Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del Rifugiato, voluta dall’assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di profughi e richiedenti asilo che lasciano il proprio Paese costretti a fuggire da guerre e violenza. L’Agenzia dell’Onu per i rifugiati ha lanciato la campagna «#WithRefugees», per dare visibilità ai gesti di solidarietà verso i rifugiati, dando voce a chi accoglie e rafforzando l’incontro tra le comunità locali e i richiedenti asilo. Ma #WithRefugees è anche una petizione, con la quale l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) chiede ai governi di garantire che ogni bambino rifugiato abbia un’istruzione, che ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere, che ogni rifugiato possa lavorare o acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità. La petizione sarà presentata all’assemblea delle Nazioni Unite entro la fine del 2018 in occasione dell’adozione del Global Compact per i rifugiati. «Oggi – dice Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per il Sud Europa – stare dalla parte dei rifugiati non è solo un atto di umanità, purtroppo è anche un atto di coraggio. È diventato scomodo stare dalla parte di coloro che non hanno scelto di lasciare il proprio Paese e che affrontano una pesantissima sfida, quella di ricominciare da zero in un ambiente nuovo, spesso diffidente e, nel peggiore dei casi, ostile». Numerosi gli eventi previsti fino alla fine del mese. Vedi: www.withrefugees.unhcr.it
Stimarsi
Stimarsi
0 commenti