Movimento dei Focolari
Per il futuro è decisiva la partecipazione dei giovani

Per il futuro è decisiva la partecipazione dei giovani

Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli è intervenuto il 7 maggio 2021 all’apertura del Forum Internazionale “DareToCare-Osare prendersi cura”, evento centrale della Settimana Mondo Unito 2021.   “Molto bella questa immagine del prendersi cura – ha detto il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli dialogando con un gruppo di giovani in apertura del Forum Internazionale “DareToCare-Osare prendersi cura” in corso a Bruxelles (Belgio) – perché la politica ha questo orizzonte, non può averne altri, è l’orizzonte della politica: avere cura delle persone, della propria comunità, delle proprie città. Credo che questa sia davvero una espressione che rappresenta questa voglia di scommettere sul futuro”. I giovani che hanno dialogato con lui erano studenti di relazioni internazionali, politici, comunicatori, peacemaker provenienti da Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Belgio, Colombia, Ungheria, Ruanda. Le loro domande al Presidente vertevano su temi quali: la democrazia, l’adesione dell’Europa al Trattato di proibizione delle armi nucleari, accoglienza e corridoi umanitari, la crisi climatica. ”Sappiamo che la politica può fare tante cose – ha detto ancora Sassoli – ma certamente non può fare molto senza i cittadini, in particolare senza i giovani. Quindi, in questo momento così difficile, se vogliamo pensare e prepararci anche alle sfide del futuro la partecipazione dei giovani è molto importante e decisiva”. Il Forum Internazionale apertosi a Bruxelles (Belgio) si inserisce nell’ambito della Settimana Mondo Unito 2021, la manifestazione promossa, nella prima settimana di maggio, dai Giovani per un Mondo Unito del Movimento dei Focolari. Ogni anno, un continente è scelto per ospitare e preparare l’evento centrale. Questa volta è stato il turno dell’Europa. E Bruxelles, capitale dell’Unione Europea, è il cuore degli eventi trasmessi via web. Il punto di partenza del Forum è stato l’Atomium, il monumento, simbolo di Bruxelles, eretto per l’Esposizione Universale tenutasi nella capitale belga nel 1958. Profeticamente, il tema di quell’Expo era stato: “Per un mondo più umano”. Da qui, dal cuore dell’Europa, i giovani promotori della campagna “DareToCare”, oggi hanno lanciato il loro impegno per far sì che nel mondo ci sia più cura, più inclusione, più fraternità, per un mondo che rispetti la dignità di tutti gli esseri umani e l’identità di ogni popolo e comunità. Attraverso testimonianze, azioni e iniziative dai cinque continenti, Rita, Febe e Johnny, giovani belgi e lussemburghesi di origini diverse, hanno mostrato il percorso fatto dalla campagna “DareToCare” dal suo lancio nel giugno 2020. Burundi, El Salvador, Myanmar, Italia, Colombia, sono i Paesi toccati da questo giro del mondo virtuale, alla scoperta dei più diversi modi di prendersi cura delle proprie comunità, dei propri Paesi, di vivere l’impegno politico o di cittadinanza attiva. Poi, i giovani di Porto (Portogallo) impegnati nella campagna “Daretocare” hanno potuto trasmettere ai leader europei, riuniti nella loro città per il Social Summit, un “Appello alla Cura”. Si legge, tra l’altro, nel testo: “A nome di tutti coloro che sono collegati alla campagna #daretocare, chiediamo ai leader dell’UE riuniti nel nostro paese questo fine settimana – e ai leader di tutto il mondo – di rispondere alla nostra chiamata e di ‘osare prendersi cura’. […] Per rafforzare i diritti sociali in tutta Europa, per lanciare la Conferenza sul futuro dell’Europa con l’ambizione di unire i popoli europei, mettendo la cura al centro di questo progetto europeo e fare in modo che il vaccino Covid-19 diventi un vaccino per tutti, un bene comune globale condiviso da tutti attraverso tutte le frontiere”.

Tamara Pastorelli

Maggiori informazioni visitando il sito web: www.unitedworldproject.org/uww2021 (altro…)

#OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale

#OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale


Earth Day 2021: al via la 51ma giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite. Il 22 aprile in diretta mondiale su www.raiplay.it, 13 ore di diretta televisiva per la salvaguardia del creato. Il 22 aprile 2021 ci sarà la seconda edizione di #OnePeopleOnePlanet – the multimedia marathon a celebrare il 51° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), con un palinsesto di 13 ore di diretta streaming – dalle 7.30 a.m. ora italiana – sul sito www.raiplay.it che per l’occasione sarà visibile in tutto il mondo. #OnePeopleOnePlanet nasce dagli sforzi di due organizzazioni – Earth Day Italia e Movimento dei Focolari – che hanno dato vita al Villaggio per la Terra di Villa Borghese (Roma) inaugurato a sorpresa da Papa Francesco nel 2016 all’indomani dello storico accordo sul clima di Parigi. Ecco le parole di Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia intervistato da Lorena Locascio. Pierluigi, cosa succederà quest’anno in questa seconda edizione? “Tra gli ingredienti di questa edizione del 2021 in primo luogo mettiamo i giovani perché per la prima volta le Nazioni Unite chiamano i giovani ad essere presenti nella Conferenza per il clima. Portare quindi i giovani che hanno finalmente alzato la testa, hanno finalmente cominciato a dire la loro sostanza, non solo di generazione che dovrà ereditare questo pianeta ma anche di persone che possono fare il cambiamento perché sta sulla loro pelle. (…) L’altro impegno è che noi portiamo avanti con determinazione i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile dell’Onu. Pensiamo che creare dei ponti verso il 2030 e quindi cercare di creare dei collegamenti internazionali possa rappresentare un elemento di accelerazione. Quello che vorremmo che passasse è che noi creeremo tanti punti con i cinque continenti, raccontando storie meravigliose di persone che si impegnano in ogni angolo della terra. (…) Il terzo punto è quello dell’innovazione per lo sviluppo sostenibile. Quel momento cioè in cui l’imprenditore è davanti a un foglio bianco ed è pronto a descrivere non solo il suo modello di business ma anche le regole del gioco ed è molto più sensibile qui al tema della sostenibilità. Quindi l’innovazione è la grande sfida del futuro”. Quali sono le novità, le peculiarità di quest’anno rispetto all’anno scorso? “Quest’anno abbiamo voluto inserire un modulo che si chiama VIP Very Important Planet, dove i vip non sono le persone che rincorriamo per farci dare l’autografo, ma è il pianeta che ha bisogno di essere aiutato da quelle persone. Quindi chiediamo a tanti personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura dell’arte, di aiutarci con dei messaggi di sensibilizzazione. Questo ci aiuterà a rendere molto più allegra la nostra maratona, perché se parliamo di cose importanti rischiamo di annoiare qualcuno; quindi tanta musica, tante cose divertenti, ma anche a mobilitare e a toccare le corde del cuore di chi ci ascolta, e quindi cercare di produrre un pochino più di cambiamento attraverso questo gioco”. Quest’anno si parlerà anche di #Daretocare, in una parte dedicata del programma; cosa puoi dirci su questo… senza svelare troppo? “Intanto va detto che l’incontro con United World Project (UWP) del Movimento dei Focolari, e quindi l’incontro con una mobilitazione così importante, così diffusa a livello internazionale, è per noi un grande motivo di speranza. Perché vedere tanti giovani presenti in centinaia di Paesi che si impegnano per l’unità, che è uno dei nostri temi: #One PeopleOnePlanet la dice lunga sul fatto che è una questione di una sola famiglia umana, l’unità delle persone con un solo pianeta, quindi l’importanza di salvaguardare la nostra terra: aver trovato questa anima UWP sicuramente è stato un bellissimo momento. Questa rete già lo scorso anno ha dato un sostegno in termini di comunicazione, è una rete che si è impegnata in maniera straordinaria in questa campagna #Daretocare sul tema del Covid, sul tema della solidarietà che ne scaturisce; noi vogliamo parlare di questi ponti a livello internazionale per il bene comune, dell’importanza di unirsi per raggiungere degli obiettivi comuni e per tutelare il bene comune. Rimettere al centro l’uomo e raccontare queste storie di coraggio e di orgoglio anche nel fare il bene, è stata un’esperienza molto bella. Io non vedo l’ora di vedere il prodotto finale che ne scaturirà ma insomma… già sento da tempo l’odore di qualcosa di molto bello”. Appuntamento quindi il 22 aprile 2021 dalle ore 7.30 a.m. alle ore 8.30 p.m. (ora italiana) sul sito www.raiplay.it visibile in tutto il mondo e sul sito OnePeopleOnePlanet per celebrare insieme questa importante giornata con la maratona One People One Planet.

Lorenzo Russo

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È Margaret Karram la nuova Presidente dei Focolari

Eletta il 31 gennaio, è la terza Presidente a guidare il Movimento dopo la fondatrice, Chiara Lubich e dopo Maria Voce che ha appena concluso due mandati. COMUNICATO STAMPA – 1 febbraio 2021 Margaret Karram è stata eletta ieri Presidente dei Focolari con oltre due terzi delle preferenze degli aventi diritto al voto tra i partecipanti all’Assemblea generale del Movimento, composta da 359 rappresentanti di tutto il mondo. Succede alla fondatrice Chiara Lubich e a Maria Voce che è rimasta in carica per 12 anni (due mandati). Margaret Karram nasce ad Haifa in Israele nel 1962 da una famiglia cattolica palestinese e si  laurea in Ebraismo presso l’American Jewish University negli Stati Uniti. Ha ricoperto vari incarichi per i Focolari a Los Angeles e a Gerusalemme. Ha collaborato anche in diverse commissioni e organizzazioni per la promozione del dialogo tra le tre religioni monoteiste, come la Commissione Episcopale per il dialogo interreligioso, nell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa e l’organizzazione ICCI (Interreligious Coordinating Council in Israel). Ha lavorato 14 anni al Consolato generale d’Italia a Gerusalemme. Dal 2014 è al Centro internazionale dei Focolari come consigliera per l’Italia e l’Albania e corresponsabile per il Dialogo tra Movimenti ecclesiali e nuove Comunità cattoliche. Parla arabo, ebraico, italiano, inglese. Nel 2013 è stata insignita del premio “Mount Zion Award” per la riconciliazione, attribuitole insieme alla studiosa e ricercatrice Yisca Harani, per l’impegno nello sviluppo del dialogo tra culture e religioni diverse. Nel 2016 ha ricevuto il Premio internazionale S. Rita per aver favorito il dialogo tra cristiani, ebrei, musulmani, israeliani e palestinesi, partendo dalla quotidianità della vita vissuta. Le elezioni si sono svolte ieri, 31 gennaio 2021, ma la sua nomina è divenuta effettiva solo oggi, in seguito alla conferma da parte della Santa Sede, come previsto dagli Statuti generali dei Focolari. Le elezioni si sono svolte ieri, 31 gennaio 2021, ma la sua nomina è divenuta effettiva solo oggi, in seguito alla conferma da parte del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, come previsto dagli Statuti generali dei Focolari. Nel documento si auspica infine che la nuova Presidente possa assolvere il proprio compito “con fedeltà, spirito di servizio e senso ecclesiale, per il bene dei membri dell’Opera e della Chiesa universale”. I compiti della Presidente dei Focolari In base agli Statuti generali del Movimento, la Presidente, è scelta tra le focolarine (consacrate, a voti perpetui) e sarà sempre una donna. Lei – vi si legge – è “segno dell’unità del Movimento”; ciò significa che rappresenta la grande varietà religiosa, culturale, sociale e geografica di quanti aderiscono alla spiritualità dei Focolari nei 182 Paesi in cui il Movimento è presente e si riconoscono nel messaggio di fraternità che la fondatrice, Chiara Lubich, ha tratto dal Vangelo “Padre, che tutti siano una cosa sola”. (Gv 17, 20-26) Sono molti gli impegni e le sfide che attendono Margaret Karram nei prossimi anni: compiti di governo e indirizzo di un Movimento di dimensione mondiale come i Focolari, profondamente immerso nelle realtà e nelle sfide locali e globali dell’umanità, a partire da questo tempo di pandemia.  Gli Statuti indicano inoltre lo “stile” che deve contraddistinguere l’operato della Presidente: “La sua sarà soprattutto una presidenza della carità – si dice – perché dovrà essere la prima ad amare e cioè a servire i propri fratelli, ricordando le parole di Gesù “(…) chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti” (Mc 10, 44). L’impegno primario della Presidente, dunque è quello di essere costruttrice di ponti e portavoce del messaggio centrale della spiritualità dei Focolari, pronta a praticarlo e diffonderlo, come si legge più avanti, anche a costo della propria vita. Prossime tappe dell’Assemblea generale dei Focolari sono l’elezione del Copresidente, oggi pomeriggio, e dei consiglieri il 4 febbraio prossimo. Stefania Tanesini –  +39 338 5658244 Testo in PDF   (altro…)

Settimana Laudato si’ per i 5 anni dell’enciclica del Papa

Settimana Laudato si’ per i 5 anni dell’enciclica del Papa

Una campagna globale che ha coinvolto migliaia di fedeli attraverso seminari interattivi e formativi sulla cura della casa comune. Indetta dal Papa è stata organizzata dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale con il sostegno di un gruppo di partner cattolici. Dal 16 al 24 maggio si è svolta la Settimana Laudato Si’ dal titolo “Tutto è connesso”, una campagna globale in occasione del 5° anniversario dell’enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune. L’evento ha coinvolto comunità cattoliche di tutto il mondo coinvolgendo diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni, scuole e istituzioni per approfondire il proprio impegno per la salvaguardia del Creato e la promozione di un’ecologia integrale. Fortemente voluto dal Papa è stata organizzata dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale con il sostegno di vari partner cattolici fra cui il Global Catholic Climate Movement (Movimento Cattolico Globale per il Clima) che ingloba più di 900 organizzazioni cattoliche mondiali fra cui il Movimento dei Focolari. Nel corso della Settimana varie sono state le iniziative on line seguendo le linee indicate dalla Laudato sì. A causa dell’emergenza Coronavirus infatti l’evento si è svolto totalmente online attraverso seminari interattivi e formativi. Nella giornata di domenica 24 maggio si conclude l’evento con una giornata mondiale di preghiera: alle ore 12 (ora locale di ogni fuso orario), ognuno potrà pregare per la Terra con questa preghiera. Il Papa nel mese di marzo ha inviato un videomessaggio dove incoraggiava i fedeli a partecipare per proteggere la nostra casa comune. Insieme, attraverso l’azione e la fede, possiamo risolvere la crisi ecologica. “Che tipo di mondo vogliamo lasciare a quelli che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo? – afferma il Papa – Rinnovo il mio appello urgente a rispondere alla crisi ecologica. Il grido della terra e il grido dei poveri non possono più aspettare. Prendiamoci cura del creato, dono del nostro buon Dio Creatore”. In questi 5 anni, l’enciclica del Papa ha smosso le coscienze di tanti cittadini. Sono sorte molte comunità di persone con l’obiettivo di fare qualcosa per l’ambiente, spinti dalle parole del Papa su una visione ecologica più attenta alla Casa Comune. Eppure dopo cinque anni queste parole risuonano molto attuali in questo mondo dilaniato dalla pandemia del Covid-19. Anche il Dicastero Vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale sottolinea come gli insegnamenti dell’Enciclica sono particolarmente rilevanti nel contesto attuale del coronavirus che ha fermato molte parti del mondo. “La pandemia ha colpito dovunque e ci insegna come soltanto con l’impegno di tutti possiamo rialzarci e sconfiggere anche il virus dell’egoismo sociale con gli anticorpi di giustizia, carità e solidarietà. – sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – Per essere costruttori di un mondo più giusto e sostenibile, di uno sviluppo umano integrale che non lasci indietro nessuno”. In questa settimana non si è parlato solo di ecologia. Gli organizzatori si sono chiesti: ma quanto pesa l’economia in tema di salvaguardia del Creato? Giovedì 21 maggio infatti si è tenuto un appuntamento online con l’economista inglese Kate Raworth, dell’Università di Oxford e Università di Cambridge, uno degli economisti più influenti a livello internazionale. Questo incontro rientra anche nel percorso di preparazione e formazione a “The Economy of Francesco”, l’evento voluto dal Papa che si terrà a novembre ad Assisi dove si sono già iscritti 3000 giovani imprenditori da tutto il mondo. In tema di salvaguardia del Creato, “l’economia pesa almeno il 50% se consideriamo l’economia individuale, l’economia delle imprese e l’economia degli Stati e gli effetti che tutto ciò produce sull’inquinamento del Pianeta – sostiene l’economista Luigino Bruni -. Poi c’è la politica, i nostri stili di vita, ecc…  (…) Se guardiamo anche da cosa dipendono i fallimenti di questi decenni, il riscaldamento globale, ad esempio, ci accorgiamo che insomma l’economia capitalistica ha davvero un grosso peso. Quindi se vogliamo cambiare dobbiamo cambiare l’economia”. Vivere la Laudato Sì quindi vuol dire testimoniare la nostra sensibilità per il tema della salvaguardia del Creato ma anche in ambito economico con le nostre scelte di vita. Possiamo contribuire a realizzare una profonda conversione economica ed ecologica attraverso esperienze concrete. Inoltre dobbiamo capire quale cambiamento politico promuovere per ascoltare veramente il grido della terra e dei poveri.

Lorenzo Russo

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