Lug 20, 2016 | Focolari nel Mondo
Realizado pela primeira vez no Brasil, após edições acontecidas no México, na Colômbia e na Argentina, o curso intensivo e presencial, que vai de 25 a 30 de julho próximo, no Centro de Congresso da Mariapolis Ginetta, Vargem Grande Paulista (SP), é voltado a jovens universitários de toda a América Latina. Na cerimônia de abertura entre as autoridades civis e religiosas serão presentes: a deputada federal Luisa Erundina e uma delegação da Associação budista Rissho Kosei-kai. O curso é promovido pelo Instituto Universitário Sophia para a América Latina e o Caribe (Sophia ALC), organização que propõe uma ideia inovadora de cultura: o foco é o paradigma da fraternidade, aplicado nas ciências sociais, políticas, econômicas e culturais, como indicador de respostas aos urgentes desafios do Continente. Como testemunham ex estudantes no Instituto Universitário Internacional de Sophia e nas Escolas de Formação (Sophia-ALC): “Aqui fazemos a experiência que um objetivo alto, também na política, è possivel, mas deve ser acompanhado de uma preparação aprofundada para saber gerir a rede das interdependências que caracteriza o nosso tempo.” – Thiago Borges (Brasil), jornalista. “Em geral as empresas pedem aos profissionais o máximo de especialização técnica. Atualmente, é sempre mais evidente, que essa prática não satisfaz mais. O mais importante hoje, é uma sólida e profunda “habilidade relacional”. É o relacionamento o lugar generativo por excelência”. (Alberto Sanchez – Espanha – Engenheiro de Informática). De fato, ao tratar das bases teóricas-práticas desse paradigma, Sophia ALC propõe um caminho formativo que elabora e integra um conhecimento coletivo, mediante estudo e práxis centrados em uma experiência de intercâmbio e convivência. Os conteúdos tratados serão: Desigualdade social na América Latina; A crise política brasileira; Pan-Amazônia: desafíos e perspectivas; Projetos sociais no México e Colômbia. A partir de um método dialógico, os temas serão desenvolvidos por professores de universidades do Brasil, do México, da Colômbia, da Bolívia, da Argentina e da Itália. Os alunos serão jovens, estudantes universitários ou recém-formados, provenientes de vários países e de diversos cursos de humanas, exatas e biomédicas, consentido um estimulante estudo intercultural e a interdisciplinar. O Instituto Universitário Sophia, que possui sede central nas imediações de Florença, Itália, foi fundado em 2008 por Chiara Lubich (1920-2008), fundadora também do Movimento dos Focolares, instituição internacional com uma proposta de promoção do diálogo, de renovação espiritual e de compromisso social. Ler mais: www.iu-sophia.org/en-US – ou /it-IT Programa, professores, testemunhos de ex alunos: www.focolares.org.br
Lug 20, 2016 | Chiesa, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei». Con queste parole Kiko Argüello annuncia la morte di Carmen Hernández in una lettera rivolta a tutti gli itineranti, coloro che aderiscono alla proposta del Cammino Neocatecumenale. Kiko Argüello scrive ancora che Carmen è stata per lui «un evento meraviglioso» e ricorda « la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa». Carmen Hernández era responsabile con Kiko Argüello e don Mario Pezzi del Cammino a livello internazionale. I funerali si terranno il 21 luglio, nella Cattedrale di Madrid, presieduti dall’arcivescovo Carlos Osoro Sierra. La ricordano le oltre 30 mila comunità neocatecumenali, presenti in 120 Paesi del mondo. Saranno presenti numerosi vescovi e cardinali vicini alla realtà neocatecumenale. Nata a Olvega, in Spagna, Carmen ha vissuto una vita lunga e attenta all’ascolto dello Spirito che l’ha portata, dopo gli studi di chimica, a ritrovare la vocazione missionaria avvertita negli anni giovanili. Poi l’esperienza in un istituto missionario, gli studi di liturgia nel contesto del profondo rinnovamento conciliare, e un periodo di due anni in Terra Santa. Infine, nel 1964 l’incontro con Kiko tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid: lì la spinta evangelizzatrice di Carmen prende una nuova forma, insieme alla comunità cristiana che con Kiko andava formandosi in mezzo ai poveri. La presenza di Carmen offre una solida base teologica e liturgica alla forza delle catechesi di Kiko, e la loro azione diventa una vera e propria formazione post-battesimale. Fondamentale il suo ruolo nella redazione dello Statuto del Cammino che ha visto l’approvazione della Santa Sede nel 2011. Nel 2015 riceve il Dottorato Honoris Causa in Sacra Teologia dalla Catholic University of America di Washington, in riconoscimento del suo grande contributo alla formazione cristiana in tutto il mondo. «Voi avete ricevuto un grande carisma, per il rinnovamento battesimale della vita», aveva detto papa Francesco nel suo discorso agli aderenti al Cammino Neocatecumenale lo scorso 18 marzo, l’ultima volta che Carmen Hernández è stata vista in pubblico. Ma il Santo Padre ha parlato con lei personalmente al telefono il 1º luglio scorso durante un’udienza privata concessa a Kiko Argüello e a don Mario Pezzi. Il Movimento dei Focolari si unisce nella preghiera e nel ringraziamento, tenendo vivo il ricordo della comunione tra movimenti ecclesiali sancita dalla Pentecoste 1998 quando Giovanni Paolo II incontrò per la prima volta i Movimenti e le Nuove comunità, ciascuno frutto particolare di un carisma donato dallo Spirito Santo alla Chiesa e all’umanità per rispondere ai bisogni del nostro tempo. Maria Chiara De Lorenzo (altro…)
Lug 20, 2016 | Centro internazionale, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
5000 chilometri. Tre studenti di architettura colombiani, una lista di luoghi, persone da Italia e Malta, paesaggi ed esperienze con cui confrontarsi, privilegiando i luoghi meno conosciuti. «Questi gli ingredienti di un tour ispirato ai Gran Tour che portavano gli studenti appena laureati in Italia, per apprendere sul posto, per toccare con mano, per fare esperienza diretta», spiegano gli architetti italiani Iole Parisi e Mario Tancredi, coordinatori del progetto. E rivelano l’origine del nome, Habitandando: il viaggio come metodo, il territorio come aula, che si è svolto dal 29 giugno al 16 luglio: «Abitare, che vuol dire in qualche modo possedere; e andare, che rappresenta invece la fugacità, l’errare. Il territorio da possedere, da poter comprendere e il viaggio come metodo di apprendimento». Il viaggio, realizzato da Dialoghi in Architettura insieme al workshop itinerante dell’Universidad de La Salle di Bogotà, con cui da anni c’è una proficua collaborazione, aveva una componente accademica e una più esperienziale. Le tappe del percorso hanno portato Habitandando a Catania, dove un gruppo di architetti e ingegneri è impegnato in un grande progetto – guidato da Paolo Mungiovino – per il recupero un antico edificio storico: l’ex Convento dei Crociferi, nel cuore del centro storico che sarà adibito a Museo Egizio, grazie alla convenzione con il museo di Torino.
A Chiaramonte Gulfi (RG), dopo una calorosa accoglienza, con la presenza del vicesindaco e di parte del consiglio comunale, si è conosciuta l’esperienza della Cooperativa Fo.Co, al cuore delle sfide attuali della Sicilia e non solo: l’arrivo di migranti e rifugiati. «Lì abbiamo imparato come si possa conciliare l’amore per la propria terra, con le sfide dell’integrazione; fatta in modo capillare, attento. Una vera lezione di dialogo», raccontano ancora Mario e Iole. In Calabria, la guida è Maria Elena Lo Schiavo, vice sindaco di Marina di Gioiosa Ionica: «Con la sua semplicità, ci ha mostrato la ben nota determinazione della gente di questa terra, che dice dei “no” alle cosche, con molti “si”: all’impegno, alla positività, alla creatività. Anna Cundari, architetto di Cosenza, ci ha invece portati nel cuore del Parco nazionale del Pollino, tra borghi a rischio abbandono, facendoci conoscere persone che per l’amore alla propria terra, dicono altri “si”, ancora con forza e generosità, restaurando e rimettendo in piedi, con le proprie mani spesso, case e cappelle e, con esse, forse anche un po’ dell’anima di questo territorio». A Pescara, gli studenti e docenti dell’Università d’Annunzio, ispirati anche alla forte spinta sociale dell’Università di Bogotà, sono impegnati in un difficile percorso, in uno dei grandi quartieri degradati della città adriatica, abitata da rom e immigrati, coinvolgendo scuole e associazioni. «L’elenco dei contatti di questi 15 giorni di viaggio – concludono gli organizzatori – sarebbe ancora lungo, ma in sintesi ci sembra di aver assaporato un “bello” che, ben distante da apprezzamenti estetici, viene in rilievo dai rapporti tra persone e tra queste e i territori. Cosicché il bello di paesaggi e borghi e città si è “acceso” grazie ai rapporti, al dialogo, al mettere in luce le buone pratiche che ancora tanti, senza troppo rumore, sono capaci di mettere in moto». Maria Chiara De Lorenzo (altro…)
Lug 18, 2016 | Focolari nel Mondo
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Lug 18, 2016 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità

27 luglio: appuntamento con i giovani dei Focolari nel contesto del Festival della Gioventù
Il programma della GMG Tutte le info: http://www.krakow2016.com «La notizia che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù si sarebbe svolta a Cracovia ha dato una grande gioia a noi ai polacchi. Nei tre anni di preparazione con i giovani del Movimento dei Focolari ci siamo chiesti come potevamo contribuire alla realizzazione di questo evento. Ci sembrava naturale inserirci nel programma in modo attivo e comunitario. Pian piano si è così precisato il nostro ruolo nel Festival della Gioventù, un programma religioso e artistico-culturale che si svolge durante la GMG e comprende iniziative artistiche, di tipo religioso e spirituale. Ci saranno concerti, mostre, workshop, eventi sportivi, teatro, etc. ai quali sono invitati a partecipare gratuitamente tutti i giovani della GMG interessati. Ci è stata affidata la preparazione di uno di questi eventi che si terrà il 27 luglio e… in questo momento siamo immersi nei preparativi! Stiamo lavorando a questo incontro che abbiamo ideato in due parti: integrazione e riflessione. La prima sarà un momento di giochi, danze e canti, un’occasione per conoscere l’altro. Sappiamo che i partecipanti arriveranno da diverse parti del mondo per cui speriamo che la lingua non sia un ostacolo per l’unità. Tenendo presente che il tema della GMG è racchiuso nelle parole “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5, 7), come motto per il nostro incontro abbiamo scelto la rete della misericordia che vogliamo tessere fra noi e alla quale vogliamo invitare il fratello che ci sta accanto. Il nostro desiderio è anche quello di invitare i giovani ad una preghiera internazionale. Nella seconda parte dell’evento organizzeremo anche una veglia di riflessione dove attraverso coreografie, musica e testimonianze ci soffermeremo sulle opere di misericordia spirituali e corporali. Durante l’adorazione del Santissimo Sacramento accompagneranno la riflessione testi di Chiara Lubich e canzoni del Gen Rosso. Saremo anche presenti al Centro delle Vocazioni dove i giovani potranno conoscere le iniziative di ordini religiosi, scuole e università cattoliche, case editrici religiose, organizzazioni missionarie, movimenti e comunità nazionali e internazionali. Qui come Movimento dei Focolari saremo a disposizione di tutti quelli che volessero sapere di più della nostra comunità. Ci auguriamo che questa GMG possa essere per noi un tempo di unità con Dio e con gli altri e che quanti parteciperanno al nostro evento possano vivere un’esperienza di unità da condividere con altri e da attuare negli ambienti nei quali vivono». Fonte: Notiziario Mariapoli 7/2016 (altro…)
Lug 16, 2016 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Azzardo-dipendente «Sono sacerdote. Un mio ex compagno di seminario che non ha proseguito gli studi per il sacerdozio è scivolato nel gioco d’azzardo, diventandone vittima. Era un ragazzo brillante. La moglie lo ha lasciato per i debiti che procurava e anche la sua famiglia di origine non vuole più saperne di lui. Le sue entrate non riescono a coprire gli interessi delle banche. Quando si è rifatto vivo, chiedendomi di aiutarlo, l’ho ascoltato a lungo, ma la sua preoccupazione era solo quella di pagare i debiti, non voleva altri consigli. L’ho presentato ad un amico medico e ad un legale: il caso di dipendenza è risultato chiaro. Ho cercato allora un centro che lo potesse curare e anche il legale si è impegnato a seguire il caso gratis. Ora è in un istituto e sta recuperandosi bene. Un giorno, mentre pregavo per lui, mi rendevo conto che la carità per essere vera ha bisogno di cuore, mente e forze». (B. D. – Italia)
La vicina di casa «Una mia vicina di casa si trovava in difficoltà: lo si capiva da come si vestiva e dalla sua tristezza. Invitata un pomeriggio a casa mia, mi ha confidato che la malattia del marito aveva esaurito tutti i loro risparmi e che la pensione di cui vivevano era insufficiente. Mio marito ed io abbiamo deciso allora di offrire loro parte dei nostri risparmi. Lei non voleva accettare perché non avrebbe saputo come ripagare. Ma abbiamo insistito, certi che la Provvidenza ci avrebbe aiutato nel caso di bisogno. Poco dopo nostra figlia ha cominciato a lavorare; le serviva un’auto per gli spostamenti, ma ciò che avevamo non ci permetteva di acquistarla. Quando un parente della nostra vicina è stato informato di questa necessità, ci ha regalato un’auto in ottimo stato che non usava più. Il motivo di questo gesto: “Ho saputo quello che avete fatto per i miei zii. È il minimo per ringraziarvi”». (R. F. – Francia)
Succo di rapa rossa «Cristina, vedova da qualche anno, non si è fermata davanti alle difficoltà sorte dopo la morte del marito, anzi continua con più impegno a interessarsi degli altri. Nel posto dove lavora ha una collega, anche lei vedova, che per il suo modo di fare si era resa antipatica a tutti. Un giorno, vedendola particolarmente pallida, Cristina le ha chiesto se c’era qualche problema. La collega ha risposto evasivamente che non stava bene e prendeva molte medicine. Cristina allora ha cominciato a preparare per lei ogni settimana bottiglie di succo di rapa rossa o di carote. Al che, sorpresa da queste attenzioni, la collega ha confidato a Cristina: “Penso che la tua forza di andare verso gli altri sia un dono che ti viene da Dio. Io invece, dopo la morte di mio marito, mi sono nutrita soltanto di rabbia e di dolore. Questa è la mia vera malattia”». (C. K. – Ungheria) Fonte: Il Vangelo del Giorno, Città Nuova editrice, Luglio 2016 (altro…)