Chiara Lubich: Riaccendiamo l’amore
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L’appuntamento 2017 del Laboratorio per l’Italia è dedicato al confronto con l’invito di papa Francesco ad agire sulle cause strutturali della iniquità che produce esclusione, guerre e diseguaglianze inaccettabili. È Francesco stesso che allarga le braccia e invita a «non aver paura di condividere con i profughi il viaggio e la speranza» a dimostrare quella “rivoluzione culturale” reale e non esibita che, secondo Piero Coda preside di Sophia, ci impone di uscire da un attendismo prudente e paralizzante. Come afferma l’economista Luigino Bruni, che interverrà nel momento centrale della manifestazione sabato 30 settembre 2017 alle ore 15.30, «la gratuità è la dimensione di ogni azione umana. Sarebbe un errore molto grave associare la gratuità al solo volontariato, all’economia sociale, affidarla a “specialisti” che si occupano del 2% della vita economica e sociale. E che cosa ne facciamo del restante 98%?». Il mercato speculativo della finanza – sottolinea Nicoletta Dentico di Banca Etica che interverrà nel dialogo con Bruni – conduce al «fatto che società come Goldman Sachs, Morgan Stanley o Barclays Capitals, scommettono sui prezzi del cibo che trattano come una delle commodities più promettenti, passando sopra ai diritti più elementari dell’umanità. Lo stesso vale per il petrolio, per il debito di interi Paesi». Restare indifferenti vuol dire essere «dalla parte dei briganti» afferma Aurora Nicosia, direttore di Città Nuova. È in tale prospettiva che si pone Chiara Peri, del Centro Astalli per i rifugiati, che interverrà a Loppiano Lab con Bruni e la Dentico, invitando «a vedere le migrazioni in un contesto globale, analizzando le cause prime: le strutture di peccato, le ingiustizie, l’esercizio del potere che le alimentano». Senza tale orizzonte di analisi e di azione non si comprende il percorso del movimento Slot Mob in Italia che sarà al centro del focus di LoppianoLab lo stesso sabato 30 settembre dalle ore 18 in poi. È la forza del legame sociale che si esprime premiando, con un consumo collettivo e festoso, gli esercenti liberi da quell’azzardo di massa che è oggi il «bancomat delle mafie», come dice il capo della Polizia Franco Gabrielli. «La “dea fortuna”- ha detto papa Francesco – è sempre più la nuova divinità di una certa finanza e di tutto quel sistema dell’azzardo che sta distruggendo milioni di famiglie del mondo. Questo culto idolatrico è un surrogato della vita eterna». «Il principale problema etico di questo capitalismo – precisa Francesco – è la creazione di scarti per poi cercare di nasconderli o curarli per non farli più vedere». Promosso da Città Nuova, Polo Lionello Bonfanti, Istituto Universitario Sophia e cittadella internazionale di Loppiano, LoppianoLab vuole offrire uno spazio di conoscenza e crescita a quei percorsi difficili, non perfetti ma appassionati e sinceri verso un modo giusto e libero di stare al mondo, dentro le contraddizioni e le speranze di questo nostro tempo. Programma di LoppianoLab 2017 Puoi collegarti allo streaming sulla pagina Facebook di LoppianoLab: Vedi lo streaming Ufficio Stampa: Stefania Tanesini Cell. +393385658244 Mail sif@loppiano.it
Presso il Centro Maria Orsola, si svolgerà una giornata appositamente dedicata, dal titolo: “50 anni di storia e una passione per la Chiesa” . Insieme alla presentazione di alcune esperienze e a momenti artistici, ci saranno gli interventi del card. Joao De Aviz (prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata, già arcivescovo di Brasilia), sul tema: “Dalle periferie del mondo al Vaticano”, e quello di mons. Giuseppe Petrocchi (arcivescovo dell’Aquila), su: “La vocazione del Movimento parrocchiale alla luce della Juvenescit Ecclesia”. Comunicato stampa Servizio Informazione Focolare (SIF) (altro…)
Sabato 23 settembre 2017, presso l’Aula Magna dell’Istituto Universitario Sophia (IUS): fin dai messaggi introduttivi di Mons. Buoncristiani, Arcivescovo di Siena, e della Dott.ssa Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari e Vice Gran Cancelliere dell’Istituto Universitario Sophia, è apparsa evidente la sintonia e la vicinanza tra le due figure carismatiche che hanno offerto non solamente allo spazio ecclesiale, ma all’intera società civile dei rispettivi periodi, un esempio di feconda contaminazione tra spiritualità e incarnazione, nel continuo operare dentro le sfide del vivere comune. Marco Luppi, moderatore del convegno, in apertura ha rimarcato la continuità tra le proposte dell’”allegra brigata” dei Caterinati e la spiritualità dell’unità dei Focolari, ricordando come vari capisaldi del pensiero della santa senese – l’unicità della scelta di Dio, il valore generativo della volontà di Dio, l’importanza del vivere il momento presente – siano stati ripresi e riattualizzati da Chiara Lubich. Si è ricordato che lo stesso Igino Giordani, co-fondatore del Movimento dei Focolari, si sia inizialmente incamminato sul percorso tracciato dall’esperienza di Caterina, affascinato dalla dimostrazione di una santità alla portata di tutti e dal messaggio di universalità che era contenuto nel suo modo di proporre la scelta cristiana. Celebre il nesso “Io – il fratello – Dio”, promosso da Giordani come fecondo processo di interrelazione che completa la dimensione antropologica con l’apertura spirituale alla paternità divina nell’accezione cristiana. Fulcro del convegno sono state le due relazioni centrali. Suor Elena Ascoli O.P., con il suo tema “La mistica dell’incontro”, ha ripercorso la dimensione intima e concreta della “mistica del fuoco” in Caterina. La speranza cristiana, nella senese, diviene un vero cammino vocazionale alla ricerca del senso del vivere al servizio della società, della Chiesa. 381 lettere, svariate raccolte di inni e preghiere fanno di Caterina la santa dell’incontro e del dialogo, animato dalla coscienza di chi scopre che quel “fuoco interiore”, il rapporto con Dio, rappresenta un patrimonio che moltiplica il suo valore se si dona, se costruisce una dinamica relazionale di amore concreto al prossimo, se contribuisce alla costruzione del vivere associato, nella ricerca del bene comune.
Piero Coda, preside di Sophia, nella sua relazione dal titolo “L’ Amore vero e il vero Amore”, ha proposto un’originale lettura dell’incontro generativo tra le radici francescane di Chiara Lubich e il periodo caterinate di Giordani, incontro che si riflette nel periodo fondativo del Movimento dei Focolari come esperienza di rinnovamento cristiano, capace di dare vita ad una realtà nuova nella Chiesa e nella società. Il “patto” tra carismi genera un’originalità che sottolinea il dinamismo della reciprocità come cassa di risonanza per la dimensione dell’unità e diviene fulcro di una proposta al servizio dell’umanità. La “mistica del fuoco” in Chiara Lubich, recuperata da Coda in alcuni passaggi dello scritto “Resurrezione di Roma”, ricorda proprio come l’impeto dello slancio interiore, individuale, fiorisce nella dinamica comunitaria: «È Dio che di due fa uno, ponendosi a terzo come relazione tra essi: Gesù tra noi». In chiusura la comunicazione del dott. Aldo Bernabei, rappresentante del gruppo romano dei Caterinati, ha ripercorso il cammino congiunto tra la sua associazione e il Movimento dei Focolari nell’animazione pluridecennale del progetto “Insieme per l’Europa”, manifestazione che lavora stabilmente alla costruzione di uno spirito europeo che riconosca l’anima cristiana tra i propri valori fondativi, percorso che unisce più di 500 tra chiese, movimenti, comunità e associazioni. (altro…)
Si riscaldano i motori per l’avvio dell’VIII edizione di LoppianoLab, l’appuntamento annuale che vede riuniti cittadini, lavoratori, studenti, professionisti, imprenditori che raccolgono con coraggio le sfide del Paese: dalla ricostruzione economica e materiale, a quella culturale e formativa. Partito nel 2010, l’evento, che ha sede nella Cittadella internazionale dei Focolari di Loppiano (Incisa – Firenze), si terrà il 30 settembre e 1° ottobre. In un’intervista, il Professore Piero Coda, Preside dell’IUS (Istituto Universitario Sophia), ha affermato, a riguardo del tema della manifestazione, che sono fondamentalmente tre le direttrici di marcia lungo le quali muoversi per sconfiggere la logica delle “vittime” e dei “briganti” fuori e all’interno della Chiesa di Francesco: cellule, laboratori, educazione. Attraverso le cellule, si può «rigenerare il tessuto ecclesiale e sociale, dove si vive, si lavora, si studia, vivendo relazioni di trasparenza reciproca in cui ci si fa carico gli uni degli altri a partire da chi in qualunque forma è ai margini o addirittura scartato. Laboratori: immaginare con creatività e sinergia progetti di innovazione culturale, economica, sociale e politica segnati dall’impegno all’incontro, alla partecipazione, all’inclusione. Educazione: fare della scuola e dell’università una palestra di allenamento e di sperimentazione di una cultura lievitata dal Vangelo che sia reale strumento di trasformazione e segno di speranza». Un momento atteso, promosso dall’IUS, è la presentazione del libro Bernhard Callebaut, “La nascita dei Focolari. Storia e sociologia di un carisma (1943-1965)”, per la collana Per-corsi di Sophia dell’editrice Città Nuova, che vedrà la presenza di Jesús Morán (copresidente Movimento dei Focolari), Sharzad Housmand (teologa islamica) e Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan, Padova). In un’intervista, l’autore, docente di Fondamenti di Sociologia presso l’IUS, ha sottolineato come nel ricostruire dal punto di vista storico i primi tempi dei Focolari abbia improntato la ricerca, « con una chiave interpretativa di impronta sociologica, che mette in luce l’azione di una leadership carismatica contemporanea e la nascita e l’evoluzione di un “popolo” internazionale, quello del Movimento dei Focolari». La comparsa dei Focolari, quindi, nel panorama della storia italiana, viene interpretata in forma scientificamente apprezzabile come una “mobilitazione religiosa” che produce una “innovazione relativa”, una sorpresa per la Chiesa d’allora ma anche una realtà all’altezza dei segni dei tempi. Il professore Piero Coda sottolinea come la novità del Carisma dell’Unità presenta «una donna – ed è la prima volta – alla testa di un movimento ecclesiale laico, del cui spirito sono partecipi anche presbiteri, religiosi/e e persino vescovi; con una direzione centrale e collegiale per l’insieme del movimento, in forza di una spiritualità originale e moderna centrata sulla rilevanza esistenziale, ecclesiale e culturale, di “Gesù Abbandonato” e “Gesù in mezzo” – secondo il peculiare e inedito lessico inaugurato da Chiara Lubich». In allegato il programma della manifestazione