Movimento dei Focolari

Clartè e Dialoghi in Architettura

Ormai alla sua V edizione, si svolge a Montefalcone Appennino, nelle Marche, una delle regioni Italiane che quest’anno ha subito il forte terremoto dell’ottobre scorso e mantiene i forti segni della distruzione. Organizzato da Clartè e Dialoghi in Architettura vede coinvolte diverse discipline: la musica, il cinema, la letteratura, l’architettura.  Il tema di quest’anno è : “L’Opera e il limite” Sia essa opera musicale o cinematografica, letteraria o architettonica. Scavare all’interno di questo termine permetterà di fare di quella linea che è il limite uno spazio di possibilità di riflessione. Locandina informazioni e iscrizioni segr.architettura@focolare.org

Italia. Dialoghi in Architettura

L’edizione 2017 ha come tema “Abitare la memoria – Andare innovando”.  Un tema molto attuale che riguarda le città, i paesaggi, i territori. Tappe a Firenze, Valle del Chianti e Siena, Pescara, Ravello e Costiera Amalfitana, Pompei, Roma, L’Aquila e Amatrice, Montefalcone Appennino.  Vogliamo scoprire come e perché la bellezza si fonda nel limite, nascendo da situazioni difficili e instabili e come l’innovazione è parte integrante della tutela e della conservazione della memoria.

Informazioni e iscrizioni: segr.architettura@focolare.org

Usa e Camerun: Summer School Edc

Usa e Camerun: Summer School Edc

Negli USA ad Hyde Park la  prima Summer School precede il consueto incontro annuale dell’Associazione Edc Nord Americana (che comprende oltre agli USA anche il Canada) al quale si uniranno anche rappresentanti  dal Messico, costituendo un evento complessivo che avrà 170620 24 Fontem EoC Start up Lab 01come titolo: “Costruire un’Economia di Comunione. Una nuova visione per l’economia ed il business” (Building an Economy of  Communion. A new vision for the Economy and Business). A Fontem in Camerun, in 56 parteciperanno all’ EoC Start up Lab 2017: 28 progetti imprenditoriali saranno protagonisti del laboratorio di incubazione di Economia di Comunione, nel continente africano per la prima volta. Per sapere di più:  Edc-online

Don Mazzolari e don Milani

20 giugno. Papa Francesco in visita a due paesi italiani: Bozzolo (Mantova) e Barbiana (Firenze). «Per rendere omaggio a don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani, i due sacerdoti che oggi ci offrono un messaggio di cui abbiamo tanto bisogno. Anche in questo caso ringrazio quanti, specialmente sacerdoti, mi accompagneranno con la loro preghiera», ha detto il Papa all’Angelus di domenica 18 giugno. La visita in forma privata alle tombe dei due sacerdoti, sarà un gesto molto significativo verso questi uomini scomodi per il loro tempo e quindi emarginati. Precursori del Concilio Vaticano II, anticipatori della Chiesa dei poveri, sono stati indicati da Francesco come esempi da seguire. https://youtu.be/IWrf9yUJ32I (altro…)

Giornata Mondiale del Rifugiato

Ogni anno si celebra il 20 giugno questa Giornata indetta dall’ONU (UNHCR) nel 2000, in occasione del 50° anniversario della Convenzione relativa allo status dei rifugiati. L’appuntamento ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione dei migranti. Si tratta di milioni di persone costrette a fuggire da guerre e violenza, lasciando i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che era parte della loro vita. Dietro ognuno di loro ci sono storie che meritano di essere ascoltate, intrise di sofferenza, umiliazioni e il desiderio di ricostruirsi un futuro. Nel rapporto Projected Global Resettlement Needs 2017, si afferma che nel 2017 il numero previsto di persone bisognose di reinsediamento sarà di 1,19 milioni, il 72% in più rispetto al 2014. È questa una delle soluzioni migliori per i rifugiati, insieme all’integrazione nella società di accoglienza e al rimpatrio volontario. (altro…)

Jesús Morán: La fedeltà creativa

Jesús Morán: La fedeltà creativa

FedeltaCreativaCon Alessandro De Carolis, giornalista di Radio Vaticana, in qualità di moderatore, hanno dialogato con l’autore don Julián Carrón (presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione) e Maria Grazia Vergari (vice presidente del settore adulti di Azione Cattolica). La giornalista Giorgia Bresciani di “Radio InBlu”, ha intervistato Jesús Morán il 30 maggio. Ecco alcuni stralci: G. B. – La presentazione del suo libro è stata l’occasione per vivere un momento di dialogo e fraternità tra movimenti ecclesiali. Nella Pentecoste del 1998, Giovanni Paolo II e l’allora cardinale Ratzinger vollero un cammino di comunione tra i movimenti. Le chiedo di aiutarci a capire cosa è accaduto quel giorno e a che punto siamo di quel cammino. J. M. – Penso che la giornata del 29 maggio è stata proprio benedetta dallo Spirito Santo, una grazia per noi. Ricordo molto bene la Festa di Pentecoste del 1998: penso sia stata la più bella della mia vita. Mi sembrava che si attualizzasse la prima Pentecoste, per la presenza di tante persone, per la giornata, che era bellissima! Arrivavo dal Cile, dove allora abitavo. Effettivamente è stato un momento storico, un evento ecclesiale, perché, per la prima volta, i nuovi movimenti erano radunati in piazza San Pietro tutti insieme. Un incontro fondamentale tra il Carisma di Pietro ed i carismi suscitati dallo Spirito Santo in questo tempo. È stato uscire a vita pubblica, dare visibilità ai carismi ecclesiali, un momento di “riconoscimento” di questa realtà. Da allora il cammino è andato avanti, con momenti alterni. Questa esperienza si è estesa anche a livello ecumenico ed è nata “Insieme per l’Europa”. Ci siamo impegnati, quindi, nell’unità di tutti i cristiani. Ma ci sono stati tanti altri momenti di incontro tra i movimenti. In questi anni, però, sono scomparsi alcuni dei fondatori e questo, ovviamente, ha rallentato un po’ il cammino: la partenza di don Giussani, di Chiara Lubich ed altri, ovviamente ha avuto un influsso perché questa realtà di unità e di comunione dei movimenti è stata decisamente voluta da loro. UNESCO_15Nov16_JesusMoran_02Un’occasione come quella del 29 maggio ci dice che dobbiamo continuare. Adesso, in una fase diversa, post-fondazionale; dobbiamo riprendere quella “profezia”. Ed il momento della presentazione del mio libro è andato in quella linea direzione. G.B. – Lei ha accennato alla scomparsa di alcuni fondatori. Proprio lei, Maria Voce, don Carrón, siete tra quelli che state vivendo il “dopo –fondazione”, la “seconda fase”, che è una fase delicata: il vostro è un compito complesso e appassionante. Alla luce di ciò che è emerso dal vostro confronto, cosa serve in questa fase ad un movimento ecclesiale? J.M.Credo che la fase “post –fondazionale” è anche una fase carismatica. Ci sono delle grazie diverse da quelle vincolate alla fondazione, più nella prospettiva dell’incarnazione: la grande sfida è che il carisma, nella scia del fondatore, diventi sempre più “storia”. Quindi è una tappa di servizio alla Chiesa ed all’umanità. Ci vuole una maturità diversa. Dobbiamo lavorare più insieme, mettere in luce tutti i talenti personali e comunitari. Perché quando c’è il fondatore la luce del carisma è fortissima, lo “incarna” quasi da sola. Ora Dio ci chiede di mettere in moto la nostra intelligenza del carisma, le nostre forze. E dobbiamo farlo insieme! Questa è la grande sfida. È ciò che ho cercato di dire con quel concetto (già usato da Giovanni Paolo II) di “fedeltà creativa”: fedeltà al carisma e, al contempo, capacità di innovazione, di creatività, sempre frutto dello Spirito. Ed un inserimento maggiore nella Chiesa e nella società. Ascolta l’intervista integrale (altro…)

“Fatima e l’infinito segreto”

“Fatima e l’infinito segreto”

FatimaUna nuova lettura delle profezie  e dei segreti mariani   Qual è il messaggio di Maria a Fatima  per la vita spirituale del cristiano di oggi? Nel centenario delle apparizioni di Fatima (13 maggio 1917-2017) Benazzi affronta un tema che appartiene alla tradizione cristiana da sempre, quello dei “segreti” e delle “profezie”. L’Autore chiarisce il senso della profezia nella Bibbia, spiegando che segreti e profezie non parlano del futuro come di qualcosa da attendere, ma del presente dell’umanità e della fede; si tratta di un genere letterario che non svela “quel che accadrà”, ma che punta a dare un criterio di lettura su quello che sta accadendo. I segreti di Fatima e le profezie mariane non sono pertanto per i curiosi cercatori di notizie strabilianti, ma aprono alle domande più serie del credere; ci interrogano su cosa significa convertirsi; sul rapporto tra Chiesa e persecuzione; sulle questioni della violenza e delle guerre; sulle scelte di pace; su quale genere di umanità vogliamo essere di fronte alla proposta di Dio in Gesù Cristo. Natale Benazzi (1961), teologo e saggista, ha pubblicato diverse opere sulla storia della Chiesa. Da anni si dedica all’approfondimento di temi e figure della storia della spiritualità. Fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Sant’Ambrogio per la cultura della Diocesi di Milano. Per Città Nuova ha curato La vita comunitaria dei cristiani di Dietrich Bonhoeffer (2015); Nell’abisso del mondo. Diario e autobiografia di Gemma Galgani (2016); La vita in Cristo di Nicola Cabasilas (2017). Città Nuova Editrice