Movimento dei Focolari
Giordani: “Davvero la vita è bella”

Giordani: “Davvero la vita è bella”

20 aprile 1979 – Come ogni cristiano, il mio amore torna ogni istante al Signore e lo contempla con amore e timore. Talvolta però si prende delle confidenze: non reprime la sua vocazione allo scherzo. E stamane, alla Messa, mi è venuto di colpo al pensiero un invocazione: «Tu sei l’Onnipotente». E subito dopo la mia debolezza versaiola ha cercato una rima: «Io sono l’onniniente». Ma poi ho subito ricordato che, se sono niente, ricevendo Dio in me assumo un valore divino. 5 novembre 1979 – Mi viene spesso al pensiero la prossima fine della vita. Ma non viene nel buio e nella tristezza. Viene come una luce che mostra la grandezza e bellezza della vita e quindi del suo Autore, che non poteva essere padre più benevolo, più grande di così. Guardata in certi periodi l’esistenza è stata dura, cruda, desolata: la miseria, i lutti, le guerre, i tradimenti, le vanità…; ma contemplata nel suo insieme m’appare un prodigio – quasi una dimostrazione – della paternità di Dio: 86 anni di vita, pur con le ferite sempre presenti della guerra, e le lotte politiche, le difficoltà economiche, le incomprensioni subite e operate, le debolezze fisiche, ecc. Nel complesso mi appare come una sconfitta della morte, un’operazione utile e gioiosa, in cui mi è stato concesso di fare più bene che male e dove ho sperimentato commozioni straordinarie di successi, di amicizie, di viaggi, di elevazioni mistiche, di lezioni di sapienza e di fede. Non finisco di ringraziare l’elargitore di tanti beni, gratuitamente donatimi. Insomma, pur con le ombre e i lutti, la vita per me è stata bella, un dono degno del Creatore: e questa constatazione ragionata e verificata quotidianamente mi dimostra la verità della fede religiosa, da cui fu sempre illuminata e per cui ho voluto – o ho cercato – sempre di viverla. Davvero, la vita è bella, e la sua bellezza comprova l’assurdità della politica e della condotta personale di chi ha lavorato per farla brutta (guerre, concussioni, terrore, sfruttamento, edonismo, avarizia, lussuria) e tutte le deformazioni e lacerazioni inventate dalla stupidità, che è l’intelligenza del Nemico dell’uomo. Fonte: Igino Giordani, Diario di fuoco, Città Nuova, Roma, 2005 (1980), pp.238-240. Brochure: nella ricorrenza della sua morte, il Centro a lui intitolato ha pubblicato una brochure per diffondere e approfondire la conoscenza di Igino Giordani e del suo percorso storico e spirituale. Per informazioni: info@iginogiordani.info Giordani su Facebook (altro…)

World Peace Forum a Toronto

World Peace Forum a Toronto

“Leadership for Peace” è il tema della XII edizione del World Peace Forum, dal 19 al 22 aprile. Il Forum internazionale collega e raccoglie ogni anno centinaia di giovani attivisti e promotori, nei rispettivi paesi, di iniziative per la pace. Dopo le recenti edizioni a Il Cairo (Egitto), Florianapolis (Brasile) e Madaba (Giordania), quest’anno sarà Toronto (Canada) ad ospitare l’evento, con un ricco programma di dibattiti, ricerche e analisi per lo sviluppo, scambio di buone pratiche, modelli di risoluzione dei conflitti, individuazione di valori e strategie comuni per creare una rete di leader motivati nel costruire la pace nel mondo. Il Forum 2018 è rivolto in particolare a dirigenti, amministratori pubblici e privati, insegnanti, formatori, presidenti di ong, leader religiosi e di agenzie governative, attivisti e membri di movimenti che operano in favore del dialogo, della pace e del disarmo. Per informazioni: www.worldpeaceforum.org (altro…)

70 anni del Consiglio ecumenico delle Chiese

70 anni del Consiglio ecumenico delle Chiese

Segui l’evento con streaming

“Camminare insieme, servendo la giustizia e la pace”. Con questo obiettivo, il Consiglio ecumenico delle Chiese, l’organo che si occupa del dialogo tra le differenti Chiese cristiane, si appresta a celebrare il 70° anniversario della sua costituzione, avvenuta nel 1948. Durante tutto l’anno vi saranno diverse opportunità per guardare ai risultati del lavoro svolto per l’unità dei cristiani, e al tempo stesso per rinnovare l’impegno in vista delle sfide future di una piena comunione, per meglio rispondere alla chiamata di Dio all’unità della famiglia umana, alla giustizia e alla pace nel mondo. Tra gli eventi, il 18 aprile 2018 a Ginevra (Svizzera) il Movimento dei Focolari ha organizzato una manifestazione per ricordare la ricca collaborazione e amicizia tra Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari e il Consiglio ecumenico delle Chiese. In programma, tra gli altri interventi, la relazione del Pastore Olav Fykse Tveit, Segretario generale del Consiglio, e di Jesús Morán, copresidente del Movimento dei Focolari. Segui l’evento con streaming (dalle ore 14 alle ore 17) Segui l’evento su Facebook (altro…)

Sessão especial da Câmara Municipal de Salvador em memória a Chiara Lubich

SESSÃO ESPECIAL DA CÂMARA MUNICIPAL DE SALVADOR EM MEMÓRIA DE CHIARA LUBICH O Movimento dos Focolares convida para: Sessão Especial da Câmara Municipal de Salvador que fará memória de Chiara Lubich, por ocasião do 10º aniversário de seu falecimento, e se realizará dia 19 de abril, às 19h, no Plenário Cosme de Farias, Paço da Câmara Municipal de Salvador.

No ano em que a Igreja Católica no Brasil celebra o Ano Nacional do Laicato, recordar a vida e obra de Chiara Lubich é afirmar a missão do cristão leigo e leiga de serem sal da terra, luz e fermento, na Igreja e na sociedade. Chiara, em primeira pessoa, seguida de sua família espiritual (centenas de milhares de pessoas que em todo o mundo fizeram própria a espiritualidade da unidade), empenhou a vida em viver pela unidade da família humana, pela fraternidade universal, a partir daquela que denominou de “revolução do amor”, profundamente enraizada no evangelho. Celebrar a vida de Chiara, para nós, membros do Movimento dos Focolares, é celebrar e se alegrar pelo carisma da unidade, imenso dom de Deus para a humanidade; e sua presença entre nós será o maior testemunho desta realidade.
El cobalto de la comunicación

El cobalto de la comunicación

En este libro Ricardo Latorre aborda un asunto actual: no hay verdadera evangelización sin la mediación de la comunicación.

Inmersos como estamos en un mundo digital del que aún no imaginamos ni de lejos cuánto ha de cambiar nuestra cultura y nuestras sociedades, el autor trata de descubrir cuáles son las mejores coordenadas que la Iglesia tiene a su disposición para anunciar la buena noticia, buscando sin descanso el cobalto de la comunicación, es decir, la fórmula, el tono, el modo de comunicar el Evangelio que responda a la novedad permanente del lenguaje de la fe y al no menos cambiante código de esta cultura global. Editorial Ciudad Nueva

Giudice focolarino

Giudice focolarino

Gianni Caso (1930 – 2017) è stato un giurista e magistrato. Negli anni Ottanta è stato giudice relatore ed estensore della sentenza d’appello nel primo processo Moro. Ha ricoperto la carica di Presidente onorario della Corte di Cassazione. In questo libro di memorie, Caso ripercorre, insieme alla sua storia professionale, i momenti salienti della sua esperienza di focolarino e alcuni suoi incontri con Chiara Lubich. “Una vita semplice e schiva la sua, eppure ricca e intensa”, scrive Maria Voce nella Prefazione. “Spetterà ora al lettore penetrare nelle pagine e cogliere l’impegno profuso da Gianni nella scoperta della propria chiamata e vedere a mano a mano emergere una scelta volta a ricercare e a realizzare – nella vita personale, comunitaria e come magistrato – il disegno di Dio, unica motivazione di ogni suo agire”. Editrice Città Nuova

Dubai: at the top

Dubai: at the top

Il Burj Khalifa, grattacielo di 830 metri e 160 piani con belvedere, è ancora, per il momento, la più alta struttura mai realizzata dall’uomo, sovrastante un’immensa fontana illuminata da raggi laser che danzano a ritmo di musica. Fino a quando questo primato non sarà superato, probabilmente dalla Kingdom Tower di Gedda (200 piani), o da un altro dei grattacieli in costruzione in diverse parti del mondo, stare “at the top”, guardando dall’alto gli edifici di lusso e le costruzioni ultramoderne, rimane una caratteristica peculiare di Dubai. La città negli ultimi anni ha visto un tasso migratorio altissimo, tra i più alti al mondo, con un grande afflusso di persone provenienti da ogni parte del mondo soprattutto in cerca di un lavoro. Il risultato è un originale laboratorio di cosmopolitismo, non esente da difficoltà, specie per i lavoratori stranieri. In questo “bosco” di grattacieli e cemento vive una piccola comunità del focolare, formata soprattutto da persone che, come innumerevoli altre, hanno dovuto lasciare alle spalle le incertezze che vivevano nelle rispettive nazioni e sono giunte a Dubai alla ricerca di una maggiore sicurezza per la propria famiglia. Lo scorso mese di febbraio, questa comunità ha accolto con grande gioia l’arrivo di Romè (dalle Filippine), Fadia e Susanne (Giordania) e Murad (Siria), insieme ad Alessandro (Italia), che si è aggiunto al gruppo per alcuni giorni, venuti per dare vita insieme ad un “focolare temporaneo” della durata di tre settimane. Raccontano: «Siamo stati accolti all’aeroporto da un piccolo gruppo di persone con volti radiosi e a ognuno di noi è stato regalato un fiore! Ci siamo subito sentiti a casa. La mattina dopo ci è arrivato un messaggio via e-mail da Maria Voce, la presidente dei Focolari: “Che Gesù, sempre presente tra voi, sia il dono più bello per quanti incontrerete”. Questo è diventato un programma chiaro per le nostre settimane di immersione al cuore di una comunità. In punta di piedi abbiamo iniziato ad avvicinare una persona dopo l’altra, fissando appuntamenti nelle case, in chiesa, nelle stazioni della metropolitana, nei ristoranti e in alcuni centri commerciali vicini. Venivano carichi di “provvidenza” da condividere con tutti. Ogni momento della giornata, anche fino a tarda notte, ovunque, era un’occasione perfetta per costruire il rifugio temporaneo di Gesù tra noi, la realtà che desideravamo portare a tutti. E la gioia esplodeva ad ogni incontro!». In programma una Mariapoli di due giorni. «Sapevamo che la nostra presenza a Dubai era per metterci al servizio. Con questa finalità, siamo arrivati alla riunione preparatoria col gruppo degli “animatori”, caratterizzato da internazionalità e diversità culturale. I settanta partecipanti alla Mariapoli, di undici nazionalità, hanno dato ognuno un contributo concreto. L’eredità di Chiara Lubich, “essere sempre famiglia”, si è toccata con mano». «Parlando con l’uno e con l’altro – continuano – ci siamo resi conto di quante preoccupazioni e pesi portino nel cuore: discriminazione, paura di perdere il lavoro, alto costo della vita con bassi stipendi, nessuna residenza permanente, chiarezza o sicurezza a lungo termine. Dietro a tutto questo, tuttavia, è evidente come ciascuno custodisca nel profondo del cuore un tesoro: la scelta di Dio come ideale della propria vita». E concludono: «La vita di unità nella comunità è la loro caratteristica, cui si aggrappano nonostante le sfide che devono affrontare ogni giorno». La corsa al primato per stare at the top, nel loro caso, non è questione di metri. Chiara Favotti (altro…)