Questo potrebbe avere conseguenze drammatiche su una città ed una popolazione che già vivono situazioni difficili a causa di conflitti che durano da oltre trent’anni. 

Per questo invitiamo tutti anche a rafforzare la preghiera unendosi al “Time out”, un minuto di silenzio e preghiera per la pace che proponiamo ogni giorno alle ore 12 locali, oltre a sostenere ogni azione di pace e incoraggiare azioni diplomatiche che cerchino la fine di tutti i conflitti ancora in atto nel mondo.

Si può donare online

AMUhttps://www.amu-it.eu/campagne/goma/
AFNhttps://afnonlus.org/project/emergenza-goma-in-rep-democratica-del-congo/  

O anche attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:

Azione per un Mondo Unito ETS (AMU) IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX

Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN) IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX

Causale: Emergenza Goma

Per tali donazioni sono previsti benefici fiscali in molti Paesi dell’Unione Europea e in altri Paesi del mondo, secondo le diverse normative locali. I contribuenti italiani potranno ottenere deduzioni e detrazioni dal reddito, secondo la normativa prevista per le Onlus 

Vescovo Krause (1940-2024): “Fratello, che bello che ci incontriamo”

Vescovo Krause (1940-2024): “Fratello, che bello che ci incontriamo”

Durante un incontro di vescovi di varie Chiese, amici del Movimento dei Focolari, vicino a Stoccolma (Svezia), nel novembre 2018, il vescovo Krause è stato intervistato dalla giornalista irlandese Susan Gately, che gli ha chiesto cosa fosse esattamente l’“ecumenismo” secondo lui.  Pubblichiamo – all’indomani della celebrazione, nell’emisfero nord, della Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani – uno stralcio della riposta del vescovo Krause che aiuta a tratteggiare la sua figura, la sua apertura e la sua passione per il cammino ecumenico.

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Come trovare la speranza in un mondo che soffre?

Come trovare la speranza in un mondo che soffre?

Il 24 gennaio 1944 Chiara Lubich scoprì quello che diventerà un punto chiave della spiritualità dell’unità: Gesù che sperimenta l’abbandono del Padre sulla croce, espressione massima di dolore, espressione massima di amore.  

 E proprio Gesù Abbandonato è stato al centro di un momento artistico durante il Genfest 2024, appuntamento internazionale dei giovani dei Focolari. Ne proponiamo alcuni stralci. 

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