Movimento dei Focolari

Il libro “La setta divina”: la posizione del Movimento dei Focolari

Il Movimento dei Focolari ha appreso della pubblicazione del libro “La setta divina” del giornalista Ferruccio Pinotti (PIEMME Ed.), uscito oggi, 9 novembre 2021, nelle librerie italiane. Il volume giunge in un momento difficile e cruciale della storia del Movimento dei Focolari: quello del passaggio dal periodo della fondazione alla fase post-fondativa. È questo un tempo che, lungo la storia della Chiesa, ha spesso messo a dura prova ordini religiosi, movimenti e comunità, nati da una ispirazione carismatica. Il libro di Ferruccio Pinotti intende dimostrare che, anche nel Movimento dei Focolari, lo zelo iniziale ha portato talvolta ad interpretazioni errate del carisma di Chiara Lubich e/o ad azioni fuorvianti. Da documenti che Pinotti ha reperito e pubblicato nel libro relativamente ad alcuni dibattiti interni al Movimento dei Focolari, emerge, tuttavia, la sempre maggior consapevolezza nei membri di queste ed altre deviazioni nella sua storia e la necessità di porvi rimedio. Il volume non pare comunque offrire una presentazione oggettiva e ponderata di tale carisma, riconosciuto dalla Chiesa Cattolica, e non tiene conto dell’impegno di migliaia e migliaia di persone che, ispirate alla vita e all’insegnamento della fondatrice, si dedicano quotidianamente in tutto il mondo, con generosità, a creare rapporti, a risanare ferite e a superare spaccature in ogni ambito della vita ecclesiale e sociale, per costruire un mondo più fraterno e più unito. Riteniamo indiscutibile il dolore delle persone che in queste pagine raccontano le loro storie di grande sofferenza, delusione, inganno e abusi subiti, come anche quello di coloro che non hanno voluto rendere pubbliche le proprie testimonianze. Il Movimento dei Focolari, nelle persone della Presidente Margaret Karram e del Copresidente Jesús Morán, esprime nuovamente la vergogna e il dolore nei confronti delle vittime e di quanti si sono comunque sentiti offesi, la propria vicinanza e il desiderio di continuare o intraprendere un percorso di dialogo con essi. Ribadisce l’impegno a combattere ogni forma di abuso, a continuare percorsi di prevenzione e di formazione dei membri e dei responsabili e ripete l’invito a tutte le persone che hanno da segnalare fatti o storie di abusi, di rivolgersi alla Commissione per il Benessere e la Tutela dei minori e degli adulti vulnerabili (CO.BE.TU.) oppure ai rispettivi organi ecclesiali. Nonostante la lettura parziale, unilaterale, a volte inesatta o riduttiva della storia, della spiritualità e dell’attività del Movimento, guardiamo a questo libro come ad un’ulteriore spinta nella prosecuzione dei processi di conversione e rinnovamento in atto, in fedeltà al carisma di fondazione e nello sviluppo di un confronto aperto, libero e critico all’interno del Movimento e con chiunque desideri comprendere appieno la sua realtà e collaborare con esso.

Stefania Tanesini

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Tutela minori e persone vulnerabili: insediata la nuova CO.BE.TU.

Sono 15 professionisti nei vari campi del Diritto, della Formazione, della Psicologia, provenienti da diverse aree geografiche e culturali. Un team indipendente, che collabora e vigila sia per la salvaguardia e la tutela dei minori che nei casi di abusi di potere all’interno dei Focolari. Si è insediata il 17 settembre scorso e il suo coordinatore è l’avvocato italiano Orazio Moscatello, penalista e civilista, esperto in Diritto di Famiglia e dei Minori. La Commissione per il Benessere e la Tutela dei Minori (CO.BE.TU.) è stata ampliata e rinforzata per offrire un servizio sempre più competente e completo a quanti hanno sofferto o soffrono abusi nell’ambito del Movimento dei Focolari e a coloro che desiderano fare segnalazioni a riguardo. Sono due le aree di intervento dei 15 professionisti che la compongono:

  • formazione e prevenzione
  • gestione delle segnalazioni di abuso sia di tipo sessuale su minori che di potere.

“Il tema degli abusi è stato una delle priorità trattate dall’Assemblea Generale dei Focolari del gennaio scorso” – spiega l’avvocato Moscatello – “pur consapevole di quanto si è già fatto e si sta facendo in questo campo, l’Assemblea ha richiesto a tutti i membri del movimento un rinnovato impegno nella prevenzione degli abusi, come si legge nel documento finale di lavoro”. In effetti il punto 2 del testo che riporta le conclusioni e gli impegni dei Focolari per i prossimi 5 anni dichiara che: “Ci impegniamo a rafforzare quanto è già in atto per la prevenzione di ogni forma di abuso fisico, sessuale, di potere e di coscienza. Alle vittime chiediamo perdono e assicuriamo il nostro totale sostegno, riconoscendo, con profondo dolore, tutte quelle situazioni in cui non siamo stati all’altezza di proteggerle. Ci impegniamo a promuovere ancora di più una cultura di prevenzione e promozione del benessere di ogni persona, con una formazione adeguata ed una comunicazione trasparente”. Pertanto, come prima conseguenza di tale dichiarazione, la presidente dei Focolari Margaret Karram ha predisposto che la Commissione per il Benessere e la Tutela dei Minori e la Commissione Indipendente per la Tutela della Persona fossero unificate in un’unica entità. Inoltre, per consentire la piena indipendenza della commissione dagli organi di governo, centrali e periferici, i suoi componenti, durante i tre anni di mandato, non avranno alcun ruolo di responsabilità all’interno del Movimento.

Stefania Tanesini

Per qualsiasi richiesta o segnalazione di abuso, è possibile scrivere a cobetu@focolare.org (altro…)

Avviata indagine indipendente sui casi di abuso in Francia

Come annunciato nel comunicato del 23 dicembre scorso, il Movimento dei Focolari ha affidato alla Società GCPS Consulting di condurre l’inchiesta relativa ai casi di abuso a carico di J.M.M., ex membro dei Focolari in Francia. Nonostante J.M.M. sia stato perseguito in relazione a una vittima, si capisce che un gran numero di altre vittime potrebbero voler parlare delle loro esperienze all’interno del Movimento dei Focolari.   GCPS Consulting è un organismo indipendente e specializzato nell’aiutare le organizzazioni a garantire la sicurezza dei bambini, dei gruppi vulnerabili o “a rischio” e a migliorare i loro sistemi di prevenzione e segnalazione degli abusi. Conduce anche indagini indipendenti e revisioni di casi per conto di organizzazioni. L’inchiesta è iniziata a gennaio del 2021 e terminerà a fine anno, quando i risultati del rapporto verranno resi pubblici. L’ascolto e la raccolta delle testimonianze delle vittime sono già stati avviati. Per conoscere in dettaglio i termini dell’indagine, GCPS Consulting ha reso pubblica la relativa sezione del contratto, pubblicata su una pagina web dedicata all’indagine. Come si legge sul documento, sono quattro gli elementi principali dell’indagine: – indagare sugli abusi sessuali commessi da J.M.M., riesaminando i dettagli e valutandone il contesto; – stabilire il grado di conoscenza di tali eventi da parte dei responsabili dei Focolari dell’epoca e/o successivi; – fornire raccomandazioni sulle attuali disposizioni messe in atto dai Focolari in Francia e altrove in materia di tutela dei minori; – redigere un rapporto pubblico che illustri i risultati dell’indagine e le raccomandazioni emerse. Per garantire che il processo d’indagine sia il più possibile incentrato sulle vittime, GCPS Consulting ha condiviso e valutato con alcune di loro anche il processo proposto dell’inchiesta per accertarsi che soddisfi le loro aspettative. Ha inoltre messo a disposizione una sezione Contatti sulla pagina Web dedicata all’indagine e ad accogliere testimonianze, richieste o suggerimenti sia da parte delle vittime stesse che da chiunque desideri mettersi in contatto con l’inchiesta indipendente. Il Movimento dei Focolari incoraggia chiunque abbia informazioni relative a J.M.M o altri casi di abuso a prendere contatto con l’Inchiesta attraverso questa pagina web.  È possibile contattare in assoluta riservatezza il team GCPS che segue tale inchiesta per telefono, e-mail o utilizzando il modulo di contatto disponibile nel sito. Per garantire la più piena indipendenza dell’indagine il Movimento dei Focolari ha accolto l’invito della GCPS Consulting di mantenere un “silenzio stampa” sulle questioni legate al caso di J.M.M. fino alla pubblicazione del report finale. Pertanto da questo momento in poi la decisione di rilasciare dichiarazioni o rispondere alle richieste dei media relative a “questo caso di abuso” sarà unicamente a discrezione di GCPS Consulting.

Stefania Tanesini

Per i Media: contatti GCPS Consulting per il presente caso: 
 

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Focolari e abusi: uno spartiacque

Intervista a Jesús Morán Cepedano, copresidente del Movimento dei Focolari dal 2014, responsabile secondo gli statuti dell’Opera di Maria per le questioni morali e disciplinari (a cura di Lorenzo Prezzi e Marcello Neri, fonte SettimanaNews). Come copresidente del movimento dei Focolari lei ha incontrato le vittime di abusi a Nantes in Francia il 18 settembre scorso. Può raccontare quello che è successo e le sue reazioni? Siamo stati convocati da tre delle vittime di Jean-Michel Merlin, un focolarino francese che ha commesso abusi, questo dopo diversi contatti che abbiamo avuto negli ultimi anni, per fare il punto della situazione e concludere come possibile e in maniera giusta per loro la vicenda. È stata un’esperienza molto forte, per tutti noi del movimento che eravamo lì e per me in modo particolare, perché è stato un contatto con il dolore vivo, il dolore puro di chi è stato abusato. Non è stata la prima volta che entravo in contatto con vittime di abusi, ma in precedenza non avevo mai fatto un’esperienza così intensa di rapporto col dolore. Inoltre, è stata un’occasione molto  penosa per noi nel constatare la misura delle nostre mancanze – soprattutto per quanto riguarda il caso Merlin. Questo per ciò che concerne l’accompagnamento delle vittime, il prendersi carico delle situazioni, il disorientamento che abbiamo avuto come movimento – e anche, a riguardo, il ritardo nell’intraprendere passi adeguati alla situazione e ai fatti. È stata un’esperienza che, secondo me, ha rappresentato uno spartiacque: a partire da questo rapporto personale con le vittime è cambiata molto la visione di questo dramma. Il lavoro che avevamo già intrapreso per prendere delle misure adeguate davanti ai casi di abuso nel movimento dopo l’incontro di Nantes si è accentuato ancora di più. La presidente, Maria Voce, ha preso la parola e espresso la volontà di fare totale chiarezza. In quali occasioni? Secondo gli statuti dell’Opera di Maria, il copresidente è quello che si deve occupare delle questioni morali e disciplinari perché le forme di vita nel movimento siano in accordo con la dottrina della Chiesa. Si tratta di un compito specifico suo, ma questo viene sempre fatto in unità e pieno accordo con la presidente. In questo senso, Maria Voce ha sempre sostenuto tutto il mio lavoro già da anni. Ci sono state, poi, due occasioni particolari in cui ci siamo espressi insieme. Una prima volta il 26 marzo 2019, con una lettera scritta a tutti i membri del movimento nella quale si riconoscevano pubblicamente le nostre mancanze, il fatto che gli abusi si erano verificati anche all’interno dell’Opera di Maria: affermando il nostro impegno vincolante, soprattutto con le vittime, per riparare tutto quello che c’era da riparare. Una seconda volta, più recentemente, ci siamo espressi ancora insieme in un collegamento mondiale nel corso del quale abbiamo chiesto pubblicamente perdono a tutte le persone che hanno subìto degli abusi nel movimento dei Focolari – sia in campo sessuale, minori, sia abusi di autorità o di potere. Qual è stato l’impatto sui membri dei Focolari e del movimento posti davanti alla rivelazione di casi di abuso? La prima reazione in tanti è stata quasi di incredulità e di sconcerto: è stato un impatto molto forte, perché per tantissimi era impensabile che questi fatti così dolorosi avessero potuto verificarsi in un movimento così fortemente contrassegnato dall’amore reciproco, dove la relazione ha un rilievo spirituale centrale. Ci sono dei capisaldi del movimento che vanno in una direzione così contraria a ogni forma di abuso, come vedere Gesù nell’altro, la vita di unità, che spingono a ritenere impensabili abusi all’interno delle nostre realtà. Entrare in quella che Caterina da Siena chiamava la “casa della conoscenza di sé” è stato un processo doloroso per i membri del movimento: ossia, scoprire la nostra inadeguatezza, anche rispetto alla messa in pratica della vita di unità, del carisma. Ma si tratta di un processo fondamentale per scoprire la propria inadeguatezza e ripartire con una fiducia non più ingenua nei confronti di Dio e degli altri. Questa è stata fondamentalmente l’esperienza di tantissimi nel movimento – ce lo hanno scritto, lo hanno detto e comunicato. Le dimissioni dei responsabili francesi del movimento e il caso clamoroso di Jean-Michel Merlin sono sintomo di qualche fragilità nei processi formativi interni? Ovviamente sì, l’ho detto anche in una recente comunicazione ai membri del movimento: queste situazioni di abuso hanno messo in evidenza alcune fragilità negli itinerari formativi e quindi dobbiamo curare la formazione in tutte le fasi con un’attenzione maggiore alle persone. In modo particolare, dobbiamo fare un serio e vero discernimento vocazionale – e qui mi riferisco non solo ai consacrati, ma anche alla vocazione di qualsiasi persona che vuole prendersi degli impegni forti nel movimento. Un altro punto è quello di prendersi migliore cura e accompagnare le persone a cui si affidano ruoli di responsabilità, assicurando che abbiano una formazione integrale, che abbiano capacità relazionali adeguate, di ascolto e accoglienza, rispetto della persona. Riguardo a tutto questo, si tratta poi di stabilire modi di verifica del percorso formativo. La mia impressione è che per anni abbiamo messo una fiducia totale nella forza della spiritualità e del carisma, ma questo ci ha portato talvolta a trascurare in qualche modo alcuni aspetti umani di cui ora siamo consapevoli e che devono essere curati di più. Questo guardando sia al progresso delle scienze umane sia agli avanzamenti in questo campo che si stanno facendo all’interno della Chiesa. Quando si aprono le dighe delle testimonianze queste si moltiplicano. Lei ha la percezione che questo possa succedere anche nel movimento, ossia che dopo il caso Merlin possano emergere altre denunce di abusi? Sì, lo stiamo già verificando e ci stiamo preparando per questo, perché stanno arrivando altre denunce e qui bisogna fare un vero discernimento con le dovute verifiche. In alcuni casi, si tratta più di tensioni e di conflitti relazionali che non si possono configurare come vero abuso; in altri casi, si tratta invece di veri e propri abusi di cui non eravamo a conoscenza, che devono essere trattati in quanto tali con il dovuto rigore e attenzione. Si tratta di un processo di “purificazione della memoria” che vogliamo vivere con umiltà e speranza. Che strumenti avete messo in piedi per rispondere a queste denunce di abusi all’interno del movimento? Abbiamo due commissioni che si fanno carico di situazioni come queste: una Commissione per il benessere e la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, che opera già da alcuni anni con un regolamento interno che è stato rivisto ultimamente, e poi una Commissione indipendente dalle strutture di governo del movimento per la tutela della persona, ossia per adulti che possono subire abusi di autorità, potere e anche a sfondo sessuale. Questo secondo strumento è più recente, con meno esperienza rispetto alla prima Commissione, e proprio in questi giorni, dopo circa quattro  anni di attività, sta redigendo un nuovo statuto alimentato dalle esperienze fatte fino a oggi, che sarà reso pubblico una volta giunto alla sua stesura definitiva. Questi due strumenti agiscono a livello centrale; poi, per quanto riguarda la tutela dei minori ci sono anche delle commissioni regionali. Potrebbe essere che si vada in questa direzione anche per la tutela della persona, in collegamento con gli organismi centrali.  Tutto questo lavoro lo stiamo portando avanti in dialogo con il Dicastero per i laici, perché sentiamo l’esigenza di migliorare sempre le procedure affinché sia ben chiaro come ci si possa rivolgere a questi organismi, come verificare i vari casi, quando ci sono propriamente degli abusi. Dovremmo poi istituire anche degli organismi di vigilanza a tutti i vari livelli. La commissione per la tutela dei minori già ce l’ha. In questi organismi di vigilanza ci saranno delle persone esterne al movimento per garantire una maggiore trasparenza. Può dire qualcosa a riguardo del mandato alla società britannica GCPS che riguarda un’indagine sull’insieme dei possibili abusi all’interno del movimento? Si tratta di un impegno preso con le vittime, con le quali ci siamo trovati a Nantes, dove loro hanno chiesto una commissione indipendente in senso totale, cioè non solo indipendente dal governo dell’Opera composta da membri che non esercitano alcun ruolo di governo, ma anche dall’Opera in quanto tale, ossia composta da persone che sono fuori dal movimento. Dopo una ricerca che è durata un paio di mesi, abbiamo individuato questa società britannica che, per il momento, si occuperà solo del caso Merlin – perché si tratta di un caso grave ed esemplare. Vedremo come evolvono le cose, abbiamo appena dato il mandato alla società britannica e stiamo iniziando a lavorare con loro. Il processo di indagine richiederà probabilmente un anno: sia sui fatti, perché dobbiamo ancora conoscere il numero reale di casi; sia per ciò che concerne le decisioni da prendere e le responsabilità da assumerci. Qual è il ruolo delle vittime in questa analisi interna? Il ruolo delle vittime è fondamentale: ad esempio, parteciperanno all’inchiesta che abbiamo affidato alla GCPS Consulting – soprattutto nella stesura dell’agenda operativa. Il contatto con le vittime è permanente, in questi mesi ho comunicato loro ogni passo che abbiamo intrapreso come movimento. Quindi le vittime partecipano a tutto il processo e stiamo sempre in contatto in ogni caso e in ogni situazione, nella misura del possibile. La prossima Assemblea generale del movimento, che si aprirà a fine gennaio, prevede una sorta di informativa su questi fatti? Sì, il tema degli abusi è incluso nella relazione del sessennio della presidente che aprirà l’Assemblea, ed è previsto anche un intervento ad hoc da parte del copresidente. In questo senso, il tema non sarà solo presentato ma anche approfondito e discusso nel corso dell’Assemblea. Lei sottolineava la grande fiducia nel carisma fondativo di Chiara, fiducia che ad esempio nella recente trasmissione televisiva su Chiara Lubich viene testimoniata anche a un pubblico molto ampio. Questo patrimonio viene rinnovato, messo alla prova, da questi eventi e in che maniera può essere riproposto? La trasmissione su Chiara, pur essendo una fiction con i limiti e i pregi del genere, è stata un grande dono per tutti noi, soprattutto per i membri più giovani del movimento che non hanno conosciuto una Chiara Lubich giovane. Penso che la fiction sia riuscita a mettere bene in risalto il vero frutto del carisma dell’unità, cioè un popolo nato dal Vangelo che vive per la fratellanza universale, con un accento sulla comunione e l’apertura all’umanità con l’attenzione ai dolori del mondo. Credo che siano temi di grande attualità. Ci troviamo davanti a una fiction, quindi, che può essere un grande stimolo per andare avanti nell’incarnazione del carisma nella Chiesa e nella società. Fonte: SettimanaNews (altro…)

GCPS Consulting conduce l’indagine indipendente

La Presidente dei Focolari affida alla società GCPS Consulting l’indagine indipendente relativa al caso di abusi compiuti da un ex membro consacrato in Francia Il 23 dicembre 2020 Maria Voce e Jesús Morán, rispettivamente Presidente e Copresidente dei Focolari, hanno affidato alla società GCPS Consulting, con sede nel Regno Unito, l’indagine relativa agli abusi sessuali compiuti da J.M.M., francese, ex membro consacrato del Movimento. Insieme all’immenso dolore, in particolare per le vittime, e all’incondizionata collaborazione dei Focolari affinché venga fatta piena luce su questo caso, espressi dalla Presidente, era stata annunciata nel comunicato stampa del 22 ottobre u.s. la decisione di affidare a un organismo indipendente i lavori di inchiesta ed accertamento delle responsabilità. GCPS Consulting è una società di consulenza specializzata nell’aiutare le organizzazioni a garantire la sicurezza dei bambini, dei gruppi vulnerabili o “a rischio” e a migliorare i loro sistemi di prevenzione e segnalazione degli abusi. Si occupa dell’identificazione dei rischi e dei problemi legati alla salvaguardia, con vasta esperienza e competenza nello sviluppo di politiche, nella formazione, nella revisione, nella valutazione, nonché nelle indagini. Compito della GCPS Consulting sarà quindi l’ascolto delle vittime e la raccolta di ulteriori testimonianze, nonché stabilire, per quanto possibile, il grado di conoscenza di questi eventi da parte dei responsabili dell’epoca, e successivamente valutare il modo con cui sono stati affrontati dai responsabili. Inoltre, si incaricherà di accogliere altre segnalazioni che potrebbero venire alla luce. L’inizio dell’inchiesta è previsto per gennaio 2021. La commissione indipendente, dopo un tempo necessario per stabilire i termini della procedura, a marzo 2021 inizierà a raccogliere le storie delle vittime. Entro dicembre 2021 verrà redatta una relazione pubblica che illustrerà in dettaglio i risultati e le raccomandazioni della commissione d’indagine.  

Stefania Tanesini

———————————– Contatti  GCPS Consulting per il presente caso: inquiry@gcps.consulting info@gcps.consulting (Media) (altro…)