Movimento dei Focolari

A Sophia pillole di economia, politica e teologia

Feb 25, 2013

IUS a porte aperte per conoscere offerta formativa e stile di vita. Protagonisti gli studenti che hanno evidenziato nella prospettiva interdisciplinare il punto di forza per lavorare, fare cultura, vivere meglio.

Quali sono i requisiti richiesti oggi ad un giovane in cerca di lavoro da un’azienda, un’associazione, un ambiente politico? Una super-specializzazione, sembrerebbe la risposta più ovvia, una preparazione imbattibile. Invece no. Il dott. Lorenzo Rosi, vice presidente di Banca Etruria, presente all’Open Day dell’Istituto Universitario Sophia, la pensa diversamente: «Nei colloqui di lavoro chiediamo che il candidato sia capace di trovare soluzioni ai problemi. Ci pensa poi l’azienda a specializzarlo ulteriormente con stage o corsi ad hoc, ma l’aspetto più importante oggi è saper usare la testa. Per questo consiglio Sophia ai giovani, perché apre la mente, forma uomini e donne capaci di dialogo, accoglienza del diverso. Insomma, da qui esce gente capace di pensiero e non solo semplici esecutori». Non si è trattato certo di un Open Day universitario di tipo tradizionale, in cui professori e personale di segreteria illustrano il piano di studi e rispondono a domande su procedure d’iscrizione e tasse; anche questo, ma non solo. Sono stati gli studenti – circa 80 di 30 Paesi diversi – “spalmati” nelle tre specializzazioni – economia e management, ontologia trinitaria e studi politici –, a fare gli onori di casa. Hanno raccontato il loro approdo allo IUS, le motivazioni della scelta dopo un triennio universitario magari altamente specializzante, la provenienza da aree disciplinari ed esperienze umane estremamente varie. Una storia per tutte, quella di Rami, egiziano, in prima linea nella rivoluzione che due anni fa ha portato un soffio di primavera araba anche nel suo Paese. “Ho dormito in piazza Tahrir, ho manifestato con migliaia di persone per le strade, abbiamo lottato per la libertà mettendo a rischio la vita. Ma dopo un’esperienza così forte, sentivo il bisogno di arricchirmi dentro e Sophia è questo per me. Sono venuto “sul monte”, lontano dalla folla, per assorbire la Sapienza. No, non è una fuga dai problemi, sto continuando a vivere la rivoluzione a fianco del mio popolo in modo diverso; scrivo articoli che vengono pubblicati in Egitto e allo stesso tempo mi nutro della Sapienza che trovo qui a Sophia, sia nei corsi che nella vita quotidiana con studenti e professori. Sento che sto mettendo basi solide “dentro” per portare la pace dove manca”. “Dove vanno l’economia e il mondo?” è il titolo di una delle tre lezioni in pillole, quella di Luigino Bruni, docente di Economia che assieme ad Antonio M. Baggio, filosofo della Politica e Alessandro Clemenzia, teologo, hanno offerto ad una settantina di giovani presenti oltre a molti altri collegati in streaming. “A Sophia – ha spiegato Bruni – si rafforzano le competenze specifiche, imparando a guardare più lontano. Lo studio poi, non è una fase pre-lavorativa, ma complementare al lavoro, grazie agli stages che si stanno definendo per tutte le aree disciplinari”. Tre professioniste nei settori dell’impresa, della ricerca accademica e dell’impegno politico hanno illustrato il valore aggiunto di Sophia nei tre ambiti. Tra queste, Letizia De Torre (Movimento Politico per l’Unità), già parlamentare, ha ribadito che un giovane non può “entrare in politica, senza avere una visione del mondo. Sophia è nata per esprimere una cultura che non guarda solo agli interessi di una parte ma che, in virtù della sua interdisciplinarietà, apre all’ascolto della critica, alla possibilità di rimettere in discussione una posizione, di cambiare le dinamiche, imparare a dialogare. Insomma, a non aver paura del diverso. Sophia offre gli strumenti per costruire il sogno di una società migliore per tutti”.

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