Movimento dei Focolari
Nosotros creemos en el amor

Nosotros creemos en el amor

Nosotros creemos en el amor Nosotros creemos en el amor es la respuesta que cualquier cristiano puede dar a quien le exige razones de su fe. Este libro lo demuestra de modo ágil y convincente. El texto nació del diálogo que el autor tuvo con centenares de jóvenes en distintos países, en encuentros para profundizar lo esencial de la fe cristiana. Recorriendo el camino que llevó a los primeros discípulos de Jesús a reconocer en él al Hijo del Padre y a entrar en la comprensión de la Trinidad, Vandeleene no elude las innumerables preguntas que la fe en el Amor suscita y responde con la claridad que otorga una rica experiencia de vida evangélica. El autor no se erige en el papel de maestro pero brinda su competencia y experiencia, e instaura un diálogo con los jóvenes en el que intenta adentrarse en un tema como el de la fe, tan decisivo en la vida y para la vida. Dice María Voce –presidente de los Focolares– en el prefacio: “Es mi deseo que las páginas de este libro brinden a los jóvenes el impulso para entrar en diálogo con Jesús. Para conocerlo mejor, por lo tanto para amarlo más y para dejarse amar por él libremente. Una aventura que deseo a muchos”. Editorial Ciudad Nueva (Buenos Aires)

Segnare sulla folla ricami di luce

Segnare sulla folla ricami di luce

ChiaraLubich_3marzo2018 «Ecco la grande attrattiva del tempo moderno; penetrare nella più alta contemplazione e rimanere mescolati fra tutti, uomo accanto a uomo. Vorrei dire di più: perdersi nella folla, per informarla del divino, come s’inzuppa un frusto di pane nel vino. Vorrei dire di più: fatti partecipi dei disegni di Dio sull’umanità, segnare sulla folla ricami di luce e, nel contempo, dividere col prossimo l’onta, la fame, le percosse, le brevi gioie. Perché l’attrattiva del nostro, come di tutti i tempi, è ciò che di più umano e di più divino si possa pensare, Gesù e Maria: il Verbo di Dio, figlio d’un falegname; la Sede della Sapienza, madre di casa». (altro…)

Maria

Maria

Maria-capa-v.1A experiência de Chiara Lubich na relação com Maria é fascinante e de uma riqueza enorme. Suas contribuições revelam aspectos da vida da mãe de Jesus pouco conhecidos até mesmo no âmbito da Igreja Católica. A fé na maternidade divina de Maria – Mãe de Deus, Theotokos – é apresentada no livro a partir da própria vivência da autora na relação vital e filial com Ela, com beleza poética e profundidade teológica, e de forma acessível a toda pessoa interessada no assunto. A concepção de Chiara sobre Maria como cristã autêntica, Aquela que por primeiro põe em prática a Palavra de Deus, é inovadora e impulsiona o diálogo entre cristãos de denominações diferentes. Como cristã autêntica, Ela é modelo para todos os cristãos. Os organizadores desta obra foram muito cuidadosos e perspicazes ao apresentar de forma sistemática a rica contribuição de Chiara Lubich sobre Maria, que, na discrição de sua vida, muitas vezes, é conhecida apenas numa perspectiva devocional. Vê em CIDADE NOVA: https://www.cidadenova.org.br/livraria/produtos/view/1147

10ChiaraLubich – Brasil: São Paulo – Bahia – Rio de Janeiro – Mariápolis Santa Maria

10ChiaraLubich – Brasil: São Paulo – Bahia – Rio de Janeiro – Mariápolis Santa Maria

Universidade da Madeira homenageia Chiara Lubich

Universidade da Madeira homenageia Chiara Lubich

Chiara“A Universidade da Madeira vai organizar uma exposição e conferência para homenagear Chiara Lubich, fundadora do Movimento dos Focolares e antiga presidente honorária da Conferência Mundial das Religiões pela paz, no âmbito das comemorações do Dia Internacional da Mulher. A exposição é inaugurada a 8 de março no Campus da Penteada. Esta mostra vai depois para o Colégio dos Jesuítas onde vão ser recordados os 16 Doutoramentos “Honoris Causa”, recebidos em vida por Chiara Lubich, assim como diversos prémios e cidadanias honorárias.” (in Jornal Económico) Deste acontecimento, que contará com a presença de Anna Maria Rossi, do Centro Chiara Lubich, numa conferência a 14 de março, para assinalar o 10º aniversário da morte de Chiara Lubich, foi dada nota nos meios de comunicação social, nomeadamente no Jornal EconómicoDiário de Notícias Madeira e Funchal Notícias Universidade-Madeira Campus da Universidade da Madeira, Penteada, Funchal

Vangelo vissuto: “Partecipare alla vita di Dio”

Ricominciare da zero Quando ero ancora piccolo mio padre ci ha lasciati. Mia madre è caduta in una forte depressione e ha cominciato a bere. Sono stato educato dalla nonna materna. Quando mia madre è morta, ero nel periodo dell’adolescenza e covavo in me un desiderio di vendetta. In seguito ho conosciuto una ragazza che mi ha introdotto nella sua comunità parrocchiale. Attraverso queste persone, piano piano ho scoperto Dio, la vita interiore, ritrovando pace ed equilibrio. Quando ci siamo sposati, potevo dire che quella comunità era la mia famiglia. Un giorno, nel posto dove lavoro, è arrivato un uomo e si è presentato come mio padre. Era desolato e temeva la mia reazione. Nonostante la sorpresa, l’ho accolto con calore, gli ho parlato della bambina che era nata e l’ho invitato a casa. Dopo una settimana è venuto insieme alla sua compagna. Io e mia moglie li abbiamo accolti con grande festa e affetto. Più che nonni, ci sembravano due figli adottivi. Da allora la vita della nostra famiglia è cambiata, e anche la loro. Il passato è come se non esistesse, esiste solo la volontà di ricominciare da zero. P.P. – Serbia La caricatura Un compagno ha disegnato la mia caricatura, l’ha fotocopiata e poi l’ha distribuita in tutta la scuola. Avrei voluto picchiarlo! Poi però ho deciso di avvicinarlo e di parlargli con calma. Anzi, gli ho proposto di venire a casa mia, fare insieme i compiti e poi andare a vedere un film. Quando mi ha chiesto perché avessi reagito in quel modo, gli ho risposto che ho imparato a vedere Gesù in ogni prossimo, sapendo che tutti possiamo sbagliare. Sorpreso, ha voluto saperne di più. Adesso anche lui cerca di mettere in pratica le parole del Vangelo. Daniel – Brasile L’umanità di Gesù I primi sintomi del mio male, una sclerosi multipla, risalgono a quando mia moglie Susi era in attesa di nostra figlia Tecla. Io, che ero abituato a lavorare, a fare sport, mi sono ritrovato a fare i conti con una sempre maggiore difficoltà a muovermi, fino alla totale immobilità. Eppure, fin dall’esordio della malattia, ho avvertito in me un risveglio e una sete di valori veri. Sono passati molti anni da allora. Essere ammalato, vedere che le gambe non rispondono più, dipendere dagli altri in tutto, soffrire, conoscere l’umiliazione, sentirsi diverso: ho sperimentato tutto questo. Ma la sofferenza mi ha aiutato a capire molto più di prima l’”umanità” di Gesù. Renato – Italia La fioraia Era una serata freddissima. Una anziana fioraia cercava di vendere i suoi fiori. Aveva addosso una vecchia coperta e sembrava rassegnata a veder passare la gente, frettolosa e indifferente. Pensai che se fossi stata al suo posto avrei desiderato qualcosa di caldo. Ma in giro non c’erano bar. Ho trovato invece un ragazzo che vendeva dolci fatti in casa. Così ne ho preso uno per lei. Quando l’ha ricevuto mi ha ringraziato, senza dire molte parole, con la commozione negli occhi. Ho ripreso la mia strada, sentendo ancora su di me quello sguardo. Szidi – Romania (altro…)