Apr 7, 2011 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo, Spiritualità
La Fordham University, istituzione accademica di primissimo piano fondata e gestita dai gesuiti, ha due campus entrambi a New York. Quello principale si trova nel Bronx mentre quello di Manhattan, costruito all’inizio degli anni ’60 in pieno boom economico, accoglie la Fordham School of Law. E’ più piccolo, ma si trova nel cuore di una delle zone magiche della Grande Mela: il Lincoln Centre, con la New York Philarmonic, il Ballet Accademy. Anche Broadway non è distante, solo alcuni blocchi. Cultura ed arte fanno parte di questo angolo della Grande Mela.
Proprio alla Fordham, il 5 aprile si è svolta una giornata di riflessione accademica su La Spiritualità dell’unità: un dono per i nostri tempi. Si sono alternati studiosi di diverse discipline: teologi, studiosi di religioni, esperti di morale, ma i protagonisti sono stati, soprattutto, un gruppo di giuristi di vari settori: avvocati, giudici e professori di giurisprudenza di questa ed altre università. Quello che ha dato valore alle loro presentazioni non è stata solo la preparazione accademica di primissimo piano, ma la comunanza di valori e di prospettive che hanno dimostrato di avere nello scoprire la dimensione di comunione del diritto. Diritto e comunione è, infatti, il titolo del loro progetto, che, dopo anni di impegno, spesso contro corrente, a favore della persona e delle relazioni interpersonali, ha trovato un’espressione di primissimo piano nella realizzazione di questo simposio, in cui hanno presentato con colleghi di diverse università come la spiritualità di comunione possa costituire un paradigma di riferimento anche per coloro che lavorano nell’ambito giuridico. Si tratta di un gruppo con provenienze molto diverse: Russell Pearce, e Ian Weinstein, entrambi Professori di Diritto, sono ebrei, Amy Uelmen e Greg Louis, sono, invece, cattolici. Altri collaborano a distanza: Deborah Cantrell, per esempio, professoressa di Diritto all’Università del Colorado, è buddista, David Shaheed, giudice della Corte Suprema di Marion Contry a Indianapolis, è musulmano afro-americano.
La giornata è stata scandita da quattro tavole rotonde, che hanno toccato la spiritualità dell’unità, un’economia basata sulla comunione piuttosto che su semplici interessi egoistici, la questione etica e la realizzazione personale e la categoria di amore del prossimo in ambito giuridico. Ha concluso i lavori un intervento di Maria Voce, presidente dei Focolari, che ha risposto a domande dei presenti, esigenti ed impegnative, che hanno svariato dall’economia al campo giuridico, dal dialogo interreligioso ed interculturale alla teologia morale e al ruolo della donna nella Chiesa. La presidente non si è tirata indietro: ha tracciato suggerimenti precisi sulla ricerca di giustizia e verità nell’ambito giuridico, ha incoraggiato a lavorare per una collocazione di valori e categorie, che sembrano aliene ad ambiti, per così dire, umani, ma che ne costituiscono invece l’essenza imprescindibile. Si tratta di lavorare per trovare anche una collocazione a termini che, spesso, prestano il fianco a potenziali malintesi o a comprensioni parziali, come quello chiave di ‘fraternità’. Ha parlato della necessità di continuare il dialogo, dialogando: si tratta della vera metodologia per arrivare ad accettare le differenze e a superarle. Oltre ad aver sottolineato come è nella relazione che si costruisce la propria identità, non ha avuto timore di riflettere sulla attuale situazione della donna nella Chiesa e sulla necessità che, al di là dei ruoli dei sessi, sia la leadership dell’amore a prevalere. Soprattutto, Maria Voce ha incoraggiato tutti a continuare a testimoniare l’unità nella diversità. «So che non è facile – ha detto – chissà quanti momenti di scoraggiamento e di delusione avete provato, ma vi ringrazio perche la vita di questa vostra cellula all’interno della Fordham University ha permesso di trovare anche qui una strada verso la fratellanza universale.» Dall’inviato Roberto Catalano [nggallery id=26]
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Apr 7, 2011 | Focolari nel Mondo, Spiritualità
Una ragazza nella classe dove insegnavo, era sempre chiusa in se stessa. Mi avevano detto che aveva l’Aids. Che cosa potevo fare per lei? Ho cominciato a portarla a casa a volte, alla fine della giornata. Mi sono accorta che era in preda alla disperazione. Così un giorno ho deciso di chiamare suo padre, che non avevo mai incontrato prima. Ero sicura che si sarebbe potuto fare qualche cosa per lei. Quando l’ho incontrato, ho ascoltato una storia tragica: 20 anni di abuso di droga, la prigione, la morte della madre… Il giorno successivo ho ricevuto un suo biglietto: “Ho capito che lei, a scuola, vuol bene a mia figlia.” Con molta attenzione, sono riuscita ad avvicinarmi sempre di più a lei. Attraverso il coinvolgimento di altri, è nata una catena di solidarietà. Abbiamo trovato mille modi diversi, insieme con gli altri insegnanti, per farla diventare parte attiva nella vita scolastica. Sembrava che tornasse pian piano alla vita. Un giorno è venuta da me e mi ha posto questa domanda: “Cosa succede quando moriamo?” Ho sentito di poter condividere con lei ciò che è il tesoro della mia vita. Le ho raccontato del paradiso, dell’amore, della mia esperienza con Gesù. Alla fine mi ha detto: “Anch’io voglio vivere così”. Questo è stato un momento di luce speciale per lei e per me. Il suo dolore, così misterioso, aveva uno scopo. Fonte: http://www.focolare.se (altro…)
Apr 5, 2011 | Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Il mondo dello sport interseca il sociale a molti livelli: dalla politica all’economia, dalla salute alla comunicazione e così via. L’obiettivo primario di Sportmeet è quello di contribuire, quindi, ad una cultura dello sport improntata alla fraternità universale alla cui radice si pone la “regola d’oro” presente in tutte le culture: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Su questa base, gli obiettivi ed i metodi che Sportmeet persegue sono oggi condivisi da persone delle più diverse convinzioni, culture e religioni. Per questo gli atleti, gli operatori ed i professionisti dello sport legati a Sportmeet, si sono fatti promotori di numerose iniziative di carattere sportivo a valenza sociale. Si tratta di progetti continuativi, piccoli e grandi, aperti in diverse parti del mondo, in particolare nei paesi in via di sviluppo, nei paesi in guerra, in situazioni di grave disagio sociale.
A tali progetti Sportmeet dà il proprio sostegno culturale, economico e di risorse umane perché possano avere solidità e continuità. In questa prospettiva si pone il congresso, il cui obiettivo è riconoscere responsabilità e dignità nuove allo sport, superandone l’aspetto spettacolare e riscoprendone la capacità di essere agente di cambiamento sociale e culturale, in grado, appunto, di “muovere le persone” e “muovere le idee”, di ricreare nuovi rapporti e relazioni positive, con la convinzione che cambiare lo sport è contribuire a cambiare la società. Sono in programma riflessioni di esperti, testimonianze, tavole rotonde, workshop e giochi sportivi. Fra i relatori, docenti provenienti da una dozzina di università italiane ed europee di diverse discipline, nell’ambito delle scienze dello sport; manager, psicologi, insegnanti, amministratori, allenatori ed atleti. Da segnalare, fra gli altri, Gianni Rivera, responsabile del settore giovanile e scolastico della Federcalcio italiana, Valerio Bianchini e Marco Calamai, allenatori professionisti di basket, Oreste Perri, atleta e poi commissario tecnico della canoa olimpica italiana, oggi sindaco di Cremona. Il convegno è aperto a sportivi, allenatori ed istruttori, insegnanti, dirigenti, amministratori, docenti e studenti nel campo delle scienze motorie ed è valido ai fini della formazione del personale della scuola italiana in base al decreto MIUR 992/2005. Sul sito www.sportmeet.org sono disponibili il programma, la scheda di partecipazione e lo spot del congresso. (altro…)
Mar 30, 2011 | Chiara Lubich, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
“Siete un popolo nato dal Vangelo, Chiara è nata dalla Parola, lei è stata quell’Eccomi di Maria. Il ‘Sia fatta’ colora tutta la sua vita. Si è lasciata sempre condurre da Dio, l’umile, la disponibile, chiave preziosissima per entrare nel Vangelo”. Queste le parole pronunciate dall’arcivescovo di Cosenza alla messa celebrata in occasione del terzo anniversario della partenza di Chiara per il Cielo. La Regione Calabria ha reso omaggio alla fondatrice del movimento dei Focolari in dieci città diverse, da Locri a Lamezia fino ad Aiello, città natale dell’attuale presidente Maria Voce. Il vescovo di Vibo, così ha detto: “Chiara è un Vangelo vivente, ha penetrato il cuore del Vangelo: il comandamento nuovo. Lei è un matrimonio di umanità e spiritualità”. A Teramo, in Abruzzo, il 15 aprile i due Consigli provinciale e comunale, hanno dedicato un largo a Chiara. Al termine una messa in cattedrale celebrata dal vescovo, mons. Michele Seccia. Anche la città di Foggia, in Puglia, ha voluto dedicarle due importanti momenti. “Con l’intitolazione della scuola materna Girasole 2 e del parco la città ha trovato il modo per ricordare nel tempo questa importante figura, ha sottolineato l’assessore alla Pubblica Istruzione Morlino, la Lubich ci ha lasciato un grande patrimonio di valori che si basano sull’amore verso il prossimo e sul rispetto della persona”. Sempre in Puglia, a Bari si è riflettuto sulla dignità e la missione della donna, rivisitando la condizione femminile attraverso i secoli fino all’Enciclica Mulieris Dignitatem di Papa Giovanni Paolo II. Al centro una conversazione in video di Chiara che delinea il sorgere e l’affermarsi nella Chiesa del profilo mariano accanto a quello petrino. Tra le molte e varie iniziative che hanno percorso l’Italia, la IV edizione del “Premio Fraternità-Città di Benevento”, organizzato dal Movimento dei Focolari di Campania, Puglia, Basilicata ed Albania, dall’Amministrazione Comunale del capoluogo sannita, dal Centro “La Pace” di Benevento e dall’Associazione Focus, con il riconoscimento della Presidenza della Repubblica, dalla Presidenza del Consiglio e dell’Unesco. Tra i Forum realizzati: persone di confessioni, religioni e culture diverse si sono confrontati su “Dialogo e fraternità: l’eredità di Chiara Lubich”.

Inaugurazione della scuola "Chiara Lubich" a Bra
Dal Sud al Nord. Il 3 giugno 2002 Chiara ricevette la cittadinanza onoraria della Città di Bra in provincia di Cuneo in Piemonte. Ora a Bandito, la più popolosa frazione di Bra le è stata intitolata una scuola dell’infanzia e vi si è svolto il Convegno: “Una città per la fraternità”. “ Chiara vive insieme a noi” , con queste parole la sindaco, Bruna Sibille, ha aperto i festeggiamenti. Concludiamo questa breve rassegna con il concerto Festival della Pace e della Fraternità – Omaggio a Chiara Lubich, organizzato dall’Associazione Città per la Fraternità, dai Comuni di Rocca di Papa e Castelgandolfo e dalle loro Corali cittadine svoltosi domenica 20 marzo al Centro Mariapoli di Castelgandolfo che ha visto la presenza di 160 tra coristi e accompagnatori provenienti da tre Stati degli USA e di 4 corali di Roma e dei Castelli Romani . Oltre a Maurizio Colacchi, sindaco di Castelgandolfo era presente Pasquale Boccia, sindaco di Rocca di Papa: «Mi domando: ma Chiara ha bisogno di un nostro omaggio? Mentre, forse, siamo noi ad avere ancora bisogno di un dono di Chiara e mi rivolgo a lei per chiedere che si sviluppi sempre di più quel pavimento sociale che è la Fraternità».
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Mar 28, 2011 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
È molto atteso l’appuntamento annuale dei Giovani per un Mondo Unito (GMU) al loro Meeting internazionale. Un gruppo di GMU si è incontrato a Loppiano, cittadella internazionale del Movimento vicino a Firenze, per elaborarne insieme i contenuti. È un percorso iniziato nel Dicembre 2010, e portato avanti con i GMU di varie parti del mondo attraverso contatti via email o messaggi sui social networks in uno scambio vivace di proposte perché il Meeting sia il frutto di una comunione di vita e di diverse sensibilità. Make visible change: l’argomento centrale si snoderà in tre temi portanti: “protagonisti oggi di una cultura di fraternità e di pace”, “alla ricerca di rapporti autentici”, “costruendo ponti …”, dopo aver esplorato l’anno scorso le molte vie per un mondo unito. Il 29 Aprile si aprirà con una diretta internet la quattordicesima edizione della “Settimana Mondo Unito” dove verrà lanciato il Genfest 2012 insieme ad un ventaglio di iniziative per concretizzare nel quotidiano l’impegno dei giovani per la fraternità. Un infuocato messaggio di Chiara Lubich del 1987 unirà in un cuor solo giovani di tutte le latitudini. Il Meeting culminerà il 1° maggio con la partecipazione dei Giovani per un Mondo unito alla Beatificazione di Giovanni Paolo II (http://www.karol-wojtyla.org/). Per info e prenotazioni: sgmu @ focolare.org (altro…)
Mar 26, 2011 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità