Movimento dei Focolari

Cambiare il mondo è nelle tue mani

Set 12, 2017

Dieci mesi all’apertura del prossimo Genfest di Manila “Beyond all borders”. “Oltre i confini” è un’idea che è già esperienza di vita e azione sociale con l’obiettivo di costruire un mondo unito e solidale. Il Progetto Milonga.

Milonga_ProjectMigliaia di giovani si preparano al Genfest 2018 cogliendo occasioni di fraternità disseminate in tutto il pianeta. Meno rumorose delle guerre e degli attentati, meno “ghiotte” per i mezzi di comunicazione rispetto ai fatti di cronaca nera, ma efficaci e concrete in ordine alla realizzazione di un mondo senza confini di filo spinato, odio e indifferenza. Mille progetti sociali promossi nel mondo, una sola rete di comunicazione. È il Progetto Milonga. Non il celebre ballo dal ritmo veloce e sincopato, anche se del calore e della generosità del popolo latinoamericano conserva i tratti, ma un programma di volontariato internazionale rivolto ai giovani. Milonga sta per Mille Organizzazioni Non Governative in Azione, acronimo che contiene l’immensa realtà di tante organizzazioni sociali ispirate al carisma dell’unità, tutte con l’obiettivo di andare incontro alla voglia – sempre più diffusa tra i giovani, che non lasciano scadere il passaporto in un cassetto – di fare un’esperienza di volontariato, donando se stessi, ma aprendosi, con il cuore largo, alle ricchezze di altre culture. Il Progetto, promosso dall’Associazione Internazionale New Humanity e dai Giovani per un mondo unito, dopo una fase pilota in America Latina (Argentina, Bolivia, Brasile, Messico, Paraguay, Venezuela e Uruguay), attualmente è attivo anche in Europa (Italia, Croazia), in Giordania, nelle Filippine e nel continente africano (Kenya, Tanzania). Milonga_Project_cDal 5 all’11 agosto scorso, presso la Mariapoli Ginetta in Brasile, si sono riuniti i referenti di 8 cittadelle internazionali dei Focolari e di varie ONG per condividere le strategie per un ulteriore sviluppo del network, approfondendo aspetti strategici e gestionali del programma, la selezione e accompagnamento, il monitoraggio, la comunicazione, e offrire così una proposta formativa di qualità con ricadute positive, sia a livello individuale che presso la comunità di accoglienza. 60 i giovani che hanno già usufruito di questa opportunità nella fase pilota, realizzando il desiderio di fare un’esperienza di volontariato all’estero. Il programma Milonga fornisce moduli di preparazione alla partenza, con una proposta formativa personalizzata sui bisogni del volontario e dell’ente ricevente; prevede che il giovane venga accompagnato da un tutoraggio in tutte le fasi (dalla preparazione, alla permanenza, al rientro nel proprio Paese di origine) e sia accolto presso le cittadelle e comunità dei Focolari, consentendogli di vivere un’esperienza di relazione con il contesto locale. Ogni partecipante ha la possibilità di interagire con i propri coetanei a livello mondiale, collegandosi con United World Project. Milonga_VolunteeringL’approccio di Milonga nasce dall’esperienza maturata in diversi anni e dall’impatto che esperienze di volontariato stanno generando in diversi ambiti. È una particolare forma di azione sociale, in cui il legame fraterno tra i vari attori ne è la chiave. Ed è proprio lo spirito di fraternità a motivare l’incontro con le diverse comunità in situazioni di vulnerabilità, per realizzare con esse un’esperienza di comunione, dialogo e vero scambio interculturale, da cui trovare, insieme, soluzioni non “calate dall’alto”, ma il più possibile condivise, in un’ottica di reciprocità. «Non è facile esprimere in poche parole cosa ho vissuto nella “Casa de los Niños” nella città di Cochabamba in un mese – racconta una giovane uruguayana che ha fatto la volontaria presso una ONG in Bolivia –. Dopo capodanno sono andata verso un’avventura che avevo in mente da tempo, con i miei risparmi e preparando il cuore. Volevo andare in una ONG dove lo spirito dei Focolari fosse presente, e mi ha sorpreso la fratellanza che si vive in ogni momento». «Ho conosciuto una realtà sociale molto diversa da quella che viviamo noi – è la riflessione di una ragazza spagnola – una realtà molto forte, che mi ha aiutato non tanto a conoscere certe problematiche, perché magari già le sapevo, ma a riconoscere e accettare che, al di là da dove veniamo, quanti soldi abbiamo, dove abitiamo, siamo tutti uguali».

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