Movimento dei Focolari

Il Movimento dei Focolari rende note le misure sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili in risposta all’indagine indipendente di GCPS Consulting

Prende il via un deciso percorso di ampliamento e rafforzamento delle misure di prevenzione, formazione, risarcimento e valutazione delle responsabilità, per garantire giustizia a tutte le vittime e implementare in ogni ambiente del Movimento una cultura del primato della carità, della dignità della persona, della sicurezza e della trasparenza. “Quella che presentiamo oggi è una prima risposta alle raccomandazioni indicate dal rapporto di GCPS Consulting sui casi di abuso su minori ad opera di un ex membro dei Focolari in Francia. Siamo coscienti che queste prime misure non sono esaustive, ma fanno parte di un deciso processo di riorientamento della vita e delle attività del Movimento dove il minore e la persona, in tutta la sua complessità, è al centro di ogni cura, protezione, processo di riparazione e rinascita”. Con queste parole Margaret Karram, Presidente dei Focolari, presenta il percorso che il Movimento intraprende ora, grazie anche alle raccomandazioni di GCPS Consulting. Sono misure che vanno ad aggiungersi alle Linee Guida per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili (in vigore nel Movimento dei Focolari dal 2014 e attualmente in fase di revisione, in base agli standard internazionali) e ai corsi di formazione sui temi della tutela, per i membri del Movimento. “Come prima cosa e più importante – spiega la Presidente – voglio rivolgermi a tutte le vittime di abusi sessuali, in particolare in Francia: desidero ringraziarvi a titolo personale e a nome del Movimento, perché il coraggio delle vostre testimonianze, del vostro dolore comunicato, sono per noi il punto di partenza imprescindibile di questo cammino di purificazione e vorrei anche ringraziare la comunità francese del Movimento per il suo coraggio nell’affrontare una tale sofferenza. La Commissione disciplinare centrale della quale annunciamo ora l’istituzione avrà il compito di valutare le responsabilità dei dirigenti del Movimento coinvolti in casi di abuso, allo scopo di fare chiarezza e rendere giustizia alle vittime. A fondamento di questo cammino di rinnovamento poniamo prima di tutto il Vangelo che vogliamo rimettere al centro della nostra azione – conclude Margaret Karram –, inoltre, le gravi sfide che l’umanità vive oggi domandano un’attualizzazione della spiritualità dell’unità perché possa essere strumento di fraternità e pace”. Le misure esposte di seguito verranno implementate su un breve, medio e lungo termine e sono ritenute le più urgenti e necessarie per innestare saldamente il Movimento su un cammino di riparazione e ripartenza positiva.

  • Le vittime al centro: la richiesta di perdono personale della Presidente

Le persone che hanno subito abusi occupano in questo processo un posto centrale e prioritario. Pertanto, l’ascolto, la richiesta di perdono, l’offerta di aiuto e il percorso riparativo sono il punto di partenza. Margaret Karram si è messa in contatto personalmente con le vittime in Francia con cui è stato possibile farlo e nel rispetto della privacy. Il suo desiderio è di raggiungerle tutte, sempre nel rispetto della loro volontà di mantenere l’anonimato.  

  • Una rete per l’accoglienza e l’ascolto delle vittime

Verranno rafforzate (dove sono già presenti e operative) o istituite ex novo le Commissioni locali per il benessere e la tutela dei minori e delle persone vulnerabili con la presenza di professionisti negli ambiti del sostegno psicologico, legale, pedagogico e formativo. Tali commissioni sono indipendenti dagli organi di governo del Movimento dei Focolari e hanno il compito di accogliere denunce, testimonianze e di avviare i procedimenti d’indagine. Le commissioni locali potranno offrire un ulteriore servizio: un punto d’ascolto e di prima accoglienza per chiunque desideri condividere la propria esperienza di abuso, violenza, disagio o vissuto traumatico di vario tipo, avvalendosi anche – se richiesto – di una consulenza per un percorso successivo. A questo riguardo in alcuni Paesi, come in Francia, in Germania e in altre nazioni, sono già attivi punti d’ascolto.

  • Elaborazione di un protocollo per il risarcimento di vittime di abusi commessi in seno al Movimento dei Focolari

È in fase di elaborazione un protocollo del Movimento dei Focolari per il risarcimento delle vittime.

  • Istituzione di una Commissione disciplinare

Verrà istituita una Commissione disciplinare centrale, composta in maggioranza da professionisti esterni, in ambito legale e psicologico al fine di valutare la responsabilità dei dirigenti del Movimento dei Focolari nella gestione degli abusi sessuali, spirituali e di autorità. Essa opererà in base ad un Codice disciplinare che sarà elaborato in accordo con la Commissione stessa e stabilirà i principi etici e le sanzioni.

  • Pubblicazione di un rapporto annuale a livello mondiale

Verrà pubblicato, a cadenza annuale, un rapporto sul lavoro effettuato dalla Commissione Centrale per il Benessere e la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili (CO.BE.TU), relativamente ai casi di abuso e alle misure di prevenzione e tutela dei minori.

  • La tutela è responsabilità di tutti i membri del Movimento

Per rafforzare tale riconoscimento, il Movimento ritiene obbligatorio per ogni membro, inclusi i minori stessi e quanti desiderano farne parte, la frequenza di un corso base sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili, organizzato dalle Commissioni locali per il benessere e la tutela dei minori e le persone vulnerabili.

  • Corsi di formazione per dirigenti

Sono in fase di definizione corsi di formazione obbligatori per preparare i dirigenti – a qualsiasi livello siano chiamati ad operare – a mettere in atto forme di corresponsabilità, maggiore trasparenza nei processi decisionali, alternanza delle cariche, accompagnamento delle persone, alla luce della distinzione tra ambito di governo e ambito di coscienza.

  • Percorsi di condivisione e formazione per comunità del Movimento dei Focolari

Le comunità dei Focolari, nelle loro diverse forme devono favorire il necessario processo di discernimento, dialogo aperto e comprensione delle corrette dinamiche relazionali. In seguito alla pubblicazione dell’indagine indipendente di GCPS Consulting tanti gruppi e comunità del Movimento hanno già dato vita a momenti di condivisione e dialogo sulle tematiche degli abusi. Il Movimento incoraggia tali percorsi con il supporto di esperti e professionisti, dove necessario o richiesto, tenendo conto delle diverse sensibilità culturali.

Stefania Tanesini 

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Dare per salvaguardare l’ambiente in rete: azioni concrete per un pianeta fragile

Dare per salvaguardare l’ambiente in rete: azioni concrete per un pianeta fragile

Il 13 maggio 2022 si è tenuto l’evento “Dare una rete all’ambiente”. Finalmente in presenza, tantissimi studenti, insieme ad altri collegati via streaming dal mondo, hanno festeggiato e condiviso i risultati di un anno di lavoro per il bene del pianeta. Sono oltre 500 i ragazzi che venerdì, 13 maggio 2022, nella splendida cornice dell’Aula Magna dell’Università “Sapienza” di Roma, hanno animato con grande gioia quella che potremmo definire una vera festa per la Terra che ha chiuso l’anno scolastico 2021-2022 del progetto “Dare per salvaguardare l’ambiente in rete.” 10 gli istituti superiori del Lazio (Italia) presenti e molti altri, collegati via streaming da diverse parti d’Italia e del mondo, insieme per poter raccogliere i frutti nati aderendo al progetto. Durante l’anno, infatti, 8.000 studenti di 39 scuole italiane e di altri 12 Paesi, educati al risparmio energetico, hanno firmato un patto e l’hanno concretizzato con 200 azioni personali di risparmio. La monetizzazione di tali atti, finanziata con 10 centesimi ad azione da sponsor familiari, e conteggiati tramite l’App DPSAR, ha permesso di sostenere vari progetti di solidarietà in contesti di povertà e degrado ambientale come conseguenza dei cambiamenti climatici. Uno sguardo rivolto al pianeta e ai suoi abitanti a partire dalla nostra quotidianità. Ce ne parla Andrea Conte, coordinatore del progetto, astrofisico e insegnante di matematica e fisica presso il Liceo Classico di Pescara (Italia). Che cosa significa dare una “rete” all’ambiente? Questo percorso di educazione per la salvaguardia dell’ambiente è stato ideato nel 2008 a Roma dalla docente Elena Pace e il nome del progetto inizialmente era solo “Dare per salvaguardare l’ambiente”. L’idea di introdurre la parola “rete” nel 2019 è stato davvero un salto di qualità: ogni singola classe continua a svolgere azioni concrete ma non è più sola. Ciascun ragazzo, con i propri compagni e con l’aiuto delle famiglie continua a compiere atti per il bene della Terra, ma è in rete con altre scuole che fanno la stessa cosa. Siamo partiti coinvolgendo le scuole italiane ed oggi questa rete si è sempre più allargata. Ci sono state azioni che hanno portato ad un cambiamento radicale? La creatività dei ragazzi la fa da padrona naturalmente. Una scuola di Roma (Italia), ad esempio, ha deciso di annullare completamente l’uso di bottigliette di plastica, ma per farlo ha portato avanti un lavoro scientifico, ideando un sistema per pesare la plastica, una specie di “plasticometro”.  Ogni volta che qualcuno gettava via una bottiglietta di plastica si assumeva l’impegno di utilizzare la borraccia. Rapidamente hanno visto una diminuzione del peso della plastica prodotta e nel giro di pochissimo tempo sono riusciti ad azzerare la plastica. Una vera rivoluzione. Perché l’interesse sulla questione ecologica oggi cresce sempre più proprio tra i più giovani? L’ecologia c’è sempre stata, si parla di cambiamenti climatici da decenni, ma oggi i giovani sentono gli influssi che arrivano da questa società in continua evoluzione e avvertono l’esigenza di attivarsi concretamente. Nonostante si parli di un peggioramento continuo della situazione, la sensibilità aumenta così come i progetti promossi dalle amministrazioni delle singole cittadine, dalle scuole, e aumenta questo senso di cittadinanza, il desiderio di essere individui consapevoli e attivi nel rendere il nostro pianeta sempre più sano. Che messaggio cerchi di dare ai tuoi studenti ogni giorno? Intanto ho la fortuna di insegnare delle cose che mi appassionano tanto e in cui credo e questo è davvero un dono. Quando facevo le superiori non avevo gli stessi stimoli che hanno loro e sono contento di poterglieli dare. Ho iniziato a rendermi conto delle difficoltà in cui si ritrovava il pianeta solo all’università, studiando astronomia e astrofisica. Quando ci si distacca dalla superficie terrestre e si volge lo sguardo all’ universo, si coglie davvero la fragilità della Terra. Così io faccio sempre un paragone ai ragazzi, dicendogli che quando ci si distacca da sé stessi e ci si rivolge all’altro, ci si rende davvero conto di quanto possiamo dare, ognuno nella nostra diversità.

Maria Grazia Berretta

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Premio Chiara Luce Badano 2022

Premio Chiara Luce Badano 2022

Un concorso rivolto ai giovani dedicato alla ragazza di Sassello beatificata nel 2010. La giuria, presieduta dalla mamma Maria Teresa Badano, voterà i lavori suddivisi in due categorie (10-16 e 17-35 anni). La premiazione il prossimo 29 ottobre a Sassello. Sono aperte le iscrizioni per il Premio dedicato a Chiara Luce Badano, la ragazza di Sassello (Italia) beatificata nel 2010. Rivolto a tutti i giovani – dai 10 ai 35 anni – che vorranno esprimere in maniera artistica quanto l’incontro con Chiara Luce avrà loro ispirato. La sua breve vita è oggi un esempio per migliaia di ragazzi in tutto il mondo. Una giovane donna innamorata di Dio. Chiara Luce Badano all’età di 17 anni scopre di avere un tumore osseo ma l’amore infinito per Dio è più forte. “Per te Gesù, se lo vuoi tu, lo voglio anch’io!” È in terza elementare quando conosce il Movimento dei Focolari. Entra così fra le Gen (Generazione nuova). Lei non parla di Gesù agli altri, lo porta con la sua vita. Dice infatti: “Io non devo dire di Gesù, ma devo dare Gesù con il mio comportamento”. “Chiara Luce” è il nome che ho pensato per te; ti piace? – le scrive Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari – È la luce dell’Ideale che vince il mondo…” Chiara Luce parte per il Cielo il 7 ottobre 1990 all’età di 19 anni pronunciando queste parole: “Mamma sii felice, perché io lo sono”, a coronamento di una sofferenza vissuta nella luce radiosa della fede. La Fondazione Chiara Badano nel 2018 ha istituito il “Premio Chiara Luce Badano”. L’obiettivo è quello di promuovere opere artistiche che si siano ispirate alla vicenda e al modello esistenziale di Chiara Luce, con lo scopo di sostenere e favorire la conoscenza della sua figura e della sua storia, proponendola come modello di vita per tanti giovani. Gli artisti quindi possono esprimersi con totale creatività: disegni, poesie, racconti, canzoni, danze o altro. Le opere dovranno giungere alla giuria entro il 30 giugno secondo le regole e le modalità indicate nel regolamento. Una giuria qualificata, presieduta dalla mamma Maria Teresa Badano, voterà i lavori suddivisi in due categorie (10-16 e 17-35 anni). Il prossimo 29 ottobre a Sassello, nel corso della ricorrenza della festa liturgica annuale, è prevista la premiazione con esposizione ed esecuzione dell’opera vincitrice. Per maggiori informazioni sul Premio visitate il sito della Fondazione Chiara Badano. Sempre sul sito è possibile scoprire le tappe salienti della vita di Chiara Luce, conosciuta in tutto il mondo, anche attraverso video, testimonianze, fotografie e l’elenco delle molte pubblicazioni che permettono di conoscere meglio il suo percorso esistenziale e l’ideale di Chiara Lubich che la beata ha fatto suo.

Lorenzo Russo

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Chiara Lubich: chi ama fa il bene

Il comandamento nuovo di Gesù, l’amore al fratello, è quanto ci propone la Parola di vita di questo mese di maggio 2022. È un cammino in cui si può progredire ogni giorno e dove si trova la pienezza del messaggio di Gesù. “Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il pros­simo tuo come te stesso” (Gal 5,14). È questa una parola di Paolo, l’Apostolo: breve, stupenda, lapidaria, chiarificatrice. Essa ci dice ciò che deve stare alla base del comportamento cristiano, ciò che deve ispirarlo sempre: l’amore del prossimo. L’Apostolo vede nell’attuazione di questo comando il pieno adempimento della legge. Essa, infatti, dice di non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare… e si sa che chi ama non fa tutto questo: chi ama non uccide, non ruba… Chi ama però non evita soltanto il male. Chi ama si apre sugli altri, vuole il bene, lo fa, si dona: arriva a dar la vita per l’amato. Per questo Paolo scrive che nell’amore del prossimo non solo si osserva la legge, ma si ha “la pienezza” della legge. (…) Se tutta la legge sta nell’amore del prossimo, occorre vedere gli altri comandamenti come mezzi per illuminarci e guidarci a saper trovare, nelle intricate situazioni della vita, la via per amare gli altri; bisogna saper leggere negli altri comandamenti l’intenzione di Dio, la sua volontà. Egli ci vuole obbedienti, casti, mortificati, miti, misericordiosi, poveri… per realizzare meglio il comandamento della carità.

Chiara Lubich

(Chiara Lubich, in Parole di Vita, Città Nuova, 2017, pag. 263/4) (altro…)

Azione Cattolica Italiana e Focolari: un patto di collaborazione

Azione Cattolica Italiana e Focolari: un patto di collaborazione

Azione Cattolica e Movimento dei Focolari alleati, a partire dalle Chiese locali, nell’educazione e per l’ecologia integrale. Per “abitare” insieme e nella concretezza il presente e il futuro dei nostri territori Un patto di collaborazione è stato stretto tra l’Azione Cattolica Italiana e il Movimento dei Focolari. Un’alleanza che, come ha sottolineato il presidente nazionale dell’AC, Giuseppe Notarstefano, unisce al valore fondativo di una collaborazione che si fa sempre più concreta l’importanza del riconoscimento dell’altro, dello stare insieme. Il terzo incontro tra la presidenza dell’Azione Cattolica italiana e quella del MF si è svolto venerdì 13 maggio a Roma, nel Centro nazionale dell’AC di via Aurelia. Ricordando le parole pronunciate dalla fondatrice dei Focolari, Chiara Lubich, durante i bombardamenti di Trento nel corso della II Guerra mondiale, “Tutto vince l’amore”, la presidente del Movimento dei Focolari, Margaret Karram, ha sottolineato il desiderio reciproco di un’alleanza che, con questa certezza, riesca a concretizzare i progetti e i sogni delle due organizzazioni, per essere ancor più e insieme dono per la Chiesa. Dopo due ore di preghiera, conoscenza, confronto e dialogo è stato deciso l’impegno ad avviare e consolidare progetti locali sui diversi territori tra MdF e AC, per partire dal dialogo che nasce dalla vita, per ridare forza e slancio insieme alle comunità locali e lavorare ad un percorso di collaborazione sempre più concreto e intergenerazionale, che promuova la gentilezza, la tenerezza, come modo di essere e di stare insieme, come auspicato da papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti. Tre i temi prescelti: 1) patto educativo globale; 2) economia civile, impegno politico ed ecologia integrale; 3) ecumenismo e dialogo interreligioso a livello formativo. Il presidente Notarstefano ha espresso il desiderio di “abitare” insieme concretamente i diversi territori, assicurando presenza e passione nelle reti di dialogo e confronto esistenti nelle Chiese locali, incoraggiando e accompagnando a vivere questa strada di concretezza, di pazienza e dedizione. È importante che, in questo disorientamento generale, si realizzino, dal basso, luoghi di fraternità che, nella tempesta di quanto avviene intorno a noi, diventino barche a cui le persone possono aggrapparsi. Si vuole testimoniare che stare insieme è possibile, per “promuovere”, far generare, la fraternità anche con un’iniziativa simbolica congiunta e nazionale che valorizzi quanti si impegnano per costruire un “noi” più grande nell’educazione, per l’ecologia integrale, per “partecipare” insieme, anche in politica, ad un cammino generativo aperto ad altre realtà, che sia un investimento al servizio delle generazioni future, per la promozione della persona. L’impegno ad incontrarsi nelle diverse città, ha commentato la presidente dei Focolari Karram, potrà far emergere le tante e differenti azioni concrete che è possibile realizzare nelle Chiese locali. A tal fine, è stato creato un gruppo di lavoro, che sarà coordinato da Michele Tridente (AC) e Patrizia Bertoncello (MdF), per valutare le proposte emerse nell’incontro di venerdì e pensare a possibili collaborazioni che vedano insieme le due organizzazioni, aperte ad altre realtà, per un arricchimento dei diversi territori e delle comunità locali.

Sara Fornaro

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Vincere per il bene comune

Partecipare ad un concorso cinematografico e utilizzare il premio per aiutare il prossimo. A pochi giorni dalla chiusura della Settimana Mondo Unito (SMU) 2022, condividiamo un’esperienza che arriva direttamente dalla Giordania. Una vera azione di ecologia integrale portata avanti dai ragazzi dei focolari sulla scia della campagna #DARETOCARE. “Vorrei invitarvi a intraprendere, insieme, un viaggio. Un viaggio di trasformazione e di azione. Fatto non tanto di parole, ma soprattutto di azioni concrete e improcrastinabili. (…) L’ecologia integrale è un invito a una visione ‘integrale della vita’, a partire dalla convinzione che tutto nel mondo è connesso (…).” Con queste parole Papa Francesco, attraverso un videomessaggio si rivolge ai partecipanti del “Countdown”, evento digitale di TED sul cambiamento climatico, svoltosi nell’ottobre del 2020. Un invito a “fare” concretamente, per il bene del pianeta e di tutti noi: aver cura della casa comune e andare incontro ai bisogni dei suoi abitanti. Basta partire da piccole azioni, come hanno fatto questi Gen 3 della Giordania, i quali, con uno sguardo attento sul #DARETOCARE, sono riusciti davvero a creare un circolo “virtuoso” presentando il loro cortometraggio sull’ecologia “Nature Karma” al Middle Eastern Film Festival (Festival del Cinema del Medio Oriente). Raccontare l’importanza della cura per l’ambiente e vincere un premio è stato solo il primo passo per decidere, con convinzione, di voler dare una mano agli altri.

 A cura di Maria Grazia Berretta

https://youtu.be/LSECHZhVNlI (altro…)

Vangelo vissuto: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri” (Gv 13, 34).

Comprendere la preziosità di un amore immenso, ricevuto senza merito, e rimetterlo in circolo. È questo il significato del comandamento nuovo: fare spazio alla forza dell’amore senza limiti di Gesù in noi e lasciare che il suono meraviglioso di questa visita si propaghi, come una eco, verso chiunque. Una ricetta vincente Sposati da neanche quattordici anni senza una vera crisi, entrambi con una formazione cristiana, siamo consapevoli della fragilità dell’amore coniugale. La sfida più grande è l’educazione dei bambini: di qui certi disaccordi. Per esempio, quando si tratta di dare loro una punizione, sarei più indulgente di Pavel. Talvolta li difendo irrazionalmente. Qui mi aiuta pensare che anche mio marito vuole il loro bene e cerco di rispettare ciò che sente come dovere di padre (tra l’altro, tante volte mi rendo conto che lui ha ragione). Prego quando non so cosa fare. Cerchiamo anche di attuare le parole consigliate da papa Francesco: «Per favore, grazie, mi dispiace», oppure «che il sole non tramonti sulla tua ira». Per esperienza personale, ritengo importante rispettare il tempo che l’altro impiega per affrontare una situazione difficile. In tali momenti cerco di esprimere il mio amore con un bacio, una carezza. Il matrimonio educa veramente all’alterità. Abbiamo visto che funziona la ricetta di elogiare l’altro anche per cose minime. Pavel ne è un maestro. (K.S. – Repubblica Ceca) L’ospite Fin dall’inizio della pandemia, la comunità di cui facciamo parte si era impegnata a mantenere i contatti con i membri del gruppo per assicurarsi che tutti stessero bene, dando la priorità alle persone sole. Quando una di queste, normalmente molto attiva, si è fratturata il braccio destro in seguito a una caduta, mio marito ed io le abbiamo offerto ospitalità per qualche tempo da noi. Ha accettato. Intanto, in vista delle festività di fine anno, venivano imposte nuove norme sanitarie più restrittive e, siccome la nostra ospite si sarebbe ritrovata isolata per Natale e Capodanno, le abbiamo proposto di prolungare il soggiorno da noi. Colpita dallo spirito di vera famiglia della nostra comunità, lei l’ha attribuito all’attuazione del precetto di Gesù «Ciò che avete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». E quando, ormai fisicamente più autonoma, è tornata a casa sua, consapevole che il Vangelo può diventare fondamento di vita, si è messa subito ad aiutare chi poteva aver bisogno. (Constance – Canada) “Quel” violino Quando avevo dodici anni, il matrimonio dei miei genitori si è sfasciato, ma per altri dieci anni abbiamo continuato a vivere nello stesso appartamento: mia madre ed io in una stanza, mio padre nell’altra. Il resto dei locali era di uso comune. Le scenate per il divorzio mi avevano resa insicura e timorosa. Schierata dalla parte di mia madre, avevo dovuto restituire a mio padre perfino il violino sul quale mi esercitavo. Una volta cresciuta, avrei voluto presentargli il mio fidanzato, ma lui non ha voluto incontrarlo, non è venuto al matrimonio e non ha desiderato neppure conoscere i due nipotini che sono nati. Noi però non ci siamo arresi e per vivere coerentemente la nostra fede cristiana, dimenticando le vecchie ferite, abbiamo continuato a scrivergli e ad invitarlo da noi. Finalmente un giorno è venuto a conoscere genero e nipoti. Sentendosi voluto bene, pian piano ha cominciato a rimanere sempre più a lungo e a portare regali ai bambini. Quando è venuto a sapere che uno di loro stava imparando a suonare il violino, ha riportato “quel” violino. (S. – Ungheria)

A cura di Maria Grazia Berretta

(tratto da Il Vangelo del Giorno, Città Nuova, anno VIII, n.2, maggio-giugno 2022) (altro…)

Conclusa la Settimana Mondo Unito 2022

Conclusa la Settimana Mondo Unito 2022

Anche quest’anno la Settimana Mondo Unito (SMU) ha dato spazio a eventi e azioni globali per la pace e la fraternità che hanno messo al centro la “cura”, con uno sguardo particolare all’ecologia integrale. La Campagna #Daretocare continua anche per il prossimo anno.

Corea – © UWP

L’ 8 maggio la Settimana Mondo Unito 2022 è giunta alla sua conclusione, con un evento in diretta streaming durante il quale è stato lanciato l’invito a continuare a vivere anche il prossimo anno sulla scia del #daretocare. 56 i Paesi coinvolti, 126 gli eventi in tutto il mondo, rinnovando l’impegno costante nel proteggere il nostro pianeta e realizzare condizioni di vita migliori per tutti. Con uno sguardo rivolto all’attualità e al doloroso conflitto in Ucraina, si è espressa l’urgenza di un cambio di prospettiva nelle relazioni tra singoli e popoli, partendo da un diverso modo di entrare in relazione con il pianeta terra e con tutti i suoi abitanti. Questa esigenza comune è stata chiara fin dall’apertura della Settimana, domenica 1 maggio, grazie a contributi, approfondimenti e alla presenza del Gen Verde con il loro ultimo lavoro “We choose peace”. La musica del Gen Rosso, invece, per questa SMU si è spostata a Bihac, in Bosnia Erzegovina. Da lì, in connessione con le varie azioni nel mondo e a lavoro con i migranti della rotta balcanica.

United World Week Podcast – © UWP

Tutto questo e i principali avvenimenti sono stati al centro dello United World Week Podcast, una daily news con un focus su una parte diversa del mondo ogni giorno ed un pubblico di circa 2000 persone collegate al sito www.unitedworldproject.org. Su questa stessa piattaforma sarà possibile, anche nei prossimi mesi, continuare ad approfondire tematiche e rivedere le storie presentate in questi otto giorni. Un esempio? Ad Hyderabad, sud del Pakistan, 130 giovani si sono incontrati per riflettere sulla vita dopo la pandemia, trovando conferma dell’importanza di avere acqua potabile, energia sostenibile, un rimboschimento che garantisca l’ecosistema, ma soprattutto il rafforzamento delle relazioni e della “rete” come metodo per generare cambiamento.

Cuba – © UWP

Il Medioriente è stato il continente dove si è concentrata maggiormente l’attenzione quest’anno. Tra i vari motivi la guerra, che ha educato diverse generazioni a lavorare per l’ecologia integrale, strumento sempre più importante per ricostruire una realtà dove il disagio sociale è fortissimo. Lo hanno dimostrato anche i Giovani per un Mondo Unito di Banias, in Siria, che hanno intrapreso un’azione educativa per i bambini non udenti e con disabilità mentali, vivendo una giornata “verde” con loro e lavorando per migliorare gradualmente la loro condizioni di vita. Domenica 8 Maggio è stata la volta di Run4unity, la staffetta sportiva mondiale durante la quale ragazzi e ragazze di etnie, culture e religioni diverse hanno corso insieme dalle ore 11:00 alle ore 12:00 (nei diversi fusi orari) per testimoniare il loro impegno per la pace e promuovere uno strumento per raggiungerla: la regola d’oro. Quest’ anno 33 le run4unity in tutto il mondo. INIZIATIVE A conclusione della Settimana Mondo Unito 2022 è stata lanciata la nuova App, per condividere le buone idee e per aumentare l’impatto sociale che tante semplici buone pratiche possono generare insieme: l’operazione, dal titolo DARE PER SALVAGUARDARE L’AMBIENTE IN RETE, è nata da un gruppo di insegnanti italiani nelle loro scuole. Il funzionamento è semplice: dopo aver individuato uno sponsor – un genitore, un amico, sé stessi – sarà possibile attribuire un valore economico di 0,10 centesimi o il corrispettivo di ciascuna moneta nel mondo, al “risparmio” necessario per investire questa somma in diversi progetti di solidarietà. APPUNTAMENTI Il primo appuntamento della campagna #Daretocare 2022-2023 sarà il Festival del Buen Vivir, due giorni di approfondimenti e workshop sui temi dell’ecologia integrale, sabato 14 e domenica 15 maggio, in diretta sul canale Youtube United World Project.

Paolo Balduzzi

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Chiara Lubich: andare a Dio attraverso il fratello

Nella sua prima lettera, Giovanni afferma: “Chi non ama suo fratello che vede, non può amare Dio che non vede” (1Gv 4,20). In questo brano Chiara Lubich riflette su come  l’amore ad ogni prossimo, fratello o sorella, che incontriamo sia un passaggio obbligato per andare verso Dio, sentire l’unione con Lui. (…) C’è un sistema tipicamente nostro per essere sicuri di camminare su una via dritta, che porta certamente alla meta: a Dio. Essa ha un passaggio obbligato: si chiama il fratello. Ributtiamoci ad amare ogni fratello che incontriamo durante la giornata. Accendiamo nel nostro cuore quell’ardentissimo e lodevolissimo desiderio che Dio sicuramente vuole: il desiderio di amare ogni prossimo, facendoci uno con lui in tutto, con amore disinteressato e senza limiti. (…) L’amore ravviverà rapporti e persone e non permetterà a desideri egoistici di sorgere, anzi ne sarà il miglior antidoto. (…) Potremo preparare così, quale dono per Gesù, il nostro frutto ricco, succoso, e il nostro cuore bruciato, consumato d’amore. Il motto che saprà ricordarci questo proposito potrà essere, allora: a Dio per il fratello!

Chiara Lubich

(Chiara Lubich, Conversazioni, Città Nuova, 2019, pag. 100) (altro…)

Sostegno ai fratelli ucraini

Continua la raccolta fondi promossa dal Coordinamento emergenze del Movimento dei Focolari in favore dell’Ucraina. Padre Vyacheslav Hrynevych, direttore esecutivo di Caritas Spes Ucraina ci ha inviato questo breve video con un ringraziamento direttamente da uno dei centri di distribuzione. https://youtu.be/ZZyrNoKycYE Per chi volesse contribuire    Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU) IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN) IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX Causale: Emergenza Ucraina (altro…)