Apr 4, 2013 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Focolare.org/espana è online dal 14 marzo, data nella quale si è celebrato in tutto il mondo il quinto anniversario della morte di Chiara Lubich (1920-2008). La nuova pagina web in spagnolo mantiene la sua vocazione di raccontare la vita del Movimento dei Focolari e della sua gente a tutti i popoli della Spagna; e del suo impegno con la società civile ed ecclesiale, a partire dalla spiritualità dell’unità che lo anima e che lo spinge a costruire ponti di dialogo a 360 gradi, dando così un contributo alla costruzione di un mondo più giusto e unito. I contenuti del nuovo sito si possono leggere in castigliano, catalano, basco e gallego, per andare incontro ai vari popoli che compongono la Spagna. Attraverso la nuova versione del sito si potrà accedere ad una maggiore conoscenza del Movimento dei Focolari, a cominciare dalla sua storia, la fondatrice, la spiritualità, la composizione, le opere e le notizie ed iniziative portate avanti in Spagna, ma anche nel resto del mondo. Una particolare attenzione avranno gli eventi di rilevo come la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, o situazioni che tengono il mondo col fiato sospeso come la guerra in Siria e in altri punti del pianeta. Situazioni raccontate dagli stessi protagonisti, membri dei Focolari, che vivono in quelle terre martoriate e che s’impegnano, rischiando in prima persona, per aiutare chi è nel bisogno e per costruire, giorno dopo giorno, rapporti solidali e di fraternità che conducano ad una pace duratura. (altro…)
Apr 2, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Nel volume “Comunione, le parole nuove dell’economia”, l’economista Luigino Bruni presenta l’Economia di Comunione (EdC) attraverso alcune parole-chiave: gratuità, lavoro, impresa, cooperazione, felicità, reciprocità, fraternità e povertà. Parole che, prese insieme, richiamano alla comunione. Parole antiche che, nell’esperienza dell’EdC, prendono un diverso significato. “La comunione è la tensione profonda dell’economia e il fondamento del progetto dell’Economia di comunione, che mira a far sorgere imprese gestite con una cultura nuova, la “cultura del dare”, scrive l’autore nell’introduzione. L’EdC è un progetto economico che coinvolge oggi centinaia di imprese, ma è anche molto di più. L’Economia di comunione, infatti, incorpora anche un umanesimo. Le aziende collegate all’EdC sono imprese private, pienamente inserite nel mercato, che pur salvando la proprietà privata dei beni mettono i profitti in comune. Nella premessa al suo libro, Bruni scrive che intende raccontare il significato del vivere la comunione in economia oggi, ma anche testimoniare l’evoluzione della sua comprensione dell’EdC, così come si è dipanata nei primi anni di vita. “Ho viaggiato in vari paesi del mondo e ho avuto modo di penetrare le varie dimensioni di questo progetto, che – occorre sempre ricordarlo – nasce da una spiritualità, e quindi si colloca costitutivamente tra ‘cielo e terra’, cioè tra profezia e storia. I vari capitoli del libro sono quindi le tappe di un viaggio, ben distinte, ma legate le une con le altre: un viaggio, personale e collettivo, che ancora continua. In particolare, testimonia una nuova comprensione delle dimensioni dell’impresa, del mercato e, soprattutto, della povertà, una realtà che mi si è aperta a mano a mano che l’ho guardata nei suoi diversi aspetti quando sono andato a cercarla in varie regioni del mondo”.
Secondo l’autore “comunione” è il nome nuovo della pace. Negli anni sessanta si parlava molto di sviluppo e si sperava che, generalizzato ed esteso ai paesi fino ad allora rimasti ai margini, esso avrebbe risolto alle radici le ragioni dei conflitti e delle guerre. Oggi, dopo decenni di forte sviluppo economico, dobbiamo constatare che da solo non è sufficiente ad assicurare la pace. La crescita economica può avvenire a scapito di altri valori importanti per la convivenza civile, quali l’ambiente, la giustizia, la solidarietà. Per questo motivo l’autore è convinto che la profetica frase di Paolo VI nell’Enciclica Populorum Progressio: “Sviluppo è il nuovo nome della pace”, oggi possa essere declinata come “comunione è il nome nuovo della pace”. Senza comunione, infatti, non c’è sviluppo autentico e sostenibile, né per i singoli, né per i popoli, né per il pianeta. di Gina Perkov Fonte: EdC online (altro…)
Mar 28, 2013 | Chiesa, Cultura, Nuove Generazioni
Gli inizi, nel 1971, sono da pionieri: due sgangherate macchine da scrivere, targhette di metallo per stampare gli indirizzi, ripetuti traslochi da una sede all’altra, ma l’obiettivo della redazione di gen’s è netto e ardito: porre il carisma d’unità di Chiara Lubich e del Movimento dei Focolari al servizio di una pastorale che abbia il respiro del Concilio Vaticano II: comunione e dialogo, a partire da una sempre nuova penetrazione del mistero trinitario-pasquale di Dio. La caratteristica formula della rivista: offrire riflessioni che abbiano riscontro nel vissuto e testimonianze che non rimangano legate al genio di singole persone e circostanze particolari, ma evidenzino orientamenti che possano trovare applicazione anche in altri contesti. All’origine dell’avventura di gen’s era stata tre anni prima l’esigenza di tener collegati seminaristi di vari Paesi che avevano trovato nel Vangelo vissuto e nella spiritualità comunitaria dell’unità un fondamento saldo per la loro vita e lo stimolo per vivere come “nuova generazione sacerdotale” – da qui il nome – che, mettendo Dio al primo posto, intende la chiamata al ministero innanzi tutto come servizio e testimonianza. Era nato così un ciclostilato che nel 1971 si è trasformato in un foglio stampato, germe dell’attuale rivista. Attraversando questi impegnativi quarant’anni, gen’s è diventato un vivace laboratorio di pensiero e di vita che ha visto avvicendarsi sulle sue pagine le firme di Chiara Lubich, di Pasquale Foresi, Igino Giordani, del teologo e vescovo tedesco Klaus Hemmerle nonché di altri vescovi che vi avevano collaborato ancora da seminaristi, del teologo italiano Piero Coda, di don Silvano Cola, don Toni Weber ed altri. Oggi gen’s, nella sua nuova veste, continua a gettare ponti fra la Chiesa e il mondo contemporaneo, integrandosi a pieno titolo nel Gruppo editoriale Città Nuova col quale, sin dall’inizio, aveva condiviso l’ispirazione di fondo: il sogno di Gesù «che tutti siano uno». Dal portale di Città Nuova (cliccare Gruppo CN e poi gen’s) si può accedere al vasto materiale di consultazione, che raccoglie i numeri della rivista dal ’71 ad oggi, con funzione di archivio e ricerca. Negli anni, gen’s si è sviluppata anche in altre lingue, sia nella versione cartacea che online. In portoghese con Perspectivas de Comunhão, in inglese Being one, Das Prisma in lingua tedesca; e ancora gen’s in India, Argentina e Polonia.



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Mar 26, 2013 | Cultura
La “luminosa esperienza” dell’estate 1949 – esperienza spirituale e mistica di profonda unione con Dio alla base del nascente Movimento dei Focolari – viene raccontata da Chiara Lubich con un linguaggio suggestivo in un suo scritto del 1961, pubblicato postumo. Ispirandosi a tale testo il Gruppo di studio dell’area linguistico-letteraria della Scuola Abbà (il Centro Studi interdisciplinare dei Focolari) offre nel presente volume – con la prefazione di Alba Sgarigilia – un primo approfondimento di carattere linguistico-letterario di tale testo che costituisce la prima narrazione in sé completa, pur sintetica, di quanto vissuto dalla Fondatrice in quel periodo da lei chiamato “Paradiso”. «Parlerò e scriverò, comunicherò tutto con tutti i mezzi. (…). Sento in me tanta Luce che non sarebbero sufficienti tanti volumi quanti i fili d’erba del mondo»: così Chiara Lubich si esprimeva, a breve distanza dall’evento del Patto d’unità nell’estate del 1949. Basterebbe questo suo anelito per dare ragione dell’interesse che i suoi scritti hanno suscitato, sotto il profilo linguistico-letterario, in numerosi studiosi del suo pensiero non solo in Italia ma anche in altre nazioni d’Europa, in America Latina e in Asia. “Come frecciate di luce” – ardita immagine tratta dal racconto Paradiso ’49 da lei scritto nel 1961 e qui proposto all’attenzione dei lettori in apertura del libro – dà il titolo a una prima serie di contributi sull’argomento. (altro…)
Mar 23, 2013 | Cultura, Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«Sandra, fin da piccola, ha sempre mostrato una grande apertura verso gli altri. Glielo avevamo insegnato noi, suoi genitori, eppure quando un giorno ci chiese di ospitare a casa nostra una sua amica con delle difficoltà, rimanemmo un po’ perplessi. Sandra, però, era così determinata, da non poterle dire di no. Decidemmo quindi di lasciar cadere tutti i pregiudizi e di accogliere la sua amica come una figlia. Questa ragazza, sentendosi amata, pian piano cominciò a rivelarci i suoi problemi familiari. Rimase con noi qualche giorno e quando partì ci ringraziò molto. In realtà, eravamo noi grati a nostra figlia, che ci aveva dato modo di aprire il nostro cuore e di creare un rapporto profondo con la sua amica. Con lei, in seguito, nostra figlia ha organizzato aiuti per i terremotati, raccogliendo una grande quantità di abiti, giochi e uova di Pasqua. Nostro figlio Massimo, da piccolo, ci aveva sorpreso, quando, aprendo la porta di casa ad un povero con un bimbo piccolo, era corso in camera a prendere un modellino di macchina, il suo preferito, per donarlo a quel bambino. Divenuto grande, ci è sembrato di vederlo allontanarsi da noi, indifferente a quanto gli dicevamo, insofferente alla nostra disponibilità verso gli altri. Come genitori sapevamo di non doverlo assillare con prediche, sicuri che Dio avrebbe continuato a indicargli la giusta strada. L’anno scorso, al momento di imbarcarsi sull’aereo che l’avrebbe portato all’estero per un periodo di studio, ci ha consegnato una lettera per i suoi amici, dicendoci che potevamo leggerla anche noi. Era un modo per rivelarci i tesori del suo animo che non avevamo saputo vedere. Un dono inaspettato che colmava un vuoto nei nostri cuori. Avevamo sempre cercato di trasmettere ai nostri figli l’apertura verso tutti. Così era cominciata anche la storia dell’amicizia con Joe. Con una sonora scampanellata. Quando aprimmo la porta, ci eravamo trovati davanti un giovane nigeriano che voleva piazzare qualche oggetto. Come tanti suoi connazionali, viveva facendo il venditore ambulante. Comprammo qualcosa, uno strofinaccio per la cucina, un piccolo attrezzo. Ma ci sembrò poco. Lo facemmo entrare, ci scambiammo i numeri di telefono, promettendogli che l’avremmo invitato a uno dei nostri incontri in parrocchia. Avvicinandosi il giorno dell’incontro, ci ricordammo di Joe. Eravamo in dubbio se chiamarlo, ma lui rispose con entusiasmo, dicendo: “Tutti sembrano gentili all’inizio, ma poi subito ti dimenticano”. Da allora abbiamo intrecciato con lui un legame forte, condividendo le difficoltà e cercando per lui un lavoro, cosa non facile a causa della sua situazione irregolare. L’abbiamo aiutato a trovare un alloggio, sostenendolo in molti. Joe si è poi sposato, ha avuto un figlio. Quando ci ha chiesto di fare da padrini al piccolo, con commozione abbiamo ripensato alla nostra lunga amicizia, una delle tante nate aprendo la porta di casa». (Maria Luisa e Giovanni, Italia) Da “Una Buona Notizia, gente che crede gente che muove”, Città Nuova Editrice, Roma 2012, pag. 134-135. (altro…)
Mar 22, 2013 | Cultura
Decadenza della democrazia? In realtà, è più esatto parlare di declino di una sua forma incompiuta. Finora, infatti, ogni democrazia ha proclamato uguaglianza e libertà per tutti, ma al massimo li assicurava per qualcuno. Nel volume alcune delle principali teorie contemporanee della democrazia (da Kelsen a Rawls, da Dewey a Habermas, da Dahl a Sandel) al vaglio del principio dell’interdipendenza. Il risultato avvalora la necessità di elaborare un pensiero politico che recuperi pienamente il significato profondo della relazione fraterna nella più grande comunità politica. Alberto Lo Presti, direttore del Centro Igino Giordani, è docente di Teoria politica all’Istituto Universitario Sophia (Loppiano) e di Storia delle dottrine politiche alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino Angelicum. È autore di numerose monografie e pubblicazioni sulla storia del pensiero politico antico, medievale e moderno, e sulla teoria politica contemporanea. Fonte: Citta’ Nuova Online (altro…)