18 Set 2014 | Chiesa, Cultura, Dialogo Interreligioso, Ecumenismo, Famiglie, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
“Domenica prossima, con l’aiuto di Dio, mi recherò in Albania. Ho deciso di visitare questo Paese perché ha tanto sofferto a causa di un terribile regime ateo e ora sta realizzando una pacifica convivenza tra le sue diverse componenti religiose. (…) Chiedo a tutti di accompagnarmi con la preghiera (…)”. Papa Francesco ha ricordato ai fedeli il suo viaggio apostolico del 21 settembre all’udienza del mercoledì con queste parole che racchiudono il duplice scopo di questa “visita lampo”: memoria e dialogo, in un paese che dopo 50 anni di sofferta dittatura sta ora vivendo una fiorente stagione di dialogo e collaborazione interreligosa, pur in condizioni sociali ed economiche di seria indigenza e disoccupazione. Le minoranze cattolica e ortodossa (insieme costituiscono circa il 26% della popolazione, oltre ad un folto gruppo di diverse Chiese evangeliche) vivono buoni rapporti ecumenici tra loro e interreligiosi con la maggioranza musulmana. Per questo il Papa desidera portare la riflessione della Chiesa e dell’umanità su una collaborazione interreligiosa che funziona, mentre il terrore e le violenze continuano ad imperversare in Medio Oriente. Anche in Albania è presente una comunità dei Focolari che sta collaborando attivamente nella preparazione di questo viaggio con gioia e grande attesa. Sono circa 200 persone di tutte le età e vocazioni. Sono cattolici, ortodossi ed anche musulmani, molti dei quali giovani, che partecipano alle Mariapoli, l’appuntamento annuale caratteristico dei Focolari. “Recentemente la comunità ha svolto attività ecologiche, aspetto tanto sentito quanto trascurato nel nostro Paese, – racconta una delle focolarine di Tirana –. Stiamo cercando di comunicare una cultura del rispetto per l’ambiente. Durante l’ultima Mariapoli che si svolgeva in una città di mare, abbiamo dedicato mezza giornata alla pulizia della spiaggia. In un’altra occasione abbiamo ripulito un grande parco della capitale e ridipinto i cestini dei rifiuti in un’altra area verde”.
Anche i Movimenti Famiglie Nuove e Ragazzi per l’Unità sono presenti con il sostegno a distanza di una sessantina di bambini e l’azione Schoolmates che ha assicurato gli studi ad un gruppo di ragazzi. “L’arrivo del Pontefice è un evento storico per il nostro Paese – spiega Nikoleta, – e gli siamo infinitamente riconoscenti per averlo scelto per primo tra le terre balcaniche. Lui arriva per rafforzare la fede nella Chiesa d’Albania e i messaggi di pace che porterà, il suo sostegno, sono per noi di eccezionale importanza”. Reegjina riferisce poi che in questi mesi c’è stata una grande preparazione nelle parrocchie e nelle comunità con incontri per conoscere più in profondità il pensiero di Papa Francesco, momenti di preghiera e raccolte di contributi economici per sostenere le spese dell’evento. Ciascuno donava qualcosa secondo le proprie possibilità. Donika, giornalista pubblicista, afferma che questa visita non è importante solo per i cattolici, ma anche per persone di altre religioni “o per chi, come me, non ha un riferimento religioso. I valori che lui porta sono universali, senza eccezione di razza, nazione o fede. Il suo è un cuore buono e grande, che tende a costruire l’uomo più che a convertirlo ed offre speranza. E questo è il dono più importante che il Papa possa offrire all’Albania”. (altro…)
23 Lug 2014 | Cultura, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale, Spiritualità
Lo scorso sabato 19 luglio si è conclusa con grande entusiasmo la prima tappa del Cantiere “Uomo Mondo”, svoltasi nella Mariapoli Lia, la cittadella argentina del Movimento dei Focolari. Papa Francesco ha fatto arrivare un saluto nel quale assicura la sua preghiera: “perché tutti i partecipanti a questo evento siano fermenti di una vita cristiana più impegnata e coerente”.
Il momento centrale della giornata conclusiva è stata la trasmissione mondiale via streaming, durante la quale, per un ora, si è illustrato sintetizzandolo questo progetto. Alcuni simpatici scienziati hanno spiegato che stavano cercando di scoprire quali erano le molecole che compongono l’Uomo Mondo, dimostrando che ciò si può realizzare vivendo la “Regola d’oro”, cioè fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te, nella vita personale, nelle proprie città e in tutto il mondo. Questo è stato quello che i 530 adolescenti, di 27 nazioni, hanno cercato di mettere in pratica durante la settimana e che volevano mostrare agli altri 500 che si erano aggiunti quel giorno ed a tutti coloro che erano collegati in diretta in più di 10.000 punti in tutto il mondo e che potevano dare il loro feedback grazie ai social network. Uno dei primi messaggi è arrivato dalla Siria, da una città vicina ad Aleppo: “carissimi Ragazzi per l’Unità, nelle nostre città stiamo raccogliendo dei fondi per aiutare i ragazzi che sono rimasti orfani a causa della guerra. A molti manca tutto, persino l’essenziale, e anche a noi manca l’acqua, l’elettricità e molte altre cose, ma abbiamo sperimentato che interessandoci dei bisogni degli altri, mettendoci al loro servizio, i nostri pesi e le nostre difficoltà sono più facili da portare. Abbiamo potuto sperimentare una grande allegria”. Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, ha mandato il suo saluto ricordando che la proposta dei Ragazzi per l’Unità compie 30 anni: “andate avanti con decisione nell’amore e nel dialogo a 360 gradi per essere attori, in prima fila, di una rivoluzione divina che ha come obbiettivo la fraternità universale. Perché il mondo ha bisogno di uomini e donne “nuovi”, che vivano la Regola d’oro, che credano nella potenza dell’amore reciproco”. Nei giorni precedenti, oltre ai temi specifici del congresso, i ragazzi, provenienti da tutto il mondo, si erano proposti una “sfida” per ogni giornata: “superare la barriera del idioma”, “cercare chi non conosco”, “dare qualcosa che mi costa”, “chiedere perdono e perdonare”, “amare fino ad arrivare alla reciprocità”. Nel momento di mettere in comune i risultati, in tutti era enorme il desiderio di comunicare le esperienze vissute. La trasmissione si è conclusa con la lettura di un manifesto in cui i ragazzi hanno dichiarato come vogliono “cambiare il mondo”: costruendo in tutti i modi possibili e in ogni luogo la fraternità. Alla fine della giornata, si è svolta una fiera internazionale dove ogni paese ha esposto elementi caratteristici della propria cultura. Per i partecipanti era difficile alla fine lasciarsi perché le relazioni costruite durante tutta la settimana erano state profonde, ma adesso è già iniziata la seconda parte del progetto che li vede impegnati in diverse città argentine e sudamericane, dove i ragazzi vanno verso “le periferie”, integrandosi e partecipando delle attività sociali che il Movimento dei Focolari porta avanti in questi luoghi. Altre informazioni: su Facebook Cantiere Uomo Mondo from Mariapolis Lia on Vimeo. (altro…)
23 Lug 2014 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale, Spiritualità
I Ragazzi per l’Unità della Sicilia e Calabria hanno realizzato dal 1 al 6 luglio 2014 il loro meeting annuale dal titolo Big Bang nei comuni di Ispica e Rosolini, estreme periferie delle province di Ragusa e Siracusa. Questo è il quinto appuntamento e anche quest’anno è stato ricco di contenuti, pieno di emozioni, prodigo di impegni. La preparazione è stata realizzata dai ragazzi stessi che hanno deciso non solo i contenuti, ma definito il taglio e le dinamiche da realizzare. Si è ripercorsa la storia di questi cinque anni e nello stesso tempo si è guardato all’oggi. Sono stati i giovani redattori del giornale dei Ragazzi per l’Unità della Calabria e Sicilia “GRAFOTEENS” ad aprire le tematiche scottanti dell’adolescenza e tra questi il rapporto problematico con il proprio corpo, che fa registrare un incremento dei casi di anoressia e bulimia. I ragazzi hanno voluto cambiare l’approccio al problema: lo hanno curato con articoli sul giornale e poi hanno inscenato uno “psicodramma” in stile pirallendiano con finale aperto e lasciato all’elaborazione dei diversi gruppi di lavoro. Altro tema scottante è stato il rapporto tra ragazzi e genitori, raccontato con lo psichiatra e saggista Ezio Aceti che ha puntato alla comunicazione e ai sentimenti più forti di questo tempo acerbo che si declinano in amicizia, amore e faticosamente in educazione. La tragedia di 45 migranti morti nella stiva di una nave irrompe nel cantiere in tutta la sua tragicità. Il peschereccio con i cadaveri approda a Pozzallo, a pochi chilometri dal cantiere e i Ragazzi per l’Unità dei Focolari decidono di annullare la loro festa finale prevista per il sabato e a partecipare ad una Veglia di preghiera per ricordare i defunti e incoraggiare i vivi. Da questa scelta è partito un percorso di approfondimento che li ha portati nel vivo della tragedia dell’immigrazione confrontandosi con operatori della Caritas di Siracusa sul percorso degli immigrati e quali sono i movimenti in atto nel Mediterraneo che costringono migliaia di persone a fuggire dai propri Paesi in cerca di pace e lavoro. La Diocesi di Noto inoltre aveva chiesto ai Ragazzi per l’Unità di portare un contributo all’interno della Veglia. I ragazzi hanno deciso di portare “le loro radici e le loro ali”, raccontando del loro percorso all’interno del Movimento dei Focolari, scegliendo di leggere anche un brano di Igino Giordani del 1926 “Vieni fratello esule, abbracciamoci” che ha spiegato le radici di un impegno verso gli altri e gli ultimi. Le ali, sono state rappresentante invece dalla lettera ai 45 migranti morti, scritta da una ragazza di 14 anni, Enrica, che ha chiesto perdono per l’insensibilità dimostrata. Al termine della veglia, ad accogliere i Ragazzi per l’Unità e a ringraziarli per quanto detto, oltre al vicario del vescovo, c’erano proprio gli immigrati scampati alla morte alcuni giorni prima, insieme ad un gruppo di minori. Subito è nato un dialogo, sulla base di un inglese balbettato e un italiano stentato, dove i Ragazzi dei Focolari hanno concordato con gli immigrati alcuni appuntamenti per aiutarli ad inserirsi nel territorio. Il vero Big Bang finisce così, anzi comincia da questo sbarco e da un riconoscimento: il premio Chiara Luce Badano consegnato alle Comunità di Ispica e Rosolini per l’accoglienza tributata ai giovani e ora anche a questi ultimi in attesa di futuro. fonte: Città Nuova online (altro…)
19 Lug 2014 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
http://live.focolare.org/rpu/ Leggi anche: Cantiere “Uomo Mondo”, il mondiale della fraternità Argentina: Cantiere “Uomo Mondo” Ragazzi per l’Unità: progetto Uomo-Mondo (altro…)
17 Lug 2014 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale, Spiritualità
La tensione dei 115 minuti di gioco si sente in tutto il mondo, e ancor di più in Argentina. Tutti sono di fronte allo schermo, per la finale dei Mondiali di calcio. Quando la Germania segna, c’è un attimo di profondo silenzio, poi le urla di gioia di chi simpatizza con quella squadra e subito dopo un battimano di tutti. Sono più di 500 ragazzi di diversi Paesi arrivati alla cittadella argentina dei Focolari (a 250 km da Buenos Aires), per partecipare al “Cantiere Uomo Mondo” che ha preso il via il 14 luglio. Alcuni avevano previsto di arrivare dopo, ma si sono affrettati per vivere insieme la grande finale. Ci sono bandiere, facce dipinte con i colori delle due nazionali, canti, tifo… tutto, però, svolto nel rispetto reciproco. Anche se tra loro non si conoscono, s’intrecciano in breve rapporti di amicizia. Adolescenti tra i 13 e 17 anni, provenienti da 27 paesi dei 5 continenti: fanno parte dei Ragazzi per l’unità. Una felice coincidenza quella di condividere la finale, come opportunità per esercitarsi nel vivere un’esperienza di fraternità, prima di cominciare i lavori della prima settimana del cantiere. La proposta consiste nel realizzare un workshop internazionale dove i ragazzi si formeranno alla cultura della fraternità, che permetterà loro di acquisire una dimensione mondiale, dove si rispetti e si ami la patria dell’altro come la propria. L’evento si svolge in due fasi. La prima settimana alla Mariapoli Lia, dove i ragazzi lavoreranno insieme con un programma dinamico, “come in un laboratorio” spiegano, “dove si mescolano diversi elementi producendo qualcosa di nuovo. È quello che vogliamo fare in questi giorni”. L’obiettivo è quello di imparare a stabilire rapporti con tutti, in uno spazio di “cultura della reciprocità” che permetta ad ognuno di forgiarsi come “uomini e donne cittadini del mondo”. Sabato 19 luglio si chiude la prima fase con una giornata aperta ad altri ragazzi e ragazze e in collegamento streaming (http://live.focolare.org/rpu/) con i Ragazzi per l’Unità di tutto il mondo. Alla fine della giornata si farà un patto dove si impegneranno ad “andare verso le periferie”, per concretizzare azioni solidali in chiave di fraternità. Dal 20 al 27 luglio, nella seconda settimana, il progetto continuerà spostandosi in diverse città del continente latinoamericano, dove ci sono iniziative sociali animate dalla spiritualità dell’unità, tipica dei Focolari. Si tratta di scuole, centri comunitari, case per bambini di strada, case per anziani. Intanto, le strade e gli ambienti della Cittadella prendono vita e nuovo sprint con la presenza di questi ragazzi che vogliono giocare il “mondiale della fraternità”. Vedi video (altro…)