Mar 16, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
In questi giorni è in corso una petizione on line per sottoscrivere un appello a favore della riforma della legge elettorale. Già in alcune città italiane è stato sottoposto all’attenzione dei cittadini un documento a firma del Movimento Umanità Nuova e del Movimento Politico per l’unità dei Focolari, elaborato con l’apporto di molte persone di diverse culture politiche. Il 22 marzo a Palazzo Montecitorio, insieme ai deputati e senatori di schieramenti diversi, si terrà un’iniziativa sulla riforma elettorale dal titolo “Ri-costruire la rappresentanza… per ri-costruire la politica”, durante il quale verrà rilanciato il tema delle riforma e in particolare quella della riforma elettorale, che sia veramente rappresentativa della volontà popolare. L’iniziativa verrà trasmessa in diretta anche sulla webtv della Camera (www.camera.it), a partire dalle 14.30. Per informazioni: tel. 06/945407210 – fax 06/9412080 – info@mppu.org.
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Mar 11, 2012 | Chiara Lubich, Ecumenismo, Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale, Spiritualità
L’Ungheria, da sempre importante ponte tra l’Est e l’Ovest d’Europa, dopo decenni di comunismo si trova oggi in un momento di cambiamenti epocali. Il Paese è alla ricerca di un nuovo equilibrio tra la salvaguardia delle proprie caratteristiche e l’apertura ad una dimensione universale. Rivolgendosi proprio alla comunità ungherese, nella sua recente visita, Maria Voce – attuale presidente dei Focolari – aveva invitato ad “accorgersi dei tanti talenti che ci sono qui. Donarli e accogliere quelli degli altri popoli, imparare sempre di più a collaborare”.
Grazie alla sua strategica ubicazione geografica e alle vicende storiche, l’Ungheria ha avuto un ruolo importante anche per i Focolari. Già nel 1956, in seguito ai tragici eventi della rivoluzione contro l’oppressione sovietica, scoppiata in quell’anno, l’allora Papa Pio XII, aveva lanciato un appello ai fedeli di tutto il mondo, per “far ritornare Dio nella società”. A questo richiamo Chiara Lubich rispose dando inizio all’avventura dei Volontari e delle Volontarie di Dio. Nel 1996 Budapest ospita il 40° anniversario di quella nascita, e nel 2006 il “Volontarifest”, con 12.000 presenti convenuti da 92 nazioni.
Nel 1961, Chiara Lubich, visitando Budapest, rimase impressionata dalla situazione della Chiesa nell’Europa dell’Est costretta a vivere nella clandestinità. Quell’anno si aprì il focolare a Vienna (Austria), da dove si fecero dei viaggi in Ungheria, tra gli anni ’70 e ’80, per prendere contatti con quanti avevano conosciuto il Movimento in Italia e in Austria. Le prime comunità dei Focolari in Ungheria risalgono agli anni del comunismo, quando nell’81-82 si aprirono anche i focolari maschile e femminile a Budapest. Il Movimento dei focolari in quel difficile periodo storico ha svolto un importante ruolo nel tessere rapporti tra persone e associazioni cattoliche, contribuendo a mantenere e sviluppare la fede nel Paese. Di rilievo il ruolo di alcune famiglie che, trasferendosi con generosità, hanno portato la Spiritualità dell’unità in varie città dell’Ungheria e ben oltre i suoi confini. E grazie anche all’impegno di alcuni sacerdoti, la spiritualità del Movimento è penetrata in altri ambiti, custodendo la freschezza e l’autenticità della vita evangelica.
La comune sofferenza ha anche rafforzato il rapporto tra cristiani delle tre Chiese storiche ungheresi (cattolica, riformata e luterana), oggi impegnati a testimoniare un proficuo dialogo ecumenico che si è manifestato in due appuntamenti storici: nel 2000 il primo incontro ecumenico dei giovani con 3000 presenze; e un secondo evento nel 2003 con 16.000 partecipanti. La Spiritualità dell’unità si diffonde anche attraverso i libri e la rivista Új Város. La Parola di Vita, stampata in 15.000 copie, è pubblicata su settimanali, su web e trasmessa via radio.
La storia ha quindi preparato i Focolari del Paese magiaro ad essere promotori di iniziative che testimoniano la tensione a costruire brani di fraternità in ambito locale ed internazionale, promosse da bambini, ragazzi, giovani e adulti: “72 ore senza compromesso”, “Rete Progetto Pace”, “Forti senza violenza”, “Missione per la città”. “Run for Unity”, “Settimana Mondo Unito”. Quest’ultima iniziativa si è svolta nel 2010 nella città simbolo di Esztergom, dove trecento giovani ungheresi e slovacchi – in diretta internet – hanno testimoniato un forte segno di pace tra le loro nazioni, in un momento di tensione politica e sociale. A 50 anni dalla visita di Chiara in Ungheria, Maria Voce, nel 2011, ha visitato le comunità del Movimento, incontrando sacerdoti, famiglie e giovani. Ha potuto costatare l’impegno di Famiglie Nuove con le giovani coppie e la collaborazione con altre associazioni e chiese per lavorare insieme a sostegno del matrimonio e della famiglia. Si è trovata con gli impegnati in Umanità Nuova, che raccoglie persone che operano in ambiti comuni: sanità, economia, politica, sport, pedagogia.
Uno dei momenti più importanti è stato l’incontro con i giovani. Infatti, il Movimento in Ungheria si prepara ad accogliere 12.000 giovani di vari Paesi, dal 31 agosto al 2 settembre 2012, per la decima edizione del Genfest. Budapest diventerà un laboratorio di unità per il mondo intero. Let’s bridge” è il titolo della manifestazione, che darà la possibilità ai Paesi dell’Europa dell’Est di “costruire ponti” facendo conoscere i propri valori e caratteristiche. «Dovrebbe essere una grande festa – ha detto Maria Voce ai giovani ungheresi in quell’occasione –, che dovrebbe dare una grandissima gioia ai giovani che verranno, … far assaporare che non c’è niente di più bello della rivoluzione evangelica. Perché di rivoluzioni ne abbiamo viste anche di altro tipo: in campo artistico, in campo musicale…ma una rivoluzione ha cambiato la nostra vita e può cambiare la vita di tanti altri…la rivoluzione del Vangelo, l’unica che Dio ci ha fatto vedere veramente con questa forza… mettiamocela tutta per farla vedere anche agli altri!». Visita la pagina dell’Ungheria su Focolare Worldwide! Siti web: Movimento del Focolari: www.fokolare.hu Giovani per un Mondo Unito: www.ujifju.hu Genfest 2012: www.genfest.org
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Gen 31, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Punta Alta è una vivace città del sud argentino, con abitanti dotati di molta iniziativa. Vi ha sede la Base Navale di “Puerto Belgrano”, il porto militare più grande del paese, che nel secolo scorso ha avuto il suo momento di splendore con la presenza di migliaia di giovani che vi trascorrevano il periodo di servizio militare (attualmente non più obbligatorio) in marina.
Proprio in questa città di 60.000 abitanti, gente aperta e generosa, si trova un gruppo del “dialogo fra persone di convinzioni diverse”, amici dei Focolari. Per aprire ad altri questo spazio, ricco di dialogo e comunicazione, hanno organizzato una serie di cineforum. Non hanno optato per un teatro, e neppure per la buia e silenziosa sala di un cinema… hanno scelto il bar più emblematico della città: il “Bar Centrale”, con i suoi quasi 100 anni di vita, i tipici tavolini da bar in un ampio salone, i tavoli da biliardo, ed anche un piccolo palco, dove negli anni ’30 si esibivano piccole orchestre e ballerine. Attualmente è stato installato uno schermo gigante, con vari televisori distribuiti in tutto il locale, principalmente per seguire le partite di calcio: una struttura che sembra studiata apposta per gli scopi dei nostri amici. Un film e come biglietto d’ingresso un prodotto alimentare non deperibile (collaborando così con la mensa di un Centro sociale); “gli inviti si fanno personalmente, per mail, o con locandine non molto grandi, però vistose, preparate dai proprietari del locale e collocate nelle vetrine dei negozi vicini; la media di presenze va da 30 a 50 persone”, mi spiega Héctor Correa, l’appassionato esperto di cinema del gruppo. Fra i partecipanti c’erano studenti, adulti, qualche giovane recluta della Marina in uniforme e non mancavano neppure i clienti abituali del bar, che si lasciavano coinvolgere nella riunione.
Quando tutto era pronto, la proiezione era preceduta da una breve introduzione per presentare il senso di questo incontro e le motivazioni del gruppo di dialogo, organizzatore dell’evento. “Poi mio fratello Luis ed io (continua Hector) presentavamo il film, ed alla fine coordinavamo il dibattito, che sempre è stato molto partecipato ed interessante. Non scendevamo tanto negli aspetti tecnici o estetici del film, però cercavamo di offrire dettagli sulle idee ed il pensiero dell’autore, sulla presentazione dei personaggi e sul contesto storico dove si svolgeva la storia. Così i partecipanti si sentivano più interessati ai contenuti”.
““Mettere l’accento su realtà e storie che hanno in sé concetti e concezioni del mondo che molte volte non coincidono con le nostre idee (spiega Sisi Deramo), è un esercizio che ci obbliga prima di tutto ad ascoltare attentamente quello che vuole esprimere l’altro, e poi a cercare di farsi capire, nell’ambito di un dialogo fruttuoso e cordiale, perché dall’incontro di diverse opinioni si arricchiscono i partecipanti e si nutrono nella comprensione collettiva”. Chiedo a Kiki Deramo quali film sono stati scelti. “Abbiamo scelto film sui quali potevamo poi dialogare: Cinema Paradiso, Il postino o El cartero de Neruda, The Truman show, The wall de Alan Parker e La sociedad de los poetas muertos. Credo che non ci siamo sbagliati”. “È stata un’esperienza molto utile e interessante per tutti. Speriamo sia possibile ripeterla anche quest’anno”, si augura Sisi. (Carlos Mana) (altro…)