


Settimana Mondo Unito 2017

Quest’anno parte da Loppiano (FI) con l’evento del Primo Maggio, preceduto dal Meeting internazionale dei Giovani per un Mondo Unito .
Programma del Meeting dei Giovani per un mondo unito (29 e 30 Aprile)
2 giorni per incontrarsi, riflettere, imparare, contaminarsi, progettare un mondo nuovo in cui la Pace sia legge universale; 800 giovani di tutto il mondo, sono i Giovani per un Mondo Unito; 3 Workshop su accoglienza e integrazione; impegno sociale; la pace nell’arte; 4 Forum su: Pace e tradizioni religiose; Economia e Politica; Educazione alla pace; Pace e Natura. Programma del Primo Maggio È l’appuntamento mondiale che inaugura l’edizione 2017 della Settimana Mondo Unito, 10.00-15.15 – Start: accoglienza & animazione Workshop: Pace &…
- Religioni
- Economia
- Politica
- Arte
- Educazione
- Natura
15.30-16.30 – Molti battiti un solo mondo: storie di pace 16.45 – Esplode la pace: music4peace Info e prenotazioni: www.primomaggioloppiano.it FB primomaggioloppiano

Loppiano: Meeting Internazionale dei Giovani per un mondo unito
Un viaggio per conoscere e scegliere cosa fare per cambiare il corso della storia, diventando un nodo della rete mondiale che vede i GMU impegnati accanto ad altre associazioni e gruppi. Le azioni dei GMU, i “frammenti di fraternità”, sono raccolte nello United World Project, che dal 2012 mette in rete gente di tutte le latitudini che ha scelto la fraternità universale come stile di vita.
Programma del Meeting che precede la Settimana Mondo Unito (1-10 maggio 2017) che inizierà con l’evento del Primo Maggio
2 giorni per incontrarsi, riflettere, imparare, contaminarsi, progettare un mondo nuovo in cui la Pace sia legge universale; 800giovani di tutto il mondo, sono i Giovani per un Mondo Unito; 3 Workshop su accoglienza e integrazione; impegno sociale; la pace nell’arte; 4 Forum su: Pace e tradizioni religiose; Economia e Politica; Educazione alla pace; Pace e Natura.
29 aprile

Le cittadelle dei Focolari s’incontrano
Cittadelle, piccole città. Bozzetti di società, di scambio tra generazioni, realtà produttive, scuole, uffici, negozi, luoghi d’arte. Ma… c’è un ma. Cittadelle in cui la prima regola a base della convivenza è l’amore scambievole tra tutti i suoi abitanti. Non per niente una di queste cittadelle del movimento dei Focolari, in Thailandia, si chiama “Regola d’oro”, quella presente in ogni cultura e credo religioso: fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. “Città sul monte”, quindi, “città scuola”, “città futuro”, città “ideali”, ma reali, cui guardare come esempi concreti e tangibili di una società sanata da rivalità, competizioni, guerre, illegalità, odio. Incarnazioni di un sogno, dell’ideale di un mondo unito, “sospensioni luminose” di una umanità che guarda a un futuro di pace. Utopistico? Non sembrerebbe, aggirandosi tra i corridoi del Centro internazionale di Castel Gandolfo (Roma), dove per una settimana, dal 5 al 12 febbraio, si è data appuntamento una variopinta rappresentanza degli abitanti (un centinaio tra giovani e adulti) di queste piccole, ma significative realtà “cittadine” per il loro primo incontro internazionale.
Venticinque cittadelle (verrebbe da dire città-belle) a confronto. Realtà dalla personalità stagliata, ognuna con una propria storia, calata in un contesto sociale, con un numero variabile di abitanti e strutture, con sviluppi e sfide non replicabili da un posto all’altro. Ma accomunate da una medesima scintilla ispiratrice, da un identico filamento di “dna” che ne fa luoghi di testimonianza, in cui poter toccare con mano come diverrebbe il mondo se vivesse il Vangelo, dove “l’invisibile”, la presenza di Dio, diventa realtà agli occhi. Senza dimenticare i temi della governance, dell’organizzazione, della sostenibilità economica, il rapporto con il territorio circostante e il futuro verso cui orientarsi. Le presentazioni suonano come un giro del mondo: dal Messico (El Diamante) alle Filippine (Pace), dal Camerun (Fontem) all’Irlanda (a 40 Km da Dublino), dalla Germania (Ottmaring) alla Croazia (Faro), dagli Stati Uniti (Hyde Park) all’Italia (Loppiano). Insieme formano una rete sul mappamondo. Sottolineano Clara Zanolini e Vit Valtr, riferimento per tutte le cittadelle dei Focolari, a conclusione della settimana: «Un elemento fondamentale è che la strada per portare avanti oggi le Cittadelle è questa forma allargata di responsabilità (…). Non esiste un cliché: ognuna è completa in sé, con la propria fisionomia. E se anche in tante non ci sono chissà quali strutture, o scuole, o aziendine, ciò che dà valore è la presenza di Gesù fra i suoi abitanti». Caratteristica emergente è la crescente osmosi con il territorio circostante, sia professionale (vedi il progetto “Preset-Participation, Resilience and Employability through Sustainability, Entrepreneurship and Training” nella Cittadella Lia Brunet, in Argentina), che umana e spirituale (grande il contributo al dialogo ecumenico e interreligioso).
Determinante il ruolo dei giovani, particolarmente in alcune esperienze di management innovativo (come a Marienkron, in Olanda). Quali le prospettive, a conclusione di una settimana intensa e fruttuosa? Sempre Clara e Vit: «Ripartire dal dover essere delle Mariapoli (città di Maria) permanenti, e dare una testimonianza specifica, quella dell’Opera di Maria nella sua unità», attuando il dialogo corrispondente al proprio contesto, ecumenico, interreligioso, con ogni persona di buona volontà. «E c’è l’esigenza unanime di essere in rete: una cittadella in sintonia con le altre e in sinergia con la zona rispettiva. L’esperienza fatta in questi giorni dice quanto sia importante la reciprocità. Quanto l’esperienza di una possa essere di aiuto ad altre, dando spesso spunti importanti per una via di soluzione a una criticità». Non è quindi un’utopia, esiste un luogo. Anzi, almeno venticinque. (altro…)

Brasile: un francescano, cittadino onorario
Il 10 febbraio 2017, fra Gino Alberati, nell’aula dell’Assemblea legislativa del governo di Manaus, ha ricevuto il titolo di cittadino amazzonense, una onorificenza meritata per i suoi 47 anni di missione spesi a beneficio della gente dell’Amazzonia in Brasile. Fra Gino Alberati, un autentico ed infaticabile cappuccino, ha vissuto tutti questi anni animato dalla Spiritualità dell’unità che caratterizza il Movimento dei Focolari. Il deputato José Ricardo Wending, impegnato nel gruppo di politici che promuovono il Movimento politico per l’unità (MPPU) che trae ispirazione proprio da questo movimento, è stato il principale artefice di questa alta e significativa onorificenza. Il momento del conferimento si è svolto in modo semplice e fraterno. Sono saltate le etichette del protocollo superate dal clima di fraternità creatosi. Nel suo discorso, privo di rigida ufficialità, il piccolo fratello fra Gino ha sottolineato la sua vocazione alla fraternità, nota che fa parte del suo essere figlio di san Francesco d’Assisi. Ha trasmesso anche il senso semplice e profondo del carisma dell’unità, di Chiara Lubich, conosciuto quand’era giovane frate in partenza per il Brasile.
Questi 47 anni spesi in Brasile hanno confermato quanto ha detto. La sua voce tenorile, che non è mai mancata di risuonare in mezzo alle foreste amazzoniche, è risuonata anche in quest’aula, perché ha cantato l´Ave Maria tra la commozione di tutti. Oltre alle autorità civili e religiose, era presente un folto gruppo di confratelli cappuccini e alcuni membri dell’Opera di Maria. Nei vari interventi che si sono succeduti si è sottolineato il prezioso servizio dei missionari alla Chiesa, non solo nell’evangelizzazione, ma soprattutto nell’amore concreto al prossimo per la promozione umana. Soprattutto nel campo dell’educazione e prevenzione della salute, così fragile e minacciata in queste terre. Fonte: Blog CROM (altro…)
Castel Gandolfo: Seminario Chiesa in uscita – La pastorale che nasce dal Carisma
Il Convegno è organizzato dal Centro sacerdotale, Centro Gens e Centro Movimento parrocchiale e diocesano del Movimento dei Focolari. MPD Programma seminario