25 Vescovi di 3 continenti, ortodossi, siro-ortodossi, anglicani, evangelici-luterani, oltre che cattolici, si sono riuniti a Castel Gandolfo (Roma) per il 19° Convegno Ecumenico di Vescovi amici del Movimento dei Focolari. “La via ecumenica è la via della Chiesa”, ha detto il Papa nel suo discorso ai Vescovi, riconfermando l’ “irrevocabile impegno” della Chiesa cattolica a lavorare per il raggiungimento della piena unità dei cristiani. “L’intenso desiderio di obbedire al comando del Signore che ‘tutti siano una cosa sola’ (Gv 17, 11) – ha ancora detto Giovanni Paolo II – è stato al centro dello spirito giubilare”. “Sono state parole forti – ha commentato in un’intervista il metropolita rumeno ortodosso Serafim – che hanno suscitato una grande gioia”, proprio perché cadevano su dubbi e ombre che recentemente si erano addensati sui rapporti ecumenici. Toccante per questi Vescovi – che con tenacia hanno sposato la causa dell’ecumenismo – l’invito del Papa a “rileggere la complessa e a volte travagliata storia delle nostre Comunità nella prospettiva dell’unica Chiesa di Cristo, dove le legittime differenze contribuiscono a rendere più splendente il volto della Sposa del gran Re”. La ricchezza delle diversità è emersa al Convegno pure attraverso meditazioni bibliche, tenute ogni giorno da un Vescovo di diversa denominazione, temi di spiritualità e riflessioni teologiche, ma anche testimonianze di laici impegnati nelle diverse Comunità. “Il grido del Cristo abbandonato: luce sul cammino verso la piena comunione tra le Chiese” – questo il Leitmotiv dell’intero Convegno. Nella sua relazione-base, Chiara Lubich ha evidenziato che “per un proficuo ecumenismo occorrono cuori toccati da Lui, che sanno vedere il suo volto divino in ogni disunità e trovano in lui la forza per non fermarsi nel trauma della divisione, ma andare sempre al di là e trovarvi rimedio”. Sabato 2 dicembre il gruppo si è recato alle Catacombe di S. Callisto, quasi a voler riannodare il contatto con il tempo delle origini, quando la Comunità cristiana era ancor indivisa. Sulle tombe dei martiri i Vescovi si sono promessi di amarsi a vicenda secondo il comando di Cristo, prima di essere poi ricevuti, assieme a Chiara Lubich, in Vaticano, per l’udienza speciale con Giovanni Paolo II. Particolare attenzione si è dedicata a recenti esperienze ecumeniche nell‘ambito dei Focolari, fra cui il promettente contatto con comunità e movimenti evangelici in varie parti della Germania. Una dimensione fondamentale è stata lo scambio di esperienze ed il dialogo tra i Vescovi, in un’atmosfera di profonda comunione. “Qui non ci sentiamo rappresentanti di Chiese diverse, ma piuttosto come una famiglia”, ha constatato un Vescovo siro-ortodosso del Medio Oriente. E un suo confratello anglicano: “Qui si vedono quasi i primi frutti di quello che speriamo si manifesterà nell’unità futura della Chiesa”. Intervenendo al Convegno, il Card. Edward I. Cassidy, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha offerto ai Vescovi una panoramica sull‘attuale situazione dell‘ecumenismo, ed ha risposto ad alcune domande sulla Dominus Jesus. Interrogato su come contribuire a sanare le ferite del passato più o meno vicino, ha risposto sottolineando l’importanza di simili convegni spirituali ed ha aggiunto: “Il dialogo teologico da solo non può ottenere questo. Occorre una maggiore pratica del comandamento nuovo di Gesù, dell’amore reciproco e fraterno. Se non abbiamo l‘unità dei cuori, non raggiungeremo l‘unità di mente”. Attraverso messaggi di saluto, si sono resi presenti anche il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, e il Primate della Chiesa d’Inghilterra, Arcivescovo George Carey. “Ammiriamo il meraviglioso lavoro del Movimento dei Focolari per incarnare gli ideali cristiani e mettere nei cuori e nelle menti di migliaia di fedeli speranza, amore e fede”, ha scritto il Patriarca Bartolomeo. E l’Arcivescovo Carey: “Il Movimento dei Focolari è una viva testimonianza dell’importanza della preghiera e della spiritualità in tutte le nostre Chiese in questo tempo”. Questi Convegni ecumenici di Vescovi amici del Movimento dei Focolari sono nati da un suggerimento di Giovanni Paolo II. Dal 1982, si sono svolti ogni anno in un luogo diverso: Roma, Istanbul, Londra, Trento, Augsburg, Gerusalemme. Attualmente sono coordinati dal Card. Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga.
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