Movimento dei Focolari

Vivere bene ogni momento

Chiara Lubich parla dell’attimo presente: vivendo bene ogni momento si possono prendere ottime abitudini, cresce la nostra carità, l’amore reciproco e l’unione con Dio e l’anima tutto il giorno è pervasa di serenità, di pace e di gioia. […] Tutti noi viviamo l’attimo presente, va­riandone l’applicazione con il passaparola. […] Ebbene, si può osservare che uno dei risultati di questo modo di vivere, se fedele e abbastanza intenso, è quello di prendere ottime abitudini che prima non avevamo. Ecco alcuni esempi. È molto frequente offrire a Gesù le azioni che compiamo con un “per Te” che trasforma la nostra giornata in un’ininterrotta preghiera; perché vivendo l’attimo presente abbiamo una grazia attuale che ci ricorda di dire davanti ad ogni azione: “Per Te”. Un’altra cosa: di fronte alle tentazioni, vivendo così, ci si sente atti a difenderci con più rapidità di prima. […] Si dà poi il giusto posto alle azioni che dobbiamo compiere, senza anticiparle perché piacevoli, e senza posticiparle perché gravose; per­ché succede spesso così. Ancora: sgorgano spontanee dal cuore parole di incoraggiamen­to, di stima, di lode, verso i fratelli con cui viviamo o, in qualsia­si modo, incontriamo, attraverso il telefono, ad esempio, scrivendo loro, preparando per loro discorsi, insegnamenti e così via. E sempre più spesso si vede in loro Gesù, sicché, crescendo la nostra carità, facendosi via via più raffinata, anche la nostra unione con Dio si approfondisce. Un’altra cosa: non si dimentica di salutare e adorare Gesù, vivo nel tabernacolo, ogniqualvolta gli passiamo accanto o ce lo ricorda una croce o un’immagine. […] Ancora: ci si accorge che si riesce a mantenere con maggiore faci­lità, durante tutto il giorno, l’amore reciproco che, per cristiani come noi, è importantissimo. Dice, infatti, la Scrittura che la sua attuazione – quella del comandamento nuovo – ci fa perfetti: “Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui in noi è perfetto” *. Prima, dobbiamo convenire, pur con tanta buona volontà, la cari­tà reciproca aveva delle oscillazioni, certamente con continue riprese, ma con interruzioni. Un’altra: divenuti più perfetti nelle piccole cose, sappiamo com­piere meglio anche le grandi, e l’anima tutto il giorno è pervasa di serenità, di pace e di gioia. Queste, alcune abitudini acquisite che alimentano diverse virtù nella nostra anima. Ed è proprio una bella accolta di virtù […]. Ora, se tutto questo, e più, possiamo constatare in noi viven­do con costanza l’attimo presente, dobbiamo concludere che siamo sulla buona strada. […]

Chiara Lubich

(in una conferenza telefonica, Castel Gandolfo 23 ottobre 2003) Tratto da: Chiara Lubich, Conversazioni in collegamento telefonico, Città Nuova Ed., 2019, pag. 661. * 1 Gv 4, 12.   (altro…)

Settimana ‘Laudato Si’’ 2021

Settimana ‘Laudato Si’’ 2021

Dal 16 al 25 maggio 2021 l’evento vedrà la partecipazione di oltre 1 miliardo di persone nel mondo per dare testimonianza che si può ancora fare qualcosa per il pianeta. Il 9 maggio scorso, a conclusione della Settimana Mondo Unito, i Giovani per un Mondo Unito dei Focolari per il prossimo anno 2021-2022 hanno lanciato una nuova azione: #daretocare per le persone e per il pianeta, proponendo una “conversione ecologica” attraverso iniziative che possano coinvolgere associazioni, enti, Istituzioni, ma anche attraverso i nostri semplici gesti quotidiani, per spezzare la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo, tipica della cultura dello scarto. Il Movimento dei Focolari è partner del Global Catholic Climate Movement (Movimento Cattolico Globale per il Clima) e collabora con associazioni, enti, organizzazioni, istituzioni, movimenti di Chiese diverse e con varie religioni e culture per la cura del pianeta. Una rete globale di persone che hanno a cuore la cura del pianeta. Lo scorso anno Papa Francesco aveva lanciato la Settimana Laudato Si’ in occasione del 5° anno dell’enciclica sull’ambiente. Al termine Francesco ha indetto l’Anno Speciale Laudato Si’ per approfondire l’enciclica sull’ecologia, dando appuntamento alla prossima “Settimana Laudato Si” dal 16 al 25 maggio 2021, che coincide con il sesto anniversario (24 maggio) dell’enciclica. L’evento è organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano e Integrale insieme a Renova, CIDSE, Caritas Internationalis, Gesuiti – Compagnia di Gesù, Unione Internazionale Superiore Generali, GPIC – Curia Generale Francescani OFM, Unione Superiore Generali. U.S.G. e facilitato dal Movimento Cattolico Mondiale per il Clima in collaborazione con circa 150 organizzazioni cattoliche tra cui i Focolari. L’obiettivo è quello di far maturare una conversione ecologica soprattutto attraverso il dialogo ed è previsto anche un evento dove ci saranno testimonianze di leader religiosi in paesi di tutto il mondo, compresi quelli devastati dalla pandemia COVID-19, come India, Stati Uniti, e le Filippine. La “Settimana Laudato Si’” servirà anche per pianificare ulteriori azioni in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP15), la 26esima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26), e per il decennio a venire. La “Settimana Laudato Si’”  avrà un programma ricco di azioni, webinar e testimonianze per dialogare, scambiarsi opinioni, proporre azioni concrete per il pianeta. Il tema è “Poiché sappiamo che le cose possono cambiare” (Laudato Si’ 13), per mettere in luce la speranza nel mondo che ancora qualcosa si può fare per invertire la rotta. La Settimana mostrerà anche l’impatto trasformativo della “Laudato Si’” sull’educazione mondiale e prevederà il festival “Canzoni per il Creato”, la giornata di azione mondiale ed il lancio della Piattaforma di Iniziative “Laudato Si’”. Tutti gli eventi mondiali saranno tradotti simultaneamente in inglese, spagnolo, italiano, portoghese, polacco e francese. Leader di varie religioni da tutto il mondo, relatori e autori di fama mondiale, più di un miliardo di persone si riuniranno per celebrare anche la conclusione dell’Anno Speciale Laudato Si’ alla fine di questo mese. “In un momento in cui il grido della terra e il grido dei poveri diventano sempre più intensi, la ‘Settimana Laudato Si’’ è l’opportunità perfetta per prenderci cura della nostra casa comune – afferma Tomás Insua, Direttore Esecutivo dal Movimento Cattolico Mondiale per il Clima -. Il tempo scorre. Tutti sono invitati e desiderati a partecipare alla celebrazione e all’azione, attraverso attività locali, eventi online e tanto altro”.

Lorenzo Russo

https://www.youtube.com/watch?v=iwQbXuIvWuE (altro…)

La perdita dell’udito e la nuova avventura musicale

La perdita dell’udito e la nuova avventura musicale

Per Oscar, appassionato di canto e musica è stata dura accettare la notizia che sarebbe potuto diventare sordo. Ma con l’aiuto dei giovani dei Focolari in Bolivia è iniziata una nuova avventura che lo ha aiutato a superare questa difficoltà. Nel 2014 ho attraversato un periodo molto difficile, fino al punto di pensare al suicidio. Tutto è cominciato una mattina, quando mi sono svegliato con un forte ronzio nella testa. Con il trascorrere dei giorni il ronzio è diventato insopportabile. Stavo impazzendo? Un giorno nel quale non riuscivo più a sopportare il rumore, sono andato al Pronto Soccorso. L’otorino mi ha spiegato che il ronzio sarebbe rimasto per sempre, anzi, che sarei diventato sordo… È stato molto duro per me! Ho cercato di affrontare la situazione con decisione, ma, in alcuni momenti, la disperazione sembrava vincere. Ho chiesto aiuto alla comunità dei Focolari e credo che siano state le loro preghiere a salvarmi. Un pomeriggio sono riuscito ad accettare questa situazione e ho trovato la forza per andare avanti. Continuare a lottare per Carminia, mia moglie, e i nostri 6 figli, diventava una forte sfida. Ho iniziato ad abituarmi al ronzio e, pensando a Gesù abbandonato, mi sono visto simile a Lui, vicino a Lui. Ogni mattino lo salutavo con un “Ciao, Gesù”. Quel periodo è stato bellissimo. Può suonare strano, ma è stato proprio in quel dolore che ho sentito più vicina la presenza di Dio! Dopo tanti consulti medici e le tante medicine prese mi sono stabilizzato, ma il ronzio continua ad accompagnarmi. Una sera, ho pensato: arriverà il momento in cui non riuscirò più né a cantare né a suonare… È stato difficile da accettare, ma ho detto un altro “sì” a Dio, anche se ho messo delle condizioni: “Accetto di non cantare più su questa terra, ma Ti chiedo di far parte, in Paradiso, del Tuo coro”. Abitavamo a El Alto (La Paz, capitale della Bolivia), a 4.150 metri di altitudine! I medici mi hanno consigliato di spostarmi in una città più bassa. Nel 2015 ci siamo trasferiti a Cochabamba (2.500 metri) e la comunità locale del Movimento ci ha accolti a braccia aperte. È stata l’occasione per conoscere più da vicino i e le Gen, i giovani dei Focolari e, con loro, è iniziata un’avventura musicale che non avrei mai immaginato. Io, che ormai davo per perso il mio sogno di continuare a cantare, mi sono trovato in mezzo all’energia e alla vita dei Gen fatta musica. Un giovane mi ha proposto di organizzare un complesso musicale. Ero contento, ma preoccupato per il mio udito che già non funzionava bene come prima. Ma la vitalità dei Gen, la mia esperienza con dei gruppi musicali di giovani, oltre agli strumenti che avevamo in famiglia perché 4 dei nostri figli sono musicisti, mi hanno convinto. Un giorno ci è arrivata in regalo una batteria ed è stata una grande festa. I giovani erano pieni di doti: chi cantava bene, chi suonava gli strumenti con passione, chi era un genio dell’informatica e un altro del suono… Abbiamo così suonato in 6 manifestazioni organizzate dal Movimento dei Focolari. Che bello vedere i giovani così felici e gli adulti contagiati dalla loro vitalità! Dio, alla fine, non si è lasciato vincere in bontà, perché sono riuscito a continuare a cantare e continuo a farlo.

Óscar Condori (Bolivia)

Vedi qui un piccolo video coll’esperienza di Óscar:   (altro…)

India, solidarietà in tempi di prova

India, solidarietà in tempi di prova

Dalla condivisione di beni materiali all’offerta di supporto spirituale ed emotivo, tutti gli sforzi sembrano una goccia nel vasto oceano della tragedia del Covid-19 in India. Eppure le comunità locali continuano a combattere con fede in Dio e fiducia reciproca.  “È passata esattamente una settimana da quando siamo risultati positivi al test. Non stiamo cercando su Internet nessuna informazione e non ci permettiamo di guardare il telegiornale, né di lamentarci di nulla. Stiamo prendendo un giorno alla volta. Migliorando. Le vostre preghiere, i messaggi, gli auguri e il cibo pieno di calore hanno continuato a darci forza e possiamo sentire la vicinanza ed il sostegno di ognuno di voi. Continuiamo ad offrire gratitudine per le più piccole benedizioni che ci sono state date”. Questo messaggio WhatsApp diffuso da una famiglia della comunità dei Focolari di Mumbai è stato un raggio di speranza e di coraggio in questi tempi bui. Non passa giorno senza ricevere notizie del decesso di colleghi, amici e, a volte, anche di familiari. Tutto questo si aggiunge al costante richiamo attraverso tutti i media di sistemi che crollano e famiglie che non riescono a dare dignità ai loro cari malati o defunti. Con una popolazione di 1,3 miliardi di persone, ci si aspettava un alto tasso di casi in India. Per un anno intero, fino allo scorso aprile, il Paese è riuscito a frenare la diffusione attraverso varie misure, dal rigido lockdown al tracciamento di contatti e alle vaccinazioni di massa. Tuttavia ora la situazione sta peggiorando ogni giorno, mentre il virus muta in varie parti del Paese e il sistema sanitario pubblico lotta per tenere il passo con una domanda senza precedenti di medicine, ossigeno e ventilatori. Durante la pandemia la comunità dei Focolari ha lavorato senza sosta e ha rilanciato una comunione di beni a livello nazionale per mostrare vicinanza e offrire un aiuto economico a chi ha perso il lavoro o ha bisogno di fondi per le provviste quotidiane. Il progetto Udisha dei Focolari in India ha potuto raggiungere quasi 80 famiglie in alcune comunità a basso reddito di Mumbai, fornendo loro generi alimentari, medicine, tasse scolastiche, libri, affitto della casa, bollette elettriche, ecc. In mezzo all’infuriare della seconda ondata, alcuni giovani continuano il loro lavoro per il progetto #DaretoCare servendo pasti cucinati in casa ai senzatetto una volta ogni due settimane. Con l’obiettivo di salvare vite umane, gran parte degli sforzi e delle energie delle comunità dei Focolari sono ora rivolti all’assistenza sanitaria. Quando è arrivata una richiesta urgente dal Holy Family Hospital di Mumbai per dei concentratori di ossigeno per i loro 160 letti del reparto Covid, la comunità ha trovato subito degli sponsor per due macchine e ora ne sta cercando altri. Mentre la seconda ondata continua a martellare con tutta la sua forza, le famiglie dei Focolari hanno sentito il bisogno di sostenersi a vicenda più da vicino e hanno iniziato a collegarsi quotidianamente per pregare insieme per mezz’ora, trovando il sostegno così necessario nel dolore, nell’impotenza e anche nella solitudine di alcuni. Come nei primi tempi del Movimento, quando la comunità di Trento (Italia) ha scoperto che Dio è Amore pur nell’infuriare della seconda guerra mondiale, la preghiera online con la comunità indiana sta diventando un modo potente per esprimere il loro essere una sola famiglia, tutti uguali e uniti nell’amore di Dio.

Annabel Dsouza da Mumbai, India

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#daretocare 2021-2022, prendersi cura delle persone e del Pianeta

Se la Settimana Mondo Unito 2021 ha chiuso i battenti, non si ferma però l’impegno. I giovani dei Focolari, assieme a tutti gli altri promotori e partner della campagna #daretocare, rinnovano anche per gli anni 2021-2022, la loro mobilitazione nell’”osare prendersi cura”, concentrandosi sulla cura del Pianeta e delle persone, incoraggiando così una vera e propria conversione ecologica, prendendosi la responsabilità di cambiare i propri stili di vita, rendendoli più sostenibili, e cercando di coinvolgere in questa rivoluzione il maggior numero di persone possibile. Oltre 800 eventi, più di 400 le “Run4unity” che si sono corse nel mondo, circa 2.016 le ore di streaming con approfondimenti su politica, migrazione, giustizia, diritti, economia, salute, ecologia, dialogo, arte. Non solo teoria. Non solo esperti. Ma tante buone pratiche continuative, azioni di sensibilizzazione e solidarietà che hanno coinvolto gruppi di giovani, parrocchie, associazioni, famiglie, religiosi, intere comunità, anche testate giornalistiche. Tutte le generazioni rappresentate, con un protagonismo speciale dei bambini, che hanno partecipato con azioni di cittadinanza attiva. Proprio nel giorno della Festa d’Europa, si è chiusa a Bruxelles la Settimana Mondo Unito 2021, intitolata “#daretocare”, questo festival della fraternità che per 9 giorni ha impegnato migliaia e migliaia di persone in ogni parte del Pianeta, che hanno testimoniato e promosso l’urgenza di ”osare, prendersi cura”, cioè la necessità di fare della “cura” il comune denominatore che può orientare il nostro agire di cittadini e quello dei politici.  Se il cuore della manifestazione, l’evento centrale, è stato a Bruxelles, tantissimi gli appuntamenti organizzati nel resto del mondo, a cui tutti hanno potuto partecipare, grazie ad un calendario interattivo: dalla Francia alla Corea, dalla Bolivia alla Sierra Leone, dalle Filippine alla Terra Santa. “#daretocare, le persone, il pianeta e la nostra conversione ecologica” E ora, verrebbe da chiedersi, tutto finito? Cosa ne è di tanta mobilitazione? L’impegno non si ferma di certo con la fine della Settimana Mondo Unito! Infatti, i giovani dei Focolari, assieme a tutti i promotori e ai partner della campagna #daretocare, rinnovano anche per gli anni 2021-2022, il loro impegno nell’”osare prendersi cura”, focalizzandosi sulle persone e il Pianeta, proponendo una “conversione ecologica”. Ovvero, promuovendo e attuando l’ecologia integrale, attraverso iniziative che possono coinvolgere associazioni, enti, Istituzioni ma anche attraverso i nostri semplici gesti quotidiani, per spezzare la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo, tipica della cultura dello scarto.

Planet Pledge

Fare la raccolta differenziata, non acquistare moda low cost, partecipare a iniziative di solidarietà per i più poveri, evitare l’uso di oggetti in plastica, cucinare solo quanto si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, usare il trasporto pubblico, spegnere le luci inutili… Con la nuova campagna #daretocare tutti siamo invitati a prenderci un impegno per le persone e il Pianeta e a sottoscriverlo “pubblicamente” attraverso il sito web: http://www.unitedworldproject.org/daretocare2021/. Piccole azioni possono contribuire a generare grandi cambiamenti!

Internazionalizzazione dei vaccini

E poi, grande spazio alla salute. Forte è risuonato l’appello, l’urgenza, durante tutta la Settimana Mondo Unito, a rendere il vaccino anti Covid-19 un bene comune per tutti, condiviso al di là delle frontiere. I giovani, infatti, hanno ribadito il loro impegno nello stimolare i Governi dei rispettivi paesi a praticare l’internazionalismo dei vaccini: “Chiediamo ai leader dell’Unione Europea qui a Bruxelles e a tutti i leader del mondo di rendere davvero i vaccini Covid-19 accessibili a tutti, non importa dove si trovino. Noi ci impegniamo a continuare a spingere per l’accesso al vaccino per tutti”. Accanto a questo, proprio nell’ambito della nuova campagna #daretocare, è nata la volontà di “sporcarsi le mani”, raggiungendo quelle periferie del mondo che difficilmente hanno accesso alle cure e all’assistenza, specialmente in questo tempo di pandemia. L’appuntamento, per lo sviluppo di questa iniziativa, è per il prossimo 20 maggio, alla vigilia del Global Health Summit (Vertice Mondiale sulla Salute), alle ore 1:00 p.m. (UTC+2), sempre sulla piattaforma www.unitedworldproject.org

Tamara Pastorelli

Fonte: www.unitedworldproject.org (altro…)

Non tiepidi, ma ardenti

Il nostro amore ha bisogno di essere continuamente ravvivato da atti di amore sempre più perfetti, sempre più sentiti. Chiara Lubich paragona l’amore per il prossimo ad un fuoco alimentato dalla legna, per dimostrare a Dio e al prossimo il nostro impegno. Rimettere […] a fuoco con maggior convinzione il nostro ideale, che si può vedere tutto lì, nell’amore vicendevole, rinsaldare la nostra unità, spingerci a portarla più al largo possibile. […] Perché il fuoco – e di fuoco si tratta – non si mantiene se non è continuamente alimentato da legna, da paglia, ecc. Così, il nostro amore ha bisogno di essere continuamente ravvivato da atti di amore sempre più perfetti, sempre più sentiti. E non ne hanno bisogno solo quelli che sono al principio della vita spirituale o a metà. Anche chi ha tentato di praticare a lungo per anni la carità può cadere in una certa «routine» della carità, che così non ha più lo splendore e il calore della fiamma, ma lentamente si ritira e va nascondendosi sempre più sotto la cenere. È quando, ad esempio, nella nostra vita quotidiana non viene più spontaneo dichia­rarci tra fratelli l’unità. È quando costatiamo che la nostra carità non fa più effetto, decresce sempre più la sua irradiazione, siamo poco utili al Regno, i frutti diminuiscono: diveniamo tiepidi. Per questo, allora, occorre ricordarsi di ravvivare continuamente il fuoco, di tornare e ritornare vivi all’amore. Sì, perché a Dio i tiepidi non piacciono per nulla. Dice la Scrittu­ra: «Non sei né freddo, né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo, né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca»*. E ciò è terribile. Ciò dice l’urgenza di tornare sempre ad essere caldi, ad una carità veramente fervente. […] E allora avanti, esaminiamoci spesso: abbiamo gettato legna sul fuoco? È piatto il nostro amore o ardente? Abbiamo colto tutte le oc­casioni per dimostrare a Dio e al prossimo il nostro fervore? Se è così, anche per il nostro sforzo, Dio porterà avanti il Suo-no­stro progetto. […] Ricordiamoci solo queste parole: non tiepidi, ma ardenti.

 Chiara Lubich

(in una conferenza telefonica, Rocca di Papa, 28 febbraio 1991) Tratto da: Chiara Lubich, Conversazioni in collegamento telefonico, Città Nuova Ed., 2019, pag. 422. * Ap 3, 15-16.   (altro…)

Per il futuro è decisiva la partecipazione dei giovani

Per il futuro è decisiva la partecipazione dei giovani

Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli è intervenuto il 7 maggio 2021 all’apertura del Forum Internazionale “DareToCare-Osare prendersi cura”, evento centrale della Settimana Mondo Unito 2021.   “Molto bella questa immagine del prendersi cura – ha detto il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli dialogando con un gruppo di giovani in apertura del Forum Internazionale “DareToCare-Osare prendersi cura” in corso a Bruxelles (Belgio) – perché la politica ha questo orizzonte, non può averne altri, è l’orizzonte della politica: avere cura delle persone, della propria comunità, delle proprie città. Credo che questa sia davvero una espressione che rappresenta questa voglia di scommettere sul futuro”. I giovani che hanno dialogato con lui erano studenti di relazioni internazionali, politici, comunicatori, peacemaker provenienti da Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Belgio, Colombia, Ungheria, Ruanda. Le loro domande al Presidente vertevano su temi quali: la democrazia, l’adesione dell’Europa al Trattato di proibizione delle armi nucleari, accoglienza e corridoi umanitari, la crisi climatica. ”Sappiamo che la politica può fare tante cose – ha detto ancora Sassoli – ma certamente non può fare molto senza i cittadini, in particolare senza i giovani. Quindi, in questo momento così difficile, se vogliamo pensare e prepararci anche alle sfide del futuro la partecipazione dei giovani è molto importante e decisiva”. Il Forum Internazionale apertosi a Bruxelles (Belgio) si inserisce nell’ambito della Settimana Mondo Unito 2021, la manifestazione promossa, nella prima settimana di maggio, dai Giovani per un Mondo Unito del Movimento dei Focolari. Ogni anno, un continente è scelto per ospitare e preparare l’evento centrale. Questa volta è stato il turno dell’Europa. E Bruxelles, capitale dell’Unione Europea, è il cuore degli eventi trasmessi via web. Il punto di partenza del Forum è stato l’Atomium, il monumento, simbolo di Bruxelles, eretto per l’Esposizione Universale tenutasi nella capitale belga nel 1958. Profeticamente, il tema di quell’Expo era stato: “Per un mondo più umano”. Da qui, dal cuore dell’Europa, i giovani promotori della campagna “DareToCare”, oggi hanno lanciato il loro impegno per far sì che nel mondo ci sia più cura, più inclusione, più fraternità, per un mondo che rispetti la dignità di tutti gli esseri umani e l’identità di ogni popolo e comunità. Attraverso testimonianze, azioni e iniziative dai cinque continenti, Rita, Febe e Johnny, giovani belgi e lussemburghesi di origini diverse, hanno mostrato il percorso fatto dalla campagna “DareToCare” dal suo lancio nel giugno 2020. Burundi, El Salvador, Myanmar, Italia, Colombia, sono i Paesi toccati da questo giro del mondo virtuale, alla scoperta dei più diversi modi di prendersi cura delle proprie comunità, dei propri Paesi, di vivere l’impegno politico o di cittadinanza attiva. Poi, i giovani di Porto (Portogallo) impegnati nella campagna “Daretocare” hanno potuto trasmettere ai leader europei, riuniti nella loro città per il Social Summit, un “Appello alla Cura”. Si legge, tra l’altro, nel testo: “A nome di tutti coloro che sono collegati alla campagna #daretocare, chiediamo ai leader dell’UE riuniti nel nostro paese questo fine settimana – e ai leader di tutto il mondo – di rispondere alla nostra chiamata e di ‘osare prendersi cura’. […] Per rafforzare i diritti sociali in tutta Europa, per lanciare la Conferenza sul futuro dell’Europa con l’ambizione di unire i popoli europei, mettendo la cura al centro di questo progetto europeo e fare in modo che il vaccino Covid-19 diventi un vaccino per tutti, un bene comune globale condiviso da tutti attraverso tutte le frontiere”.

Tamara Pastorelli

Maggiori informazioni visitando il sito web: www.unitedworldproject.org/uww2021 (altro…)

Festa dell’Europa, per una cultura della reciprocità

Festa dell’Europa, per una cultura della reciprocità

“Insieme per l’Europa” da ventidue anni mette insieme oltre 300 Comunità e Movimenti cristiani di diverse Chiese – fra cui il Movimento dei Focolari – diffusi in tutto il Continente. Anche quest’anno dal 7 al 9 maggio tante iniziative. Domenica 9 maggio si celebra la Festa dell’Europa, appuntamento che vuole mettere in risalto come la pace e l’unità siano dei valori irrinunciabili del continente europeo. La data è quella dell’anniversario della storica dichiarazione di Schuman resa pubblica nel 1950 in occasione del discorso del parlamentare francese, uno dei padri costituenti dell’Unione Europea. In questo contesto si inserisce l’iniziativa di “Insieme per l’Europa”, una realtà che da ventidue anni mette insieme oltre 300 Comunità e Movimenti cristiani – fra cui il Movimento dei Focolari – diffusi in tutto il continente di diverse Chiese. “Insieme per l’Europa” vuol rispondere all’esigenza di una “cultura della reciprocità” dove i singoli e i popoli diversi possono accogliersi l’un l’altro, conoscersi, riconciliarsi, imparare a stimarsi e a sostenersi vicendevolmente. In questi anni sono stati realizzati grandi eventi europei che si sono svolti nel 2004 e nel 2007 a Stoccarda (Germania), nel 2012 contemporaneamente in 152 città del continente con fulcro a Bruxelles (Belgio) e nel 2016 in una piazza centrale di Monaco/Baviera (Germania). Dal 7 al 9 maggio 2021Insieme per l’Europa” si presenterà con una serie di eventi che avranno luogo in Austria, Croazia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Francia, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Svizzera e Italia. Fra le varie iniziative c’è la preghiera europea del 9 maggio dal titolo “My Europe: 45 minuti per l’Europa” dove i giovani si ritroveranno online e animeranno un evento con musica, brevi riflessioni e gruppi di preghiera (in inglese). E ancora, giovani e adulti insieme da diversi Paesi europei per realizzare dei brevi videoclip per spiegare la loro visione di un’Europa unita. In Belgio, nella Cappella per l’Europa, a Bruxelles, diversi Movimenti di “Insieme per l’Europa” stanno preparando un evento, l’8 maggio 2021, dalle 16:00 alle 17:30, che sarà trasmesso online dal tema “unità e riconciliazione”. Sempre l’8 maggio i giovani dei Focolari, in occasione della Settimana Mondo Unito che quest’anno ha per tema “dare to care”, terranno un webinar che esplora le radici cristiane della “cura” con il canonico John McLuckie, rettore della Chiesa Episcopaliana Scozzese, e con 14 giovani di 4 diverse Comunità e di 7 Paesi europei. In Italia invece ci sarà un ricco simposio online “Per la Terra e per l’Uomo” per esplorare il legame tra l’ecologia integrale e l’economia solidale, come contributo alla costruzione della “casa comune”. Il gruppo austriaco, partendo da Graz, farà rete con Croazia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Italia per conoscersi sempre meglio e approfondire una conversazione che ci unisce tutti. Alla conferenza che si svolgerà in Francia interverrà il Presidente della Fondazione “Robert Schuman” Jean-Dominique Giuliani sul tema “Europa: quali ragioni per sperare? ” Come è nata l’idea della Giornata dell’Europa? Dov’è l’anima dell’Europa? Cosa ci dice l’Europa oggi? Queste domande verranno discusse in una sessione video in Olanda insieme ad altri argomenti il prossimo 9 maggio. E ancora Germania, Repubblica Ceca e Svizzera si uniranno ai vari eventi con altre iniziative per festeggiare l’Europa. Si vuol quindi cogliere le sfide importanti del continente europeo, per mettere a frutto i carismi delle Comunità e dei Movimenti per il bene dell’umanità, attraverso le molteplici iniziative a favore della riconciliazione e della pace, della tutela della vita e del creato, di un’economia equa, della solidarietà con i poveri e con gli emarginati, della famiglia, del bene delle città e della fratellanza nel continente europeo.

Lorenzo Russo

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Servizio solidale per educare alla cittadinanza globale

Servizio solidale per educare alla cittadinanza globale

Un corso internazionale di formazione sui temi di diritti umani, sostenibilità e fraternità, con lezioni, attività pratiche, momenti di interazione e condivisione. Dopo un primo esordio molto positivo, cui hanno partecipato 91 tra docenti ed educatori, anche quest’anno verrà riproposto il corso “Educare alla Cittadinanza Globale: l’apprendimento servizio solidale” nella sua II edizione. Si tratta di un percorso rivolto a tutti coloro che, coinvolti nell’ambito dell’educazione, vogliono formarsi alla vita civile attraverso un focus particolare: la messa in pratica del servizio solidale. Tra gli obiettivi del corso vi è dunque quello di formare i partecipanti affinché si facciano promotori di percorsi di cittadinanza attiva e globale, favorendo il pensiero critico, il coinvolgimento e il protagonismo giovanile, in un’ottica solidale di apprendimento. Il corso è organizzato dall’AMU, Azione per un Mondo Unito, in partnership con CLAYSS, Centro Latino-Americano per l’apprendimento servizio, in collaborazione il Movimento Ragazzi per l’Unità dei Focolari. Le lezioni si terranno dall’8 settembre 2021 fino a gennaio 2022 per un totale di 80 ore in modalità e-learning su una piattaforma didattica interattiva. 60 ore saranno dedicate all’apprendimento individuale (non lezioni in streaming); le altre 20 ore serviranno alla realizzazione di un lavoro finale. Ogni modulo sarà caratterizzato da video tematici, contenuti testuali e approfondimenti relativi alla tematica trattata. Durante la formazione, ogni partecipante sarà seguito passo dopo passo da un tutor specializzato, a completa disposizione anche tramite colloqui individuali e videochiamate periodiche. Per ogni sessione modulare sono previste attività finalizzate ad imparare come i contenuti acquisiti possano essere applicati all’interno dei propri contesti educativi. La formazione prevede anche dei momenti di scambio e condivisione tra i partecipanti tramite attività e riunioni telematiche periodiche, utili ed interessanti specialmente grazie all’internazionalità del corso. Una volta concluso il percorso, AMU rilascerà un attestato di partecipazione di 80 ore complessive. Tra i partecipanti alla prima edizione molti si sono espressi positivamente riguardo al percorso offerto. Sono stati apprezzati soprattutto: lo stile pedagogico del corso, particolarmente adatto a rendere cittadini attivi sia i docenti che i giovani; la piattaforma ben curata; il sostegno e la vicinanza da parte di tutor professionali; la dedizione e la fantasia dei docenti; l’arricchimento culturale dato dalla partecipazione internazionale. Si tratta dunque di un corso ricco che può permettere a tanti docenti ed educatori di approfondire competenze ed abilità nell’ambito della cittadinanza, per imparare ed insegnare ad essere cittadini attivi. Informazioni

  • L’AMU è ente accreditato MIUR Ministero italiano per l’istruzione (DM 170/2016), per la formazione del personale scolastico, pertanto si potrà usufruire della Carta del docente.
  • Il corso è già sulla piattaforma SOFIA con il codice identificativo n. 55400 per chi volesse iscriversi anche nella piattaforma, ma vi ricordiamo necessario provvedere anche all’iscrizione tramite il seguente link.
  • Sono previsti sconti per chi si iscrive entro il 20 giugno 2021, per gruppi, studenti universitari e vi è la possibilità di richiedere una borsa di studio per cittadini di paesi terzi.

Per saperne di più, visita il sito web di AMU al seguente link.

Laura Salerno

Vedi anche il piccolo video di promozione (altro…)

Per una politica di qualità

Per una politica di qualità

Il 2 maggio nell’ambito della Settimana Mondo Unito 2021 si è tenuto un evento in streaming in occasione 25°anniversario del Movimento Politico per l’Unità (Mppu). Uno stretto legame tra generazioni per imprimere il coefficiente della fraternità universale alle relazioni politiche e alle istituzioni. Lanciato un “Appello per una politica di qualità”. All’Angelus il saluto di Papa Francesco per questo anniversario. Politici esperti insieme a giovani immersi alle prime esperienze politiche sono stati i promotori di un evento via streaming domenica 2 maggio. L’appuntamento, frutto di mesi di lavoro condiviso ed  inserito nel programma della Settimana Mondo Unito 2021, per celebrare i 25 anni dalla fondazione del Movimento Politico per l’Unità (Mppu). Otto lingue in simultanea più di 500 punti di ascolto da tutto il mondo e 4000 visualizzazioni in diretta. Alla ricchezza dei temi al centro della convention, si è aggiunto, inatteso e salutato con grande gioia, anche l’incoraggiamento di Papa Francesco che si è rivolto durante l’Angelus domenicale a tutti gli aderenti al Mppu “fondato da Chiara Lubich”, con l’augurio di “un buon lavoro al servizio di una buona politica”. Il programma della diretta ha rivisto anzitutto alcuni testimoni della nascita del Movimento Politico per l’unità, il momento in cui la fondatrice dei Focolari Chiara Lubich lo costituì il 2 maggio del 1996, incontrando a Napoli (Italia) un gruppo di politici di diverse appartenenze. Sono seguite alcune tappe del percorso del Mppu nel mondo fino all’iniziativa che è giunta al traguardo proprio in questa occasione: l’Appello per una politica di qualità. Per la stesura di questo testo hanno cooperato cittadini, amministratori, legislatori, funzionari e diplomatici, studiosi e membri di organizzazioni civili in 25 Paesi del mondo: con un interessante processo deliberativo internazionale si è giunti a comporre una “call for action”, un appello ad agire rivolto ai politici delle città, dei Parlamenti, delle organizzazioni internazionali, a quanti sono impegnati nell’azione politica, per sostenere il cammino irreversibile dei popoli verso l’unità e la pace. Una “politica di qualità” – per i redattori dell’Appello – è una politica “migliore ogni giorno”, una politica “mite” e “forte” allo stesso tempo affidata a donne e uomini che sanno guardare ai valori più profondi e condivisi dell’umanità, politici competenti che sanno progettare a lungo termine e che rendono conto del loro mandato, che non usano le persone per calcoli elettorali, che attivano processi riconoscendo la capacità di auto-organizzazione delle comunità, che stanno dalla parte delle vittime ma non abbandonano i colpevoli. “Certo, sono mille e mille le emergenze da affrontare – ha affermato Adelard Kananira, burundese, anche a nome dei giovani politici intervistati nel programma – ma sappiamo che oggi l’emergenza che tutti ci interpella è quella del vaccino come bene comune”. Non si è perso tempo, dunque, e con la regia del team Mppu e dei giovani promotori della Settimana Mondo Unito, nei giorni immediatamente precedenti ha preso avvio una forte iniziativa internazionale: per l’universalità dell’accesso ai vaccini e per la loro produzione diffusa, anche in vista della riunione del WTO e del G20 sulla salute globale. “È questa la risposta che vogliamo proporre andando a toccare sistemi consolidati con un’azione-segno per chi nel mondo non ha accesso all’assistenza sanitaria, perché crediamo che il bene dell’altro, anche di chi non conosciamo, sia il nostro stesso bene” sostiene Klara Costa, brasiliana, del Movimento Giovani per un Mondo Unito dei Focolari. “Prenderci cura gli uni degli altri: è questo il segno concreto di una politica di qualità. Abbiamo cercato dove testimoniarlo proprio là dove la pandemia è più grave – ha raccontato Mario Bruno, presidente del Centro internazionale del Mppu – e per alcune circostanze abbiamo incontrato gli operatori di una nave-ospedale, il “barco papa Francisco”, che sta portando assistenza sanitaria a quelle popolazioni nel Parà, in Brasile. È loro che vogliamo raggiungere al più presto con il vaccino”. A chiudere l’Appello – e lo streaming – è stato, dunque, il disegno di una politica alta, ancorata alla realtà e carica di forza ideale allo stesso tempo, una politica che sa agire “per amare e guarire il mondo”. Si riparte da qui.

A cura del centro Internazionale del Mppu

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