Ott 19, 2011 | Cultura
Este volumen recoge una selección de ponencias presentadas en San Miguel de Tucumán (octubre 2010), durante el Tercer Seminario Internacional de la Red Universitaria para Estudios de la Fraternidad (RUEF), cuyo tema fue: Fraternidad y Conflicto. La intención de enfocarse específicamente en la temática de los conflictos, de precisar qué son, cómo ocurren y cómo se relacionan con la Fraternidad, condujo a profundizar en la realidad misma del redescubierto principio, explorando las posibilidades que ofrece tanto para llevarla a la práctica como para elevarla a concepto. Con seguridad, la Fraternidad ya es una idea y un ideal instalado en los imaginarios sociales modernos y, en cuanto tal, determina de cierta manera algunas prácticas y experiencias que realizan las personas hoy. Pero “hacer el esfuerzo del concepto” implica un empeño mayor: transformarla en categoría política para potenciar su instalación en el discurso y las prácticas políticas contemporáneas. Algo muy necesario puesto que las modernas sociedades, en particular las de nuestro continente, requieren de ideas potentes y realizables a nivel cotidiano e institucional. La presente selección constituye la continuación de los tres volúmenes que la anteceden y quiere aportar en la dirección señalada: relevar distintos enfoques y perspectivas de la Fraternidad con el fin de aportar al debate en ámbitos que constituyen nuestra conflictiva realidad latinoamericana tales como nuestra historia colonial (Ighina), la por veces inestable y siempre desigual realidad económica que nos caracteriza (Groppa), la riqueza de nuestra diversidad cultural que plantea desafíos interculturales (Cerviño), el problemático ámbito de lo normativo y lo institucional (Bestani y Costa Lima), la recepción de tradiciones europeas como el liberalismo (Mandrile) en nuestras tradiciones nacionales y nacionalistas (Valenzuela), los desafíos que plantea la formación profesional, en particular de la ética (Agusto), así como una aproximación desde las políticas públicas, en particular de la salud (Villalón) y la filosofía (Ramírez Rivas).
Datos del autor:
Pablo Ramírez Rivas es Doctor en Filosofía. Actualmente se desempeña como académico en la Escuela de Ingeniería y Ciencias de la Facultad de Ciencias Físicas y Matemáticas de la Universidad de Chile y en las Facultades de Ciencias Sociales y de Educación de la Universidad Alberto Hurtado. Sus áreas de trabajo son la filosofía política y la ética. Entre sus trabajos mencionamos: La piadosa Ilustración y sus santos filósofos. Estudio sobre las influencias religiosas reformadas en la conformación de la Modernidad (Bilbao 2011), De la utopía a la eutopía. Apuntes críticos para pensar y actuar la fraternidad hoy (2010), Secularización, mercado y sociedad (Santiago, 2009), Desarrollo de competencias éticas en Ingeniería (2009), entre otros. Desde el año 2009 participa activamente de la RUEF y en esta oportunidad asumió la edición del presente volumen.
Sumario:
Introducción
Por Pablo Ramírez Rivas
Conflicto (¿y fraternidad?) en economía
Por Octavio Groppa
Principio precautorio, fraternidad y generaciones futuras
Por Adriana Bestani
O Princípio da fraternidade na constituição
Por Alexandre José Costa Lima
La fraternidad en conflicto y el conflicto fraterno: aportes desde la interculturalidad
Por Lucas Cerviño
Fraternidad descolonial: La posibilidad de la fraternidad en el contexto del conflicto colonial
Por Domingo Ighina
Consideraciones preliminares en torno al binomio liberalismo y fraternidad
Por Pablo Gabriel Mandrile
Nacionalismo cosmopolita y fraterno: desafío para Chile y América latina
Por Esteban Valenzuela Van Treek
La fraternidad como concepto de la acción política. El caso chileno
Por Andrés Jouannet V.
El rol de la Universidad de Chile en la sociedad. Una reflexión desde la carrera de Ingeniería, a raíz del terremoto 2010
Por Héctor Agusto
Fraternidad y conflicto en una cárcel
Por Ricardo González Hidalgo
Diferencias socioeconómicas en salud y sus políticas actuales. ¿Se modificarán con la fraternidad?
Por Marcelo Villalón Calderón
Amistad, pólis y reconocim
iento: la decisión de la fraternidad
Por Pablo Ramírez Rivas
Set 1, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Appartengo alla generazione dei “ribelli”, educato alla fede cattolica, ma senza capirla né viverla coerentemente. Sin da giovane mi ponevo tante domande. Soprattutto facevo un grande sforzo per andare a Messa ogni domenica. Trovai la soluzione: smisi di credere, continuando ad avere, però, come riferimento il messaggio d’amore di Gesù. Conobbi M. Angels, mia moglie, e cominciò una lunga e benefica trasformazione di entrambi. Lei credente e del Movimento dei focolari. In realtà, con il passare del tempo, scoprii che mi ero sposato con una “attivista” del Movimento. Ci dovemmo confrontare subito sulla decisione da prendere per il rito matrimoniale. Ci sposammo in Chiesa. Nonostante ciò, da parte mia non rinunciai a nulla. Non solo accettai il rito religioso, ma volli partecipare con il massimo interesse e rispetto. L’altra decisione importante fu l’educazione che avremmo dovuto dare ai nostri figli. Nuovamente applicammo un semplice principio che, per queste questioni difficili, ha funzionato molto bene: “la formazione nella fede cattolica sarà un plus per i nostri figli , che li farà più sensibili, più completi, più felici ”. Dicevo a mia moglie: “Tu hai la fede, io il vuoto”. Non è stato tutto facile come può sembrare. Infatti, non capivo l’entusiasmo di mia moglie nel partecipare agli incontri dei Focolari. Era forse una setta? Ammetto che ero un po’ geloso. Poco a poco, sforzandoci entrambi, arrivammo ad un pieno equilibrio. Avevo una certa curiosità per il Movimento e lei discretamente me lo faceva conoscere. Un evento significativo accadde quando partecipai ad un incontro. Ricordo l’accoglienza che ricevetti e l’aria che si respirava. Cominciai a conoscere la spiritualità di Chiara Lubich che cercavo di far combaciare con le mie convinzioni personali. Un aspetto significativo è l’aver compreso in una nuova luce il significato della parola amore che oggigiorno ha perso la sua rilevanza. Avevo trovato una spiritualità che metteva al centro il messaggio di Gesù, in una maniera radicale e manifesta, che si concretizzava quotidianamente e nelle piccole cose. Il mio interesse per questa spiritualità crebbe, cosi come il desiderio di viverla, con gli amici, gli sconosciuti, i colleghi di lavoro, e il più difficile, in famiglia. C’era solo un ostacolo. Mi sembrava che il Movimento fosse riservato alle persone credenti cristiane. Fui sorpreso quando seppi che era aperto anche a persone di convinzioni non religiose e, non solo, che mi invitava a partecipare in un modo attivo. Ho imparato a vedere l’altro come un fratello, a pensare e agire di conseguenza, e che non è necessario essere un eroe; ho sperimentato che è necessario un esercizio costante, ma in questo si è aiutati da una spiritualità che ha un’alta componente comunitaria. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di poter dirigere un gruppo musicale di giovani. E’ una fortuna, perché stando con loro ho potuto partecipare alla loro crescita, non solamente musicale ma anche spirituale. Questo ha richiesto grandi dosi di lavoro e molta pazienza per adattarmi alle loro richieste, conoscenze, età e alla loro voglia di giocare e di vivere. Ora rivedo la mia vita come una traiettoria che mi ha permesso di crescere nel terreno spirituale, riempire quel vuoto che mi sembrava di avere, rispetto alla pienezza della fede di mia moglie. Una evoluzione che richiede che io passi da spettatore ad attore. Jordi Illa (altro…)
Ago 22, 2011 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
“Il 19 agosto si è svolta la Via Crucis in un posto centrale della città utilizzando magnifiche immagini tradizionali della processione della Settimana Santa (note come “los pasos”) arrivate dalle diverse regioni spagnole. Era da non credere, nonostante il caldo e la stanchezza accumulata, vedere le centinaia di miglia di giovani da ogni parte, sapendo che l’indomani sarebbero continuate le catechesi in tanti punti della città. Un momento tanto familiare: il pranzo in Nunziatura di Papa Ratzinger con 12 giovani dei vari continenti. Sono felici e anche commossi, nonostante tutto si sia svolto con estrema normalità. Tutti ripetevano che il Papa aveva ascoltato più che parlato; che voleva sapere con quale atteggiamento vivevano i giovani la GMG e quali erano i lori interessi e quelli dei loro coetanei. Insomma voleva conoscere da loro la realtà dei giovani di ogni parte del mondo. Solo alla fine hanno chiesto al S. Padre cosa lui si aspettasse da loro: “Che siate testimoni della fede ognuno nel proprio ambiente – ha risposto –, radicati in Cristo”, essendo sempre fonti d’entusiasmo e di gioia. Ed è ciò che abbiamo sperimentato alla sera durante il Get together – momento di preghiera e adorazione -, organizzato dai Giovani per un Mondo unito in una grande chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo. Impossibile descrivere la gioia e, al contempo, la solennità che regnavano. Contro ogni previsione, la Chiesa era già piena mezz’ora prima; per cui si è dovuta allestire anche l’ampia cripta, collegata attraverso il video. Il programma si è svolto in spagnolo, inglese e italiano. I canti si alternavano tra la band dei Giovani per un mondo unito spagnola e il complesso internazionale Gen Rosso, ormai ben affiatati grazie al lavoro fatto insieme nelle ultime serate. Hanno aperto l’evento Rafael di Porto Alegre e Natalia della Cina raccontando le loro testimonianze sull’impegno di vivere il Vangelo.
Poi, Chiara Lubich – attraverso una video registrazione rivolta ai giovani radunati a La Coruña per la GMG del 1989 – ci ha portati su un altro piano. Era come se lei fosse in mezzo a noi a parlarci dell’immenso progetto che Dio ha sulla vita di ciascuno di noi! Con questo altissimo respiro diveniva naturale adorare Gesù presente nell’Eucarestia esposta da Mons. Andrés Carrascosa, Nunzio del Panama. Tra canti e brani musicali, è avvenuto questo meraviglioso e intimo tu a tu con Dio. Ci siamo congedati dandoci appuntamento domani a ‘Cuatro Vientos’ (aerodromo militare della periferia di Madrid) per l’attesissima Veglia con Benedetto XVI. La quale, come tanti hanno potuto vedere, si è svolta tra pioggia e tempesta, senza intaccare minimamente l’ardore e l’entusiasmo dei giovani, tutti concentrati nella preghiera. Tanto da far esclamare al Papa: “Grazie della vostra gioia e della vostra resistenza. La vostra forza è stata più forte della pioggia.” Le TV di tutto il mondo hanno trasmesso le straordinarie immagini di quel mare di giovani sotto il sole (circa due milioni, secondo gli organizzatori), attenti alle parole di Benedetto XVI, nella S.Messa: “Rispondetegli con generosità e audacia, come corrisponde a un cuore giovane qual è il vostro. Ditegli: Gesù, io so che Tu sei il Figlio di Dio, che hai dato la tua vita per me …Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani. …. Tu sia la forza che mi sostiene, la gioia che mai mi abbandona….Comunicate agli altri la gioia della vostra fede.”. E il suo invito per la prossima edizione della GMG nel 2013 a Rio de Janeiro, in Brasile, è stato accolto con grande entusiasmo.” Dalla nostra corrispondente Dolores García (altro…)
Ago 19, 2011 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
All’interno del vasto programma culturale predisposto per questa Giornata Mondiale della Gioventù, un evento che, secondo alcuni mezzi di comunicazione, è “essenziale”: il musical “Life, love, light” sulla vita della Beata Chiara Luce Badano. 50 giovani dei Focolari si sono proposti un obiettivo molto ambizioso: offrire questo musical – che era stato presentato solo nella Sala Paolo VI in coincidenza con la beatificazione della giovane italiana – come risposta alle parole di Papa Benedetto XVI: “Vi invito a conoscerla : la sua vita è stata breve, ma il messaggio è grande… Diciannove anni pieni di vita, d’amore, di fede. I suoi ultimi due anni, pieni di dolore, ma sempre con amore e luce, una luce che irradiava attorno a lei, nata dal suo intimo: dal suo cuore pieno di Dio!” Mesi di preparazione, impegno, insieme ad una forte, profonda, esperienza di Dio… e quello che sembrava una sfida raggiungibile solo con un “miracolo” ieri sera, presso l’Auditorium “Pilar García Peña” (Madrid), era una splendida realtà. Dilettanti fino a pochi mesi fa, ieri sera sul palco sono stati dei veri professionisti. Prima dello spettacolo una gen del gruppo della coreografia si è espressa in questi termini: “Vogliamo comunicare che tutti noi possiamo fare il suo stesso cammino. Era una di noi”. L’auditorium, con una capienza di 5000 persone, era completamente pieno e molte persone hanno seguito il musical seduti sul pavimento o in piedi. “Life, love, light“ presenta, con un agile intreccio di coreografie, canzoni e testi, le tappe principali della vita di Chiara Badano: l’infanzia con i genitori, i suoi rapporti con gli amici e con la fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, le speranze, le conquiste ed i fallimenti di questa ragazza, fino al momento cruciale della malattia. “Perché, Gesù?” Si domanda davanti a questo dolore immenso e la risposta: “Se lo vuoi Tu, lo voglio anch’io” Un momento speciale, profondo ed emotivo, la testimonianza dal vivo di Maria Teresa e Ruggero Badano, genitori di Chiara e poi Chicca Coriasco, la sua migliore amica. Inoltre, la parola è stata data anche a dei giovani presenti che hanno condiviso le loro esperienze, il loro impegno nel vivere ogni giorno il Vangelo, come Chiara Luce. Il pubblico ha avuto una forte commozione quando si sono letti dei brani di sue lettere rivolte a Chiara Lubich: “Ho scoperto che Gesù abbandonato è la chiave per l’unità con Dio, l’ho scelto come mio primo Sposo e voglio prepararmi per quando arriva. Preferirlo”. Molti hanno sottolineato la bellezza del musical, la magnifica messa in scena, il linguaggio coinvolgente, attuale e moderno. Alcuni giovani presenti che si sono dichiarati non credenti, si sono detti d’accordo con il messaggio “d’amore e di unità” che si voleva trasmettere. “Non posso correre più, e vorrei passarvi la torcia, come alle Olimpiadi … Perché abbiamo una vita sola, e vale la pena spenderla bene.” Queste sono alcune delle ultime frasi di Chiara Luce che rispecchiano quanto vissuto durante la serata di ieri sera: adesso tocca ad ognuno di noi portare questa torcia. Video Clip su YouTube [nggallery id=61] (altro…)
Ago 17, 2011 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Carissimi giovani, è arrivato il giorno tanto atteso: l’inaugurazione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Dopo un lungo cammino di preparazione finalmente siete qui, a Madrid, metropoli bellissima e moderna che in questi giorni sarà la capitale della gioventù cattolica del mondo intero… “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!…” (Sal 118,26). Con queste parole del Salmista vi do un cordiale benvenuto e un affettuoso saluto da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, il dicastero della Santa Sede al quale il Papa ha affidato l’organizzazione dei raduni mondiali dei giovani. Un riconoscente pensiero rivolgo ai vostri vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, nonché ai formatori laici che vi hanno accompagnato e che vi hanno guidato nel percorso di preparazione spirituale a questa grande avventura della fede che vivremo insieme in questi giorni.
A questo appuntamento con il Santo Padre Benedetto XVI avete portato con voi i vostri progetti e le vostre speranze, ma anche le vostre inquietudini, le preoccupazioni per le scelte che vi attendono… Saranno giorni indimenticabili di importanti scoperte e decisioni determinanti per la vostra vita… La nostra riflessione e la nostra preghiera di questi giorni saranno guidate dalla parola di San Paolo che ben conoscete: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede…” (Cfr Col 2,7). E’ una parola molto impegnativa perché contiene un preciso programma di vita per ciascuno di noi! In questi giorni al centro della nostra riflessione ci sarà la fede. Perché la fede è un fattore decisivo nella vita di ogni uomo. Tutto cambia se Dio c’è o non c’è! La fede è la radice che ci nutre con la linfa vitale della parola di Dio e dei sacramenti; è il fondamento, la roccia su cui costruire la vita, la bussola sicura che guida le nostre scelte e dà alla nostra vita l’orientamento decisivo. Oggi però molti si chiedono: nel nostro mondo, che così spesso rifiuta Dio e vive come se Dio non ci fosse, la fede è ancora possibile?…
Carissimi giovani! Voi siete convenuti qui, a Madrid, dagli angoli più remoti del pianeta, per dire ad alta voce al mondo intero – e in particolare a questa Europa che dà segni di profondo smarrimento – il vostro convinto “sì”! “Sì”, la fede è possibile! Anzi, è un’avventura meravigliosa che ci permette di scoprire tutta la grandezza e la bellezza della nostra vita… Perché Dio, che si è rivelato nel volto di Cristo, non diminuisce l’uomo, ma lo esalta oltre ogni misura, al di là di ogni immaginazione! … In questi giorni, insieme con gli Apostoli, vogliamo tutti gridare al Signore: “Aumenta la nostra fede!” (Lc 17,5)… Vogliamo anche pregare con sant’Anselmo: Signore, «insegnami a cercarti, e mostrati a me che ti cerco. Io non posso cercarti se tu non mi istruisci, né trovarti se tu non ti mostri» (Proslogion 1,1).
In attesa dell’arrivo di Papa Benedetto XVI, abbiamo accolto questa sera un ospite speciale della GMG di Madrid: il Beato Giovanni Paolo II, tornato in mezzo a voi giovani che tanto ha amato, e altrettanto è stato amato da voi: è tornato come vostro Beato Patrono e come il Protettore di cui potete fidarvi; è tornato come amico – un amico esigente, come amava definirsi… E’ venuto a dirvi ancora una volta, con tanto affetto: Non abbiate paura! Scegliere Cristo nella vita è acquistare la perla preziosa del Vangelo per la quale vale la pena donare tutto!… Carissimi giovani! La GMG di Madrid 2011 è iniziata! …Vi dico di nuovo: Benvenuti tutti a Madrid! Card. Stanisław Ryłko, Presidente Pontificio Consiglio per i Laici Madrid, Plaza Cibeles, 16 agosto 2011 Foto GMG Area Stampa (altro…)