Feb 10, 2023 | Chiesa, Sociale
Il primato dell’ascolto, un cammino comune aperto al dialogo e all’incontro, le sfide della secolarizzazione, della pace, dell’accoglienza delle molte diversità sono al centro di questa tappa. Presente anche Margaret Karram, Presidente dei Focolari. “Ci riuniamo a Praga, città che può essere considerata un ponte tra l’Est e l’Ovest, ma anche un monito per l’Europa. Oggi, poco più di trenta anni dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine del mondo diviso in blocchi contrapposti, abbiamo un’altra guerra nel centro dell’Europa. Siamo vicini ai nostri fratelli ucraini, nella speranza che l’aggressione russa termini e che nel nostro continente si possa trovare una vera pace e riconciliazione”.
Ha messo subito il dito nella piaga più profonda del vecchio continente, Mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius (Lituania), Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) nel suo intervento d’apertura della tappa europea del Sinodo della Chiesa cattolica. Immediata solidarietà è stata espressa anche alle popolazioni turche e siriane colpite dal terribile terremoto. L’incontro si svolge nella capitale della Repubblica Ceca, dal 5 al 12 febbraio, con la partecipazione di 200 delegati provenienti dalle 39 Conferenze Episcopali europee, di 45 Paesi. Presenti anche 44 “invitati” tra cui Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari. “Nella sinodalità siamo tutti apprendisti” ha ricordato poi il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo, offrendo una prospettiva realistica di questa fase del percorso. La Chiesa in Europa si è ritrovata per fare esperienza di un percorso di condivisione, più che mai necessario oggi, per conoscersi e far crollare pregiudizi. La voce delle Chiese in Europa
Le sessioni dedicate al racconto del percorso sinodale delle diverse conferenze episcopali hanno restituito uno spaccato della vita delle Chiese in Europa. Dall’Albania dove i cristiani oggi si confrontano con la necessità di imparare a dialogare con persone di religione diversa; al Belgio, dove la secolarizzazione ha raggiunto ogni ambito sociale. L’invito è saper cogliere i segni dei tempi dando spazio ai laici, evitando ogni forma di clericalismo, ogni cedimento ad atteggiamenti di abuso e di potere. In Bielorussia il cammino sinodale ha portato alla luce la necessità di una formazione al dialogo sia per il clero che per i laici, per incidere di più nella società. La Bulgaria, Paese con una piccolissima percentuale di cristiani-cattolici, ben esprime un cammino sinodale animato da un forte spirito ecumenico, comune a diversi Paesi dell’Europa dell’Est, mentre dalla Francia arriva un invito deciso all’ascolto e alla centralità nella Chiesa delle vittime di abusi; ad un cammino di purificazione nella vita spirituale per ritrovare la fedeltà a Cristo ed essere una Chiesa accogliente per tutti. Sottolineano la necessità di una formazione continua alla vita della fede e all’evangelizzazione le Chiese di Gran Bretagna e Galles. Questioni trasversali Molte le questioni trasversali alle Chiese del vecchio continente: dalla piaga degli abusi, alla formazione del clero perché riacquisti la fiducia del popolo di Dio e sia all’altezza delle sfide della società odierna scristianizzata e secolarizzata, alla questione della donna nella Chiesa, fino all’urgenza della trasmissione della fede oggi, ma con un linguaggio e modalità adatti ai tempi. Ma la domanda comune a tutti
è una: cosa significa per la Chiesa in Europa essere “inclusiva”? In che modo può abbracciare anche quelle persone che vivono situazioni morali complesse rispetto alla dottrina della Chiesa, come le persone divorziate o le persone LGBTQ+. Risposte, si è detto, che verranno da un paziente cammino di comunione. “Credo che la risposta che la Chiesa in Europa possa offrire oggi – ha detto Margaret Karram nel suo intervento – sia il dono di quell’amore evangelico che ci viene da Cristo stesso e sta al cuore del dialogo e dell’incontro. Come Movimento dei Focolari ci impegniamo in questo cammino al quale il Papa ci chiama”. Le giornate sinodali di Praga sono per la Chiesa in Europa un esperimento di sinodalità sul campo, che mostrano la necessità di proseguire su questa strada. Il documento finale, risultato di queste giornate di lavoro, raccoglierà tutte le istanze, sfide e proposte e, insieme a quelli delle altre 6 assemblee continentali, verrà inviato alla commissione centrale del Sinodo.
Stefania Tanesini
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Feb 9, 2023 | Focolari nel Mondo, Sociale, Testimonianze di Vita
Il 6 febbraio 2023, potenti scosse di terremoto hanno colpito la Turchia meridionale e centrale e la Siria. Una catastrofe che ha causato la distruzione di intere città, la morte di migliaia di persone e tantissimi dispersi. Ecco alcune testimonianze di chi si trova su quei territori. “Già domenica sera, il 5 febbraio, era arrivata dalle autorità la comunicazione che il lunedì 6 le scuole sarebbero rimaste chiuse, perché si temeva una violenta tempesta. Le temperature sfiorano lo 0 ed è previsto per tutta la Turchia il periodo più freddo dell’anno”. Sono le parole di Umberta Fabris, del Focolare di Istanbul (Turchia), che con voce commossa racconta in che condizioni il Paese si ritrova a vivere una catastrofe che non ha eguali e che con una violenza inaudita, nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, si è abbattuta sulla Turchia e sulla Siria. L’entità di questo terremoto è inimmaginabile. Sono infatti 10 le province della Turchia colpite, 13 milioni di persone coinvolte e numerosissime scosse che continuano ancora. Ad oggi si contano oltre 14.000 vittime, ma i numeri, man mano che si scava continuano ad aumentare. “Istanbul si trova a circa 1000 km dalle zone colpite – continua Umberta Fabris – ma qui siamo circondati da persone che lì hanno parenti, amici e le notizie arrivano col contagocce. I cellulari si sono scaricati, manca l’elettricità, i danni alle infrastrutture delle comunicazioni sono enormi come a tutto il resto. Arriva solo qualche sms o poche parole scambiate con una linea molto disturbata. Ed è tutto un cercare di avere notizie, di sapere se tutti rispondono all’appello, anche tra i nostri amici della piccola comunità cristiana ad Antiochia, Mersin, Adana e Iskenderun”.
Nella tragedia tra le macerie e il gelo, il dolore avvicina i cuori degli uomini che unendo le forze, combattono, ci racconta ancora Umberta Fabris, che proprio da Iskenderun ha saputo del crollo della Basilica dell’Annunciazione e di come all’interno del Vescovado, lì dove le abitazioni sono state dichiarate inagibili, si sono ritrovati alcuni cattolici, ortodossi, musulmani che condividono quello che hanno e offrono un luogo in cui passare la notte. “Colpiscono le migliaia di giovani che si sono stipati all’aeroporto – dice-, pronti per partire e andare a prestare soccorso, la fila interminabile di persone alla raccolta di sangue o i ragazzi liceali che si sono rimboccati le maniche in varie attività. Continuiamo a confidare in Dio e nella sua Santa Provvidenza e portiamo nel cuore anche l’amata Siria.” Ed è proprio dalla Siria che giunge la voce di Bassel, giovane dei Focolari: “Sono giorni devastanti anche nella mia città, Aleppo. Il 6 febbraio ci siamo svegliati terrorizzati e siamo corsi verso le scale non vedendo nulla, a causa dell’interruzione di corrente. Ci siamo fermati alla porta di casa, dove c’è un’immagine dell’angelo custode e abbiamo pregato, poi abbiamo trovato un cellulare e acceso una torcia. Non riconoscevo la stanza: tutto sul pavimento era rotto, le pareti e le ceramiche crepate, i vicini scendevano urlando. Abbiamo preso solo quello che potevamo portare nella tasca del pigiama, indossato le giacche e siamo scesi sotto la pioggia in un freddo fortissimo”.
Bassel ha trascorso quella notte interminabile in strada osservando il crollo delle chiese e delle moschee. La luce della luna mostrava la distruzione. Man mano che le scosse di assestamento diventavano più leggere arrivavano notizie di amici rimasti sotto le macerie e di edifici crollati interamente. “Siamo un Paese che non è attrezzato per simili disastri – continua. Tra gli edifici crollati anche i 7 piani del Vescovado della Chiesa greco-cattolica melchita. Mons. Jean-Clément Jeanbart, arcivescovo emerito di Aleppo, si è salvato, mentre Padre Imad, mio amico personale e nostro insegnante a scuola fin da quando ero piccolo, è rimasto sotto le macerie”. Le persone parlano delle loro case diventate parte del passato, mentre il freddo rende tutto più difficile. La Mezzaluna Rossa e la Croce Rossa hanno effettuato operazioni di censimento dei presenti. “Io – dice Bassel- ho partecipato con i volontari e i giovani scout nel preparare e distribuire cibo e distribuire coperte per bambini e ragazzi ma non sono riuscito ad addormentarmi per le forti scene che avevo visto”. Mentre le scosse di assestamento continuano a far crollare edifici, Bassel riflette: “Quando sentiamo le notizie, vediamo i principali Paesi che inviano specialisti, aiuti e squadre di soccorso nei Paesi colpiti, proviamo dolore nel vedere che non possono inviare nulla in Siria per via dell’embargo, come se non fossimo umani. Adesso siamo rientrati a casa, dove Internet è migliore e stiamo aspettando la prossima scossa. Pregate per noi affinché restiamo vivi, pregate per chi è morto, pregate per i dispersi”.
Anna Lisa Innocenti e Maria Grazia Berretta
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Feb 8, 2023 | Centro internazionale, Sociale
Appello Movimento Politico per l’Unita – Focolari
“Un accorato e forte appello perché si ponga immediatamente fine all’embargo in Siria che rende difficile perfino far arrivare aiuti in questo terribile momento”. Lo rivolge il Centro internazionale del Movimento Politico per l’Unità, espressione del Movimento dei Focolari, alla comunità internazionale, ai governi e all’Unione Europea. “Si sospenda temporaneamente almeno l’embargo finanziario per consentire tempestivamente alle organizzazioni umanitarie già attive sul posto di fornire gli aiuti necessari”. Arrivano notizie drammatiche anche dalle comunità e dalle famiglie presenti nei territori colpiti dal terremoto. Il Movimento dei Focolari, che opera in Siria già da anni con aiuti umanitari e progetti, si è attivato con una apposita raccolta di fondi mondiale. Resta però la difficoltà di far arrivare aiuti alla Siria per le misure introdotte con l’embargo finanziario. Il Movimento Politico per l’Unità sta attivando tutti i canali di contatto possibili anche con altri Movimenti ed Associazioni e con chi ha potere decisionale e di persuasione politica, “ma si faccia in fretta, per salvare più persone possibili”.
Stefania Tanesini
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Feb 8, 2023 | Testimonianze di Vita, Vite vissute
In un tempo considerato il tempo dell’ansia dove nessuno si sente mai all’altezza delle aspettative del mondo, chi ci chiama a fare grandi cose è un Padre che poggia il suo sguardo su di noi come nel giorno della Creazione; un Dio che guarda a quel nucleo indistruttibile di bellezza che è in ciascuno e che ci invita a mantenere gli occhi aperti sulle fatiche di chi ci è accanto con lo stesso amore che Lui ha per noi. Riparare il passato I miei genitori divorziarono quand’ero piccola e mio padre ebbe cinque mogli: da quei matrimoni ho due fratellastri e due sorellastre. Inoltre, i genitori di mio marito sono entrambi dipendenti dall’alcol. Anni fa, durante una grave prova in famiglia, mio marito ed io abbiamo deciso di impegnarci per portare serenità tra i parenti, quasi a voler raddrizzare il nostro albero genealogico. Da allora, con la preghiera, con la creatività dell’amore, con inviti a cena, con feste, costatiamo una loro reale “guarigione”. Certo, tutto ciò comporta fatica, soldi, ma la provvidenza non ci manca mai. Per esempio, avevamo organizzato la festa di compleanno per una sorellastra, ma all’ultimo momento ci siamo resi conto di aver pensato a tutto tranne a un regalo. Dio ha provveduto a risolvere il problema attraverso una vicina: aveva comprato per la figlia una bellissima blusa che però, rivelatasi piccola, pensava di proporre a nostra figlia. Ecco il regalo per l’acquisita sorella! Taglia e colore erano perfetti: “Come avete fatto a sapere che la desideravo tanto?”. (E.S. – Repubblica Ceca) Uno sguardo nuovo sulle cose Siamo coniugi in pensione. Quattro anni fa i nostri vicini di casa hanno dimenticato di chiudere la pompa del loro giardino durante la notte. Risultato: il nostro pianterreno si è allagato, producendo danni per circa 9 mila dollari. Abbiamo invitato i vicini a denunciare alla loro Compagnia di assicurazione il danno in modo da venire risarciti, ma si sono rifiutati, per evitare che con ciò venisse loro aumentato il costo annuale dell’assicurazione. Sul momento è scattato in me l’impulso di denunciarli, anche perché c’erano dei testimoni attendibili. Poi però, parlandone tra noi, mia moglie ed io abbiamo deciso di perdonarli. In questi quattro anni li abbiamo sempre salutati gentilmente, scambiando con loro qualche parola. Due giorni fa hanno cambiato casa e, mentre gli operai caricavano i mobili sul camion, la nostra vicina si è avvicinata a mia moglie: “Siete delle brave persone, mentre noi vi abbiamo fatto del male. Vi chiedo perdono”. Dopo queste parole il mondo ci è sembrato un po` più bello. (T.C. – Usa)
A cura di Maria Grazia Berretta
(tratto da Il Vangelo del Giorno, Città Nuova, anno IX – n.1° gennaio-febbraio 2023) (altro…)
Feb 7, 2023 | Centro internazionale, Sociale
I contributi, raccolti attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN), serviranno per far arrivare alle popolazioni della Turchia e della Siria colpite dal forte terremoto del 6 febbraio 2023 aiuti di prima necessità, anche in collaborazione con le Chiese locali.
Il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha avviato una raccolta fondi straordinaria in sostegno della popolazione della Turchia e della Siria, attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN). I contributi versati verranno gestiti congiuntamente da AMU e AFN per far arrivare alle popolazioni colpite dal terremoto del 6 febbraio 2023 aiuti di prima necessità per l’alimentazione, le cure mediche, la casa, il riscaldamento e l’accoglienza in diverse città dei due Paesi, anche in collaborazione con le Chiese locali.
È possibile donare online sui siti: AMU: www.amu-it.eu/dona-online-3/ AFN: www.afnonlus.org/dona/ oppure attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:
Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU) IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX
Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN) IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX
Causale: Emergenza Terremoto Medio Oriente
Per tali donazioni sono previsti benefici fiscali in molti Paesi dell’Unione Europea e in altri Paesi del mondo, secondo le diverse normative locali. I contribuenti italiani potranno ottenere deduzioni e detrazioni dal reddito, secondo la normativa prevista per le Onlus (altro…)
Feb 6, 2023 | Chiara Lubich
Resurrezione di Roma è uno degli scritti più famosi di Chiara Lubich, frutto di una sua esperienza poi trasmessa in un articolo apparso sulla rivista “La Via” nel 1949. È un testo che mostra al contempo la dimensione mistica di un’esperienza carismatica, espressa da un uso del linguaggio particolarmente denso di immagini, e l’attualizzazione di tale esperienza nella vita a contatto con l’umanità. Lo scritto segna un punto di svolta nell’esperienza di Lubich del ’49: il ritorno a Roma, cioè alla vita normale, vissuto come un immettere la luce e la vita nel quotidiano, con il frutto di un rinnovamento non solo dell’esistenza personale ma della società. Lo sguardo su Roma per l’autrice ha il significato, infatti, di uno sguardo su tutte le città del mondo. Il video che presentiamo è frutto di un lungo e un paziente lavoro fotografico portato avanti da Javier Garcia, con la voce originale di Chiara Lubich tratta dalla lettura del testo rivolto ai dirigenti dei Focolari il 3 ottobre 1995. https://www.youtube.com/watch?v=acrJDXY6Lig
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Feb 3, 2023 | Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Testimonianze di Vita
Essere comunità è più del semplice stare insieme. Vuol dire rispondere ad una chiamata e costruire: dar vita ad una famiglia sostenuta dalla Parola e ritrovarsi. É quanto raccontano in questo video alcune persone che nel luglio scorso hanno partecipato alla Mariapoli di Terra Santa. È una brezza leggera quella che accarezza le antiche rovine della Chiesa di San Giorgio, a Taybeh, l’unico villaggio interamente cristiano della Terra Santa, il luogo, narrano le scritture, dove Gesù venne a riposare con i suoi prima della Passione. E proprio qui, tra l’8 e il 9 luglio 2022, adulti, giovani e bambini del Movimento dei Focolari, si sono ritrovati insieme per vivere una Mariapoli davvero speciale, un momento di fraternità e di vera comunione. “La Mariapoli è un momento per trovarsi in famiglia – racconta Mayra, da Betlemme. In genere si organizza ogni anno ma per via della pandemia non abbiamo potuto. Quest’anno, dopo tre anni ci siamo riusciti e per me è come prendere una pausa della mia vita e ricaricarmi spiritualmente”. “Essere testimoni dell’amore” è stato il titolo di questa due giorni che ha visto la partecipazione di persone provenienti da varie zone del Paese, da Haifa, Nazareth, fino a Gerusalemme, Ramallah, Betlemme e Gaza. Nonostante le difficoltà sociopolitiche e culturali, che caratterizzano la Terra Santa, il desiderio di godere della bellezza e di vivere in comunità diventa una scelta capace di superare barriere fisiche e spesso anche interiori. È la comunità, infatti, il luogo in cui raccogliere valori che diventano nutrimento, edificare un presente e un futuro rispettoso della dignità di tutti; il luogo dove l’ascolto e la testimonianza dell’altro alla luce del Vangelo ci invita a comprendere meglio l’opera di Dio nella nostra vita e, più di ogni altra cosa, dove nessuno è solo. Lo raccontano Marcell e Boulos, da Nazareth, che nel loro cammino hanno potuto fare esperienza di incontro e famiglia proprio nel momento più doloroso della loro vita, dinanzi alla morte del loro ultimo figlio, Jack. E ancora Khader, da Gaza, che nonostante le fatiche quotidiane da affrontare nel contesto in cui vive, ripone la sua speranza in Dio, riconoscendo con gioia la bellezza della vocazione a cui è chiamato: quella alla felicità.
Maria Grazia Berretta
Attivare i sottotitoli in italiano https://youtu.be/cCMZ1jlYzhA (altro…)
Gen 26, 2023 | Testimonianze di Vita, Vite vissute
Una delle sofferenze più grandi per l’essere umano è sentire la propria inutilità dinanzi ai fatti della vita, accettare di non poter fare nulla. Essere strumento nelle mani di Dio vuol dire, dunque, mettersi a disposizione, riscoprire il proprio valore nel lasciar fare a qualcun altro; imparare l’arte dell’affidarsi e dell’affidare. Prudenza Come responsabile di un reparto nella mia ditta, un giorno ho notato in un collega, di solito molto sereno, un atteggiamento aggressivo. Invitato a parlare, mi ha confidato i suoi problemi con la moglie, rivelatasi violenta al punto da mettergli le mani addosso. Pretendeva da lui sempre più soldi. Era questo il motivo delle sue ore di straordinario. Da allora quel collega ha cominciato a telefonarmi fuori dal lavoro quando le cose andavano male, sicuro di trovare in me un ascolto disinteressato. Quando però mi sono resa conto di essere diventata per lui una specie di rifugio, ho avvertito, per la prudenza cristiana, il bisogno di parlarne con mio marito. E proprio lui, dopo avermi aiutata a capire che per quell’uomo io potevo rappresentare non solo un’amica, ma l’ideale di donna, ha proposto un’idea rivelatasi vincente: invitare la famiglia del collega con la scusa di un compleanno. Dopo esserci affidati a Dio e grazie al clima creato dai giochi e dalle trovate dei nostri figli, il rapporto instaurato con l’altra coppia ha fatto ben sperare in un cambiamento della situazione. (G.T. – Portogallo) Addio, bici. Da qualche tempo ho dovuto mettere a riposo in garage l’amata bicicletta, compagna di tante gite e spostamenti. Il fatto è che, a causa delle mie doppie lenti, ora sono costretta a camminare sempre a piedi. Un po’ mi è costato, a dire il vero: la bici mi era molto utile perché nel cestello potevo mettere la spesa e altre cose che ora devo portare a mano. Per fortuna abito in un piccolo centro dove tutto ciò che serve risulta concentrato. Ho scoperto però un vantaggio di fare a meno delle due ruote, oltre a quello di evitare le cadute, così disastrose quando si è raggiunta una certa età. Andare a piedi, infatti, mi offre la possibilità di incontrare tante persone, scambiare due chiacchiere… e c’è sempre qualcosa di triste o di gioioso da mettere in comune. Insomma, tutto è espressione di amore di Dio, se ci disponiamo a fare la sua volontà. Meglio cercare di andare in Paradiso senza bicicletta piuttosto che andar più velocemente… e dove poi? (Marianna – Italia)
A cura di Maria Grazia Berretta
(tratto da Il Vangelo del Giorno, Città Nuova, anno IX – n.1 – gennaio-febbraio 2023) (altro…)
Gen 25, 2023 | Ecumenismo, Testimonianze di Vita
Un passo avanti per conoscersi e per camminare insieme. A conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, da Bari (Italia) un’esperienza di sinodalità, dialogo e di vicinanza con i fratelli di varie Chiese. Da alcuni anni io e mio marito Giulio seguiamo il dialogo ecumenico nell’ambito della diocesi insieme ad altri movimenti e per conto del Movimento dei Focolari. Tempo fa ci è arrivata la lettera del Cardinale Kock, Prefetto del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e del Cardinale Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, sulla necessità di coinvolgere i fratelli delle altre Chiese nei Tavoli Sinodali, momenti in piccoli gruppi, organizzati per elaborare riflessioni e proposte idonee al cammino della nostra Chiesa diocesana proprio in occasione del Sinodo avviato nell’ottobre 2021. Cogliendo l’occasione sono andata da don Alfredo, il delegato del nostro Vescovo per il dialogo ecumenico e interreligioso, invitandolo a considerare questa ipotesi ed egli, dopo qualche tempo, mi ha contattata per invitarmi a partecipare ad un corso per facilitatori dei Tavoli Sinodali in Diocesi che è stato molto interessante. Il passo successivo è stato iniziare ad immaginare il nostro incontro con i nostri fratelli cristiani, e poi man mano concretizzarlo: abbiamo cercato una sala adatta, abbiamo coinvolto nella preparazione gli amici degli altri movimenti, ognuno dei quali conosceva persone di altre Chiese, che sono diventati a loro volta altri facilitatori. Abbiamo fissato la date e sin dal mattino siamo andati insieme con la mia famiglia a preparare la sala per renderla accogliente: abbiamo apparecchiato 6 tavoli con tovaglie colorate, cartelloni, pennarelli colorati, ma anche cioccolatini, bevande, bicchieri ecc. Non sapevamo quante persone sarebbero venute per cui abbiamo voluto esagerare ed abbiamo messo 6 sedie per tavolo. Nel primo pomeriggio sono arrivati i nostri ospiti e alla fine eravamo 38 persone di 9 Chiese diverse e abbiamo dovuto aggiungere 2 sedie. È stata un’esperienza bellissima in cui siamo entrati come estranei e siamo usciti come fratelli, con il desiderio di conoscerci sempre più per poi poter pregare insieme e vivere la carità fraterna. C’era un grande entusiasmo per la scoperta di poter stare insieme con la gioia di essere un solo Popolo di Dio.
Rita e Giulio Seller
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Gen 24, 2023 | Collegamento
Costruire unità al di là di pregiudizi secolari, diffidenza e spaccature, generando, giorno dopo giorno, un dialogo che è diventato stile di vita. E’ questa la quotidianità della comunità dei Focolari in Gran Bretagna, i cui membri appartengono a varie Chiese Cristiane. https://www.youtube.com/watch?v=wBQwwx-YKpQ&list=PL9YsVtizqrYtRzIRPgjiIk5yzCtFx5lrU&index=2 (altro…)