Apr 15, 2013 | Cultura, Focolari nel Mondo
Il testo L’economia del bene comune di Stefano Zamagni, edito da Città Nuova, è uno dei vincitori della prima edizione del concorso internazionale “Economia e Società”, indetto dalla Fondazione “Centesimus Annus – Pro Pontefice” per promuovere la conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa cattolica. L’annuncio dell’assegnazione del riconoscimento è stato fatto l’11 aprile nella sala stampa della Santa Sede. Nel corso di una conferenza stampa, il cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’A.P.S.A. (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), riferendosi al testoL’economia del bene comune di Città Nuova, premiato ex aequo con Ciudadanía, migraciones y religion. Un diálogo ético desde la fe cristiana di Julio Luis Martínez Martínez, ha così motivato l’assegnazione: «L’autore, Stefano Zamagni, è Professore Ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla sede di Bologna della Johns Hopkins University. Eonomista di fama internazionale, ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e i suoi manuali di economia e di storia dell’economia sono utilizzati in molte università. È intervenuto spesso nel dibattito culturale attuale su temi quali la famiglia, il multiculturalismo, la laicità e ricevuto molteplici onorificenze e riconoscimenti in tutto il mondo». Il testo premiato del Prof. Zamagni, L’economia del bene comune (apparso anche in traduzione spagnola), propone di allargare l’orizzonte delle categorie fondamentali che ci permettono di comprendere l’attività economica. A fronte di un modello dominante che riduce gli attori principali della vita economica al mercato ed allo Stato, Zamagni argomenta presentando un terzo ambito di valori (comprendenti la solidarietà, lo spirito di intrapresa, la simpatia) che non possono essere realizzati né dallo spirito di efficienza, né dalla ricerca della giustizia. È infatti convinzione dell’autore che senza questi valori di fratellanza o reciprocità non possano funzionare né il mercato né lo Stato. In questo libro, Zamagni ritiene perciò necessario che possa affermarsi entro il mercato – e non al di fuori o contro di esso – uno spazio economico formato da soggetti il cui agire sia ispirato al principio di solidarietà. Trattandosi della prima edizione del “Premio Internazionale Economia e Società” della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, i testi premiati hanno una funzione programmatica per la fisionomia del Premio. Premiando le opere di Martínez e Zamagni, che offrono un contributo originale all’attuale dibattito culturale, la Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice indica inoltre l’ampiezza delle tematiche che essa vuole affrontare con l’istituzione del Premio: abbracciare un orizzonte profetico senza temere problematiche più puntuali. Entrambi forniscono un contributo originale e stimolante». La cerimonia di premiazione avrà luogo il prossimo 24 maggio a Roma (Palazzo della Cancelleria) all’apertura del convegno che farà il punto sull’attività della Fondazione Centesimus Annus a 20 anni dalla nascita. Stefano Zamagni, L’economia del bene comune (altro…)
Apr 15, 2013 | Chiara Lubich, Spiritualità
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Watch video: “The Art of Christian Loving” – Chiara Lubich at Fu Jen University,Taipei, 26 January 1997
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Watch video: “The Art of Christian Loving” – Chiara Lubich at Fu Jen University,Taipei, 26 January 1997
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Apr 15, 2013 | Centro internazionale, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Dietro la crisi della penisola coreana risiedono questioni politiche profonde e rapporti di forza al banco di prova. La crisi tra le due Coree e le minacce di attacco agli Usa con una testata nucleare di produzione nordcoreana hanno generato tensioni nella penisola asiatica e in tutto il mondo. «Come stiamo vivendo questi giorni di tensione per via delle minacce della Corea del Nord?», rispondono Sok In (Alberto) Kim e Won Ju (Maris) Moon responsabili del Movimento dei Focolari in Corea. «Preghiamo in modo speciale per i politici di tutte e due le parti e di tutti i Paesi coinvolti perché abbiano la luce e la forza di agire secondo coscienza. Ed è per noi un’occasione per vivere con più intensità l’amore al fratello». Si dicono «pieni di fiducia, sicuri che il bene trionfa sempre» e con «la speranza che torni la pace stabile al più presto possibile».
A incoraggiamento giunge il messaggio di Maria Voce, che sta seguendo con particolare attenzione l’attuale momento di sospensione nella penisola coreana e Paesi limitrofi. In esso assicura la sua vicinanza spirituale alle comunità dei Focolari: «Vi tengo, assieme al popolo coreano, nelle mie preghiere e nel mio cuore. Insieme rinnoviamo la fede nell’amore del Padre».
Mentre invita ad intensificare, uniti, la preghiera del Time-out per la pace nel mondo e perché si evitino nuovi conflitti, Maria Voce – che ha visitato la comunità dei Focolari in Corea nel 2010 – ricorda il caratteristico impegno delle persone del Movimento a costruire dovunque, attraverso il dialogo, rapporti di fraternità in tutte le situazioni del quotidiano, «contributo alle soluzioni di pace in molti punti caldi della terra». Sok In Kim e Won Ju Moon scrivono che il momento del Time-out è vissuto molto intensamente anche da tutti loro, «affidando a Dio tutti i Paesi in guerra e in particolare la situazione del nostro Paese». I Focolari sono presenti in Corea fin dagli anni ’60, con il primo focolare aperto nel 1969. La comunità del Movimento è composta da persone di tutte le età e vocazioni. Particolarmente significative le iniziative sorte negli ultimi anni in campo politico e economico, e l’impegno per il dialogo interreligioso. Per approfondimenti sulla crisi coreana, leggi su Città Nuova online, l’intervista a Pasquale Ferrara, esperto di relazioni internazionali. (altro…)
Apr 14, 2013 | Chiara Lubich, Focolari nel Mondo
Un precipitare improvviso della salute in pochi giorni, e stanotte, alle 0.30, Oreste ci ha lasciato. La sua vita, la sua grande umanità e il suo sorriso sono stampati in migliaia di cuori di persone che ha incontrato in questi lunghi anni spesi al servizio di Dio e dell’ideale dell’unità, da lui conosciuto a Milano negli anni di gioventù. Della sua storia scriveremo più avanti. Intanto, quanti vorranno rendergli omaggio, potranno recarsi alla cappella del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari, a Rocca di Papa, dove dalle 14 di oggi, sarà allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno domani 15 aprile, alle ore 15, sempre presso il Centro Internazionale dei Focolari a Rocca di Papa. (altro…)
Apr 12, 2013 | Chiara Lubich, Spiritualità

Video: “L’arte dell’amore cristiano” – Chiara Lubich a Taipei, gennaio 1997
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Apr 12, 2013 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
In Egitto il lavoro minorile è una vera emergenza sociale: lavorano più di 2 milioni di bambini tra i 7 e i 15 anni, su una popolazione di circa 80 milioni di abitanti. Molti di loro sono costretti a lasciare la scuola per sostenere la famiglia. Al Cairo, i bambini che lavorano si trovano frequentemente a vivere in strada, esposti a varie forme di violenza e con il pericolo di contrarre gravi malattie. L’AMU – ONG che si ispira alla spiritualità del Movimento dei Focolari -, che collabora da anni con la fondazione Koz Kazah (“Arcobaleno” in arabo), continua anche nel 2013 l’impegno a favore delle ragazze e dei ragazzi del quartiere Shubra del Cairo: minori tra 5 e 15 anni, per lo più lavoratori e con condizioni famigliari estremamente difficili. Il primo obiettivo è quello di ridare loro l’infanzia attraverso uno spazio a misura di bambino. Il centro che li accoglie un giorno alla settimana, quello libero dal lavoro, offre loro la possibilità di imparare a leggere e scrivere, di apprendere attraverso il gioco, lo sport e l’arte a ritrovare fiducia in se stessi e capacità di interagire positivamente con gli altri. Ormai i ragazzi più grandi, che da più anni frequentano il centro, aiutano quelli nuovi ad inserirsi nelle varie attività. È nato anche, per le ragazze, un club dal nome “Ebn Masr” (Figlia dell’Egitto). Visti i frutti di questi anni, si è dato avvio anche ad alcuni corsi di formazione professionale: elettricista e falegname per i ragazzi, sartoria per le ragazze. Un interessante riscontro si sta avendo con il corso di teatro tenuto da una regista professionista. A settembre hanno potuto offrire una prima rappresentazione in occasione di un’importante giornata per la pace che la Fondazione Koz Kazah ha realizzato in collaborazione con due associazioni musulmane, una per la tutela degli orfani e l’altra per i portatori di handicap. Hanaa Kaiser, referente locale AMU per il progetto: “La giornata della pace ha rappresentato un’occasione unica per i nostri ragazzi per sentirsi apprezzati ed inseriti nella società. I partecipanti erano ragazzi di tutte le estrazioni sociali del mondo cristiano e musulmano”. E ancora: “Abbiamo constatato che per i ragazzi lo sport gioca un ruolo molto importante nella formazione, e abbiamo organizzato tornei di calcio con altri centri sportivi della città. La situazione delle ragazze è molto diversa e con le attività che facciamo ci rendiamo conto di poter abbattere alcuni pregiudizi molto radicati in alcuni strati sociali. Ad esempio R., tra le ragazze più capaci nella sua scuola, era destinata a terminare gli studi dopo la scuola media in vista del matrimonio, unico futuro immaginabile. Il nostro sostegno è servito a convincere i genitori a farle continuare gli studi per diventare infermiera. Questa esperienza è un segno importante di cambiamento anche per le altre famiglie”. Un altro importante risultato è stato raggiunto da quattro ragazzi che hanno potuto fare l’esame di alfabetizzazione richiesto dal governo. Con questo certificato potranno accedere al mondo del lavoro e prendere la patente, per esempio per lavorare come autisti. Questo sarà sicuramente di esempio per gli altri e di stimolo a migliorare per cambiare le proprie condizioni di vita. Dati del progetto per il 2013 Progetto: Ragazzi a rischio – Paese e località: Egitto, Il Cairo Destinatari: 120 minori Controparte locale: Fondazione Koz Kazah Costo totale del progetto: € 27.624,37 Apporto locale: € 12.352,63 – Contributi richiesti all’AMU: 15.271,74 Fonte: AMU Notizie e Newsletter AMU http://www.amu-it.eu/2013/03/08/egitto-andata-e-ritorno/?lang=it http://www.amu-it.eu/wp-content/uploads/2012/06/NEWSLETTER-formazione-giugno-2012.pdf http://www.amu-it.eu/wp-content/uploads/2012/11/AMU-Notizie-n%C2%B04per-web.pdf (altro…)
Apr 11, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
“I mesi a Sophia mi hanno aiutato a “integrare” il vivere e il pensare ciò in cui credo: un mondo più giusto, uguale e diverso allo stesso tempo. Tutto, le discipline economiche e politiche, ma anche la possibilità di conoscere i professori e gli studenti dello IUS di tutto il mondo, mi hanno fatto una persona diversa, anzitutto interiormente, e poi anche sul lavoro, più tollerante, più consapevole dei bisogni di tanti, delle loro sofferenze, delle loro gioie. È un tesoro grande che oggi fa parte di me” . Così Valeria esprime in un’intervista al giornalista brasiliano Valter Hugo Muniz l’esperienza di un anno di approfondimento della sua professione di assistente sociale trascorso a Loppiano.
“Lavorare nel sociale, per me, ha sempre voluto dire integrare la mia professione col desiderio di un mondo più fraterno, in cui i diritti di tutti siano pienamente rispettati – prosegue Valeria – . Prima di arrivare allo IUS ho lavorato come assistente sociale per più di 3 anni nel quartiere Borro, uno dei più poveri di Montevideo (Uruguay) dove vivono bambini, adolescenti e famiglie in condizioni di estrema vulnerabilità sociale. Ho cercato di non perdere di vista l’obiettivo principale: promuovere prima di tutto la dignità degli abitanti del quartiere favorendo la loro partecipazione, la coesione sociale, aprendo spazi comunitari per superare l’isolamento, per affrontare insieme i problemi con il dialogo e l’azione collettiva”.
Lo scorso dicembre Valeria è tornata a Montevideo e da allora collabora ad un progetto rivolto a bambini dai 5 ai 12 anni e alle loro famiglie. “L’anno che ho trascorso allo IUS – conclude – è stato molto intenso, sotto tanti punti di vista. Per me è stata una svolta, mi ha richiesto di cambiare… e non si è ancora conclusa l’assimilazione delle nuove categorie che ho appreso. Vedo la mia attività come un costante “camminare insieme”, in cui è necessario guardarsi reciprocamente con uno sguardo di autentica fraternità: ciò che deve crescere non sono solo gli standard materiali di qualità della vita, ma la consapevolezza della nostra comune cittadinanza”. Fonte: Istituto Universitario Sophia (altro…)
Apr 10, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Maria lavora come infermiera in una scuola di Brooklyn: alcuni suoi colleghi sono attirati dal suo impegno a costruire l’unità nella loro scuola. Dopo tre anni di lavoro insieme, questo gruppo ha proposto un approccio interdisciplinare per la risoluzione dei conflitti tra i membri del personale, incoraggiandoli ad ascoltarsi di più e a rispettare le idee dell’altro. La proposta è stata accettata dal direttore e condivisa con tutto il personale della scuola. Carol lavora per il comune in un quartiere della sua città. Il sindaco aveva lanciato il progetto “The Art of Caring” (l’arte del prendersi cura). Carol ha condiviso questa idea con i suoi vicini di casa. Il progetto aiutava tutti a fare il primo passo verso gli altri, a condividere le loro storie e costruire rapporti positivi. Le iniziative erano le più varie – dall’aiutare a ripulire il cortile di un anziano fino a trovare l’alloggio per chi ne aveva bisogno. Questo programma è stato un tale successo che altre città si stanno chiedendo come replicarlo. Stephen ha realizzato uno dei suoi sogni appena finita la scuola superiore: partire per le Filippine per un anno di volontariato a Bukas Palad (“Mani aperte” in Tagallo), un progetto sociale situato a Manila. Quando è tornato, Stephen ed i suoi amici hanno lanciato una raccolta fondi: “Siamo coscienti di essere un’unica famiglia”, ha detto. Queste tre storie non sono ipotetiche. Sono esempi di vita reale che dimostrano come la spiritualità dell’unità dei Focolari abbia avuto un impatto sulla vita delle persone e negli ambienti attorno a loro.
La “Expo 2013”, che si terrà a Chicago (USA), il 27 e 28 aprile, sarà una presentazione del “risultato” prodotto da persone che vivono quotidianamente per l’unità nei loro diversi campi. L’approccio basato sul principio della Regola d’Oro (“Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”) e fondata sulla dignità individuale e il rispetto reciproco. Le iniziative risultanti sono tentativi di rispondere alle esigenze più profonde di ogni situazione e per costruire un senso di rinnovata umanità per tutti. I casi di studio interattivi daranno via ad un dialogo costruttivo su come l’arte di amare potrebbe migliorare la qualità dei rapporti. Il tema “Costruire un’umanità rinnovata” aiuterà i partecipanti ad approfondire i cambiamenti nelle proprie aree d’interesse. 8 workshop spazieranno su: salute e sport, diritto ed etica, educazione, dialogo interreligioso, arte, media e comunicazione, impegno civile, economia e impresa. “La Expo 2013 sarà una sorta di laboratorio per un cambiamento positivo e non solamente un insieme di lezioni e discussioni”, spiega Tom Masters, che presiede il workshop sull’educazione. L’idea per l’EXPO è nata nel 2011, quando la presidente dei Focolari, Maria Voce, ha visitato Stati Uniti e Canada. In quell’occasione ha visto che molti semi erano stati piantati e stavano crescendo. Da lì la proposta di un evento che mettesse in risalto i progetti e desse alle persone la possibilità di riunirsi e vedere come far crescere questi semi attraverso lo scambio d’idee e una maggiore collaborazione. Fonte: Living City Magazine Per informazioni visitare www.expo2013.us (altro…)
Apr 9, 2013 | Chiara Lubich, Famiglie, Focolari nel Mondo
“Ci siamo sposati per amore e la nostra vita coniugale ha avuto un iter normale tra alti e bassi. Con la conoscenza della spiritualità dell’unità, sembrava che il nostro rapporto avesse raggiunto l’apice dell’intesa. Invece, quattro anni fa è arrivata la crisi che mai avremmo immaginato”, racconta Silvia, sposata da trent’anni con Stefano. Lei insegnante di scuola elementare, lui imprenditore. Due figli. “Pensavamo di aver costruito un rapporto saldo, eppure a poco a poco siamo arrivati a non capirci più – spiega –. Tra di noi non c’era più alcuna forma di dialogo, le giornate trascorrevano nello squallore più totale tra lavoro e impegni vari, schiacciati dai tanti problemi di famiglia. Eravamo diventati indifferenti l’uno verso l’altra, forse perché avevamo dato per scontato il nostro amore”. “Da parte mia – interviene Stefano –, mi ero lasciato prendere da tante preoccupazioni del lavoro, le avevo coltivate troppo. Silvia cercava di farmi comprendere le sue difficoltà, ma ero come attanagliato dal mio vortice lavorativo e calcolavo tutto in maniera superficiale. Tra me e lei si era alzato un muro talmente alto che lo avvertivano anche i nostri figli. Fu proprio a quel punto che mi sono reso conto del male che stavo provocando a noi due e alle persone vicine. Durante un incontro di Famiglie Nuove, abbiamo sentito di comunicare questo nostro problema. Abbiamo avuto una totale accoglienza, apprezzandoci per la nostra sincerità”. “Poi abbiamo saputo del ‘Corso per rafforzare l’unità di coppia’, a Loppiano – la cittadella internazionale dei Focolari, in Italia –, rivolto proprio a chi vive un periodo di crisi. Siamo andati con il desiderio di ricominciare. Condividere insieme ad altre coppie che avevano i nostri stessi problemi ci ha molto aiutato: non eravamo soli ad affrontare questa situazione che all’inizio ci vergognavamo perfino di palesare. Quella settimana è stata per noi come una luce che si è riaccesa. Ci siamo resi conto che dobbiamo dare spazio all’altro e abbiamo ritrovato l’armonia tra noi. I nostri figli sono i primi a beneficiare della serenità riconquistata”. Nel ‘Corso per rafforzare l’unità di coppia’, si affrontano i temi della conoscenza di sé, della diversità, del conflitto, dell’accoglienza, con momenti frontali, altri di dialogo, esercitazioni pratiche, alternate a momenti di svago vissuti insieme ed escursioni sul territorio. L’affiatamento tra le persone che vi partecipano aiuta a proseguire il percorso di avvicinamento nella coppia. Spesso i due rifioriscono e vanno avanti da soli, a volte si individua proprio quella ferita particolare che richiede di essere affrontata, anche con un eventuale adeguato supporto psicologico. Se il percorso è irto di difficoltà, si dà la possibilità alle coppie di tornare durante uno step invernale e uno primaverile. In questi weekend, spesso le famiglie degli anni precedenti vogliono tornare per collaborare perché sono i primi ad aver provato beneficio da chi ha fatto il percorso prima di loro. (altro…)
Apr 8, 2013 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Nella Settimana Santa si sono trovati a Sassello (SV), paese della Beata Chiara Luce Badano, una quindicina di ragazzi dalla Germania per fare un’esperienza di cristianesimo vissuto sulla scia di Chiara Luce. Leitmotiv dell’incontro: essere cristiani. L’appuntamento si è svolto nel nascente centro giovanile dedicato a Chiara Luce, a 3 km dal piccolo paese di Sassello. Un centro che si vorrebbe avviare verso un funzionamento più stabile durante l’estate aperto a tutti, giovani e adulti, religiosi e laici. Messo a disposizione dai Padri Orionini, potrà essere un luogo privilegiato per chi vorrà approfondire la conoscenza di Chiara Luce e fare un’esperienza all’insegna della sua breve ma ricchissima vita. Presenti in contemporanea anche alcune famiglie per trascorrere la Settimana Santa a Sassello. L’ispirazione di fondo è stata l’esperienza di cristiana autentica che Chiara Luce ha vissuto sia con i suoi amici che con i suoi genitori: amare Dio come creatore e cogliere il disegno d’amore per la propria vita; entrare in una sempre più profonda amicizia con Gesù; riconoscere Gesù nel suo abbandono in ogni dolore grande o piccolo che sia; ringraziare Dio per ogni rapporto vissuto alla luce del suo insegnamento. L’insieme dei diversi momenti del programma, dalla liturgia al cucinare insieme, dal dialogo tra tutti all’incontro con i testimoni che hanno conosciuto Chiara Luce, hanno fatto sì che i giorni trascorsi a Sassello fossero un’esperienza preziosa per tutti. (altro…)