Set 8, 2011 | Centro internazionale, Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
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Sur l’invitation du Card. Miloslav Vlk, archevêque émérite de Prague, les Evêques de différentes Eglises amis des Focolari s’interrogent à propos de leur mission et de l’efficacité de leur action pastorale face aux actuelles difficultés pour transmettre et permettre d’accueillir le message évangélique dans les sociétés occidentales mais aussi en d’autres parties du monde. Ils le font à la lumière et la force qu’émane la Parole de Dieu à l’origine de l’Eglise du Christ dans ses expressions les plus variées et qui peut, encore aujourd’hui, leur donner une nouvelle vigueur et force d’irradiation. Des rendez-vous marquants sont prévus avec le Primat de l’Eglise d’Angleterre, le dr. Rowan Williams, archevêque de Canterbury, avec l’archevêque catholique de Westminster, Mgr. Vincent Nichols, avec des représentants de l’Eglise Méthodiste et d’autres réalités ecclésiales présentes en Angleterre. L’intervention de Maria Voce, présidente du Mouvement des Focolari, qui soulignera l’effet de la vie de la Parole à l’origine du Mouvement et de sa spiritualité œcuménique, sera d’une importance particulière. A l’apogée de la rencontre, un “Pacte d’amour réciproque” qui engage les participants à avoir un amour mutuel capable de dépasser les divisions du passé, selon l’invitation de Jésus à rester dans son amour et à nous aimer les uns les autres comme il nous a aimés. Le vendredi 9 septembre, “Journée ouverte” à laquelle le Mouvement des Focolari de la Grande-Bretagne invite les dirigeants des différentes Eglises, sera présentée l’expérience de communion fraternelle vécue par les Evêques des différentes Eglises chrétiennes ainsi que la perspective d’une unité toujours plus profonde et amicale entre les responsables, selon l’esprit de la prière de Jésus qui demande l’unité de tous.[:pt]
Diante das dificuldades que as sociedades ocidentais, mas também de outras partes do mundo, enfrentam hoje para transmitir e fazer com que seja acolhida a mensagem evangélica, os bispos de várias Igrejas, convidados pelo cardeal Milolav Vlk, arcebispo emérito de Praga, interrogam-se sobre a sua missão e a eficácia da própria ação pastoral. E o fazem a partir da luz e da força que emana da Palavra de Deus, que está na origem da Igreja de Cristo em suas várias expressões e pode dar a ela, inclusive hoje, novo vigor e força de irradiação. Estão previstos encontros significativos, com o Primaz da Igreja da Inglaterra, o Dr. Rowan Williams, Arcebispo de Cantuária; com o Arcebispo de Westminster, D. Vincent Nichols, católico; com representantes da Igreja Metodista e outras realidades eclesiais presentes na Inglaterra. De relevo o discurso de Maria Voce, presidente do Movimento dos Focolares, que salientará o efeito da vida da Palavra, basilar no Movimento e na sua espiritualidade netamente ecumênica. Ápice do encontro é o “Pacto de amor recíproco”, que compromete os presentes a colocarem o relacionamento de amor mútuo acima de todas as divisões do passado, segundo o convite de Jesus a permanecer no seu amor e amar-se um aos outros, como ele fez. Sexta-feira, 9 de setembro, haverá uma “Jornada Aberta”, para a qual o Movimento dos Focolares da Grã Bretanha convida os líderes das diversas Igrejas; será apresentada a experiência de comunhão fraterna vivida pelos bispos das Igrejas cristãs, juntamente com a perspectiva de uma unidade cada vez mais profunda e cordial entre os responsáveis, no espírito da oração de Jesus que pede a unidade de todos.[:zh]
鑒於西方,甚至包括世界各地所面對目前的社會問題,布拉格榮休總主教米克樞機(Card. Miloslav Vlk)邀請普世博愛運動內不同教派的主教朋友一起商討他們的使命和分享牧靈工作上的成效。他們首先在教會的根源——基督內找到天主聖言方方面面的啟迪與力量,藉此為今天的境況帶來新的衝勁與散播的力量。 會議流程中安排主教與英格蘭牧首坎特伯雷大主教羅萬威廉姆斯博士(il dott. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury);天主教會尼哥斯蒙席(Mons. Vincent Nichols);循道教會的代表和英國其他教派重要的會晤。 另外,普世博愛運動會長傅瑪利也就源自普世博愛運動具有大公合一特色的靈修——聖言的生活效能在會議上發言。 聚會的高潮是在場的主教會宣示『互愛的盟誓』,目的是按耶穌所給予的誡命彼此相愛,如同祂所做的,以存留在祂的愛內,並在過去的分裂上建立起互愛的關係。 9月9日,週五將是『開放日』,英國普世博愛運動邀請不同教派的首牧分享不同基督教派主教們落實手足共融的生活經驗,務求在負責人之間一起建立一種更深邃和更友愛的層次,即耶穌所祈求眾人合一的情操。[:]
Set 7, 2011 | Centro internazionale, Ecumenismo
Di fronte alle attuali difficoltà, nelle società occidentali, ma anche in altre parti del mondo, di trasmettere e far accogliere il messaggio evangelico, i Vescovi di diverse Chiese riuniti al “Centre for unity” di Welwyn Garden City, nei pressi di Londra, su invito del Card. Miloslav Vlk, Arcivescovo emerito di Praga, si interrogano sulla loro missione e sull’efficacia del loro agire pastorale. E lo fanno a partire dalla luce e dalla forza che emana la Parola di Dio, che sta all’origine della Chiesa di Cristo nelle sue varie espressioni e può darle anche oggi nuovo vigore e forza d’irradiazione. Sono previsti incontri significativi col Primate della Chiesa d’Inghilterra, il dott. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury, con l’Arcivescovo di Westminster, Mons. Vincent Nichols, cattolico, con rappresentanti della Chiesa Metodista e altre realtà ecclesiali presenti in Inghilterra. Particolare rilievo avrà l’intervento di Maria Voce, Presidente del Movimento dei focolari, che sottolineerà l’effetto della vita della Parola, all’origine del Movimento e della sua spiritualità prettamente ecumenica. Apice dell’incontro un “Patto d’amore reciproco” che impegna i presenti a porre il rapporto d’amore vicendevole al di sopra di tutte le divisioni del passato, secondo l’invito di Gesù di rimanere nel suo amore e di amarsi gli uni gli altri come lui ha fatto. Venerdì 9 settembre, nella “Giornata Aperta” alla quale il Movimento dei focolari della Gran Bretagna invita i Church-leaders delle varie Chiese, si presenterà l’esperienza di comunione fraterna vissuta da Vescovi delle varie Chiese cristiane assieme alla prospettiva di una unità sempre più profonda e amichevole tra i responsabili, nello spirito della preghiera di Gesù che domanda l’unità di tutti.
Area Press: Focolare Information Service
Set 5, 2011 | Centro internazionale, Nuove Generazioni
La veduta è mozzafiato. Dalla terrazza del quinto piano del Cafod Building, l’edificio della Caritas internazionale di Londra, si abbraccia con un unico sguardo la City of London, sede del quartiere finanziario della città, con la Borsa, la Banca d’Inghilterra e il caratteristico grattacielo Gherkin, a forma di cetriolo. Spostando lo sguardo da Est verso Ovest, ammiriamo in sequenza la cupola della Cattedrale di San Paolo, il capolavoro dell’architetto Christopher Wren, il London Eye, la ruota panoramica da dove si ammira uno splendido panorama della città, il palazzo di Westminster, sede delle camere del Parlamento e l’omonima Abbazia, famosa come luogo di sepoltura dei monarchi d’Inghilterra e di celebri matrimoni. Eppure non è la veduta che ci colpisce, anche se affascinante, ma il crogiolo di etnie, i volti, di 85 giovani, per lo più londinesi, ma provenienti anche da altre città della Gran Bretagna che si incontrano sul far della sera di sabato 3 settembre per parlare sul tema: “La forza della Parola” presenti la presidente dei Focolari Maria Voce e il co-presidente Giancarlo Faletti. Mentre la calda giornata volge al tramonto, il sole penetra dalle vetrate a giorno e illumina i volti dei giovani presenti che attraverso giochi, canzoni, esperienze, gruppi di dialogo snocciolano temi per niente semplici e scontati. La parola di cui si parla è, infatti, la parola di Dio, quella spiega Chris: “Capace di rivoluzionare la nostra vita e il mondo stesso”. Una parola proposta con coraggio e chiarezza, senza annacquamenti di sorta, che genera vita e luce non solo nei secoli che furono, ma oggi proprio a Londra, la città dei recenti tumulti. È un incontro inaspettato per l’interesse, l’attenzione, la partecipazione che coinvolge tutti. “Le persone cercano il senso della vita – dice Joanna, una giovane londinese insegnante di inglese, – e si pongono molte domande, ma non trovano un posto dove ottenere risposte”. “C’è un certo imbarazzo – aggiunge Oliver – a parlare di certi temi con i miei amici perché esiste un atteggiamento comune contro i temi religiosi”. Ma non sulla terrazza del Cafod Building. A sentirli parlare e, soprattutto vedendo questi giovani così uniti, Londra offre una speranza per il futuro. C’è profondità, freschezza, apertura “colorata” di diverse etnie, culture, nazionalità e accompagnata dai diversi accenti dell’unica lingua inglese. “Leggere la mattina le parole del Vangelo e recitare le preghiere – racconta Ranjith, – mi fa affrontare con più serenità il lavoro stressante che faccio e sperimento una gioia mai conosciuta”. “Vivere il Vangelo – interviene Carlos –, originario di Panama, ha dato una forma alla mia vita senza che me ne sia accorto. Alcuni mi criticano perché mi dono troppo agli altri, ma, in fondo, vivere il Vangelo è semplice, non è complicato. Basta amare!”. “Ho da poco un nuovo lavoro – continua Edel, una ragazza del Nord Irlanda – ma non ero felice. Ho cominciato a vivere l’arte di amare e, dopo qualche giorno, il boss mi ha ringraziato di essere lì.” In grande libertà e confidenza Maria Voce ha condiviso alcune sue coinvolgenti esperienze giovanili quando scoprì con i Focolari che le parole del Vangelo potevano essere messe in pratica, fino a cambiare completamente la sua vita e portare frutti di gioia, pace e libertà persino in situazioni difficili come quando viveva a Istanbul in un contesto a forte maggioranza musulmana o estreme come nel Libano in piena guerra. “Vivere il Vangelo – ha concluso – non solo cambia la vita, ma mette in moto una rivoluzione che è nata 2 mila anni fa e non è ancora finita. Tante rivoluzioni, infatti, hanno attraversato la storia, ma chi se le ricorda più? La rivoluzione cristiana è ancora viva perché Gesù è vivo e le sue parole sono per tutti. È una meravigliosa avventura in cui ci lanciamo senza paura perché Gesù è con noi”. Dopo aver invitato tutti al prossimo Genfest del 2 settembre 2012 a Budapest e dopo una pizza presa insieme, si trovano sulla vetrata della terrazza i post it con le loro frasi. Si legge, tra l’altro. “Posso sempre ricominciare” , “non aver paura: non sei solo” e “pensa al Vangelo come una lettera d’amore di Dio per te”. È difficile descrivere la gioia, l’atmosfera calda di unità tra tutti, la voglia di far conoscere ad altri la felicità sperimentata. dall’inviato Aurelio Molè [nggallery id=63] Ulteriori informazioni Servizio Informazione Focolare (altro…)
Ago 6, 2011 | Centro internazionale, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Mercoledì 3 agosto. In una limpida giornata Maria Voce e Giancarlo Faletti, hanno visitato il centro storico di Ljubljana ed il Parlamento, nel ricordo della visita effettuata da Chiara Lubich nel 1999, con il saluto al vicepresidente dottor Vasja Klavora. Egli li ha accolti con squisita cordialità, facendoli poi visitare le aule del Senato e della Camera: uno sguardo alla storia passata e presente della Slovenia. In seguito, Maria Voce e Giancarlo Faletti si sono trovati con il pastore evangelico Geza Filo. Li ha ringraziati per il contributo dei Focolari alla causa ecumenica e sociale nel Paese, definendo, a nome del suo vescovo, Chiara Lubich come una persona “inviata da Dio”.
Momento veramente di alto significato l’incontro nel palazzetto dello sport di Medvode, a pochi chilometri dalla capitale, con circa 1200 persone, provenienti da ogni parte del Paese, a riprova della diffusione e della vitalità di tante comunità locali, e dove spiccavano numerose le coppie giovani con stuoli di bambini vivaci. Un “popolo” ordinato e composto si è presentato a Maria Voce e a Giancarlo Faletti con canti e con il racconto della storia dei Focolari in Slovenia: una vicenda luminosa, che ha conosciuto anche tappe sofferte. Nulla di superfluo nelle testimonianze offerte dai rappresentanti delle diverse generazioni, con il calore di una famiglia che si raduna a celebrare la festa, a lungo attesa.
E’ poi toccato a Maria Voce e a Giancarlo Faletti intessere un dialogo con i presenti attraverso una fitta rete di domande espresse dai giovani e adulti, dai sacerdoti e dalle coppie, e le loro risposte hanno offerto contributi ricchi di esperienza e di sapienza. “Coraggio!”, ha esordito Maria Voce, in lingua slovena. Ed i suoi interventi sono stati all’insegna di questa esortazione. Forse sono le nazioni dell’Est europeo, ha detto, “che hanno sperimentato un tipo di unità, con certi valori, ma che si è sgretolata perché non costruita su Dio”, sono proprio esse, di fronte all’aggressività materialistica, a dover “far scoprire alle altre dell’Europa che non si può costruire una vera unità se non poggiata su Dio”. “Voi – ha aggiunto – con la vostra esperienza potete dire che la sola rivoluzione con frutti positivi è quella del Vangelo”. Di qui, la necessità di “vivere e parlare”, di“migliorare” nel testimoniare con la vita e la parola la radicalità del vangelo: senza timore. E’ una autentica consegna che Maria Voce offre al popolo sloveno, in questa terra dove ha trovato tanta armonia. “Questa vita di comunione – conclude – che abbiamo sentito appena arrivati, e che ha caratterizzato questa visita – frutto dell’amore scambievole –, sia totale con tutti e con ciascuno. Portiamola al mondo intero”. L’indomani, 4 agosto, la presidente dei Focolari ha visitato Mons. Anton Stres, Arcivescovo di Ljublajna e Presidente della Conferenza Episcopale Slovena. Poi ha incontrato i sacerdoti del Movimento e i religiosi che vivono la spiritualità dell’unità, concludendo con una S. Messa presso il Santuario di Brezje, a 50 km della capitale. Arrivederci Slovenia! Una visita all’insegna del “vivere la parola evangelica, con la radicalità delle origini del Movimento, e farla conoscere a tutti”. Una consegna entusiasmante per questo piccolo popolo coraggioso. Dall’inviato Mario Dal Bello (altro…)
Ago 3, 2011 | Centro internazionale, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Sorpresa all’arrivo di Maria Voce e Giancarlo Faletti in Slovenia: ad attenderli un gruppo di friulani e sloveni con volti sorridenti e fiori. Spettacolo insolito, dato che questi due popoli dal 1918 hanno attraversato difficoltà reciproche a causa delle guerre mondiali. L’ideale evangelico dei Focolari ha saputo superare il passato, ed è per questo che l’aria di festa appare finemente calorosa come è del popolo sloveno. Una comunità fortificata dai lunghi anni di fedeltà, anche nella sofferenza e che Maria Voce, incontrandone poi i rappresentanti delle diverse sezioni del movimento, trova “matura”, perché “dallo stesso modo di presentarsi”, di essere, ha notato come sia radicata “nell’amore scambievole, quello che lega gli uni agli altri”. Questo è un popolo piccolo, come estensione territoriale, ma deciso e concreto nella sua esperienza evangelica. Fra le iniziative, oltre alla vivacità dei giovani che hanno incontrato 600 loro coetanei presentando la figura di Chiara Luce Badano, una gen da poco beatificata, emerge come esperienza originale il contatto costruttivo con gli altri movimenti cattolici, senza i quali “la chiesa non può andare avanti”, come ha detto di recente l’arcivescovo di Ljubljana, e con i fedeli di altre chiese cristiane e religioni. Lo scorso 20 giugno i principali rappresentanti delle religioni presenti in Slovenia, hanno firmato e lanciato un appello pubblico alla libertà religiosa, di fronte ad una tendenza laicista sempre più diffusa. Migliaia di persone avevano, prima, manifestato in difesa dei valori della famiglia e contro una legislazione ad essa avversa. Iniziative in cui la comunità del movimento è impegnata con convinzione, puntando a quella “qualità dei rapporti che fa la famiglia, a quello spirito evangelico che è lo spirito di famiglia”, come ha sottolineato Maria Voce, alla fine del primo giorno in terra slovena.

Skofja Loka
Un altro momento di grande significato è stata la visita di Maria Voce e Giancarlo Faletti, il 2 agosto, ad una iniziativa di notevole spessore educativo, oltre che spirituale: l’asilo “Raggio di Sole”, nella cittadina storica di Skofja Loka, a 25 chilometri dalla capitale. Una località immersa nel verde, sovrastata da un castello – uno dei duemila dello stato – dimora estiva degli antichi patriarchi di Aquileia. 28 educatori – di cui una ventina dei Focolari –, portano avanti dal 2003 un progetto educativo per 120 bambini, dai sei mesi ai sei anni, poggiato sulla spiritualità comunitaria di Chiara Lubich. È sorprendente constatare come dalla esperienza evangelica sia nato un progetto-pilota che prevede una educazione alla vita basata sul rapporto reciproco di amore e di rispetto, di ascolto, in cui sono coinvolti a vario titolo educatori, genitori oltre ai bambini stessi. Anche se non si fa il catechismo in senso tradizionale, viene presentata la figura di Gesù, nato anch’egli nella semplicità di una famiglia; una figura che accompagna la crescita di questi bambini, aprendoli alla fede. Un’esperienza che ha successo e nascono richieste di aprire asili su questo modello. Ma pochi sanno quanta sofferenza – lo stato sostiene ben poco l’iniziativa – ci sia alla radice. Maria Voce, esortando gli educatori a “scrivere la loro straordinaria esperienza”, non ha fatto altro che dar valore e significato ad un’opera che s’impegna ad educare i bambini in una dimensione relazionale basata sul comandamento di Gesù “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Un momento storico per l’asilo “Raggio di sole”: un nome che dice la sensazione che si coglie visitandolo. Maria Voce, fra la gioia generale, ha indicato come protettori due fratelli focolarini che hanno avuto un amore intenso per la gioventù: Camilla e Vincenzo Folonari. Dall’inviato Mario Dal Bello [nggallery id=56] (altro…)