Giu 1, 2018 | Cultura
¿Es posible el diálogo entre personas? O sea, ¿es posible escucharse, hablarse, reconocerse iguales respetando las diferencias? Antes de entrar en un diálogo cultural, político o interreligioso, ¿existen unas características humanas que capacitan para comunicar, expresarse y encontrarse con los demás? El autor responde a estas preguntas con un enfoque múltiple que aúna la reflexión filosófica, teológica, antropológica y cultural. Propone un itinerario ascético marcado por el éxodo del yo hacia el tú, mediante una dinámica del silencio-escucha como capacidad de encuentro con uno mismo y esfuerzo por reconocer y acoger al otro. El diálogo no comienza con un acto del habla, sino, paradójicamente, con un acto de la escucha. Quien no ha aprendido a escuchar no es capaz de dialogar. En los cinco capítulos del libro el autor nos guía hasta el núcleo de la «cuestión antropológica», ayudándonos a descubrir cinco grandes temas: el silencio, el diálogo, la relación, la interioridad y la comunidad, pilares de la vivencia personal e interpersonal, elementos distintivos para plantear las relaciones humanas y el encuentro con los demás. Ciudad Nueva
Mag 28, 2018 | Cultura
Padre Amedeo Ferrari presenta il suo libro: “Trinità ed etica”, Nuove prospettive nella spiritualità dell’unità di Chiara Lubich, edito da Città Nuova Editrice, il 29 maggio 2018 alle ore 17 presso l’Accademia Alfonsiana, in Via Merulana n.31 a Roma. Relatori: Il primo è Jesùs Moran, copresidente del Movimento dei Focolari. Seguono: Prof. Stefano Zamboni dell’Accademia Alfonsiana, e il Prof. Alberto Lo Presti dell’Università LUMSA di Roma Invito
Mag 25, 2018 | Cultura
En este libro recogemos las catequesis del papa Francisco sobre la misa. Nos parece especialmente oportuno este acompañamiento del Santo Padre, que desmenuza de modo claro y sencillo las diferentes partes de la liturgia, deteniéndose en su sentido profundo. Realmente constituyen una gran ayuda para redescubrir o descubrir de nuevas –en un entorno cada vez más profano– el amor de Dios que resplandece a través de este misterio de la fe que es la Eucaristía. Que, como dice Francisco, estas catequesis nos ayuden a «salir de misa mejor de como entré, con más vida, con más fuerza, con más ganas de dar testimonio cristiano. […] No debemos olvidar que celebramos la Eucaristía para aprender a convertirnos en hombres y mujeres eucarísticos. Significa dejar actuar a Cristo en nuestras obras: que sus pensamientos sean nuestros pensamientos, sus sentimientos los nuestros, sus opciones nuestras opciones. Y esto es santidad». Ciudad Nueva
Mag 24, 2018 | Centro internazionale, Chiesa, Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
https://vimeo.com/271706391 (2403M) Copyright 2018 © CSC – P.A.F.O.M. – All rights reserved
«Due settimane fa eravamo col Papa a Loppiano. Sono passate due settimane e ci domandiamo: “Ma è proprio successo?”. È proprio successo! Non solo, ma ci ha lasciato qualcosa da vivere. Per cui, in questo momento, mi domando: “Abbiamo capito fino in fondo che cosa è successo?”. Forse lo stiamo scoprendo un po’ alla volta, man mano che approfondiamo il suo meraviglioso discorso. Il Papa ci ha lanciato una sfida, ci ha detto che siamo all’inizio della nostra storia, all’inizio di Loppiano, all’inizio di tutto. E questo essere all’inizio vuol dire che dobbiamo guardare avanti, che dobbiamo fare qualcosa per andare avanti. E il Papa ci ha detto che cosa fare: dobbiamo trasformare la società, dobbiamo – ha detto delle cose forti – non soltanto accontentarci di favorire le relazioni fra i singoli, fra le famiglie, fra i gruppi, fra i popoli, ma addirittura metterci insieme per vincere la sfida di questa società che sta andando male e che ha bisogno di Vangelo, che ha un estremo bisogno di semi di vita evangelica che poi fioriscano e la trasformino. In questo ci sentiamo veramente all’inizio, e lo siamo veramente. Però non possiamo fermarci, perché il Papa, dicendoci questo, ci ha lanciato una sfida: “Voi potete farlo”. E ci ha detto come: “…trasmettendo agli altri questa spiritualità del noi, questa cultura del noi”, che può favorire una alleanza globale, universale, una nuova civiltà, una civiltà che nasce da questo noi. E ci ha detto anche che abbiamo un aiuto e uno stimolo potente nel carisma. Il carisma è un dono di Dio, non dobbiamo sentirci per questo orgogliosi di averlo ricevuto ma, con l’umiltà che lui ci ha ricordato, bisogna essere coscienti di questo carisma e far di tutto per trasmetterlo alla società che ci circonda. Questo è un cammino lungo, arduo, però il Papa ha detto: “Abbiamo bisogno di donne e uomini capaci di farlo”. Allora: vogliamo rispondere all’appello del Papa? Io penso che lo vogliamo, con tutto noi stessi, scoprendo, lì dove siamo, il modo per trasformare la società che ci circonda. Questo, penso, è un impegno che ci prendiamo oggi e che durerà tutta la vita». (altro…)
Mag 24, 2018 | Cultura
Il testo, qui presentato in traduzione italiana, oltre a costituire un vero e proprio classico dell’intelligenza artificiale, pone problemi ancora rilevanti, e a volte dimenticati, di filosofia della mente, a cominciare dalla problematicità del significato della domanda che chiede se “le macchine possano pensare”. Il test dell’“imitazione” ideato da Turing vuole appunto essere un approccio, privo di pregiudizi e libero da concezioni aprioristiche, alla scottante e tutt’oggi inquietante questione. Prendendo spunto dal testo e da uno dei problemi più pressanti che il matematico attribuisce a menti umane distinte da possibili intelligenze artificiali, quello del “solipsismo”, il saggio di Cimmino propone una serie di passi argomentativi che affrontano infine la questione solipsista – dalla discussione dell’idea che l’emulazione dell’intelligenza umana possa essere considerata un passo decisivo per l’identità mente/macchina, alle difficoltà del naturalismo riduzionista, fino alla natura dell’intenzionalità e il suo rapporto con il tempo. Proprio il carattere intrinsecamente temporale della mente permette, secondo l’autore, di indicare una prospettiva che, oltre a chiarire alcune delle tante difficoltà che gravano sulla “mente intenzionale”, sembra in grado di evitare l’imbarazzante questione del solipsismo. L’AUTORE: Alan Mathison Turing (1912-1954), unanimemente considerato una fra le intelligenze più brillanti e poliedriche del secolo scorso, oltre che figura morale di livello, è noto soprattutto per l’ideazione della macchina che prende il suo nome e per gli studi sulla computabilità. I suoi interessi, hanno toccato campi – oltre quelli della matematica e dell’informatica – che vanno dalla genetica allo studio del cervello umano. IL CURATORE: Luigi Cimmino insegna Gnoseologia delle Scienze Umane e Paradigmi Etici all’Università di Perugia. Curatore, assieme ad altri, di una collana su Cinema e letteratura e di una rivista online (Studiumbri), è presidente dell’Istituto di Politica. Fra le pubblicazioni di questi ultimi anni: Introduzione all’epistemologia della mente, 2012 (Rubbettino) e Intenzionalità ed esperienza del tempo 2014 (Aguaplano). Di entrambi i testi è in corso una nuova edizione. La collana IDEE FILOSOFIA – Raccoglie saggi di uno o più autori capaci di entrare nel vivo del dibattito filosofico contemporaneo. Gli autori e gli argomenti sono tali da costituire una prova della perenne vitalità della filosofia, quando essa si fa interprete delle più genuine istanze dell’intelletto umano. Città Nuova Ed.
Mag 23, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Nel 1956, invitato dal collega deputato Igino Giordani, Tommaso Sorgi partecipa ad una delle prime Mariapoli che si svolgono a Fiera di Primiero (Trento). È sposato con Assunta, che ama teneramente e che lo ha reso padre di 4 figli, ma lì, sulle Dolomiti si reca da solo, giusto per compiacere l’amico. Pensava infatti che l’evento non fosse così coinvolgente. Invece, è la folgore. “L’incontro col carisma dell’unità – racconta lui stesso –, mi ha ridato il cristianesimo, la vita interiore e forse anche quella fisica, il senso del vivere. Prima il prossimo lo vedevo come un nome collettivo, una folla, un gruppo, senza che ci fosse un volto singolo; quindi era nessuno. Ora il prossimo è un fratello o una sorella che è o passa a me vicino”. E mentre Tommaso è ancora su in montagna, formula questo proposito: “Gesù, voglio essere tuo, tuo come intendi Tu: fa’ di me tutto quello che vuoi”. Nato in provincia di Teramo il 12 ottobre 1921 da una famiglia di artigiani, si laurea con il massimo dei voti. Diventa stimato professore di sociologia nell’Università della sua città, consigliere comunale (1946-1964) e provinciale (1960-1964), presidente degli Istituti e Ospedali riuniti (1953-1972). La sua intelligenza e lo spirito di servizio con cui interpreta il ruolo pubblico gli fanno guadagnare la fiducia e il consenso elettorale. La sua iniziativa politica – è in Parlamento dal 1953 al 1972 – spicca per la sensibilità verso le fasce deboli, accentuatasi nel mettere in pratica quanto appreso in Mariapoli. Scrive: “Sto sperimentando che si può ‘vivere Maria’ anche nel mondo rumoroso della politica”.
Nel 1985 con Assunta, diventata anche lei una focolarina sposata, si trasferisce al cuore del Movimento per dare vita al “Centro Igino Giordani”, compito che gli dà modo di approfondire e mettere in luce le molteplici sfumature spirituali e umane dell’amico e suo modello di vita, ora servo di Dio. Ispirandosi alla Parola che Chiara Lubich gli aveva suggerito a guida del suo cammino spirituale: “Alzati e cammina” (Gv 5,8), si dedica allo sviluppo del Movimento Umanità Nuova, con numerose iniziative fra cui il “Triplice Patto” – morale, programmatico, partecipativo – elaborato per favorire l’interazione tra eletti ed elettori, e l’Appello per l’unità dei popoli, presentato all’ONU nel 1987. Ampia è la lista di suoi libri e saggi che spaziano dalla sociologia alla storia del cristianesimo, dalla teoria politica alla figura e al pensiero di Igino Giordani.
Sfogliando le tappe della sua lunga vita (96 anni) risaltano la costante tensione alla santità, vissuta in piena unità con Assunta – che lo precede nell’Altra Vita nel 2014 – e la finale, vigilante attesa “dell’incontro totale” con Dio che lo chiama a Sé il 24 aprile scorso. Al funerale, fra le numerose testimonianze, significative le parole della figlia Gabriella a nome dei fratelli: “Ti ringraziamo per l’amore che ci hai donato, per le energie offerte alla comunità civile con competenza, onestà, passione. Per l’impegno donato al servizio della Chiesa e dell’umanità nell’Opera di Maria in vista del mondo unito. Per averci trasmesso un grande ideale e per la tua coerenza di vita che ti ha spinto a ricusare i privilegi delle cariche e prediligere il dare all’avere. Grazie per i tanti doni da te ricevuti, dei quali non siamo stati sempre consapevoli, ma che oggi acquistano valore e spessore nuovi per noi, per i nostri figli e nipoti”. Il Movimento dei Focolari nel mondo si unisce alla famiglia nel rendimento di grazie a Dio per l’esempio di questa grande figura di uomo, di brillante politico, di semplice focolarino tutto donato a Dio, nella certezza di saperlo accolto per sempre nell’immensità del Suo Amore.
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