Set 21, 2013 | Centro internazionale, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
È partita venerdì 20 settembre l’edizione 2013 di LoppianoLab. Primo grande appuntamento, quello al Polo Lionello Bonfanti con l’inaugurazione della manifestazione e della Scuola di Economia Civile (SEC), già annunciata nel maggio di quest’anno, e che ha preso il via ufficiale ieri pomeriggio. Pensare, agire e vivere per far emergere la forza innovativa della fraternità universale, è l’invito della presidente dei Focolari, Maria Voce, ai partecipanti. Nel corso dell’inaugurazione i quattro promotori dell’evento – il Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti delle aziende di Economia di Comunione, il Gruppo editoriale Città Nuova, l’Istituto Universitario Sophia, il Centro internazionale di Loppiano – indicano la direzione di marcia di questo cantiere: dar vita a idee, progetti e azioni che siano frutto della sinergia tra cultura, economia, politica e legalità per ridare slancio al Paese. Un evento nazionale, quello di LoppianoLab che suscita crescente interesse e partecipazione – e che “cerca di dare delle risposte alla complessa e difficile situazione dell’Italia”, come scrive Maria Voce nel messaggio letto all’inaugurazione della SEC, definita una delle iniziative “concrete e promettenti” in cui culmina il programma, insieme al progetto nel campo della legalità “largamente condiviso e sostenuto con entusiasmo anche in ambito giovanile.
La legalità è, infatti, il filo di LoppianoLab 2013, trasversale e presente in tutti i suoi appuntamenti ed è il tema del laboratorio centrale “Custodire l’Italia, generare un presente di legalità” (sabato, 21 settembre, 15.30-19.00). Legalità spesso nascosta, reti di cittadini, di giovani, di imprenditori, di organizzazioni che sono passati dal semplice dissenso individuale ad azioni condivise e organizzate. È il caso della campagna “No Slot”, per il sostegno ai locali pubblici che decidono di non installare le slot machine pur sapendo di andare incontro ad una potenziale perdita economica. Si vuole premiare con i propri acquisti quelle aziende che hanno fatto questa scelta: obiettivo finale è creare un marchio che renda riconoscibili questi locali. Spazio alla cultura, con l’appuntamento del venerdì sera presso l’Istituto Universitario Sophia, con “Una serata a Sophia. Custodire l’uomo”, presente il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, e con il dialogo con gli autori de “La legalità del noi” (Città Nuova Ed.): il magistrato antimafia della DDA di Bari, Giuseppe Gatti e il giornalista RAI Gianni Bianco. Storie di riscatto ed emancipazione dalla logica della violenza, della sopraffazione, del malaffare, dell’omertà.
Prosegue anche in questa edizione la formula dei “laboratori permanenti”: confronto e progetti tra cittadini, esperti e protagonisti del cambiamento in Italia, promossi dal Gruppo Editoriale Città Nuova. I sei workshop prendono il via sabato 21 settembre alle 11.15. Si va dallo spazio su politica e legalità a quelli su famiglia e solidarietà e genitori, figli e regole; immigrazione, integrazione e intercultura; poi musica, cinema e arti figurative; informazione e legalità. La speranza condivisa è che, come augura, infine, di Maria Voce: «possa emergere sempre più da tutte le proposte e le realizzazioni la forza innovativa del carisma che è pensare, agire, vivere nella e per la “terra promessa”: la fraternità universale con Gesù tra noi!». Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – mob: 347/4554043 – ufficiostampa@cittanuova.it Stefania Tanesini- mob: 338/5658244 – sif@loppiano.it Attive le reti sociali: Diretta degli eventi principali Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab – YouTube: https://www.youtube.com/loppianolab Streaming sul blog: www.loppianolab.blogspot.it Foto su Flickr
Inaugurazione (prima e seconda parte): http://www.youtube.com/watch?v=n4XVqCgTCWM&feature=player_embedded http://www.youtube.com/watch?v=dbZUtTrz-44&feature=player_embedded Istituto Universitario Sophia con: “Fede e Custodia dell’Umano” http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=LxI9hkTVwWs (altro…)
Set 20, 2013 | Chiara Lubich, Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
Sono arrivati a Nocera Umbra da tre regioni dell’Italia centrale (Umbria, Marche e Abruzzo) più di 500 persone di tutte le età, laici e sacerdoti, e anche tre vescovi: Mons. Secchia, vescovo di Teramo, Mons. Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila e Mons. De Luca di Termoli. Tutti convocati da un convegno del Movimento Diocesano dei Focolari che si è svolto, dal 29 agosto al 1° settembre, e che ha raccolto partecipanti di sei diocesi italiane per uno scambio di iniziative all’insegna della nuova evangelizzazione: pensare insieme una metodologia di lavoro per affrontare meglio le sfide e le nuove prospettive che si aprono per le chiese locali.
Si ha parlato di chiese aperte, come le pensa papa Francesco, capaci di raccogliere tanti in una unica famiglia al servizio di tutti. Divisi per età, si sono scambiati le esperienze svolte in diversi ambiti per aprirsi al territorio. Educazione integrale a cominciare dai bambini, accompagnando il percorso fino all’età adulta. Azioni di condivisione che coinvolgono un’intera città, a volte anche una diocesi. Come ad Ascoli, dove il vescovo ha mandato gli auguri ai nuovi sindaci eletti: da questo piccolo gesto è nata una collaborazione “effettiva ed affettiva”. In questa città, diverse sono le azioni di solidarietà a favore dei più disagiati in collaborazione o con il sostegno del Comune. O a Pesaro, dove da anni sono in atto scambi col mondo ortodosso, con gruppi di giovani (soprattutto provenienti dalla Romania), che portano una ventata di speranza per l’ecumenismo. A Fermo e Teramo, invece, sono nati dei complessi musicali, Eis e Hope, che propongono a tanti messaggi di pace e di speranza. Girando per i vari laboratori è venuta in evidenza la comunità che incide sul posto ed è nata la domanda: perché non applicare queste esperienze su una scala più vasta? Sarebbe un contributo per accrescere la fraternità in una diocesi.
L’invito dei vescovi presenti è stato unanime: per aprirsi alle periferie esistenziali occorre lasciarsi interrogare, confermare dai fratelli, accrescere l’unità fra tutti. E quali le proposte emerse? Lavorare in rete per arricchirsi e aiutarsi, per scambiarsi azioni e idee e per trovare insieme strade nuove, nella consapevolezza che mettendo le forze in sinergia l’incidenza sul territorio sarà maggiore. Il Movimento Diocesano dei Focolari, è nato negli anni ’70, e si è sviluppato soprattutto in alcune diocesi del centro Italia. Insieme a tutto il Movimento, si propone di «cooperare alla realizzazione del testamento di Gesù “che tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21) animando, mediante la spiritualità dell’unità, le strutture della Chiesa particolare: parrocchie, organismi e ambiti diocesani». (altro…)
Set 19, 2013 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Rifugiati afgani mentre lasciano il proprio Paese
Gaffar, afghano, ha dovuto chiedere asilo in Olanda con i suoi. La vita nel campo profughi non è facile, con una camera per tutta la famiglia, e quindi i ragazzi tutti fuori a giocare, ad annoiarsi e a molestare gli altri. Gaffar cerca di inventarsi qualcosa ogni giorno per tenerli occupati in modo positivo. E per tenere allenata la sua mente (faceva il giornalista) si mette a tradurre un libro. Un giorno Frank, un amico, gli porta una macchina da scrivere. A Gaffar sembra di toccare il cielo con un dito. Ora può battere a macchina la sua traduzione. Il vicino di stanza, vedendola, esclama: “Come mi piacerebbe averne una anch’io! “. E Gaffar, di rimando: “Prendila, è tua”. Più tardi arriva da lui Peter con un computer ancora efficiente dal suo ufficio, dove li hanno cambiati tutti. La sera arriva il direttore del campo profughi, anche lui con un computer per Gaffar: “Visto che ti occupi tanto dei ragazzi, ho pensato che ti può servire per preparare i programmi per loro “. Quel mese la Parola di Vita, che si cercava di vivere quel mese, era: “Date e vi sarà dato“. fonte: Città Nuova online (altro…)
Set 19, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
4 giorni per dare voce ad economia, cultura, territorio e politica, ai giovani. Molti i ‘fatti di cittadinanza attiva’ raccontati al LoppianoLab, in un programma che si è snodato attraverso laboratori, seminari, testimonianze di imprenditori, spazio all’Economia di Comunione, alle scuole di partecipazione politica del Movimento politico per l’unità, all’Istituto Universitario Sophia. Zoom su “cosa fanno e cosa pensano i focolarini dopo Chiara Lubich”, con la presentazione in anteprima del libro-intervista a Maria Voce: “La scommessa di Emmaus”. Le prime cifre di questa terza edizione parlano di 3.000 partecipanti da tutte le regioni italiane, cui aggiungere i 5.000 collegamenti alle dirette streaming di vari momenti del programma e quanti sono passati da Loppiano solo per un giorno. Una redazione social ha permesso al pubblico dei social network (soprattutto nella fascia 18-34) di partecipare e interagire: 300.000 i contatti. Quali i temi principali affrontati in questi giorni? Legge elettorale, intercultura, legalità, arte, sviluppo sostenibile e molto altro nei 15 laboratori, confluiti nel pomeriggio di sabato nell’evento “Italia Europa. Un unico cantiere tra giovani, lavoro, innovazione”. Vivace il confronto che ne è seguito con gli esperti su economia, formazione ed Europa dove i giovani hanno offerto il proprio contributo per la rinascita dell’Italia. E sui rapporti tra le generazioni, la giornalista Tiziana Ferrario ha ribadito l’importanza di crescere insieme, giovani e adulti, in un reciproco scambio tra passione ed esperienza. “C’è bisogno di più Europa dei cittadini – ha dichiarato Paolo Ponzano, consigliere speciale Commissione Europea. Gli ha fatto eco Stefano Zamagni, economista, richiamando la necessità a livello nazionale di una forma più matura di democrazia deliberativa, dove i cittadini partecipino quotidianamente alla gestione della cosa pubblica.
Momento clou dei 4 giorni è stata la doppia intervista a Maria Voce, presidente dei Focolari, appena nominata uditrice al prossimo sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, che ha risposto alle provocazioni di Lucetta Scaraffia (Osservatore Romano) e Marco Politi (Il Fatto quotidiano), sulle grandi questioni della chiesa e della società: il ruolo della donna, l’impegno dei laici cattolici, la visibilità dei Focolari oggi, il problema ecumenico, il dialogo interreligioso e i rapporti con i “diversamente credenti”. A LoppianoLab cittadini, esperti, professionisti hanno raccontato l’Italia della crisi ma anche quella della risalita, con un unico comune denominatore: la passione per la partecipazione civile. Affollato il laboratorio “Lo stallo dei partiti. La politica dei tecnici. E i cittadini?” dove si è affrontata la questione della legge elettorale, tema molto caldo in Italia. In piena sintonia il seminario delle Scuole di partecipazione politica, oggi 24 in tutta la penisola, 500 i giovani coinvolti. “Dateci educatori veri e vi daremo un mondo migliore” è il titolo del laboratorio nel quale si è ribadita la centralità del fatto educativo come risorsa per il futuro.
Storie di lotta e speranza hanno illuminato il laboratorio sulla legalità, come quella di Salvatore Cantone, imprenditore impegnato in prima linea con un’associazione anti-racket e Giuseppe Gatti, magistrato anti mafia e sotto scorta, che hanno messo in luce che solo dalla fraternità può nascere una nuova legalità. Comunic@ando, il workshop sui media, ha presentato un ventaglio di iniziative: laboratori civici, uso critico dei media, fino ad un progetto europeo che ha visto giovani italiani in partnership con altri coetanei di altre quattro nazioni. Al Polo Lionello, nell’ambito di LoppianoLab, si è svolta la 3ª convention nazionale di Economia di Comunione. Novità di quest’anno, la nascita di AIPEC, l’associazione italiana delle imprese EdC, e la voce dei giovani: bilancio di un anno e mezzo di attività dell’incubatore di impresa del Polo, che ha sostenuto l’avvio di 52 idee imprenditoriali; il progetto Policoro, risposta alla disoccupazione giovanile nel sud Italia. Concluso l’evento, ora i laboratori civili ‘riaprono’ sul territorio. La partecipazione attiva è la chiave per guardare al 2013. Flickr Photostream (altro…)
Set 18, 2013 | Centro internazionale, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
Dove arrivano i cerchi di un sassolino gettato nel lago? Riportiamo alcuni flash, che mettono in evidenza come l’amore vissuto porta ad un cambiamento radicale nella vita anche nei piccoli e come l’impegno ad amare tutti li sostiene nella loro crescita rimanendo, poi, come un segno distintivo. “Mi chiamo Karam e ho 12 anni. Quando ho conosciuto il Focolare avevo 5 anni e sono stato un gen 4. Tra le più belle cose che ho imparato mi viene in mente il “dado dell’amore”. Ogni giorno giocavo con il dado e cercavo di vivere la faccia che ne usciva. Tra le mie prime esperienze, mi ricordo quando un giorno a scuola, c’era un bambino che nessuno voleva bene e c’erano tre altri bambini che lo prendevano in giro, ed io ero uno di questi tre. Un giorno ho gettato il dado ed era uscita la frase: “amare il nemico”. Allora sono andato a scuola e mi sono riconciliato con quel bambino. Gli altri due che lo prendevano in giro si sono stupiti per quello che avevo fatto. Ho parlato loro del dado dell’amore e di come tante cose erano cambiate nella mia vita dopo che ho cominciato a vivere il Vangelo attraverso questo strumento. Ogni giorno allora lanciamo il dado insieme e cerchiamo di vivere la frase che esce. E insieme a noi c’era anche quel bambino che prendevamo in giro. Adesso sono un gen 3 e ancora oggi ogni giorno gioco con il dado dell’amore e questo mi aiuta tanto da ragazzo a vivere il vangelo il modo concreto negli ambienti in cui mi trovo.
Dopo una carrellata di testimonianze dai ragazzi, anche i bambini, (i gen4), hanno dato il loro contributo. Tutti loro sono venuti con le proprie famiglie per i vari incontri con la presidente ed il copresidente dei Focolari durante la loro recente visita in Giordania. “Mi chiamo Marian e insieme a Fadi mio fratello, abbiamo fatto una piccola esperienza. Ci piace tanto guardare in tv il cartone animato che si chiama “Barni”. Un giorno, mentre lo guardavamo, abbiamo visto che “Barni” doveva venire qui ad Amman per fare una serata di festa per i bambini ed eravamo entusiasti di poter partecipare a questa festa. Il biglietto però era un po’ costoso. Allora insieme alla mamma e altre due sorelline, ci siamo messi d’accordo di non andare a questa serata di festa per vedere “Barni”, e dare ai poveri gli stessi soldi che avremmo speso per i biglietti”.
Uno di loro poi prova a chiedere a Maria Voce: “Cosa possiamo fare noi gen 4 della Giordania per fermare i problemi politici del mondo e così lasciarlo più pulito e più bello?” E Maria Voce risponde: «Potete fare tantissimo, perché il mondo non è solo quello lontano, il mondo è anche quello della nostra casa, della nostra scuola, nei posti dove andiamo a giocare, nelle piazze… Allora se noi curiamo questi posti, curiamo il mondo. Se quando qualcuno viene a vedere dove noi giochiamo e trova un posto bello e armonioso, pensa: “si vede che le persone che giocano qui si vogliono bene, guarda come è bello, tutto ordinato, perché non facciamo anche noi cosi?” e così fanno anche loro, e poi altri.. altri… Voi siete come quelli che gettano un sassolino in un lago. Ci si può chiedere: “Che cos’è un sassolino? È niente”. Però, dove cade quel sassolino si forma un cerchio, poi intorno a quel cerchio, un altro più grande, poi un altro più grande, fino ad arrivare a tutto il mondo. Quindi questo è importantissimo. Se voi non cominciate, gli altri non cominciano”. (altro…)
Set 16, 2013 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo