Movimento dei Focolari
Una speranza nel cuore dell’Europa

“L’essenziale è condividere”

Giovedi 6 maggio 2010 Oggi, visita al Centro Mariapoli di St Pierre de Chartreuse, dove vengono accolte ogni anno più di 2000 persone. Questo Centro è un “gioiello” diceva Emmaus, che porta bene il suo nome “Popolo di Dio”. Nel pomeriggio, Maria Voce e Giancarlo sono stati dall’Abate della Grande Certosa, Don Marcelin. Un incontro-comunione segnato dal ricordo di Chiara. Cambio di scena, dal grande silenzio, si passa al traffico lionese! Eppure la stessa presenza operosa di Dio che si esprime la sera in un incontro di Maria Voce e Giancarlo con un gruppo di dirigenti del movimento del Sud della Francia. Lei sottolinea che “l’essenziale è condividere quello che viviamo interiormente, vivere questa comunione, questo amore reciproco che in seguito permette ad ognuno di discernere con lo Spirito Santo quello che deve o non deve fare, e come lo deve fare”. Venerdì 7 maggio 2010 Lyon, capitale della Gallia. Dopo una breve visita della città, tre momenti significativi segnano il pomeriggio e la serata : Un’intervista di Maria Voce su RCF (radio cattolica francese) dove precisa quale è il carisma proprio di questo movimento e il suo “profilo mariano” in seno alla Chiesa e all’umanità. E un incontro di comunione profonda con il Cardinale Barbarin, durante il quale sono stati evocati particolarmente gli attuali interrogativi della Chiesa, la dimensione ecumenica del movimento dei Focolari e la prossima beatificazione di Chiara Luce Badano. Infine la serata si è conclusa con un incontro con i giovani. Momento di gioia e di grande libertà d’espressione. Maria Voce e Giancarlo hanno risposto a varie domande, tra cui una sull’amore vero “che significa dare e non volere mai niente per se stesso, servire e non servirsi mai dell’altro”. Momento intenso nato dalla vita e dalle esigenze dei giovani,  poi conclusione di festa, foto ricordo e gioia profonda visibile su tutti i volti. Sabato 8 maggio 2010 Al mattino, Maria Voce e Giancarlo, incontrano i membri dei diversi focolari del Sud della Francia. Momento privilegiato di comunione in cui si condividono gioie, dolori, si stringono forti legami d’unità attorno all’unico bene per il quale ognuno ha dato tutto: Dio. Nel pomeriggio, incontro con le comunità: circa 500 persone provenienti dalle regioni di Lyon, Drome-Ardèche, Costa Azzurra, St. Etienne, Montpellier, Toulouse, Aurillac, Corsica, Isola de la Réunion. Dopo una presentazione dei diversi gruppi, tante tematiche che hanno fortemente marcato la regione sono state accennate con delle esperienze, presentate da alcuni testimoni tra cui un musulmano: ingiustizia, condivisione, apertura, tolleranza, integralismo, paura, risposte, sicurezza, crisi, violenze, impegno, stress, verità. In tutti questi campi i membri del Movimento dei Focolari danno – con la loro vita – delle risposte concrete. E Maria Voce ha concluso, in francese, invitando tutti a guardare le persone e gli avvenimenti con lo sguardo di Dio, sapendo riconoscere i miracoli che Lui opera nelle nostre vite e intorno a noi. Una documentazione più ampia, in lingua francese su www.focolari.fr (altro…)

Una speranza nel cuore dell’Europa

Francia, 2ª tappa

Prima di lasciare Lourdes alla volta di Toulouse, Maria Voce condivide le sue riflessioni: “Abbiamo voluto incominciare questo viaggio in Francia da Lourdes e non  poteva essere diversamente. E Maria, sede della sapienza, ci invita a guardare tutti questi miracoli che avvengono intorno a noi, non solo guarigioni fisiche, ma tutti questi ritorni a Dio, tutte queste piccole conversioni nelle nostre vite. Chissà quanti miracoli vedremo durante questo viaggio. Ma, come Maria alla Visitazione, bisogna aspettare ancora un po’. Il seme è piantato e germoglierà.” A Toulouse, ha incontrato i membri del movimento dei Focolari che hanno potuto liberarsi dal lavoro un mercoledì pomeriggio, circa 120 persone. Accoglienza calorosa e festosa. I vari gruppi si presentano rapidamente. Quanta diversità! Un po’ alla volta, attraverso diverse pennellate storiche, sociologiche, politiche, religiose, si staglia un quadro della regione. Poi Maria Voce e Giancarlo Faletti rispondono a qualche domanda, fra queste: “Come amare tutti quelli che ci hanno conosciuto e che a volte perdiamo di vista ?”Amare senza aspettarsi niente di ritorno né la riconoscenza dagli uomini, ma Dio risponde sempre. Due ore d’incontri densi ed è già il momento di partire per Lyon. (a cura di Jean-Marie Dessaivre, traduzione nostra) (altro…)

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Let’s face the challenge!

Tre-due-uno, via! Il countdown è iniziato. Dal 1 al 9 maggio parte in contemporanea e in tutto il pianeta, la “Settimana mondo Unito”, iniziativa che i Giovani per un mondo unito (espressione giovanile a vasto raggio del Movimento dei focolari) promuovono dal 1996 per incidere sull’opinione pubblica. Manifestazioni, serate culturali, feste, tornei sportivi. Incontri sui temi che stanno più a cuore ai giovani. Dal disarmo all’accoglienza degli immigrati. Ma anche e soprattutto progetti concreti di solidarietà nei quartieri più a rischio. Il tutto con un unico scopo: diffondere i valori della fraternità, della pace, dell’unità tra i popoli. E dimostrare che la fratellanza universale è possibile. “United World: let’s face the challenge”. E’ lo slogan scelto dai giovani per le manifestazioni del 2010. “Le attività svolte in tutto il mondo dai Giovani per un Mondo Unito – si legge in una delle tante presentazioni delle iniziative apparsa in questi giorni sul giornale americano “Living City  – sono come un mosaico di amore fraterno, dove essi cercano di mettere in pratica il vero significato della parola  “amore” e dove con la parola “fraterno” si cerca di trasmettere un senso di uguaglianza e di fratellanza”. “Il vostro obbiettivo principale – diceva ai giovani Chiara Lubich – è applicare il Vangelo alle realtà terrene per renderlo vivo”. I giovani hanno accolto le sue parole con grande entusiasmo. Per poi accorgersi che si trattava di un messaggio comune a molte altre grandi religioni e leader spirituali. Dal Mahatma Gandhi che diceva: “ Io e te siamo uno. Non posso farti del male senza farmi del male”. Alle sure del Corano dove si legge: “Dai al tuo parente tutto ciò che gli è dovuto, e fai lo stesso con il povero ed il viandante”. Insomma, è l’applicazione della Regola d’Oro, presente in tutte le grandi religioni, che dice: “Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” (Lc 6:31). Vari i riferimenti web dove è possibile “collegarsi” alle “locandine” colorate e in tutte le lingue che pubblicizzano progetti e appuntamenti. C’è http://settimanamondounito2010.blogspot.com/ o più semplicemente www.mondounito.net. I giovani amano chiamare le loro iniziative con una espressione che suggerì loro Chiara Lubich, e cioè FRAMMENTI DI FRATERNITÀ. Frammenti perché magari si tratta di un ricovero per anziani, di un asilo, di una scuola. Fraternità perché sono progetti che hanno uno scopo: portare avanti nel mondo in cui si vive e con tutti i mezzi suggeriti dall’amore una cultura di comunione, interdipendenza, di amore tra popoli, etnie e culture diverse. (altro…)